Mal di trasferta

 Scritto da il 22 Ottobre 2012 alle 20:56
Ott 222012
 

 

Nessuna accusa e nessun allarmismo, una semplice constatazione: le cifre ci dicono che attualmente fuori casa il Catania è fra le peggiori squadre di serie A.

Nelle ultime tre partite disputate in trasferta i rossazzurri hanno puntualmente riportato tre sconfitte, segnando zero reti e subendone ben otto.

Con le due reti prese dall’Inter la squadra di Maran nelle quattro trasferte fin adesso giocate ha incassato 10 reti, staccando nella classifica dei cattivi Chievo Verona e Parma, ferme a quota 8 e nessuno in serie A fin adesso ha fatto peggio.

 

Ultime tre partite tre sconfitte, molto diverse nella tipologia di gioco, ma con lo stesso identico esito: zero punti.

 

Nessun processo, per carità, solo alcune semplici riflessioni.

La sconfitta di Firenze è stata ancor più chiara dello 0-2 finale e nonostante l’ex Montella non goda della simpatia di una larga fetta di tifoseria, che ancora non gli ha perdonato il “tradimento” di fine stagione, con tutta onestà bisogna ammettere che in quella circostanza Maran sul piano tattico è stato nettamente surclassato dall’ex “aereo planino”.

 

La disfatta di Bologna, contro una squadra che lotterà fino alla fine per evitare la retrocessione, ha dell’incredibile per la consistenza e la severità del punteggio che non ha rispecchiato il gioco espresso dalle due squadre, ma ci sta tutta perchè ancora una volta, Maran ha sbagliato l’impostazione tattica, la scelta degli uomini e i cambi.

 

Nella sconfitta di San Siro, invece, ci sono diverse attenuanti e poteva essere evitata.

L’Inter è una squadra che gioca in prevalenza sfruttando le ripartenze e in questa stagione nelle gare casalinghe, quando è chiamata a fare la partita, avrà sempre difficoltà.

Quest’anno a San Siro hanno già vinto la Roma (3-1) e il Siena (2-0), ma il Catania non ha lo stesso tasso tecnico della Roma né la stessa grinta e cattiveria mostrata dal Siena, pertanto l’esito finale del confronto, cuore e tifo a parte, appariva più che scontato.

 

Eppure, nonostante la vittoria dell’Inter sia stata più che meritata, il Catania poteva benissimo evitare la sconfitta. Non mi riferisco a quando Almiron, all’altezza del dischetto del rigore, dopo meno di sette minuti, ha fallito clamorosamente l’1-0 dopo una geniale invenzione di Barrientos (avesse segnato sono convinto che l’Inter avrebbe vinto lo stesso per 2-1) né a quando Izco di testa non è riuscito a inquadrare la porta spalancata fallendo la rete dell’1-1 ( l’Inter, ci giurerei, avrebbe vinto lo stesso per 2-1), mi riferisco a quando a una manciata di minuti dalla fine arbitro e guardalinee hanno ignorato clamorosamente uno sciagurato intervento in area di Guarin su Gomez. Chiaro e indiscutibile rigore negato.

In quel caso se Lodi dal dischetto fosse riuscito a battere il “pararigori” Handanovic sono convinto che l’Inter difficilmente sarebbe ritornata in vantaggio.

 

Peccato davvero, perchè soprattutto nel primo tempo il Catania ha dimostrato grandi qualità.

Direte voi: “Ma allora perché sei convinto che se il Catania fosse andato in vantaggio avrebbe perso lo stesso? ”

Risposta semplice: perché il Catania soffre il mal di trasferta, si sarebbe inevitabilmente chiuso ad oltranza e avrebbe beccato l’uno due.

Per non perdere a San Siro il Catania avrebbe dovuto avere o fortuna ( che non ha avuto) oppure Maran avrebbe dovuto impostare tutt’altro tipo di partita: chiudersi in difesa, fare scoprire l’Inter farla innervosire, come ha fatto il Siena e poi, eventualmente passato in vantaggio, anziché chiudersi ad oltranza, giocarsela a viso aperto.

Invece, ha fatto l’esatto contrario, ha beccato la rete dello svantaggio e poi non ha avuto il coraggio di tentare il tutto per tutto.

Anzi, visto che chi gioca in inferiorità numerica ha sempre qualche attenuante in più, per rendere più giustificabile la sconfitta dal 35’ della ripresa ha pensato di giocare in dieci sostituendo Almiron con Ricchiuti.

Sbaglio o in panchina il Catania aveva due attaccanti?

 

Non pensiamoci più nella speranza che questo mal di trasferta passi presto, altrimenti puntando solo sulle gare del Massimino si rischierà di soffrire nonostante un organico qualitativamente competitivo per lottare per il settimo posto.

 

L’ottavo turno di campionato è stato caratterizzato dallo scontro al vertice fra Juventus e Napoli. I bianconeri sono stati parecchio fortunati perché Caceres è entrato in campo casualmente, solo perché Asamoah era in cattive condizioni fisiche.

Mancava poco alla fine e lo svolgimento dell’incontro faceva pensare a un logico 0-0, invece, quattro minuti dopo il suo ingresso in campo, Caceres ( ma dov’era Maggio che lo doveva marcare?) lasciato inspiegabilmente solo, con un colpo di testa, in seguito ad un corner, ha trovato il vantaggio. Poco dopo il giovanissimo Pogba, da poco in campo, con una prodezza, ha legittimato la vittoria bianconera.

Per adesso il Napoli deve accantonare i sogni di gloria, anzi deve badare a difendere il secondo posto e il punticino di vantaggio dall’assalto dell’Inter, alla quarta vittoria consecutiva e della Lazio che dopo lo 0-3 del San Paolo di è rifatta sotto con la terza vittoria consecutiva che ha costretto il Milan alla quinta sconfitta su otto gare disputate!

 

Logico e quasi scontato il pareggio fra Chievo Verona e Fiorentina (i clivensi non avevano mai pareggiato), preziosissime in zona salvezza le vittorie dell’Atalanta sul Siena e del Cagliari sul Bologna.

Parma e Udinese, vincendo i loro confronti casalinghi su Sampdoria e Pescara, si avviano verso posizioni più adeguate al valore dei loro organici.

Non ce l’ha fatta, invece, a vincere il Palermo che, non considerando i sei punti di penalizzazione del Siena, in classifica occupa da solo l’ultimo posto e meno male che Ilicic ha come obiettivo prioritario l’Europa League.

Per finire, il posticipo serale ci ha regalato la partita più bella dell’ottava giornata con la Roma, sotto per 2-0 dopo soli 14 minuti, capace di reagire e far scomparire dal campo il Genoa, a dimostrazione che fuori casa due reti li puoi anche subire e vincere lo stesso, a patto che, attraverso un calcio altamente spettacolare, ne riesci a fare quattro agli avversari.

 

  46 Commenti per “Mal di trasferta”

  1. Ip Address: 87.21.64.42

    Buonasera a tutti….

    Ancora non ho capito la politica di Maran :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
    Si è trovato una squadra competitiva, si è limitato a farla giocare come la scorsa stagione senza cambiare una virgola 😉 😉 😉 troppo facile cosi perchè non ha messo niente di suo…….
    Vorrei sapere cosa sperava con l’inserimento di Ricchiuti ❓ ❓ ❓ sbloccare la partita !!!! vincere !!!!!

    Mister OSARE OSARE questo verbo lo conosci o no…..

  2. Ip Address: 79.12.22.101

    Copia incolla dalla pagina precedente.

    Buona sera a tutti.

    Faccio una riflessione sul tuo quarto punto,il fatto che l’anno scorso si sono perse un sacco di partite per colpa di Almiron e Lodi,sinceramente è la prima volta che lo sento dire,magari tu lo avrai detto un sacco di volte,ma di altri mi è sconosciuto e comunque,restiamo sempre sul soggettivo.

    Per quanto riguarda i “meriti”che i media danno a Maran,non ho mai detto che non si devono prendere in considerazione e se rileggi i miei post,sono uno di quelli che non pensa all’esonero di Maran,ma di darle il tempo dovuto,che poi,io non pensi che,la classifica attuale rispecchi più la bravura della squadra che i suoi meriti,è un altro discorso e rimane un’opinione soggettiva anch’essa.

    Su Andujar,negare l’evidenza mi sembra pretestuoso e degli errori di Casillas o quant’altri,sinceramente non m’interessa e il paragone mi sembra molto,ma molto azzardato,questi portieri fanno un errore,ma poi ti portano una caterva di punti,non si può certo dire la stessa cosa di Andujar,che da quando è a Catania,ha fatto più danni lui che la bomba atomica

    Per certi aspetti apprezzo Maran come tecnico serio e lavoratore,ma evidenziare gli “errori” che possa fare nelle gare non è peccato,lo facevo anche con Montella,ma come ho detto ieri,Maran potrebbe non piacermi come gestisce certe situazioni tecniche,ma se raggiunge l’obbiettivo prefissato dalla società,tanto di cappello.

    Anzi,sentendolo stasera a corner,ho avuto una buona impressione,penso che sia una persona a modo,però,nel calcio,questo non sempre paga.

    Buona notte a tutti.

  3. Ip Address: 87.18.143.142

    BUongiorno raga’
    Buon articolo Prof.!!! 😉 😉 😉
    Mal di trasferta?
    Sono anni che abbiamo la “sindrome del mal di trasferta”!!! 😐 😐 😐 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
    Ciao Val !!! 😉 😉 😉
    Come ti capisco quando vai in trasferta per vedere la Nostra squadra che perde e avere i “kiwi” giu’!!!
    Vabbe’ raga’ vi auguro buona giornata a tutti!!!

    Forza Catania sempre!!!

