Camomilla al Massimino

 Scritto da il 19 Febbraio 2017 alle 20:02
Feb 192017
 

Un Catania lento e impacciato e’ uscito tra i fischi del Massimino, meritati ampiamente al termine di un incontro portato avanti tra svogliatezza e superficialità. Il modulo proposto poteva essere considerato valido con quattro a difendere e Biagianti e Scoppa in interdizione e Mazzarani tra i due esterni Russotto e Di Grazia per innescare l’unica punta Pozzebon al centro dell’attacco.  Dai primi minuti ci si rendeva conto che il Taranto aveva impostato la partita per il pareggio con un elastico 4-5-1 lesto a trasformarsi in un 4-3-3 quando i tarantini riuscivano a rubar palla e scattare in avanti.

Purtroppo il Catania avvertiva il peso dei tre punti persi ad Agrigento mentre il Taranto giocava tranquillo con il modulo già vincente in quel di Foggia. La testa libera e serena rendeva i muscoli più pronti e nei contrasti riuscivano a rubar palla e partire nei più classici dei contropiedi salvo arenarsi negli ultimi metri per i recupero dei nostri.  Il doppio fischio consentiva ai giocatori di raggiungere gli spogliatoi tra gli sbadigli generali.

La ripresa iniziava con il Catania che cercava di trovare i varchi giusti ma il Taranto era bravo a contenere le scarne iniziative dei calciatori di casa. Poco spettacolo ma si sperava che almeno un gol riuscisse a rompere la monotonia in campo e neanche i cambi disposti da Petrone di Bucolo e Tavarez per Scoppa  e Mazzarani, forse i peggiori in campo, e successivamente quello di Russotto per Barisic portavano frutti migliori, salvo una maggiore pressione compensata dalla volontà del Taranto di strappare un punto in un campo nel quale poche formazioni ci sono riuscite.  Dopo quattro minuti di recupero, il fischio finale consegnava questa partita alle statistiche e la squadra ai fischi dei quasi ottomila  spettatori che speravano in altro finale.

Cosa e chi salvare? Qualche parvenza di  trama di gioco e forse un Biagianti che lotta come pochi, ma troppo poco per un Catania che aspira al sesto posto in classifica. Una squadra che ancora non si è ripresa dalla sconfitta patita ad Agrigento e che non ha metabolizzato il cambio di allenatore che ancora è chiamato a dimostrare sul campo il suo credo calcistico perché per ora sono sembrate solo parole.

Forse è il caso che la Società  disponga un  ritiro per metabolizzare al meglio questo momento perché questa squadra appare scarica negli interpreti che più degli altri dovrebbero portare grinta e determinazione. Non è questione di moduli ma di atteggiamento e questa mancanza alla quale abbiamo fatto il callo in esterna, adesso comincia a mancare anche in casa.

Cosa c’è che non va? Cosa spinge i giocatori ad una non prestazione? Crollo psicologico? Fisico? Non sta a noi dall’esterno individuare le cause studiando i sintomi che vediamo dagli spalti. Il Catania non c’è, forse in quest’annata non c’è mai stato, sebbene abbia fatto vedere almeno in alcune partite voglia di riscatto e qualità tecniche superiori a molte avversarie. Parlo di stimoli, fame, voglia di lottare e vincere, cattiveria agonistica furbizia ed anche fortuna perché anche quella viene meno quando quelle caratteristiche precedentemente elencate non vengono gettate in campo. Sta alla dirigenza,vicina com’è alla squadra, capire i perché e i per come. È un problema della società spiegare una campagna acquisti invernale partita per attivare un modulo a tre adesso accantonato ma che oggi rende superfluo uno tra Marchese e Djordjevic, per non parlare degli acquisti di due punte di rilievo che la squadra non riesce a servire a dovere e riflettere sull’assenza per guai fisici di Baldanzeddu che rende la fascia destra debole attesa anche la mancanza di De Cecco per gli stessi problemi.  Non risolta invece la questione del regista il cui compito non può essere affidato a Scoppa, un giocatore lento ed evanescente in mezzo al campo.

