Napoli – Catania 2 – 1

 Scritto da il 2 Novembre 2013 alle 23:32
Nov 022013
 

Gol-Castro

Il Napoli batte un Catania, meno deludente che in altre occasioni. Ai partenopei sono bastate le reti in apertura di Callejon e Hamsik, seguite da Casto che aveva accorciato le distanze.

Continua la striscia negativa per il Catania, sembra che la sfortuna ci perseguita.

Tanti giocatori infortunati, stanchi e non si trova l’intesa in campo, dove sono quei contropiedi veloci  che ci hanno sempre distinto come squadra pericolosa.

Nessuno di noi pensava che oggi si poteva vincere, ma guardando lo svolgimento dell’incontro un pareggio poteva anche premiarci  almeno per la grinta messa in campo.

È andata male siamo ancora ultimi in classifica, ma la speranza è l’ultima a morire, bisogna lottare con tutte le forze Per superare questo brutto momento.

Forza Catania ci solleveremo,  io ci credo.

De Canio:  Speravamo in un miracolo e in un risultato positivo, ma ho visto dei miglioramenti sia stasera che nel match contro la Juve. Abbiamo affrontato due grandi squadre in pochi giorni, ma con questo possiamo fare bene contro squadre alla nostra portata. Quando avremo una condizione migliore potremo ottenere qualche risultato importante.

Maxi Lopez? Spero sia recuperato, è tanto che non gioca una partita intera. Abbiamo dei giocatori non al top e altri fuori. L’episodio del rigore negato? Mi fido di quello che ha visto l’arbitro, forse rivedendolo si poteva dare. Abbiamo perso contro Juve e Napoli giocando bene in entrambi i casi, stasera abbiamo reagito e trovato il gol e siamo rimasti in partita. Io sono convinto  che la squadra nel suo insieme sia una buona squadra, il suo problema principale è che alcuni sono fuori condizione e non è poco per una squadra che si deve salvare, stiamo pagando questo. Abbiamo la forza mentale per  tirarci fuori da questa situazione, vedo che questi ragazzi si sono resi consapevoli di questa situazione. Le sconfitte non aiutano e un po’ di scoramento c’è sempre, queste due sconfitte si potevano mettere in preventivo.

 

  90 Commenti per “Napoli – Catania 2 – 1”

  1. Ip Address: 79.3.71.184

    Speriamo contro l’Udinese, un altra gatta da pelare :incavolato: :incavolato:

  2. Ip Address: 72.226.121.41

    Abbiamo ancora una volta perso ma questa sconfitta potrebbe essere l’inzio della nostra scalata. Non discuto il risultato perche’ i partenopei erano nettamente superiori ma ho visto un CATANIA diverso dalle altre volte.Una squadra in possesso di quella grinta necessaria per sopravvivere,una squadra che malgrado le avversita’ di vario tipo,e’ stata sempre in partita.E’ sintomatico l’episodio quasi alla fine dell’incontro e cioe’ una punizione a nostro favore e i sostenitori napoletani che fischiavano.Ebbene quei fischi erano di paura e la nostra squadra finalmente era stata capace di incutere timore.Mi ha poi impressionato Maxi che specie nel primo tempo,e; stato certamente il migliore dei nostri.Speriamo da ora in poi,la musica cambi e cominciamo a far punti..A proposito,anche il tanto bistrattato Capuano ha fatto la sua parte e quindi anche lui puo’ aiutarci nel conseguimento della salvezza..SEMPRE FORZA CATANIA

  3. Ip Address: 79.8.43.148

    buongiorno a tutti fratelli dal cuore :catania: siamo stati sconfitti ma a mio parere siamo usciti a testa alta un catania reattivo fino all’ultimo grande prestazione di gyomber meno alvarez speriamo che da questa partita nascano le nostre vittorie forza catania sempre :sciarpa: :sciarpa: :catania: :catania: :salve: :salve: 😆 😆 :ciao: :ciao:

  4. Ip Address: 79.8.43.148

    Pagelle: Andujar il migliore, a tratti il miglior Lopez
    Le valutazioni sui rossazzurri protagonisti di Napoli-Catania: Andujar tiene a galla il Catania fino all’ultimo minuto. A sprazzi si vede il miglior Lopez che stanco, cala alla distanza. Bene Gyomber e Legrottaglie, positiva la prestazione di Castro. Manca ancora il miglior centrocampo, seppur più generoso ed attivo.