  4. Ip Address: 212.195.241.127

    Chiarezza
    23 ottobre 2012 alle 10:45
    Ip Address: 212.195.241.127
    Buongiorno a tutti pari,

    Ciao Prtof
    Tutto regolare e lapallissiano ma il Catania visto a Roma non era la stessa squadra che al 93° rischia di vincere ancora attaccando? e non è la stassa squadra che in 10 contro il Napoli per 92 minuti non si fà battere e non è la squadra che diciamo la prima tra quelle che si debbano salvare? ora se noi vogliamo a tutti i costi criticare che non abbiamo il gioco champagne……io non del Catania attuale non mi lamento anzi, ma come dicevi tu dire che si debba giudicare Maran , che ripeto io non difendo o lo ami particolarmente, forse per chi conosce il mio pensiero che ribadisco ” Il bravo allenatore è quello che fà meno danni” e per dirla tutta Maran forse lo criticato tra virgolette più di tutti, non mi piace la sua fissazione di continuare col 4-3-3 con Lodi e Almiron in TRASFERTA, Domenica il secondo Gol è scaturito da una palla persa a centrocampo da Almiron, cosa che è successo anche l’anno scorso sia da parte sua che di Lodi, ma tornado all’allenatore , per me il top è stato Simeone, senza tanti fronzoli, (è FRONZOLI è stato il mio commento a caldo alla fine della partita di Milano), e grinta da vendere, o sempre detto che vorrei un allenatore Argentinoi che so Sensini, Passarella gente che ha vinto tanto ma con una grinta enorme che ispirano hai giocatori timore riverenziale, a Milano per me è mancata la squadra nel senso lato della parola, ognuno giocava , specialmente Barrientos e Gomez per mettersi in mostra, troppi tic e tac che non portano a niente, troppi palloni persi per mancanza di grinta, il palo di Ranocchia ne è la prova, in due si fanno togliere la palla da Cambiasso che con la grinta di un ventenne alle prime armi li azzanna e crossa, poi vorrei dirti riguardo il tuo post di ieri, che non si potrà giudicare Maran, dopo le prossime tre partite, ma forse farsi un idea, perchè incontra Juve, Lazio ed Udinese, non è che sia una passeggiata…..vorrei arrivare a 24 -25 punti alla fine del girone d’andata in linea con gli obbiettivi

    Caro Beppe

    Riguardo ai meriti tra Montella e Maran mi riferivo al tuo ultimo post
    Su Lodi ed Almiron il mio è un discorso articolato anche in merito hai risultati che otteniamo in trasferta, anche con Montella o altri, un motivo ci sarà e poi vedendo giocare la Fiorentina mi sembra il Catania dell’anno scorso, tic e tac poi complimenti anche perdendo,

    Su Andujar la mia era solo una provocazione, non si puo’ mettere in croce sempre, dare la colpa a lui del secondo gol dell’Inter…..quando Almiron e un’altro a centrocampo perdono una stupidissima palla, e Legrottaglie si fà superare in una frazione di secondo da uno stop di petto a seguire…….bastava contrastarlo anche con una leggerissima spinta, ma forse Legrottaglie ha bisogno di tirare il fiato, e vedersi arrivare una bomba da 6metri e se Palacio avesse incrociato il tiro sul secondo palo? cosa avremmo detto ? Ma i miei punti si certo sono soggettivi, ma con , per me logiche spiegazioni,
    Comunque nel contesto del sito e nella signorilità, mi fà sempre piacere interloquire con te di calcio , ma senza pregiudizi a prescindere, cosa che anche a me capita, quando vedo che mi si attaccano i giocatori, chiunque essi siano

  5. Ip Address: 2.2.21.135

    Dopo Catania solo Montella poteva prenderlo, tra due scienziati ci si intende :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ora sto scherzando ma mica tanto :mrgreen: :mrgreen:

    Fiorentina, a quando i primi frutti di Vio?

    23 ottobre alle 11:15
    Una delle novità più interessanti portate da Vincenzo Montella, da quando è cominciata la sua avventura alla guida della Fiorentina, è quella di aver introdotto nello staff tecnico gigliato un preparatore specifico per le cosiddette ‘palle inattive’. In un calcio sempre più controllato dalla tattica e che fa largo uso di tecniche difensivistiche, molto spesso per sbloccare i risultati delle gare si deve usufruire di punizioni o calci d’angolo, da cui – secondo un recente studio della Ifab – nasce oltre il 63% delle reti. Montella ha dunque pensato di puntare con decisione sul maestro delle palle inattive, quel Gianni Vio che tiene corsi in tutta Italia su questa specialità e che ha scritto libri su questa particolare situazione di campo.

    Resosi famoso per creazioni sempre più fantasiose nei movimenti senza palla, quando viene battuto un calcio piazzato o un corner, Vio fin dai primi giorni di ritiro a Moena ha passato lunghissime sedute di allenamento non solo ad insegnare le tecniche di movimento del piede ai calciatori della Fiorentina, ma anche a creare ‘incastri’ e ‘incroci’ per destabilizzare portiere e giocatori avversari. In particolare suoi ‘discepoli’ sotto il sole delle Dolomiti sono stati Olivera, Pasqual, Ljajic e Jovetic, con discreti risultati, purtroppo poco verificati vista la pochezza tecnica delle squadre contrapposte ai gigliati la scorsa estate. Da quando sono iniziate però le gare ufficiali, al momento sono scarsissimi i risultati del lavoro di Vio, che ha deciso di verificare prima certe situazioni su palla inattiva con la Primavera, che si allena presso i campi di Fiesole Caldine, e poi testare definitivamente i suoi ‘studi’ con la prima squadra, solitamente uno o due giorni prima dei match di campionato.

    Ad essere ottimisti si può dire che gli ultimi due gol viola sono nati da calcio d’angolo, ma se contro il Bologna è solo un tocco verso Jovetic a favorire la zampata di quest’ultimo che ha trafitto Agliardi, contro il Chievo Gonzalo Rodriguez tocca la palla in porta con la coscia, tutt’altro che uno schema provato e riprovato in allenamento. Quello che manca alla Fiorentina, del resto, è un bravo battitore, soprattutto di corner, visto che anche a Verona ne sono stati battuti quasi dieci ma con risultati molto spesso imbarazzanti (a volte la palla non è mai arrivata in area). Fra le innovazioni a cui starebbe lavorando Vio nel settore giovanile gigliato, da qualche giorno compaiono anche schemi sulle rimesse laterali. Chissà che con le mani, in casa viola, non possa nascere qualcosa di migliore rispetto a ciò che non riesce coi piedi.

  6. Ip Address: 188.11.148.224

    Buongiorno a tutti,ciao giorgione 😉 😆

    Ciao Vittorio,a prescindere dalle nostre diverse vedute calcistiche,concordo al 100% la tua ultima parte del tuo post.penso che possa capitare a tutti ogni tanto di perdere la “trabisonda”,anche se spero ,almeno per me,che mi possa capitare il meno possibile,tutto sommato,tranne in qualche rara circostanza,concordo con te che,in questo sito,la signorilità è sempre stata e lo è ancora,la principale protagonista.

    Per quanto riguarda i giocatori,quando giudico le loro prestazioni,non penso di volerli attaccare,magari sarò troppo pignolo(su questo te ne do atto),ma forse è una forma mentis per essere stato dalla parte di tutti e due i ruoli(“giocatore e allenatore”,con molte virgolette :mrgreen: ),sarà l’ultimo che ho interpretato ad avere la meglio nei miei giudizi,però,non è mai mia intenzione attaccarlo e se vai a rileggere i miei post delle prime cinque partite,vedrai che su Andujar mi sono espresso discretamente,però,penso sempre che abbia molti limiti,compreso il secondo gol di domenica scorsa,a prescindere gli errori dei compagni.

    Buon pranzo a tutti a dopo.

  7. Ip Address: 85.41.235.41

    Buon pomeriggio a tutti….
    Ciao Chiarezza, Peppe, Giorgio, Angelo e Val, dimenticavo il Prof 😉 😉 😉

    Addio gol fantasma: sì a tecnologia
    Da Zurigo giunge una notizia storica per il mondo del calcio: la Fifa ha dato il proprio, ufficiale, benestare alla tecnologia in campo.

    Le ditte GoalRef e Hawk-Eye hanno già ricevuto l’autorizzazione per procedere ad installare “in tutto il mondo” il sistema di controllo della linea di porta. In questo modo si punta ad eliminare ogni dubbio in caso di gol fantasma. Non più il solo occhio umano dunque, nemmeno quello degli arbitri addizionali d’area, figure istituite a partire dalla fase a gironi di Europa League 2009/2010.

    Per raggiungere l’accordo ci è voluto un anno di discussioni e valutazioni per stabilire quali fossero gli apparecchi più consoni. A quanto pare, sono stati individuati. Per la gioia dei tifosi e delle due aziende produttrici.

  8. Ip Address: 85.41.235.41

    Primo rossoazzurro ad intervenire in sala stampa, Mariano Andujar, concentrato a fare bene nel prossimo turno di campionato contro la Juventus.
    “Il ruolo del portiere è ingrato, basta effettuare una grande parata e sei bravo, un errore e diventi un brocco – dice – Per quanto mi riguarda sono soddisfatto delle mie prestazioni ma riconosco che c’è sempre da migliorare e ho commesso errori evitabili, come nella partita disputata contro l’Atalanta e a Firenze. Posso fare meglio in tutto, nelle uscite in particolare, ma sto bene mentalmente. Si lavora con serenità. La sconfitta di Milano? Affrontavamo una squadra importante, l’Inter, ma siamo scesi in campo senza timore e con personalità, non meritavamo di perdere ma il calcio è questo, bisogna accettare il verdetto del campo avendo la consapevolezza che, giocando a questi livelli, difficilmente in futuro non faremo punti in trasferta. Anch’io ho fatto una buona gara, diciamo che saremmo dovuti essere più cattivi sottoporta e attenti in difesa, a volte prendiamo contropiedi facili. Dobbiamo curare meglio questi aspetti, mantenere lo stesso spirito in tutte le partite e, giocando con la difesa alta, bisogna prestare maggiore attenzione nelle palle a scavalcare, a prescindere dal fatto che si giochi a tre in difesa o a quattro”.

    “E’ chiaro che siamo arrabbiati dopo la sconfitta e vogliamo riscattarci – prosegue Andujar – Come sempre c’è voglia di riscatto quando si perde. Di certo rialzarci contro la Juve non sarà facile, il valore dei bianconeri lo conosciamo bene ma sappiamo anche che possiamo metterli in difficoltà. Non esistono formazione prive di punti deboli, cercheremo di individuarne uno alla squadra torinese ma puntiamo soprattutto sulle qualità del Catania perchè se sfruttiamo a dovere le armi in nostro possesso è possibile far male a chiunque. Ci aspetta una settimana intensa, prepareremo al meglio delle nostre possibilità la sfida di domenica contro una delle compagini più attrezzate a livello europeo. Juve imbattuta da 47 partite, prima o poi si fermerà, speriamo accada a noi di riuscire nell’intento di bloccare l’avanzata bianconera. Il paragone con Buffon? Impossibile, stiamo parlando di un mito, un portiere con cui rappresenta un onore poter semplicemente parlare. Lo ritengo il migliore in assoluto dalla mia nascita”.

  9. Ip Address: 85.41.235.41

    Caro Andujar con il se e il ma non si va da nessuna parte :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
    Devi dire DOBBIAMO non se, ma, se……. vogliamo i fatti sul campo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  10. Ip Address: 79.33.41.95

    buonasera a tutti fratelli dal cuore rosso e azzurro ciao joe concordo con te fatti e non parole Salve Giuseppe. Ci risentiamo dopo alcune giornate. Parliamo del Catania: ennesima trasferta funesta per la squadra di Maran. Come si resuscita da questa “malattia” chiamata “trasfertite”?