Che si sappia invece una cosa: siamo stanchi di questo Catania che da quattro anni non da una gioia ai tifosi, di una proprieta’ che pare assente da qualsiasi progettualità impelagata in problemi ben più vasti di quelli legati ad una classifica, di una Dirigenza che malgrado gli sforzi non sembra più nemmeno ascoltata da chi entra materialmente in campo. I signori Biagianti e Marchese che tanto dicono di amare questa maglia, quali veterani del calcio giocato anche in primari stadi della nostra penisola, si facciano carico di capire i malesseri  del gruppo e cerchino di spiegarsi perché giovanotti nel fior fiore degli anni non riescano a correre per novanta minuti su di un campo sovrastati quasi sempre dagli avversari talvolta sconosciuti . Cosa accade? Ce lo spieghino ma prima che a noi se lo spieghino loro nello spogliatoio e diano risposte sul campo cominciando da Messina.

  20 Commenti per “Camomilla al Massimino”

  1. Ip Address: 181.224.129.12

    Buonasera a tutti….
    Abbiamo perso tanti punti per strada, si possono recuperare solo vincendo tutte le partite, ma sarà dura con questi giocatori.
    Spero di smentirmi.

  2. Ip Address: 5.169.236.251

    Hai scritto bene joe

  3. Ip Address: 5.169.236.251

    Ottimo articolo dì raggio libero

  4. Ip Address: 151.19.39.25

    La Redazione ha fatto una disamina della situazione molto dettagliata e molto realistica , Il male oscuro del Catania ! Dopo le vicissitudini degli anni passati ,sembrava che ,con l’arrivo di LoMonaco ,almeno un po’ di sereno fosse arrivato ! Niente da fare ! Tranne qualche sprazzo di buone partite ,il Catania sottopone i suoi numerosi ed appassionati tifosi ad una continua doccia scozzese! Giusto sperare ,come dice Raggio libero,ad un intervento dei veterani nello spogliatoio per cercare di conoscere quali sono i motivi per i quali giovani calciatori non trovano stimoli fisici e pissicologici per stare in campo in maniera giusta ! E l ‘ A D. possibile che non cerchi di dare la giusta scossa ? O se la da ,come mai non ottiene l attesa risposta? Gli interrogativi che affliggono noi tifosi sono tanti ,ma senza le risposte ,cresce la stanchezza e naturalmente i più stanchi si allontanano dalla squadra e dalla società ! Si cerchino ,con urgenza i rimedi a tanto sfacello!

  5. Ip Address: 178.39.222.16

    Giusto
    Io credo che mi allontanerò. Mi sono rotto le balle con questi incapaci! Da LoMonaco a Pulvirent ai giocatori e l’allenatore.
    Meglio tifare per il gioco delle bocce.

    Purtroppo sono talmente coglione che la domenica guardo questi incapaci……

    Colpa mia!!!!!!

  6. Ip Address: 5.90.142.205

    Concordo con raggio in mezzo scoppa inguardabile merita solo la panchina la squadra non deve giocare impaurita i giocatori camminano quello che mi preoccupa che si gioca così con squadre scarse e quando fra 3 settimane andiamo a lecce che ne prendiamo 10 sveglia ragazzi se no altro che play off

  7. Ip Address: 5.90.142.205

    Mi preoccupa la pochezza di piu di qualche calciatore vedi mazzarani ieri sembrava avere la testa fra le nuvole eppure ha giocato nel suo ruolo domenica al 90 mo tira un rigore alla viva il parroco non ci siamo ….poi in conferenza petrone dice che è mancato il tocco finale…povero catania ……

  8. Ip Address: 79.16.36.163

    Buongiorno joe saluto la redazione ottima disamina raggio libero Catania che Siamo deve svegliarti altrimenti quali Play off

  9. Ip Address: 62.18.187.31

    Prestazione sottotono che ha messo in evidenza i limiti caratteriali di questo Catania . Purtroppo siamo troppo attaccati a questa maglia e almeno io non riesco a togliermelo dalla testa.il Catania Ha fatto parte della mia vita, fa parte di me stesso. Auguriamoci che Petrone recuperi il bandolo di questa matassa e operi i giusti correttivi ma prima dovrebbero farlo gli stessi giocatori guardandosi in faccia da veri uomini e scoprire le cause di questa mancanza di carattere e volontà

  10. Ip Address: 5.169.236.251

    ❤???? Buongiorno a tutti e buon lunedì a tutti , giusto come scrive jamaiama

  11. Ip Address: 62.2.176.13

    Ciao Mexxican

    Tu si che mi capisci………………….. :mrgreen: :mrgreen:

    Saluti a tutti

  12. Ip Address: 62.18.112.249

    CATANIA NEWS
    Proto: “Senza cultura d’impresa il calcio è un boomerang. A Catania non mi capirono, città non pronta per due squadre”
    Le parole del neo presidente del club giallorosso.
    di Redazione ITASportPress, 20 febbraio 2017, 7:48
    760