  5. Ip Address: 79.8.43.148

    NAPOLI – Le valutazioni sui rossazzurri protagonisti di Napoli-Catania

    Andujar 7 Nel primo tempo subisce due gol dopo soli venti minuti di gioco senza tuttavia avere grosse responsabilità. Nella ripresa è provvidenziale in almeno due interventi per evitare ai suoi un passivo più pesante

    Alvarez 5.5 Alterna buoni interventi ad errori in fase di ripartenza della manovra. Spesso in difficoltà sul veloce Insigne.

    Nella ripresa subentra: Rolin 5 In palese difficoltà in un ruolo non suo

    Gyomber 6 Si perde Higuain in un paio di occasioni ma, nel complesso, non sfigura confermando di possedere buone qualità

    Legrottaglie 6 Fa quel che può in una difesa spesso non supportata dai centrocampisti

    Capuano 5.5 A volte in difficoltà sui veloci esterni partenopei. Si vede poco in proiezione offensiva

    Izco 5.5 Si vede poco anche perché in precarie condizioni.

    Nella ripresa subentra: Petkovic 5 Non entra mai in partita

    Almiron 5.5 Grande generosità ma risultati scarsi. Nella ripresa non assicura la necessaria protezione alla difesa

    Tachtsidis 5.5 Comincia bene ma dopo l’infortunio, a fine primo tempo, scompare dal campo

    Biraghi 6 Gioca in posizione avanzata e si dimostra abile a servire a Castro il pallone del 2-1

    Nella ripresa subentra: Keko 5.5 Non riesce ad incidere sull’incontro

    Castro 6.5 In evidente crescita rispetto alle ultime prestazioni. Sigla un bel gol su assist di Biraghi e, nella ripresa, subisce da Behrami un fallo da rigore non ravvisato dal mediocre arbitro Irrati

    Lopez 5.5 Nel primo tempo si rivede, seppur a sprazzi, il Lopez dei tempi migliori. Cala vistosamente nella ripresa non rendendosi mai pericoloso

    All. De Canio 5.5 Propone un Catania spavaldo così come a Torino. Ma i limiti già evidenziati in precedenti incontri si ripropongono puntualmente soprattutto in difesa e centrocampo che si dimostrano poco reattivi concedendo troppi spazi agli avversari. In attacco si vede finalmente un Lopez più tonico, sebbene per un tempo, ma le conclusioni pericolose si contano sulle dita di una mano. Andujar evita un passivo pesante ai rossazzurri che tuttavia possono recriminare su un evidente fallo da rigore su Castro.

    Arbitro Irrati e collaboratori 4 Tanti gli errori commessi dai giudici di gara. Il più grave è sicuramente il mancato rigore per i rossazzurri per un fallo evidente di Behrami su Castro.

  6. Ip Address: 79.8.43.148

    NAPOLI – I protagonisti di Napoli-Catania, ai microfoni dei cronisti Ciro Capuano (Difensore Catania): “Abbiamo fatto una prestazione positiva, ci tenevamo a fare bella figura questa sera perchè giocavamo contro una squadra forte come il Napoli. Dobbiamo assolutamente fare punti per salvarci. Callejon ha fatto un bel goal ma è stato fortunato. Fino a quel minuto il Napoli non aveva fatto un tiro in porta. Napoli o Juventus in lotta con lo scudetto? Io sono napoletano e tifo Napoli.

  7. Ip Address: 79.8.43.148

    NAPOLI – Hai microfoni di Sky Rafael Benitez (Allenatore Napoli): “”Il Napoli può ancora migliorare tanto. Siamo ancora al 75%. Abbiamo avuto sfortuna, spesso. In quattro situazioni chiarissime da goal Andujar è stato bravissimo. E’ più merito suo. Abbiamo avuto diversi infortunati ma per Mesto sono seriamente preoccupato e dispiaciuto, non sappiamo cosa ha ancora. Cannavaro? La scelta oggi era per un terzino destro con Uvini ma Cannavaro resta sempre la prima scelta. Oggi abbiamo affrontato una squadra che pressava molto, meglio nel secondo tempo, non trovavamo gli spazi che poi abbiamo trovati, ottimo movimento e con tanti giocatori che potevano fare goal. Ho giocatori di livello altissimo, ho una panchina lunga e questo fa la differenza. Callejon è uno che impara molto, mi piace il suo atteggiamento e il suo fare bene.