    “Questo Catania gioca bene, costruisce tanto ma non riesce ad essere pericoloso negli ultimi sedici metri, manca un attaccante puro che possa sfruttare al Massimo le occasioni da gol che in trasferta sono minori rispetto ad una partita interna. E’ proprio una vera malattia, ma non so come si dovrà combatterla.

    Immaginati al posto di Maran: cosa e come avresti cambiato dopo il primo gol dell’Inter?

    “Maran è un buon allenatore ma forse dovrebbe osare qualche soluzione tattica in più, oppure cambiare modulo in corsa. Ma soprattutto non utilizzare sempre gli stessi 12-13 giocatori, oramai diventati degli habitué. Se fossi stato io l’allenatore del Catania avrei dato una chance a Doukara o Morimoto, incognite pericolose.

    “Veniamo ai singoli, anzi al singolo. Altra brutta prestazione di Alvarez. Ma non ci sono proprio alternative?

    “La vera alternativa sarebbe quella di acquistare un terzino destro che faccia il titolare fisso! (Gasparin, pensaci tu!) In attesa di ciò Maran potrebbe schierare Bellusci sulla destra o magari provare Rolin, giocatore che tutti aspettiamo ma che sta diventato un desaparecido.

    Passiamo alla prossima partita. Come si batte l’imbattuta Juventus? Quale le possibili mosse che deve fare Maran?

    “La Juventus si batte solamente con una partita perfetta al massimo della concentrazione. Inoltre serviranno tanto cuore e grinta. Mister Rolando Maran dovrà studiare un metodo per bloccare Pirlo, a mio viso decisiva fonte di gioco della squadra di Torino.

    Infine, Altri temi di serie A. In coda perdono Siena, Bologna e Pescara. Risorge il Cagliari con Pulga. Il Palermo arranca ancora. Mentre il Catania mantiene praticamente la stessa posizione, ma si riducono i punti dalle terzultime (Milan compreso). In virtù dell’attuale classifica e dato il prossimo tour de force, per il Catania 11 punti sono sempre buoni per sognare? O ti aspetti la rimonta di altre squadre?

    “Dato questo tour de force è probabile che il Catania possa perdere qualche punto o posizione strada facendo, ma penso che il valore tecnico e tattico dei rosso-azzurri sia superiore rispetto alle squadre che stanno dietro (ovviamente Milan escluso). Ma sognare di fare colpacci non costa niente anche se l’obbiettivo principale deve rimanere comunque la salvezza tranquilla.

    Insomma facile, veloce, spontanea, libera, alla portata di tutti. “Noi con la voce..” torna settimana prossima, con le medesime modalità, per dar la possibilità ad un nuovo tifoso “social” di far sentire forte e chiara la propria opinione (per l’intervista saranno presi in considerazione i tifosi “social” che commenteranno l’apposito annuncio).

    Commenti tutto il resto e noia un cordiale saluto a peppe58 giorgio chiarezza prof catanista mongibello lux e tutti 😉 😉

  11. Ip Address: 79.33.41.95

    prof ottima sintesi buona serata 😉 😉

  12. Ip Address: 79.27.108.22

    Un buon pomeriggio a tutti gli amici tifosi.
    Io non sto facendo processi a nessuno, del resto sarebbero fuori luogo con la squadra al settimo posto.
    Ricorrendo ad una metafora quest’estate ho detto ad un amico che Maran è un po’ come il chirurgo che sta facendo pratica: non ha mai allenato in serie A, deve imparare, come il chirurgo principiante si deve esercitare su qualcuno, questo qualcuno è il Catania…speriamo che non l’ammazzi!

  13. Ip Address: 79.33.41.95

    digg
    Quattro ultrà interisti sono stati arrestati dalla Digos di Milano poiché ritenuti protagonisti di aggressione e rapina ai danni di due tifosi catanesi. Il fatto, avvenuto al termine di Inter-Catania è stato perpetrato da due giovani incensurati. Questi i fatti: i due catanesi sono stati avvicinati da una decina di supporter nerazzurri, e dopo essere stati accerchiati, sono stati aggrediti a colpi di cinghiate e rapinati di uno zainetto e di uno striscione. Secondo quanto reso noto dalla questura di Milano, uno degli aggrediti ha riportato una ferita lacero-contusa al capo.

    Commenti leggete con che gentaglia abbiamo a che fare ce da vergognarsi 👿 👿 👿

  14. Ip Address: 79.33.41.95

    Juventus Juventus ancora imbattuta in campionato. L’unica squadra italiana ad aver rallentato la corsa bianconera è stata la Fiorentina di Montella con il pareggio a reti inviolate dello stadio Franchi. Per il resto la Vecchia Signora ha conosciuto sempre la vittoria, sia in casa che in trasferta, totalizzando 22 punti. Il Catania ne ha ottenuti la metà, frutto di 3 vittorie, altrettante sconfitte e 2 pareggi. Finora gli etnei non hanno mai perso due partite di seguito e soltanto a Firenze sono andati ko con due gol di scarto, per poi nel successivo incontro pareggiare 0-0 tra le mura amiche al cospetto del Napoli.

    RENDIMENTO CATANIA (3 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte, 9 gol fatti, 13 reti subite):

    Roma 2-2 Catania
    Catania 3-2 Genoa
    Fiorentina 2-0 Catania
    Catania 0-0 Napoli
    Catania 2-1 Atalanta
    Bologna 4-0 Catania
    Catania 2-0 Parma
    Inter 2-0 Catania

    RENDIMENTO JUVENTUS (7 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte, 19 gol fatti, 4 reti subite):

    Juventus 2-0 Parma
    Udinese 1-4 Juventus
    Genoa 1-3 Juventus
    Juventus 2-0 Chievo
    Fiorentina 0-0 Juventus
    Juventus 4-1 Roma
    Siena 1-2 Juventus
    Juventus 2-0 Napoli

  15. Ip Address: 79.33.41.95

    CATANIA, Maran: “Rimaniamo concentrati, malgrado torti arbitrali. Lodi? Merita la Nazionale. Rolin? Avrà presto la sua occasione”
    22.10.2012 11:36 di Andrea Carlino Twitter: @acarlino85

    Rolando Maran, allenatore del Catania, in esclusiva a “Radio Sportiva” si rammarica per la sconfitta contro l’Inter, punta alla prossima partita, contro la capolista Juve e fa il punto su alcuni giocatori rossazzurri. “Non posso essere soddisfatto, pero’ rimane la consapevolezza che avremmo meritato il pareggio. Purtroppo questo non fa classifica. La squadra ha giocato con personalita’ e spirito di sacrificio”. Maran, poi, punta sulla difficoltà dei rossazzurri a concretizzare: “Su certi campi non puoi avere occasioni infinite, devi concretizzare quelle che hai. Pero’ resta il fatto che ne abbiamo costruite molte su un campo difficile, e in trasferta non e’ la prima volta che il risultato non rispecchia la prestazione”. C’e’ anche il rigore su Gomez non concesso, un episodio “determinante perche’ stavamo spingendo per raggiungere il pari, e’ stato un episodio determinante in quel momento”. Ora la Juve, “uno stimolo importante, culleremo questo sogno in settimana: questo ci deve dare maggiore spinta, a noi come squadra e ai nostri tifosi”, assicura Maran, che poi parla di Lodi (“Francesco col rinnovo di contratto ora e’ un punto fermo, un giocatore importante che merita la Nazionale”) e Bergessio (“Non ha senso parlare di mercato, e’ un giocatore del Catania”) e soprattuto di Rolin: “E’ cresciuto molto ma il problemino muscolare che ha avuto lo ha un po’condizionato, sta cercando di capire il calcio italiano ma lo fara’ presto perche’ e’ un ragazzo serio”.

  16. Ip Address: 79.33.41.95

    Dopo il giorno di riposo, comincia oggi la settimana di preparazione per il big match di domenica alle 12.30 contro la Juventus al “Massimino”. Si proverà a dimenticare le impressioni negative lasciate nella gara di Milano coincisa con la terza sconfitta di fila in trasferta senza segnare, cambiando pelle tra le mura amiche al cospetto del peggior avversario possibile.

    Golsicilia.it ripercorre la storia di una partita stile “Davide contro Golia”, che ha sempre amplificato gli entusiasmi campanilistici della piazza.

    Quello di domenica sarà il quattrordicesimo incrocio in serie A tra le due squadre alle pendici dell’Etna. Il bilancio vede al momento i bianconeri in vantaggio con sei successi, a fronte delle tre affermazioni etnee, mentre cinque sono i pareggi.

    La prima sfida in assoluto tra rossazzurri e bianconeri è datata 13 marzo 1955: gli etnei conquistarono un prezioso punto per la salvezza sul campo pareggiando per 2-2. Dopo la retrocessione di alcuni mesi più tardi per illecito sportivo, la “Vecchia Signora” tornò a Catania il 26 febbraio 1961, espugnando il “Cibali” per 2-1: l’uno-due di Stacchini e del “gigante buono” John Charles resero vano il rigore di Adelmo “Memo” Prenna, secondo miglior marcatore rossazzurro in serie A con 29 reti, scavalcato nel 2010 da Mascara (31).

    L’11 febbraio 1962 la prima vittoria: 2-0 con le reti nella ripresa del tedesco Horst Szymaniak, centrocampista della propria nazionale e più volte classificato tra i primi 10 per il Pallone d’Oro in quegli anni, e di Ferrigno.

    Sivori e compagni consumarono la loro vendetta nella stagione successiva, alcuni mesi più tardi, il 25 novembre, quando travolsero il “Liotro” a domicilio per 5-1: nel finale il gol della bandiera di Petroni. In quella stessa stagione gli etnei si riscattarono a loro volta andando a vincere per la prima volta in assoluto a Torino nell’aprile successivo.

    Anno d’oro fu il 1964, con le ultime due vittorie a cavallo tra le due stagioni: 2-0 il 5 gennaio, con reti di Miranda e Lampredi, 3-1 il 27 settembre con i sigilli etnei di Danova, Calvanese e Rambaldelli, mentre l’oriundo Da Costa, ad oggi miglior marcatore in assoluto nel Derby di Roma, firmò il provvisorio 2-1.

    Il 10 ottobre 1965 l’ultimo incrocio prima di alcune stagioni di lontananza per gli etnei dalla serie A: finì 1-1, con Magi che pareggiò nel finale la rete di Stacchini.

