Apr 102010
 

Zenga torna a parlare dopo l’esonero: “Meritavo un trattamento da uomo, dopo la telefonata di Zamparini la società è sparita nel nulla. Ringrazio, però, tutta la Sicilia, tra Catania e Palermo sono stati 20 mesi di grande crescita umana”

ROMA – Un presente da papà, qualche rimpianto per il passato e un futuro all’estero. Un girone fa Walter Zenga si ritrovava disoccupato dopo l’esonero al Palermo, ritrovandosi a fare “solo il papà, e basta… – scrive dalle pagine del suo nuovo sito – Non è stato facile, anzi credo che sia stato più di impiccio che di aiuto per mia moglie, ma vedere tutti i giorni crescere la tua creatura, vederla sorridere per la prima volta, vedere tutti i piccoli progressi di un batuffolo di quattro mesi e mezzo, non ha prezzo e ripaga l’amarezza di un torto subito”.

Il riferimento, precisa, non è all’esonero (“noi allenatori lo sappiamo, lo aspettiamo, ci conviviamo, lo subiamo, ci andiamo vicini tante volte, e poi accade…..”) ma ai “comportamenti dei dirigenti del Palermo, spariti nel nulla dal lunedì mattina dopo la telefonata del presidente, neanche un accenno del tipo ‘mister ha bisogno qualcosa per il trasloco?’, considerando anche che mia figlia era nata quattro giorni prima. Ma evidentemente così deve andare e poi perchè per telefono? Forse anche il più scarso, o la persona meno meritevole, meriterebbe un trattamento da uomo, un guardarsi in faccia che so’, dire le cose di persona, ma forse mi sbaglio io, anzi senza il forse, così è e così deve essere. Per fortuna abbiamo trovato persone straordinarie a Mondello (dove avevamo casa) che ci hanno ‘adottato’ fino a metà gennaio”.

A questo proposito Zenga ringrazia, “senza distinzioni, tra catania e Palermo, tutta la Sicilia e i siciliani. Abbiamo trovato simpatia, generosità e ospitalità, mi porterò sempre questa splendida regione con me, tra Catania e Palermo sono stati 20 mesi di grande crescita umana. Sono profondamente contento per il campionato del Catania e del Palermo per i loro giocatori, per gli uomini che lavorano dietro le quinte, magazzinieri, massaggiatori, per i dirigenti del Catania che hanno mostrato ancora una volta grande attenzione e competenza”. “Del mio futuro ne parleremo più avanti – aggiunge Zenga – tornerò all’estero, e qualcuno ne sarà contento”.

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