  8. Ip Address: 79.8.43.148

    Il Napoli prevale sul Catania vincendo la partita del San Paolo per 2-1. Vittoria numero nove per la squadra partenopea in campionato che ha dominato nella ripresa non riuscendo ad aumentare il bottino di reti per le grandi parate di Andujar. Il Catania ha fatto meglio nel primo tempo quando ha costruito buone trame offensive con un ottimo Maxi Lopez che ha lavorato molto per la squadra. L’argentino evidentemente da unico terminale offensivo incide di più. La compagine di De Canio si è spenta nella ripresa lasciando il campo al Napoli. Reti azzurre firmate da Callejon e Hamsik, per il Catania in gol Castro. Su quest’ultimo è stato commesso nella ripresa un netto fallo da rigore non ravvisato dall’arbitro Irati.

  9. Ip Address: 79.8.43.148

    ANALISI GARA – Tante novità di formazione in avvio di gara con il Napoli rivoluzionato per l’undicesima volta su 11 partite da Benitez per i tanti impegni ravvicinati. Riserve per ¾ della difesa mentre in attacco c’è Higuain. De Canio ha modificato il suo assetto con Maxi Lopez dal 1’ minuto e Biraghi nella linea dei centrocampisti e Capuano terzino. Una sorta di 4-5-1 con Castro e Biraghi sulle corsie esterne. Il prima si è piazzato su Armero e il secondo su Mesto. L’inizio del Catania è buono con ottima pressione sugli avversari e con una distribuzione di uomini in ogni zona di campo. Il Napoli però sfrutta la velocità di Insigne a sinistra e Callejon a destra e sulle fasce apre la difesa etnea che in due circostanze si fa sorprendere. La difesa nella circostanza del secondo gol azzurro è rimasta troppo arretrata non portando pressione ad Hamsik che con facilità ha fulminato Andujar. La difficoltà che ha trovato il Catania è nel non aver lavorato di reparto in quanto le punte del Napoli non hanno mai dato punti di riferimento muovendosi molto. Maxi Lopez da solo in avanti si è mosso bene cercando di far salire la squadra. Ottimo il suo assist per Biraghi nell’occasione del gol di Castro che ha ridato speranza al Catania. I rossazzurri hanno mantenuto dopo due linee strette con solo Tachtsidis tra difesa e centrocampo. Il tempo si è chiuso con azzurri in attacco ed etnei pronti a ripartire. Nella ripresa De Canio ha cambiato modulo passando al 4-3-3 con Keko in campo al posto di Biraghi. Castro dalla destra si è spostato a sinistra. Napoli ha spinto subito anche per via centrale sorprendendo Tachtsidis che non ha trovato la posizione. Napoli per 30 minuti padrone del campo e solo Andujar ha mantenuto immutato il punteggio. Difesa etnea non è salita quasi mai rimanendo bassa e schiacciata con i centrocampisti azzurri che sono andati alla conclusione. Le distanze dalla porta avversaria sono enormi e quando riparte il Catania spreca tante energie. Vince il Napoli che per le occasioni costruite merita i tre punti.

  10. Ip Address: 79.8.43.148

    ORE 23.19 – Autore: Livio Giannotta

    Va al Napoli il derby dei vulcani. Nonostante svariati infortuni, una classifica deficitaria ed una conseguente condizione psicologica di basso profilo, il Catania si reca al San Paolo non per fare la vittima sacrificale ma disputare una prestazione all’altezza. Il maggior tasso tecnico degli attaccanti partenopei fa la differenza nel contesto di una partita comunque giocata con lo spirito giusto dai rossoazzurri. Nel primo tempo, ai primi affondi napoletani, i padroni di casa fanno centro con due prodezze di Callejon e Hamsik che avrebbero steso anche un toro. Eppure il Catania, dopo qualche attimo di sbandamento, si è proiettato in avanti alla ricerca del gol, arrivato al 25’ sugli sviluppi di un’azione ottimamente costruita: tacco geniale di Maxi Lopez a beneficio di Biraghi, inserimento e cross basso di quest’ultimo per Castro che, a pochi passi da Reina e lasciato indisturbato dalla difesa, non sbaglia. E’ la rete della speranza, la rete che dà nuova linfa e convinzione al Catania che preme sull’acceleratore prestando, al tempo stesso, attenzione alle temibili ripartenze del Napoli. Ad inizio ripresa gli etnei tornano in campo con una novità: Keko al posto di Biraghi per aumentare il livello di pericolosità in attacco.