    Poi soli altri tre incroci tra gli anni ’70 e ’80. Il primo, il 27 settembre 1970, vide nascere la stella bianconera di Roberto Bettega, che alla prima giornata di campionato debuttò in serie A segnando il gol decisivo per lo 0-1 finale.

    Giornata da ricordare quella del 18 agosto 1982, nella prima giornata del girone eliminatorio di Coppa Italia. In un “Cibali” stracolmo il Catania di Gianni Di Marzio, pronto ad una stagione da protagonista che culminò poi nella promozione in serie A agli spareggi di Roma, fermò sull’1-1 la Juventus di Trapattoni, alla prima gara ufficiale dopo il vittorioso Mondiale dell’’82, con Zoff, Cabrini e Scirea in campo, insieme a Michel Platini. Mastropasqua scatenò il boato casalingo già al primo minuto, ad inizio ripresa il pareggio di Domenico Marocchino.

    Platini fu poi protagonista nell’inequivocabile 0-2 con cui i bianconeri spensero le velleità di gloria del Catania il 20 novembre 1983. Una squadra allo sbando e mai capace di tornare in corsa per la salvezza resistette fino al 77’, quando Paolo Rossi finalizzò un’azione manovrata in velocità, partita da un pregevole lancio di “Le Roi” che poi chiuse la gara all’89’.

    Dopo la deprimente retrocessione dell’’84 e l’inesorabile discesa nei bassifondi del calcio nazionale, il Catania torna a fronteggiare la Juventus nella stagione 2007-08. Il 12 gennaio 2008 i rossazzurri di Baldini accarezzano l’impresa, con Spinesi che al 12’ devia in rete con una puntata al volo su suggerimento di Mascara. Nel recupero finale la frittata: l’ancora imberbe Biagianti atterra in area il navigato Del Piero, che poi spiazza Polito dal dischetto.

    Seguono poi, fino ad oggi, una sconfitta alternata ad un pareggio. L’8 febbraio 2009 un liscio nel finale di Terlizzi spalanca le porte al tap-in vincente di Poulsen, che col suo primo (e unico) gol in serie A firma il 2-1 per la “Vecchia Signora”, in 10 per quasi tutta la gara; di Iaquinta e Morimoto le altre reti. Il 2 maggio 2010 il Catania di Mihajlovic festeggia un’insperata salvezza con due giornate d’anticipo dopo l’1-1 con la Juve di Zaccheroni: reti di Silvestre e Marchisio.

    Il 5 dicembre 2010 finì 1-3, con l’1-1 provvisorio di Morimoto vanificato dal gol di Pepe e dalla doppietta di Quagliarella. L’anno scorso, il 25 settembre 2011, 1-1 con gol di Bergessio e Krasic, al suo ultimo gol in Italia grazie ad una papera di Andujar.

  17. Ip Address: 87.18.143.142

    Buonasera raga’!!!
    Niente da scrivere.

    Sogni rosso e azzurro a tutti!!!

    Forza Catania sempreeeeeeeee!!!

  18. Ip Address: 79.36.96.45

    Buongiorno a tutti,oggi tutti in sciopero? :mrgreen: :mrgreen: capisco la crisi,ma prendetevela con Monti e non con quel poverino di Joe :mrgreen: :mrgreen:

    Ragazzi,ho visto Lodi ospite su sky da Bonan e Di Marzio,mi è piaciuto.
    A proposito,alla domanda di Bonan di quale fosse l’allenatore più bravo che abbia mai avuto,ha rispoto,Montella e Semioli :mrgreen: :mrgreen:

    Adesso Vittorio,dirai,perchè l’ha sempre fatto giocare :mrgreen: :mrgreen: (sto scherzando).

    Comunque,dove siete andati a finire tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii??????????????? :mrgreen: :mrgreen:

  19. Ip Address: 87.18.143.142

    Salve raga’!!!
    Ciao Peppe58, presente!!! 😉 😉 😉
    Peppe, mi devo assentare un po’ dal PC , mia moglie ha un problema medico in corso ed e’ in attesa di ricovero in Ospedale (non ci sono posti).
    Apprezzo Lodi, ringrazia sempre il Catania e l’ex A.D. di averlo salvato dall’inferno calcistico della Serie B e forse anche dalla C.

    Forza Catania sempreeeeeee!!!

  20. Ip Address: 2.2.21.135

    Buongiorno a tutti pari

    Beppe a Lodi tutti lo vorrebbero, ma senza Almiron o viceversa :mrgreen: :mrgreen:

    Ora posto un articolo che se invece della Fiorentina parlasse del Catania sarebbe la stessa cosa, con un particolare che ancora a Firenze non conoscono, Montella vuole un finto centravanti, e ora che Tony faccia il suo lavoro? :mrgreen: :mrgreen:
    Io lo dico da un anno, aspettare e vedere, ripeto Firenze non è Catania :mrgreen: :mrgreen:

    Fiorentina, mal di trasferta e i primi scricchiolii tra le punte
    23.10.2012 23.30 di Antonio Vitiello articolo letto 4617 volte

    © foto di Federico De Luca
    La stagione della Fiorentina sta attraversando il primo periodo difficile della nuova gestione Montella. Fin qui è andato tutto secondo i programmi, una squadra giovane che deve crescere e maturare nel collettivo. Ma nelle ultime due trasferte la squadra viola ha totalizzato solo un punto. Al Bentegodi di Verona contro il Chievo il secondo pareggio fuori casa. La Fiorentina ha recriminato per alcuni episodi dubbi in area veneta ma al di là degli episodi il mal di gol ha ancora una volta bloccato la squadra. Tra l’altro in attacco le cose non vanno benissimo, nel senso che tra Jovetic e Luca Toni non è scoccata la scintilla, anzi, l’esperto bomber ex Bayern Monaco ha più di una volte rimproverato il compagno di reparto di essere troppo egoista: “Passi di più il pallone”. Toni infatti vorrebbe migliorare alcuni aspetti del gioco di Jovetic, spesso innamorato della palla e poco propenso al dialogo con la squadra. Tra i due infatti non sta funzionando come si pensava alla vigilia del campionato. Responsabilizzare Jovetic ha portato il montenegrino a provare troppo spesso la soluzione personale ignorando i compagni e provare a risolvere da solo i problemi in attacco della Fiorentina.
    Toni a fine gara ha provato a dargli qualche consiglio, non risparmiando nemmeno aperte critiche: “Con il dai e vai, finisci in porta: se vai e basta non si arriva da nessuna parte”. In verità non è nemmeno la prima volta che Toni striglia il giovane Jovetic, e probabilmente lo stesso Montella durante gli allenamenti prova a migliorare il dialogo tra i due. La sostanza resta però che la Fiorentina ha problemi a segnare proprio per la mancanza di un vero goleador. Il gioco è perfetto fino alla trequarti poi si fa difficoltà a buttarla dentro. In trasferta fino ad oggi i viola hanno portato a casa solo due punti, troppo pochi per condurre un campionato da vertice. L’obiettivo resta migliorare la classifica della passata stagione e provare ad entrare in Europa. A gennaio però la dirigenza dovrà rimediare all’unico errore commesso durante la campagna acquisti estiva, non prendere un grande attaccante. Proprio per questo la proprietà ha chiesto uno sforzo al tecnico napoletano almeno fino a natale in cui la Fiorentina dovrà provare a fare più punti possibili sia in casa che in trasferta e trovare poi la soluzione al rebus in attacco.

  21. Ip Address: 79.33.41.95

    buonasera a tutti fratelli dal cuore rosso e azzurro peppe vengo adesso da lavorare Occhio alle vocali
    Scrivetelo bene sul regolamento. Occhio alle vocali. Gli arbitri d’area devono guardare in area, non in aria.

    Miracolo a Milano?
    A fine gara l’arbitro Russo si fa il segno della croce.. per aver riacquistato la vista?

    Concorso di colpa
    Se Cassano colpisce il Catania, Russo lo tiene fermo e Palacio lo stende.

    Si parla degli juventini, no?
    Tratto dal TGR – Piemonte. Tifoso: “Non si può dire siano meridionali, li trovi al meridione, al nord ed al centro”, Giornalista: “Sono un po’ come i cinesi?”, Tifoso: “Già”.. si parla degli Juventini, no?

    Si parla degli juventini, no?
    Tratto dal TGR – Piemonte. Giornalista “E voi con molta signorilità li ricoscete dalla puzza”, Tifoso: “Esatto”. Dalla puzza sotto al naso, si parla degli juventini, no?

    Punti deboli
    Qual è il punto debole del Catania? Il primo palo.

    Sereno o variabile
    Come mai il Catania ha un rendimento incostante? Finché in campo terrà delle variabili impazzite..

    Scuola serale
    I settemila euro comminati alla Juventus per i cori razzisti dei loro tifosi verso i napoletani saranno impiegati per pagar un corso serale di Storia Patria allo Juventus Stadium?

    Incredibile
    Ci voleva Alvarez per riuscire a far funzionare la testa di Cassano..

    Salto di qualità
    Diciamo solo che l’auspicato “salto di qualità” non aveva nulla a che vedere con quello di Alvarez sullo spiovente di Cambiasso.

    Problemi locali
    Nel dopo partita Izco è andato insieme a Silvestre a cenare nel locale di Zanetti, solo allora il centrocampista dell’Inter l’ha fatto passare..

    E tira…
    Il Catania tira poco, è vero.. se il settore ospiti è il primo ed ancora l’unico ad esser andato esaurito per la sfida contro la Juventus.

    Ma tira…
    Qualcuno spieghi agli attaccanti del Catania che a differenza del rubgy nel calcio non serve superare la linea di fondo palla al piede, si può anche segnare da lontano.. sempre un punto vale.

    Disagi della panchina lunga
    Senza poter utilizzare il cellulare, qualche giocatore in panchina sta rimpiangendo i suoi trascorsi in tribuna.

    Disagi della panchina lunga #bis
    Sarà forse colpa dell’eccessiva lunghezza della panchina che Maran “non veda” alcuni giocatori..

    Compensazione
    Il Catania si lamenta per i torti arbitrali subiti a Milano. La Juventus preoccupata del rischio “compensazione.. “, evidentemente le fischiano ancora le orecchie.

    L’utilità del giudice d’area
    Al vaglio della FIGC la richiesta del Catania si posizionare l’assistente d’area di rigore sul primo palo difeso da Andujar.. allora sì che sarebbe utile.

    Immagine chiara
    L’immagine del rigore non concesso al Catania, presente anche sul sito ufficiale, è imbarazzante: Ma vi rendete conto che Guarin in ginocchio è più alto di Gomez in piedi?