    Franco Proto è il nuovo presidente del Messina. L’imprenditore torna nel calcio professionistico dopo 16 anni. In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” parla dell’acquisizione del club giallorosso: “Prima non c’erano le condizioni per dirmi sì. Né a livello societario, né ambientale. La proprietà del Messina si era cullata sui risultati della stagione scorsa, con le soluzioni tampone. Pensava che tutto potesse rimanere immutato. Senza programmare e cultura d’impresa, specie nel calcio, è un boomerang”.
    CATANIA – Il destino si diverte. La squadra cui tifavo da bambino. Ricordo un Catania-Udinese con Zico in bianconero. Quella volta pensai: e se diventassi presidente del Catania? Condussi io la trattativa con Massimino. Svolsi il ruolo di a.d. per 6 mesi, poi la distanza di vedute con i soci mi costrinse alle dimissioni. Rilevai l’Atletico Leonzio in stato fallimentare. A Lentini, al 3° anno vincemmo il campionato di C2 con Iaconi in panchina. Contestualmente rilevai il Catania ’93 e lo iscrissi nel Cnd. L’anno successivo capii che non potevo permettermi due squadre e così finì l’avventura con il Catania. Dopo pensai di trasferire l’Atletico alle falde dell’Etna. Decisi di fare calcio lì dove vivevo e lavoravo. Una scelta logica, ma la città non era pronta ad accogliere due squadre, così si perse di vista l’obiettivo che mi ero prefissato: dare ai tifosi la possibilità di scegliere”.

  13. Ip Address: 151.47.136.159

    ci risiamo adesso il messina sta pompando i giocatori, i tifosi, sembra la bolgia del real madrid per matare il catania..e ti pareva..ormai chiunque giochi contro i rossoazzurri diventa una arena da colosseo con gladiatori, pronti e resuscitati, ,anche chi una domenica fa non era nessuno con il catania diventano campioni…mah..che dire che se perdiamo a messina addio sogni di play off ..e siccome siamo fuori casa la maledizione accompagnata dal comportamento remissivo del mal di trasferta…certo e che la squadra imbastita da lomo, dovrebbe essere sulla carta invincibile..cosi si vocifera..ma purtroppo stenta a decollare il giocattolo anzi sembra che gia qualcuno stia per ritirare i remi in barca…secondo me manca un vero presidente in grado di dare una ferrea sterzata societaria e in campo…questo che abbiamo sembra che si nasconda dietro lomo…mah…fatto sta che la squadra vista domenica doveva buttare giu’ il fortino taranto..a fatto il solletico….ultima chance petrone…e poi se non rose fioriranno sara’ il buio…totale…

  14. Ip Address: 62.18.112.249

    E nel nostro DNA resuscitare tutti

  15. Ip Address: 62.18.112.249

    Buongiorno a tutti ❤????

  16. Ip Address: 79.5.115.98

    Buongiorno a tutti…
    credo che con l’avvento di Proto a Messina questa squadra potrebbe togliersi dalle dune della bassa classifica e arrivare ad una serena salvazza…certo che x Proto come prima partita d’esordio il derby è uno scherzaccio del destino…i calciatori giallorossi credo vorranno dimostrare alla nuova sociètà di essere forti…poi non sottovaluterei Lucarelli..mi sembra un buon tecnico..vedremo…

  17. Ip Address: 79.23.99.64

    Non preoccupatevi il miracoloso Catania, dopo l’agrakas farà risuscitare un altro morto defunto……… il Messina.

  18. Ip Address: 93.37.184.254

    Io non capisco la sostituzione dell`allenatore in un momento clou. Rigoli non era il massimo, ma ci metteva l’anima. Aveva degli schemi e sapeva mordere. Quella di domenica era una sq
    Una squadra di sfiduciati depressi. Mi voglio sbagliare ma tornerà Rigoli.

  19. Ip Address: 5.90.126.3

    Ho sempre criticato rigoli di solito però è logico che se lo mandi via ne devi prendere uno migliore mi ha stupito la scelta su petrone mai sentito capisco i problemi economici della società ma possibile non c’era uno un tantino più esperto?

  20. Ip Address: 2.238.18.189

    Speravo tantissimo che non sarebbe stato commesso l’errore della passata stagione ossia sostituire un allenatore scarso con uno ancora più scarso

Spiacenti, i commenti sono chiusi.

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