    E’ la formazione campana a mantenere il pallino del gioco, ma in più di una circostanza il Catania si fa vivo nella metà campo avversaria creando qualche grattacapo alla retroguardia napoletana. In una delle occasioni in cui i rossoazzurri portano uomini dalle parti di Reina, Castro viene nettamente atterrato in area di rigore ma l’arbitro, incredibilmente, lascia proseguire. Atteggiamento che si ripete in molte altre situazioni di gioco e penalizza un Catania che, progressivamente, smarrisce però energie fisiche e lucidità. Questo comporta l’aumento della spinta offensiva del Napoli, intento a puntare ripetutamente l’area catanese con Higuain e compagni che esaltano i riflessi di Andujar. Portentoso l’estremo difensore argentino che riscatta un primo tempo non eccelso con interventi di pregevole fattura. Andujar tiene in partita il Catania fino alla fine, De Canio prova a giocarsi anche la carta Petkovic e sostituisce un deludente Alvarez. Il risultato però non cambia: i rossoazzurri non hanno più lo smalto dei primi 60 minuti, Keko non riesce a dare quel quid di cui necessita l’attacco e cala Maxi Lopez dopo avere speso tantissimo.

    Ne viene fuori un nuovo risultato negativo, il terzo della gestione De Canio ma con la consapevolezza che la squadra ha lottato malgrado le avversità. Probabilmente se il Sig. Irrati avesse concesso il calcio di rigore al Catania, come giusto sarebbe stato, avremmo commentato un esito diverso. Purtroppo però gli episodi continuano a condannare gli etnei, che meritano il massimo sostegno dei tifosi per avere dimostrato di onorare la maglia a Napoli con una prova di grinta e sacrificio. Il Catania esce fortificato da questa sconfitta maturata al cospetto di una delle più attrezzate compagini del campionato e deve guardare con fiducia al prossimo impegno con l’Udinese. Perché la squadra è viva e basterà una vittoria per sbloccarsi e creare i presupposti per abbandonare una posizione di classifica che non le appartiene. (TuttoCalcioCatania.net)

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    ORE 23.19 – Autore: Livio Giannotta

    Va al Napoli il derby dei vulcani. Nonostante svariati infortuni, una classifica deficitaria ed una conseguente condizione psicologica di basso profilo, il Catania si reca al San Paolo non per fare la vittima sacrificale ma disputare una prestazione all’altezza. Il maggior tasso tecnico degli attaccanti partenopei fa la differenza nel contesto di una partita comunque giocata con lo spirito giusto dai rossoazzurri. Nel primo tempo, ai primi affondi napoletani, i padroni di casa fanno centro con due prodezze di Callejon e Hamsik che avrebbero steso anche un toro. Eppure il Catania, dopo qualche attimo di sbandamento, si è proiettato in avanti alla ricerca del gol, arrivato al 25’ sugli sviluppi di un’azione ottimamente costruita: tacco geniale di Maxi Lopez a beneficio di Biraghi, inserimento e cross basso di quest’ultimo per Castro che, a pochi passi da Reina e lasciato indisturbato dalla difesa, non sbaglia. E’ la rete della speranza, la rete che dà nuova linfa e convinzione al Catania che preme sull’acceleratore prestando, al tempo stesso, attenzione alle temibili ripartenze del Napoli. Ad inizio ripresa gli etnei tornano in campo con una novità: Keko al posto di Biraghi per aumentare il livello di pericolosità in attacco.

    E’ la formazione campana a mantenere il pallino del gioco, ma in più di una circostanza il Catania si fa vivo nella metà campo avversaria creando qualche grattacapo alla retroguardia napoletana. In una delle occasioni in cui i rossoazzurri portano uomini dalle parti di Reina, Castro viene nettamente atterrato in area di rigore ma l’arbitro, incredibilmente, lascia proseguire. Atteggiamento che si ripete in molte altre situazioni di gioco e penalizza un Catania che, progressivamente, smarrisce però energie fisiche e lucidità. Questo comporta l’aumento della spinta offensiva del Napoli, intento a puntare ripetutamente l’area catanese con Higuain e compagni che esaltano i riflessi di Andujar. Portentoso l’estremo difensore argentino che riscatta un primo tempo non eccelso con interventi di pregevole fattura. Andujar tiene in partita il Catania fino alla fine, De Canio prova a giocarsi anche la carta Petkovic e sostituisce un deludente Alvarez. Il risultato però non cambia: i rossoazzurri non hanno più lo smalto dei primi 60 minuti, Keko non riesce a dare quel quid di cui necessita l’attacco e cala Maxi Lopez dopo avere speso tantissimo.