  22. Ip Address: 79.33.41.95

    MASCALUCIA (CT) – Seconda parte dell’intervista in cui Rolando Maran risponde ai microfoni di MondoCatania.Com su temi paralleli all’impegno domenicale. C’è spazio e tempo per conoscere l’uomo e l’allenatore e riconoscer che della stessa persona si parla:

    A parte Zeman è difficile trovare un allenatore che deprezzi i propri giocatori. Le chiedo di spendere una parola buona per i tre meno in forma secondo i giornali (Alvarez, Biagianti, Castro).

    “Una classifica ingiusta. Certi giudizi sono condizionati dagli episodi, dalle situazioni specifiche di gioco mentre un allenatore deve guardare la globalità della prestazione, quel che ha chiesto al giocatore di far in campo. Il voto dovrebbe essere sempre globale, mai del singolo. Perciò, visto che questa squadra ha dimostrato di valere molto, ritengo che anche questi ragazzi meriterebbero molto di più.

    A Catania ha trovato un attaccante “atipico” per generosità e spirito di squadra..

    “Gli attaccanti sono tutti diversi. Ce ne sono di più e meno generosi, più e meno partecipi alla manovra. Gonzalo spicca per la grandissima capacità di sacrificio ed il grandissimo spirito di squadra che emergono in qualsiasi fase della gara, in qualsiasi fase di gioco, sia quella di possesso che di non possesso. Non c’è nulla da adattare a lui. E’ lui ad adattarsi alle esigenze squadra ed esser, proprio per questo, un valore aggiunto per questa squadra.

    Cosa le ha insegnato questa squadra, cosa ha appreso da lei e cosa vorrebbe apprendesse?

    “Imparo tanto, ogni anno da miei giocatori. Ognuno di loro arricchisce il mio bagaglio personale. Io cerco di trasmettere la mia mentalità, sempre propositiva, mai sparagnina, il cercar sempre di superare l’avversario poi, se gli altri sono più bravi, tanto di cappello. Ma noi dobbiamo sempre dar il massimo.

    Un giocatore del Catania nel quale si rivede? Perchè?

    “Non ero bravo come loro, io.

    Chi tra i suoi giocatori pensa possa esser portato per il mestiere di tecnico?

    “Mentre giocano meglio pensino solo a quello. Devo star attento nel risponder a questa domanda, non vorrei creare un mostro però è vero, ci sono taluni giocatori più adatti a questo tipo di mestiere. Faccio un esempio (era quel che aspettavo, ndc), Ricchiuti è uno che vede il calcio, che è molto interessato alla vita tattica di una squadra.

    Tre caratteristiche del buon calciatore secondo Maran?

    “Deve esser altruista, avere quello spirito di squadra necessario per non rimaner fine a sé stesso. Poi qualità tecniche e fisiche per ambire a certi livelli. Ma senza la prima, senza capire di star giocando in uno sport di squadra, e che tutto è perciò funzionale alla squadra e non al singolo, a poco servono le altre due.

    A chi assegnerebbe il pallone d’oro ed a chi andrà, secondo lei?

    “Non assegnarlo a Messi è difficile. Giocare con continuità al livello che sta mantenendo da anni è qualcosa che va oltre la capacità d’ogni altro giocatore. Per meriti, dovendolo assegnare al miglior giocatore, bisogna continuare ad assegnarlo a lui.

    Un motivo per smettere di seguire il calcio e due per non mollarlo..

    “Tutti gli scandali venuti fuori in questi anni dovrebbero esser leva per far emergere i motivi che spingono a restare ancora vicini al calcio. Siamo stati tutti delusi da quanto emerso. Ma c’è tanto di buono nel calcio, come lo spirito di persone che lavorano seriamente ogni giorno per riuscire ad ottenere dei risultati. Tutto questo non può esser ignorato. C’era qualcosa che non andava, c’è n’era molto che andava. Concentriamoci su quello che andava.

    In conclusione se dovesse descrivere il momento del Catania con una canzone del suo gruppo preferito, quale sceglierebbe?

    “A beatutiful day degli U2, credo sia la più azzeccata in questo momento.

    E nonostante la sconfitta contro l’Inter (l’intervista è stata rilasciata prima, ndr), siamo sicuri che la musica non sia cambiata.tutto il resto e noia

  23. Ip Address: 79.27.108.22

    Una buona serata a tutti gli amici tifosi.
    Ciao Angelo, le tue “freddure” sino sempre apprezzabili.
    Il rigore a nostro favore, lo ripeto ancora, era nettissimo. ma non ci si deve appigliare solo a quello per giustificare la sconfitta, l’Inter alla fine ha meritato la vittoria.
    La Juventus vista ieri sera non fa paura, mi auguro che Maran riesca a gestire meglio la partita rispetto quanto fatto a San Siro.

  24. Ip Address: 79.27.108.22

    Dall’intervista pubblicata da Angelo ho capito perchè Maran fa entrare in campo Ricchiuti “…ci sono tanti giocatori adatti a questo tipo di mestiere. Faccio un esempio. Ricchiuti è uno che vede il calcio, che è molto interessato alla vita tattica di una squadra.”
    Lo fa entrare in campo per farsi spiegar da Ricchiuti cosa sbaglia lui nella gestione tattica delle partite!

  25. Ip Address: 79.33.41.95

    ciao prof concordo col tuo post n.24 buona serata 😉 😉

  26. Ip Address: 79.27.108.22

    A tutti un buon fine serata.
    Sono curioso di sapere cosa fara stasera il Milan a Malaga.
    Ciao Angelo, ricambio i saluti, tante volte l’ironia ci serve per sdrammatizzare.
    Una buona serata.

  27. Ip Address: 79.33.41.95

    Mal di trasferta? Salto di qualità? Sorpresa? Cosa c’e’ che non va? In questi giorni se ne sentono davvero di tutti i colori. “E’ chiaramente la difesa che non va, e poi anche l’attacco”. “Ma no, io penso che a centrocampo siamo lenti, e poi non tiriamo mai”. Il dibattito e’ acceso, quanto mai contorto ed e’ difficile districarsi in giudizi corretti, uniformi.

    Tre trasferte, tre sconfitte e zero gol all’attivo. A guardar solo questo vien da se’ costruirsi un’idea, affermarla e trarre conclusioni. Ma e’ troppo facile guardare i numeri e giudicare il bicchiere vuoto. Troppo facile nascondere quanto buono fatto ed il potenziale qualitativo di questo Catania dietro i dieci gol subiti contro i soli due fatti. Troppo facile sparare con il bersaglio a breve distanza. Lo fanno in molti, lo facciamo tutti noi quando ci fermiamo all’apparenza.

    Capita che, pero’, a dir la verità, questa squadra non puo’ essere messa alla forca per una questione di puro relativismo, in primis e per cio’ che, dall’altro lato, mostra in campo. Proviamo a riempire il bicchiere. Le avversarie affrontate non sono le ultime della classe. Fiorentina e Roma quest’anno, hanno ambizioni di rilancio importanti, squadre costruite su un’idea nuova di gioco e i loro stadi si trasformano in bolge che spingono gli undici in campo, un po’ come succede al Catania al Massimino.

    La scala di San Siro e’ l’ennesimo tabù per l’elefante e il progetto Stramaccioni sembra aver conferito ai nerazzurri fiducia e solidità, oltre che una dose di fortuna mica da ridere. Se una vittoria poteva arrivare, era contro i felsinei. E se alla cabala e ai tabù a volte fa bene aggrapparsi, il Dall’Ara e’ un campo dove le sorti del Catania sono state sempre avverse (contro il Bologna si intende). Cabala-Catania sette a zero.

    Dimentichiamo adesso gli avversari e affondiamo i nostri ragionamenti sul gioco. Eccezion fatta per la prestazione contro i viola, i rossazzurri di Maran sono andati a giocarsela apertamente a Roma, Bologna e a Milano in questo inizio di campionato. E lo hanno fatto con la sicurezza delle grandi squadre: possesso palla, pazienza, fraseggi nello stretto, compattezza e un pizzico di spavalderia.

    La prestazione di San Siro ha confermato la capacita’ degli etnei di scendere in campo con una propria idea di gioco indipendentemente dal campo amico od avverso, a conferma di quanto predetto dal presidente ai microfoni di SkySport24 alla vigilia: “stiamo bene, andiamo a giocarcela”. A Firenze si era partiti allo stesso modo, forse meno convinti, forse condizionati da reminiscenze storiche di affetti congelati ma ancora dolorosi. A Bologna e a Roma l’impronta iniziale e’ stata come a Milano. Pronti via, le occasioni fioccano: sui piedi di Gomez all’Olimpico, su quelli di Castro al Dall’Ara, su quelli di Almiron a San Siro.

    Seppur di episodi trattasi, non e’ possibile pensare che possa andare sempre cosi, o almeno è meglio sperarlo. Il problema concretezza è oggi un dato di fatto, sottolineato nel dopo partita di San Siro dalla sempre lucida e attenta analisi dell’allenatore Maran. E il rapporto tra le occasioni finalizzate e quelle create e’ assai deficitario. Ma attenzione anche qui a trarre conclusioni. potrebbe sembrare colpa di Bergessio, da attaccante naturale capro espiatorio, ma le note dolenti si estendono soprattutto a due categorie: i centrocampisti e i fantasisti. Lodi, Izco e Almiron hanno divorato l’impossibile per appurata precipitazione. Gomez e Barrientos hanno infilato prestazioni del tutto incolori e dal loro genio e dalla loro sregolatezza derivano i beni e i mali di questo Catania.

    Ultimo neo, evidenziato ancor una volta a Milano, e’ la capacita’ di prender gol alla prima azione pericolosa. Guarente, Cassano e Jovetic hanno colpito nei primi tempi, tra il 20’ e il 43’, sulla prima vera distrazione difensiva. Errori, tutti grossomodo individuali, che fanno pensare più alla mancanza di concentrazione.

    Alla fine di questa analisi, il bicchiere e’ sicuramente più’ pieno che vuoto. Perché se di tattica non e’ sempre facile risolvere i dubbi e i problemi, e’ di testa che l’allenatore può lavorare. Di certo e’ meglio interrompere questo filotto di sconfitte in trasferta perché si sa, nel calcio, il gol e la vittoria cancellano tutto. Lo spetto del mal di trasferta e’ solo nella nostra mente.

    Commenti tutto il resto e noia sogni rosso e azzurri a tutti 😉 😉 😉

  28. Ip Address: 95.235.32.127

    Buongiorno raga’!!!
    Qui Napoli e dintorni, cielo azzurro e temperatura fredda!!!

    Buona giornata a tutti!!!

    Forza Catania!!!

  29. Ip Address: 80.181.42.62

    Buongiorno a tutti,Giorgio,spero vada tutto per il meglio per tua moglie,tanti auguri sinceri.