    Ne viene fuori un nuovo risultato negativo, il terzo della gestione De Canio ma con la consapevolezza che la squadra ha lottato malgrado le avversità. Probabilmente se il Sig. Irrati avesse concesso il calcio di rigore al Catania, come giusto sarebbe stato, avremmo commentato un esito diverso. Purtroppo però gli episodi continuano a condannare gli etnei, che meritano il massimo sostegno dei tifosi per avere dimostrato di onorare la maglia a Napoli con una prova di grinta e sacrificio. Il Catania esce fortificato da questa sconfitta maturata al cospetto di una delle più attrezzate compagini del campionato e deve guardare con fiducia al prossimo impegno con l’Udinese. Perché la squadra è viva e basterà una vittoria per sbloccarsi e creare i presupposti per abbandonare una posizione di classifica che non le appartiene. (TuttoCalcioCatania.net)

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    ORE 01.53 – Autore: Livio Giannotta

    C’è una mentalità diversa in casa Catania, la consapevolezza che il Catania ha gli elementi necessari per risollevarsi in campionato. L’esperto terzino rossoazzurro Ciro Capuano, ai microfoni di 7 Gold, dimostra di credere fortemente nella compattezza del gruppo e nelle qualità di giovani come Biraghi e Gyomber, che possono contribuire alla risalita del Catania.

    C’è serenità nonostante una nuova sconfitta rimediata? Come superare questa situazione?
    “La prestazione è stata positiva, abbiamo tenuto testa al Napoli. In un momento molto difficile in campionato, Il Catania ha reagito con forza ed intelligenza, non si è mai disunito avendo avuto un’ottima reazione dopo il doppio vantaggio azzurro. Fino alla fine siamo rimasti in partita, se avessimo osato qualcosina in più sbagliando meno passaggi avremmo davvero potuto dire la nostra al San Paolo. La grinta c’era anche contro la Juve. Abbiamo affrontato due grandissime squadre. L’infermeria è piena, in un momento come questo conta lo spirito della squadra, guardarsi negli occhi, dare qualcosina in più e penso si sia notato”.

    Quanto sarà importante il prossimo match di campionato con l’Udinese? Cosa è cambiato con De Canio?
    “Sabato pomeriggio sarà una partita da dentro o fuori per noi, una delle partite più importanti della storia del Catania. I tifosi dovranno essere il dodicesimo uomo e noi giocatori daremo tutto sul rettangolo di gioco per un appuntamento veramente fondamentale. Siamo un bellissimo gruppo, rappresentiamo una città intera. E’ cambiato lo spirito comune, sappiamo di non dovere scendere nessuno da questa barca. Bisogna tenersi per mano e affrontare tantissime battaglie, consapevoli che vinceremo la guerra”.

    Un commento sull’esonero di Maran e l’impatto con la Serie A di Biraghi. Come mai il giocatore è stato sostituito nel secondo tempo?
    “L’esonero di Maran va inquadrato in un contesto di difficoltà, in questi casi paga sempre l’allenatore per primo ma noi giocatori abbiamo le nostre responsabilità. Ora bisogna tirarci fuori dai guai, abbiamo mezzi, risorse, strutture ed una grandissima società per risollevarci. Biraghi ha disputato una grandissima gara, è un ragazzo molto promettente con tanta voglia di mettersi in mostra. Forse il mister lo ha sostituito perché voleva impiegare un giocatore più tecnico al suo posto in un momento in cui stavamo perdendo e Cristiano giocava fuori ruolo”.

    Napoli veramente da scudetto? Sei contento per avere giocato dall’inizio e come giudichi le performance di Gyomber?
    “Il Napoli sta facendo molto bene, Benitez ruota tutti gli uomini a disposizione e questo sarà un aspetto determinante alla fine. Dosando positivamente le forze può continuare a stupire il Napoli. Spero che gli azzurri continuino a fare il loro dovere. Tifo Napoli, del resto sono napoletano ma credo veramente che possa farcela a vincere lo scudetto. Poi dipenderà anche da quante energie potrà spendere la squadra in Champions. Gyomber è un ragazzo molto promettente, lo sapevamo già dal ritiro che potesse dire la sua. Ha fatto bene in queste partite, commettendo pochissimi errori nonostante la giovane età e malgrado venisse da un campionato totalmente diverso da quello italiano. Personalmente sono contento per avere giocato dall’inizio, ci tenevo tantissimo a fare bene, sono troppo legato alla città e ai colori rossoazzurri. Penso che avrò altre opportunità nel corso della stagione e cercherò di sfruttarle”. (TuttoCalcioCatania.net)

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    ORE 01.53 – Autore: Livio Giannotta

    C’è una mentalità diversa in casa Catania, la consapevolezza che il Catania ha gli elementi necessari per risollevarsi in campionato. L’esperto terzino rossoazzurro Ciro Capuano, ai microfoni di 7 Gold, dimostra di credere fortemente nella compattezza del gruppo e nelle qualità di giovani come Biraghi e Gyomber, che possono contribuire alla risalita del Catania.