    Angelo,mi accodo al prof.ottime e simpatiche le tue “riflessioni 😆 😆

    Vittorio,tanto per capirci meglio su Montella: come tecnico,a te non piace,a me invece,diciamo che non mi dispiace,perchè,non vorrei passasse come se io impazzisca per il suo modo di intendere il calcio,fra quello che c’è in giro,lo preferisco,ma anche lui,deve crescere e molto,poi,visto come si è comportato con il Catania,gli auguro di retrocedere assieme alla Fiorentina,da sempre da me detestata, a costo di sentirmi dire da te per un anno intero che Montella,è scarso :mrgreen: :mrgreen:

    Adesso,proiettiamoci alla gara di domenica prossima.

    Avrei tre punti da analizzare,del perchè il Catania domenica potrebbe battere la Juventus:

    1) I bianconeri prima o poi una sconfitta devono subirla e più passa il tempo e più le percentuali aumentano,perciò,possibiltà per i rossazzurri,abbastanza alte.

    2) Il Catania in casa,difficilmente sbaglia una partita,perciò,anche quì,quanto meno,le possibilità di un risultato positivo sono alte.

    3) Sono alte le percentuali che,il Catania dopo una sconfitta,fa seguire una vittoria,perciò,anche quì,ci sono buone possibilità.

    Sappiamo tutti che,per battere delle squadre superiori tecnicamente e nell’organico,devi fare quasi la partita perfetta e quì Maran,deve trovare i giusti meccanismi tatti per contrapporre alla Juve,un Catania,oltre che battagliero,intelligente tatticamente,ma soprattutto,scegliere i giocatori adatti.

  30. Ip Address: 79.33.41.95

    buon pomeriggio a tutti fratelli dal cuore rosso e azzurro MASCALUCIA (CT) – Recupero record per esser in campo contro l’Inter. Nicolas Spolli è tra i capisaldi della difesa rossazzurra, reparto messo sotto accusa però, dati alla mano. Troppe le reti subite, troppi gli errori commessi. Quali le ragioni? Quali le soluzioni? Il difensore argentino, oggi in sala stampa, risponde alle domande di cronisti e tifosi (partecipanti alla rubrica Fai la tua domanda a..)

    Avrete certamente analizzato entrambi i goal presi contro l’Inter. Soprattutto nel primo, che rassomiglia al 2-2 preso a Roma, c’è sembrato che qualcosa in più poteva esser fatto. Come si evita un terzo goal del genere?

    (domanda suggerita da Marco)

    “Non è corretto dire errore individuale, abbiamo sbagliato tutti, nel calcio ci sono episodi e stiamo lavorando per evitare tutto questo. Siamo consapevoli che la squadra sta facendo un buon campionato. Non abbiamo fatto bene in trasferta ma abbiamo dimostrato che la squadra è di buon livello.

    Nelle ultime settimane sia tu che Legrottaglie siete passati dall’infermeria, quali sono le tue condizioni e quali quelle del tuo compagno di reparto?

    (domanda suggerita da catanese56)

    “La voglia di giocare contro la Juventus fa passare ogni dolore. Io comunque sto bene.

    “Penso che la Juventus ha una grande squadra, consolidata negli anni. Vucinic è un giocatore importante e di grande livello. Noi abbiamo i nostri mezzi per metterli in difficoltà.

    “Domenica abbiamo fatto una buona gara sopratutto nel primo tempo. Dopo loro hanno trovato il goal. Hanno fatto un tiro in porta in 45 minuti. Non meritavamo lo svantaggio, nel secondo tempo ci siamo sbilanciati loro si sa hanno un ottimo attacco e hanno segnato in un’azione di contropiede.

    Come fermare la Juventus?

    “Dobbiamo lavorare e penso che non dobbiamo concedere a loro nulla.

    Dobbiamo attenderli o attaccare subito?

    “Penso che noi abbiamo dimostrato in casa, soprattutto con il Napoli, che se ci chiudiamo e ripartiamo siamo pericolosi. Dobbiamo ancora sistemare alcune cose in allenamento.

    La chiave?

    “Bloccare Pirlo e poi ho fiducia nei miei compagni e che la gente ci darà una mano.

    Come si vivono queste gare?

    “Sappiamo che possiamo battere una squadra che non perde da diverse giornate. L’Italia potrebbe parlare bene del Catania se la battiamo. Sappiamo che se giochiamo da Catania abbiamo la possibilità di batterli.

    “La cosa più importante è la tensione penso che si possono fermare, giocano da juve e sono grandi giocatori.

    Lo stadio pieno influisce? E se l’alimentazione cambia?

    “No non cambia nulla l’alimentazione. La gente ci da la spinta e noi carichiamo loro. In argentina le partite si giocano in orari diversi si comincia spesso alle 12 30, alle volte alle 14 e alcune partite di sera, in pratica si cambia spesso come qui in Italia.

    Commenti se i nostri ragazzi non sprecano palle gol possono battere la juve tutto il resto e noia un caro saluto a tutti i frequentatori di questo sito giorgio auguroni

  31. Ip Address: 79.33.41.95

    CATANIA – Il secco 2-0 col quale la Juventus ha battuto il Napoli nella scorsa giornata di campionato non è servito solo a portare i bianconeri sulla vetta solitaria della graduatoria del campionato di serie A quanto anche a dar al campionato il segnale chiaro che, aspettare l’Anti-Juventus, finora identificato nel Napoli, potrebbe esser un po’ come aspettare “Godot”.

    Imbattuti
    Una spanna sopra qualunque altra squadra, i bianconeri prolungano a 47 partite il personale record di imbattibilità rilanciando la sfida alle 58 inanellate dal Milan di Capello dal 26 maggio 1991 al 14 marzo 1993. Una squadra forte, compatta che riesce a trovar anche dalla panchina soluzioni determinanti, vedi proprio contro il Napoli le reti dei due subentrati, Caceres e Pogba.

    Conte & soci
    Rendimento che prescinde non solo dall’undici titolare, pure dall’allenatore titolare. Squalificato Conte, la Juventus ha mostrato di saper vincere e convincere sia col vice-vice, Carrera, che col vice, Alessio (rientrato proprio contro il Napoli a seguito della riduzione della squalifica anche ad esso comminata per i fatti di “scommessopoli”).

    Classifica
    Una vittoria al Massimino quindi, per allungare sulle lontane ma non troppo inseguitrici, od un pareggio per continuare comunque ad inseguir il record d’imbattibilità del Milan anni 90. Comunque non certo intenzionata a perdere, né a trovar giustificazioni nell’impegno infrasettimanale in Champions League, impegnativo sia per lo spostamento (fino in Danimarca) che per l’impegno necessario fino all’83° ed oltre per mantenere l’imbattibilità accontentandosi d’uno striminzito pareggio.

    Indisponibili
    Recuperato anche Quaglierella, Conte-Alessio dovranno far a meno solo di Pepe, Asamoah mentre sperano di recuperare Lichtsteiner, tenuto a riposo a Torino a seguito degli ultimi “dispendiosi” impegni. Dubbi su Vucinic, reduce da un’intossicazione alimentare, che però ha dimostrato di saper segnare anche col mal di pancia.

    Precedenti al Massimino
    Del resto neanche i numeri sono ostili alla Juventus, che tuttavia al Massimino ha sempre sofferto, anche quando riuscita a strappar la piena posta in palio. Se è vero, com’è vero, che la scorsa stagione fu proprio la sfida contro il Catania, al Massimino, quella che i bianconeri rischiarono più concretamente di perdere, e dove più d’ogni altra soffrirono (per poi giovarsi della pioggia e della saponetta di Andujar sul goal del pareggio di Krasic, per il Catania a segno Bergessio), come quella dello Juventus Stadium fu la prima nella quale furono costretti a rimontare, passati in svantaggio con la rete di Barrientos.

    Ciononostante il bilancio catanese dei bianconeri resta rincuorante: tre pareggi (1-1) e due vittorie (1-2 e 1-3) negli ultimi 5 confronti, con l’ultima vittoria etnea risalente al campionato 1964/65 (2-0). Sconfessare questa statistica sarà importantissimo per il Catania che, in classifica, vede avvicinarsi le dirette concorrenti all’Europa e che, nel bel mezzo del ciclo di gare che vedrà come avversarie anche Udinese e Lazio, sa bene di dover capitalizzare ogni occasione utile, specie tra le mura amiche dove da sempre s’è dimostrato cliente ostico per chiunque.

    Razzismo? No.. imbecillità
    La trasferta catanese sarà anche utile a testare l’efficacia dei 7.000 euro di multa inflitti alla società bianconera come ammenda per i cori razzisti innalzati dai propri tifosi in occasione della sfida contro il Napoli. Ai piedi d’un vulcano, insieme a tanti juventini meridionali, chissà se qualcosa cambierà o la “puzza” sotto al naso resterà.

    Ex
    Due saranno gli ex della partita, tutti sponda rossazzurra. Si tratta di Nicola Legrottaglie e Sergio Bernardo Almiron. Il difensore etneo, da poco 36enne, sarà valutato nel corso della settimana a seguito di un fastidio che non gli ha comunque impedito di scender in campo contro l’Inter. Per lui trascorsi juventini lunghi ed importanti. Seguì i bianconeri anche in serie B per poi esser “scaricato” da Capello in giro per l’Italia ed infine mandato via a scadenza di contratto dopo 6 stagioni di onorato servizio. Stessa sorte toccata più o meno ad Almiron, prelevato dall’Empoli con grandi aspettative e girato in prestito a mezza Europa una volta non ritenuto all’altezza. Il Catania lo acquistò per pochi spiccioli, rientrato dal prestito biennale al Bari.

  32. Ip Address: 79.33.41.95

    Continua la marcia di avvicinamento del Catania di Rolando Maran al big-match di domenica alle 12.30 contro la Juventus al “Massimino”. Per i rossazzurri, da oggi fino a sabato, allenamenti tra la tarda mattinata e l’ora di pranzo. Prima della seduta odierna, Nicolas Spolli ha risposto alle domande dei cronisti.

    OSSERVAZIONI «Gli errori sono stati commessi a livello collettivo, non sono da attribuire al singolo. Stiamo lavorando per ridurre il nostro margine di imperfezione, stiamo comunque facendo un buon campionato al di là del fatto degli ultimi risultati non positivi in trasferta».

    RICETTA ANTI-JUVE «Abbiamo dimostrato con il Napoli di essere pericolosi coprendo gli spazi e ripartendo in contropiede. Certo, dobbiamo ancora fare la partitella e capire come saremo disposti in campo, ma abbiamo questa principale caratteristica. Sarà importante bloccare Pirlo. Sono fiducioso in quello che può fare questa squadra e nella spinta del nostro pubblico».