    C’è serenità nonostante una nuova sconfitta rimediata? Come superare questa situazione?
    “La prestazione è stata positiva, abbiamo tenuto testa al Napoli. In un momento molto difficile in campionato, Il Catania ha reagito con forza ed intelligenza, non si è mai disunito avendo avuto un’ottima reazione dopo il doppio vantaggio azzurro. Fino alla fine siamo rimasti in partita, se avessimo osato qualcosina in più sbagliando meno passaggi avremmo davvero potuto dire la nostra al San Paolo. La grinta c’era anche contro la Juve. Abbiamo affrontato due grandissime squadre. L’infermeria è piena, in un momento come questo conta lo spirito della squadra, guardarsi negli occhi, dare qualcosina in più e penso si sia notato”.

    Quanto sarà importante il prossimo match di campionato con l’Udinese? Cosa è cambiato con De Canio?
    “Sabato pomeriggio sarà una partita da dentro o fuori per noi, una delle partite più importanti della storia del Catania. I tifosi dovranno essere il dodicesimo uomo e noi giocatori daremo tutto sul rettangolo di gioco per un appuntamento veramente fondamentale. Siamo un bellissimo gruppo, rappresentiamo una città intera. E’ cambiato lo spirito comune, sappiamo di non dovere scendere nessuno da questa barca. Bisogna tenersi per mano e affrontare tantissime battaglie, consapevoli che vinceremo la guerra”.

    Un commento sull’esonero di Maran e l’impatto con la Serie A di Biraghi. Come mai il giocatore è stato sostituito nel secondo tempo?
    “L’esonero di Maran va inquadrato in un contesto di difficoltà, in questi casi paga sempre l’allenatore per primo ma noi giocatori abbiamo le nostre responsabilità. Ora bisogna tirarci fuori dai guai, abbiamo mezzi, risorse, strutture ed una grandissima società per risollevarci. Biraghi ha disputato una grandissima gara, è un ragazzo molto promettente con tanta voglia di mettersi in mostra. Forse il mister lo ha sostituito perché voleva impiegare un giocatore più tecnico al suo posto in un momento in cui stavamo perdendo e Cristiano giocava fuori ruolo”.

    Napoli veramente da scudetto? Sei contento per avere giocato dall’inizio e come giudichi le performance di Gyomber?
    “Il Napoli sta facendo molto bene, Benitez ruota tutti gli uomini a disposizione e questo sarà un aspetto determinante alla fine. Dosando positivamente le forze può continuare a stupire il Napoli. Spero che gli azzurri continuino a fare il loro dovere. Tifo Napoli, del resto sono napoletano ma credo veramente che possa farcela a vincere lo scudetto. Poi dipenderà anche da quante energie potrà spendere la squadra in Champions. Gyomber è un ragazzo molto promettente, lo sapevamo già dal ritiro che potesse dire la sua. Ha fatto bene in queste partite, commettendo pochissimi errori nonostante la giovane età e malgrado venisse da un campionato totalmente diverso da quello italiano. Personalmente sono contento per avere giocato dall’inizio, ci tenevo tantissimo a fare bene, sono troppo legato alla città e ai colori rossoazzurri. Penso che avrò altre opportunità nel corso della stagione e cercherò di sfruttarle”. (TuttoCalcioCatania.net)

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    ORE 01.48 – Autore: Livio Giannotta

    Mister Gigi De Canio, nonostante il ko, commenta serenamente in sala stampa il risultato maturato allo stadio San Paolo e resta fiducioso anche in un momento di emergenza. Il tecnico del Catania esterna giudizi e valutazioni mai banali sulla situazione attuale della squadra, la prestazione evidenziata, la disponibilità a puntare sui giovani ed il livello tecnico del Napoli, pienamente competitivo in chiave scudetto.

    Quali impressioni ricavare dalla sconfitta di Napoli e cosa è mancato per fare punti?
    “C’è un po’ di rammarico, con un po’ più di fortuna la partita sarebbe potuta andare diversamente però, nell’arco dei 90 minuti, contro un’altra grande squadra ho visto i miei ragazzi reagire sempre con dignità ad ogni situazione proposta dall’avversario. E’ chiaro che esistono differenze tecniche in campo, ma noi siamo anche penalizzati da una situazione generale che non ci aiuta. Comunque la prestazione della squadra è altamente considerevole da parte mia perché volevamo dimostrare di credere nella risalita cambiando atteggiamento rispetto alle partite iniziali e ci stiamo riuscendo. In partite del genere occorrono anche episodi fortunati e che l’avversario di turno non dia proprio il massimo. Diciamo che la fortuna non è amica del Catania in questo momento, fermo restando che una squadra come la nostra deve fare sempre di più e meglio”.

    Quanto pesano le numerose assenze?
    “E’ dura preparare le partite con pochi giocatori a disposizione e molti dei quali con pochissime partite nelle gambe. Basti pensare che un ragazzo come Keko sta giocando di più nella mia gestione che negli anni precedenti, oppure pensiamo a Maxi Lopez che dopo tanti mesi è tornato a giocare dall’inizio. E’ chiaro che la condizione la acquisisci giocando. Altri calciatori stanno stringendo i denti e giocano nonostante non si allenino durante la settimana. Avere la condizione fisica ottimale è un aspetto fondamentale”.

  11. Ip Address: 77.206.1.58

    Buongiorno a tutti pari
    Se non è zuppa è pan bagnato, occasioni come quelle di ieri non si possono lasciarsi sfuggire, ma Pulvirenti cosa aspetta a far tornare Maran? Abiiamo un allenatore che chi gioca bene va in panchina, Keko Rolin e Freire? ma Almiron che non capisco più ieri era un pazzo scatenato, lui che non ha l’autonomia dei 90 minuti pressava e pressava e pressava, ma poi visto che Biraghi almeno qualche volta scendeva , suo il cross per il gol di Castro, De Canio che fa? logico lo sostituisce e Leto che fine ha fatto? per me Leto è come Lopez ha bisogno di giocare per entrare in forma e ieri ad un certo punto con un tridente Leto Lopez Keko il Catania poteva far male, a discolpa di De Canio ma per onesta anche di Maran ci sono tutti questi infortuni che la squadra patisce, e spero che alla ripresa specialmente Izco sia guarito e sopratutto Spolli che con Rolin o Gyomber darà più sicurezza alla difesa, ma il vero problema del Catania continua ad essere il centrocampo in fase d’interdizione e impostazione, ieri il gol va per merito assegnato al colpo di classe di Lopez, ora spero che non lo metta in panchina ma mai un passaggio un assist dai centrocampisti la mancanza di Barrientos si fa sentire ed è per questo che avrei visto volentieri Freire almeno per un tempo, tanto persi per persi, ma De Canio ha preferito Almiron che alla fine era cotto e stracotto ed è pure colpa del ns. centrocampo in cui salvo Tachtdisis se abbiamo preso i primi due gol da POLLI ma come si fa a stare in quattro attorno ad hamsik e lasciarlo tirare comodamente.
    Per inciso su Castro c’era rigore netto ed espulsione, e poi volevo vedere come finiva.
    Salutamu :ciao: :ciao:

  12. Ip Address: 79.8.113.201

    Buongiorno raga’!!!
    Ciao Salvatore e Angelo!!!
    Visto dai tifosi del Napli dovevamo prendere almeno altri 5 gol.

    Ieri sera il nipotino mi ha forzato vedendo, per la prima volta quest’anno, una partita del Catania.
    IL nipotino con una sottile arroganza mi diceva che il Catania perdeva 5 a 0.
    Ogni volta che avanzava il Napoli per me era una sofferenza.
    Dopo i primi due gol in venti minuti, su per giu’, avevo i cojones giu’, adesso mi dicevo ne prendiamo altri.
    Fortunatamente arriva il bellissimo gol di Castro, i nostri giocatori prendono il pallone appena segnato nel sacco del Napoli con rabbia e giocano con grinta e cattiveria.
    Vabbe’ il Napoli ne poteva segnare di piu’ e noi con Andujar bravo e fortunato abbiamo rischiato di fare la fine che abbiamo fatto a Torino.

    Raga’ pensavo peggio, a parte i gol che se mangiato il Napoli, vedere in campo come “molluschi” i nostri giocatori.