    «Abbiamo una buona opportunitá per far risaltare il nostro nome interrompendo la striscia di partite utili dei bianconeri. Adesso sono al 100%, mi sto allenando bene in settimana. Comunque l’incombenza di giocare contro la Juventus ti porta a dare di più. Sarà fondamentale tenere alta la tensione, non possiamo addormentarci nemmeno un secondo».

    ORARIO «Non cambia tanto per me, lo staff sta organizzando tutto al meglio. Anche in Argentina, per esigenze televisive, giocavo ad orari molto differenziati. La gente allo stadio ci caricherà al massimo, noi dovremo ripagarla».

  33. Ip Address: 79.33.41.95

    Catania: Morimoto decide la partita in famiglia – 25/10/2012 ore 17:50

    Prosegue per il Catania a Torre del Grifo la preparazione in vista del lunch match di domenica contro la Juve capolista. Dopo la colazione abbondante, squadra in campo alle 12:30 per un breve riscaldamento a cui ha seguito una partitella in famiglia decisa da un gol di Morimoto. Domani è prevista un altra seduta mattutina, stavolta a porte chiuse.

  34. Ip Address: 85.41.235.41

    Buonasera a tutti…..

    Speriamo di fare i tre punti con la Rubentus 😉 😉 😉 😉 Sara dura ma bisogna provarci.

    Io sinceramente anche un pareggio mi va bene :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  35. Ip Address: 85.41.235.41

    Sarà il signor Gianpaolo Calvarese, della sezione A.I.A. di Teramo, l’arbitro della gara Catania-Parma, valida per la settima giornata del Campionato Serie A Tim 2012/2013, in programma domenica 7 ottobre alle 15,00 allo stadio “Angelo Massimino”. Con lui gli assistenti Marco Avellano (Busto Arsizio) e Nicola Andrea Nicoletti (Macerata). Quarto ufficiale il signor Maurizio Viazzi, della sezione di Imperia. Arbitri Addizionali: Marco Di Bello (Brindisi) e Luca Pairetto (Nichelino).

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    Buonasera a tutti.
    Mi scuso per l’assenza che si è prolungata per motivi di lavoro. (‘A sira sugnu troppu stancu! :mrgreen: ).

    Mettiamo da parte la partita con l’Inter, che se l’arbitro avesse dato il calcio di rigore sacrosanto al Catania, a quest’ora, no parleremmo di sconfitta! 😕

    Per domenica, con la Rubentus, che vedo un poco in calo, sono abbastanza ottimista! E poi, prima o dopo una partita dovranno perderla, no? E perchè no al Massimino! :mrgreen:

    L’importante è che Maran non se la faccia addosso. Poi, come dice Spolli, bisogna fermare Pirlo. Fermiamolooooooooooo!!!!

  37. Ip Address: 79.33.41.95

    CATANIA – Dopo l’ennesima sconfitta in trasferta i rossazzurri ritrovano il terreno del Massimino, vero e proprio fortino inattaccabile in questo primo scorcio di stagione. E speriamo continui ad esserlo visto che domenica prossima sarà preso di mira dall’armata bianconera la quale pare aver dimenticato il significato del termine sconfitta.

    Sfida impari dal punto di vista tecnico ma nello sport non è raro che l’agonismo e la voglia di riscatto riescano a stravolgere ogni tipo di previsione. Di certo ci vorrà un Catania cinico ed esente da dormite difensive cioè l’esatto contrario della squadra vista contro l’Inter.

    Una prestazione super dei ragazzi di Maran li farebbe balzare di colpo agli onori delle cronache pallonare e ridarebbe slancio ad una formazione uscita dal Meazza con il morale sotto i tacchetti.

    Quale formazione schierare contro la capolista? E’ un dilemma di non facile soluzione tenuto conto delle poche alternative a disposizione.

    Confermato Andujar, a guardia dei pali seppur con molte riserve, decidiamo di puntare su Bellusci nel ruolo di esterno destro di difesa relegando quindi in panca Alvarez. Non dovesse recuperare il giovane difensore, chance nell’ordine a Potenza e Rolin. Per la coppia di centrali difensivi ci affidiamo ancora una volta all’esperienza di Legrottaglie e Spolli e confermiamo Marchese sulla fascia di sinistra.

    Appare evidente che il match contro la Juve servirà da ulteriore banco di prova per una difesa dal rendimento sin troppo altalenante.

    Contro il centrocampo juventino servirà un mix efficace di dinamismo e tecnica individuale. Puntare su ritmi bassi e su uno sterile fraseggio risulterebbe deleterio contro i forti colleghi di reparto. Pertanto confermiamo, anche qui con qualche riserva, i centrocampisti scesi in campo contro l’Inter confidando nelle risorse, espresse sin qui a fasi alterne, del trio Izco-Lodi-Almiron.

    Stesso discorso per i tre davanti in quanto solo esprimendosi ad alti livelli e con continuità sarà possibile mettere in imbarazzo la rodata difesa dei campioni d’Italia. Spazio quindi al trio sudamericano Barrientos-Bergessio-Gomez per tentare di perforare la retroguardia torinese.

    In definitiva, ecco il nostro undici da schierare contro la “vecchia signora”:

    Catania (4-3-3) Andujar 6, Rolin s.v., Legrottaglie 6, Spolli 6, Marchese 6, Izco 6, Lodi 5.5, Almiron 6, Barrientos 5.5, Bergessio 5.5, Gomez 5.5

    A disposizione: Frison s.v., Potenza s.v., Capuano s.v., Biagianti s.v., Salifu s.v., Ricchiuti s.v., Castro 5.5, Doukara s.v.,Morimoto s.v.

  38. Ip Address: 79.33.41.95

    Un Catania sempre pericoloso. Così il quotidiano sportivo sudamericano “Olé” ha descritto la squadra di Maran nonostante la sconfitta rimediata domenica a San Siro. All’occhio attento degli argentini non è infatti sfuggita la buona prestazione dei rossazzurri, che dal Meazza, risultato a parte, sono comunque usciti a testa alta: “La Joya fue clave para lograr el cuarto triunfo en fila ante un siempre peligroso Catania”. In questo modo l’articolo, oltre ad evidenziare lo spessore dell’avversario dei nerazzurri, ha voluto esaltare il ruolo fondamentale del connazionale Palacio, autore della rete del definitivo ko per gli ospiti. E’ infatti lui la “Joya”, a cui fa riferimento l’autore del pezzo. Il soprannome del talento sudamericano, tradotto, significa il “Gioiello”, proprio a sottolineare la caratura di un giocatore sempre prezioso in campo e che, nella partita in questione, ha fortemente contribuito al quarto successo consecutivo dei suoi. Sempre molto attenta, poi, la testata sudamericana al numero di argentini presenti , tra titolari e subentrati: “Fueron 15 los argentinos que tuvieron acción en el San Siro […] En Inter, que suma cuatro triunfos en fila, alineó a Zanetti, Samuel, Cambiasso, Palacio y Milito, mientras que Ricky Alvarez entró en la segunda parte. Por su parte, Catania contó con Andújar, Spolli, Pablo Alvarez, Almirón, Izco (lo reemplazó Lucas Castro), Barrientos, Bergessio y Papu Gómez”. Particolare infine la scelta del titolo: “Le pone el pecho” che significa “Ci mette il petto” proprio ad indicare il pregevole gesto tecnico, quasi da manuale, del connazionale Palacio: stop di petto, su cross di Milito, e sinistro al volo sul primo palo, per il definitivo 2-0.

  39. Ip Address: 95.235.32.127

    Buonasera raga’!!!
    Ciao Peppe58, Mongibello e a tutti!!! 😉 😉 😉
    Peppe58 grazie per gli auguri per mia moglie!!!
    Domani la mia signora e’ assente per motivi che vi ho scritto, quindi saro’ assente per vari giorni.
    Forza Catania sempre!!!!

    Sogni rosso e azzurro a tutti!!!

  40. Ip Address: 212.195.241.127

    Buongiorno a tutti pari

    Auguri per tua moglie Giorgione 😉 😉

  41. Ip Address: 85.41.235.41

    Buongiorno a tutti…..

    Auguri Giorgio, spero che tutto vada al meglio.

  42. Ip Address: 79.33.41.95

    buon pomeriggio a tutti fratelli dal cuore rosso e azzurro ciao giorgio ti rinnovo gli auguri per tua moglie che tutto vada bene Serie A da 7 anni e tifosi valgono al Catania 34.2milioni in diritti TV
    Il disastroso finale di campionato col mancato raggiungimento di quota 50 punti costa 600mila euro al Catania nella spartizione dei diritti televisivi. La società viene premiata per il numero di tifosi e per i risultati ottenuti negli ultimi cinque anni mentre paga dazio per i risultati storici. Nel computo totale, 32.4 milioni di diritti TV la pongono in quintultima posizione.

  43. Ip Address: 79.33.41.95

    CATANIA – Nella classifica degli introiti derivanti dai diritti TV il Catania figura alla quintultima piazza con “solo” 34.2 milioni. In coda, ma in ascesa rispetto alle passate stagioni, il Catania si trova davanti a Pescara, Siena, Chievo e Parma. Dai criteri di spartizione del monte di 950 milioni di euro, è più facile osservare i passi avanti conquistati dalla società e dalla squadra in questi sette anni consecutivi di serie A.

    Alla quota fissa di 19 milioni, valida per tutte le squadre, il Catania ne aggiunge 5.4 per i risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni. E’ questa la parte variabile più remunerativa, in percentuale. Gli etnei sono 13esimi insieme al Cagliari. Davanti a Pescara, Siena, Chievo, Torino, Atalanta e Bologna. Ecco l’importanza di un buon piazzamento in classifica.

    Si paga inevitabilmente lo scotto nei risultati storici. Quintultimo, il Catania ottiene due milioni da questa voce, meglio solo di Pescara, Parma, Chievo e Siena.

    Buona la voce tifosi. In base al numero di sostenitori calcolati mediante statistica, i rossazzurri sono la dodicesima forza tifosa della serie A. Computo che vale 3.7 milioni di euro. Meglio di Pescara, Chievo, Siena, Parma, Torino, Atalanta, Genoa e Sampdoria.

    Per i risultati dell’ultima stagione il Catania 2.3 milioni di euro. Tanto è valsa l’11^ piazza. Fosse riuscito a superare quota 50, come auspicato dal presidente Pulvirenti e come ampiamente mostrato esser nelle proprie corde, il Catania avrebbe ottenuto 600 mila euro in più, quanto devoluto al Parma. Per inciso, il primo posto della Juventus è valso 4.5 milioni.

    La colonna meno remunerativa è quella, per il Catania, dei residenti in città. Come Bergamo, più di Bologna e Firenze, meno di Palermo. Catania è la nona città tifosa d’Italia. Posizione che vale altri 1.6 mln di euro, ultimo addendo che fa la somma di 34.2 milioni di euro.

    Secondo voi è una distribuzione fedele e corretta, oppure il Catania meriterebbe più/meno di chi? Scrivetelo utilizzando l’apposito form contatti sottostante.

    Classifica introiti diritti TV

    Juventus 103.8
    Milan 87.7
    Inter 87.7
    Napoli 65.6
    Roma 65.1
    Lazio 52.8
    Fiorentina 45.2
    Udinese 41.1
    Palermo 38.3
    Sampdoria 37.1
    Genoa 36
    Bologna 36
    Cagliari 35.6
    Atalanta 35.6
    Torino 34.6
    Catania 34.2
    Parma 32.3
    Chievo 29.1
    Siena 27.2
    Pescara 24.8

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    CATANIA – Le curiosità di Catania-Juventus

    Partita indigesta
    Non è che il Catania abbia una grandissima tradizione fortunata nelle partite giocate alle 12.30. Finora i rossazzurri sono stati impegnati, nelle ultime due stagioni, sei volte (tre ciascuna) ad ora di pranzo. L’esordio in Lecce – Catania del 2011, persa 1-0 con rete di Corvia. Quindi Bologna – Catania 1-0, infine Catania – Genoa 2-1. Stagione 2011/2012: Novara – Catania 3-3, Catania – Cagliari 0-1 ed, ultimo precedente, il 7 Aprile 2012, Chievo – Catania 3-2.

    Rosso a pranzo
    Nelle partite contro Bologna (Alvarez), Genoa (Augustyn) e Chievo Verona (Spolli) il Catania ha subito un’espulsione. Tre su sei incontri alle 12.30.

    Amaro Montenegrino
    E’ sempre allarme rosso quando il Catania incontra Mirko Vucinic. L’attaccante ha poi una particolare predilezione per Mariano Andujar, al quale in tre incontri ha segnato quattro volte, sia nel suo passato da portiere del Palermo che nella sua attualità, da portiere del Catania. Tuttavia, se può esser incoraggiante, Andujar non ha mai subito goal in casa da parte di Vucinc.

    Amaro Montenegrino #2
    Dicevamo di Vucinic, sono ben 7 i goal messi a segno al Catania, distribuiti in 12 incontri. Ai rossazzurri ha sempre e solo segnato in maglia giallorossa, dapprima tre goal di fila al Massimino, quindi tre volte di fila all’Olimpico con una doppietta nell’ultimo precedente che l’ha visto andar in goal contro gli etnei, era il 6 Gennaio 2011 (Roma-Catania 4-2).

    Giovinco
    Altra “bestiolina” nera per Andujar è Sebastian Giovinco che contro il Catania ha messo a segno quattro goal, con tutte le maglie che ha indossato, ed a lui personalmente ne ha segnati due, sempre su punizione, sempre sul palo alla sua destra.

    Sergio Almiron
    Il top-scorer rossazzurro contro la Juventus è Sergio Bernanrdo Almiron, l’ex juventino ha messo a segno ben due reti alla “Vecchia Signora”. Passivo più pesante l’ha inflitto solo al Chievo.

    Takayuki Morimoto
    Stesso numero di reti alla vecchia signora, due, le ha messe a segno Morimoto, entrambe a Catania, entrambe inutili al fine del risultato anzi, quasi un segno nefasto. Nelle uniche due vittorie della Juventus al Massimino, proprio Morimoto firmò le reti dei due temporanei pareggi.

    Ultimo goal
    Proprio contro la Juventus, nell’1-3 del Dicembre 2010, Morimoto segnò la sua ultima rete in campionato con la maglia rossazzurra.

    Talismano Izco
    Mariano Izco è un po’ il talismano di Catania-Juventus. Contro i bianconeri, ha raccolto ben 8 punti: una vittoria, cinque pareggi, due sconfitte. Contro la Juventus ha inoltre segnato la sua prima rete in campionato, valsa lo storico successo a Torino della gestione Mihajlovic.

    Ricorrente 1-1
    Nelle sfide più recenti tra Catania e Juventus, il risultato più ricorrente è il pareggio. Ma non un pareggio qualsiasi. Cinque volte, tre a Catania due a Torino, la contesta è terminata sul punteggio di 1-1. Altri risultati ricorrenti sono il 2-0 ed il 3-1, occorsi due volte entrambi, una in casa una in trasferta, sempre a sgnificare una vittoria juventina. Un solo 2-2, all’Olimpico di Torino, frutto di quella “pennellata” di Lodi.

    Sempre a segno
    Se il problema del Catania è il goal, nei confronti in campionato contro la Juventus i rossazzurri sono sempre andati a segno, in casa come in trasferta, sin dal primo incontro con i bianconeri, tornati in A dopo aver pagato con la B lo scandalo Calciopoli. Dodici reti in dieci gare, una volta sole i rossazzurri sono riusciti a segnare più d’una rete a Buffon, nel sopracitato 2-2

    A segno
    I giocatori attualmente in organico che in maglia rossazzurra hanno segnato alla Juventus sono: Barrientos, Bergessio, Lodi, Gomez, Morimoto, Izco.

    Imbattibilità
    La Juventus di Antonio Conte è imbattuta in campionato. Non perde da 47 turni, 23 partite vinte e 15 pareggiate lo scorso anno (in trasferta 10 vinte, 9 pareggiate) . In questa stagione 7 vittorie ed un solo pareggio, esterno.

    Rossoblu indigeste
    Lo scorso anno la Juventus ha dimostrato un “problemino” con le rossoblu, ha pareggiato sia in casa che in trasferta contro Bologna e Genoa, pareggio in casa e vittoria sterna contro il Catania (seppur rossazzurro, ndr), l’opposto contro il Cagliari. Pareggio in casa e trasferta contro Chievo (3 su 6 “recidivi”).

    Difesa bunker
    In campionato la Juventus ha incassato appena quattro reti in otto partite: a fronte di 75 tiri subiti in tutto; media di 9,375 a partita.

    Buffon inoperoso
    Altro dato significativo è rappresentato dai tiri nello specchio della porta che sono appena 21 in aggiunta alle parate (complessive) dei portieri, 17. In media 2,12 a partita, una ogni 42,4 minuti.

    Goal “veniali”
    Due dei quattro goal subiti sono stati incassati a risultato già acquisito: nel 4-0 con l’Udinese e nel 3-0 con la Roma. Infine la difesa ha subito solo un goal su rigore, quello di Osvaldo nella gara vinta contro i giallorossi per 4-1 lo scorso settembre.

    Maran vs Conte
    Sono sei i precedenti tra Antonio Conte e Rolando Maran in partite di Campionato. L’ultimo risale al 9 Aprile del 2011, quando il Siena batté al Franchi il Vicenza del tecnico trentino. In totale sono 2 pareggi, 3 sconfitte ed una sola vittoria nel primo precedente, risalente al 2006. Cinque i goal fatti, nove quelli subiti.

    Maran vs Juventus
    Maran ha incontrato la Juventus nella stagione trascorsa in B dai bianconeri. Era allenatore del Bari ed a Torino terminò 4-2 per i bianconeri. A Bari, la stagione successiva, sarebbe approdato Conte.

    Conte imbattuto
    Antonio Conte è imbattuto nelle sfide contro il Catania. Un pareggio sulla panchina dell’Atalanta, la scorsa stagione pareggio al Massimino e vittoria allo Juventus stadium.

    Commenti tutto il resto e noia 😉 😉 😉

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    CATANIA, Gasparin: “Con il sostegno del pubblico proveremo a fermare la Juve”
    26.10.2012 00:04 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress

    L’ad. del Catania, Sergio Gasparin, a poche ore dalla sfida al Massimino con la Juventus, da un suo giudizio sulla gara e chiede il sostegno al pubblico. “I nostri ragazzi sono di valore ma contro la Juve ci darà una mano il pubblico del Massimino. I tifosi saranno dalla nostra, ci proviamo. Al di là della battuta d’arresto in Champions, è la squadra che sta dominando il campionato, non perde da tanto tempo, è campione d’Italia in carica e anche favorita per restarci il prossimo anno -chiosa il dirigente etneo a Tuttomercatoweb.com-. Noi però proveremo a giocarcela con orgoglio e con le potenzialità di cui disponiamo. Abbiamo le armi e i giocatori per mettere in difficoltà la Juventus”.
    Alla Juve si aspettava il top player, alla fine è arrivato Bendtner.
    “Da sempre sono abituato a guardare all’interno della mia casa, cioè in questo caso il Catania. I risultati conseguiti dalla Juve in questi anni parlano a favore della gestione attuale. Quando i risultati sono così importanti e prestigiosi tutti gli altri discorsi lasciano il tempo che trovano”.

    Spazio al Catania, Rolin oggetto misterioso?
    “No, alt. C’è una regola aurea che riguarda i giocatori provenienti da continenti diversi, con abitudini ovviamente diverse”.

    Cioè?
    “Crescere con gradualità. Rolin ha potenzialità, abbiamo fatto un investimento importante e crediamo che in prospettiva sia in grado di ben figurare nel nostro campionato. Arriverà il suo momento, dimostrerà il suo valore. Ma senza fretta e senza cercare un inserimento a tutti i costi. Le cose vanno fatte in maniera equilibrata senza mandare allo sbaraglio nessuno”.

    Torniamo indietro di qualche mese. Perinetti ha detto che Marchese poteva andare al Palermo. Come è andata?
    “Ho grande stima nei confronti di Perinetti. Ma con lui abbiamo parlato di altri argomenti”.

    Llama, per esempio.
    “Esatto”.

    Jasmin Kurtic può essere un’idea per il centrocampo?
    “Rispondo in un altro modo e lo scriva a caratteri cubitali. Siamo stati torturati fino al 31 agosto su situazioni di mercato, il mercato è finito da due mesi, quindi perché parlarne adesso?”.

    Adesso, a Catania, si parla solo di rinnovi, che guardano al futuro.
    “Esatto. Lodi, Gomez, Barrientos, tutte operazioni che non sono di mercato ma di programmazione. Poi i movimenti che abbiamo fatto sono tutti all’insegna del presente e del futuro. Basti pensare al portiere, Frison, che ha 24 anni. Di solito i portieri maturano più avanti, noi guardiamo al futuro”.

  46. Ip Address: 79.27.108.22

    Un caro saluto a tutti gli amici tifosi.
    Ho appena finito di scrivere che quello di domenica sarà un mezzogiorno di fuoco.
    Bisogna crederci e sperare.

Spiacenti, i commenti sono chiusi.

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