    Ho visto un bravo Gyomber, Taxi finalmente bravo meno quando si e’ infortunato alla caviglia si vedeva che stringeva i denti.
    Maxi lottare come un leone, anche Castro bravo.
    Insomma i nostri ragazzi ci stanno mettendo l’anima.
    Certo come gioco di squadra ho visto poco ma quel gol che abbiamo fatto al Napoli e’ bellissimo.
    Manca il gioco di squadra, i tagli per il Maxi, i lanci lunghi sono troppi ma dobbiamo capire che ci mancano gli uomini che contano.

    Buona domenica a tutti!!! :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa:

  13. Ip Address: 88.66.27.143

    chiarè teniamoci de canio che almeno a ridato coraggio alla squadra

  14. Ip Address: 77.206.1.58

    Ciao Lux
    in due partite abbiamo preso 6 gol se oggi il Livorno vince se ne va anche lui a 12 e poi De Canio è stato sempre un perdente e non credo che con Maran avremmo fatto peggio, e poi mi spieghi perchè Rolin e Keko in panchina e Legrottaglie e Castroin campo, e perchè via Biraghi e dentro Capuano ? e Petkovic e non Leto? e Almiron 90°? Caro Lux parliamoci chiaro se ieri non fosse sato per Andujar ne prendevamo altri 6 :ciao: :ciao: :ciao:
    Ps: senza dimenticarci che con il Sassuolo abbiamo rischiato di perdere se Zaza al 90° segnava eravamo nella merda totale

  15. Ip Address: 79.8.43.148

    Stampa: Il Catania si risveglia mentre l’arbitro ‘dorme’

    Le recriminazioni rossazzurre spariscono o vengono accantonate dalla stampa campana e nazionale. Evidente il fallo da rigore su Castro. Il Catania esce sconfitto dal San Paolo, ma a testa alta. Posa di una squadra che ha dato, anche contro la seconda forza del campionato, incoraggianti segnali di risveglio fisico e caratteriale.

  16. Ip Address: 79.8.43.148

    La crescita c’è, i punti ancora no
    Anche a Napoli il Catania avrebbe potuto prender quattro goal. Più che a Torino la squadra ha però mostrato il piglio giusto accompagnato da un progressivo miglioramento della condizione fisica. Manifesto dei progressi è la partita di Maxi Lopez, generoso fino all’ultimo. Sorprende Capuano. De Canio dimostra di saper dar la quadratura più opportuna alla sua squadra, mantenendola sempre competitiva ed in partita nonostante i tanti moduli ed uomini in campo provati.

  17. Ip Address: 79.8.43.148

    NAPOLI – Al termine della gara contro il Napoli, Mariano Izco:

    “Non stiamo passando un buon momento ma l’atteggiamento visto contro il Napoli è stato giusto. Da un momento all’altro mi aspetto che il Catania si tiri fuori da questa situazione. Abbiamo mostrato l’atteggiamento giusto. Adesso conta più che giocar bene perché è sentore di cuore e testa. E’ badando a questi due aspetti che verremo fuori.

    “Maran e De Canio sono due tecnici differenti. L’allenatore può cambiare, ma uscir fuori da questo momento dipende dai giocatori. Adesso speriamo di far risultato contro l’Udinese. A Torino mi è dispiaciuto non essere, ma sono a disposizione, sempre. E’ il mister a decidere e far la scelte. :ciao: :ciao:

  18. Ip Address: 79.3.71.184

    Anche il Sassuolo è volato, 9 punti in classifica battendo la Sampdoria 🙁 🙁
    Noi siamo fermi a 6 punti, ma è possibile che un cavallo lo scorso anno diventa un brocco :incavolato: :incavolato:
    Anche il Genoa batte la Lazio fuori casa….
    Presidente ma cosa hai fatto :incavolato:

  19. Ip Address: 88.66.27.143

    diciamo Chiarezza che al dato attuale devi gioco forza mettere in campo tutte le forze a disposizione per non strappare troppo le poche buone rimaste
    certo ne potevamo prendere sei dal napoli cio non di meno l#impegno profuso mi fa ben sperare per il futuro perchè io guardo molto al carattere della squadra e meno a gli uomini impegnati e qui mi devi dare atto Chiarezza che di Canio su questo punto ha lavorato bene i risultati arriveranno ne sono sicuro

  20. Ip Address: 79.8.43.148

    ciao lux concordo con te al 100 x 100 :salve: :salve:

  21. Ip Address: 79.3.71.184

    Eccomi qua accetto volentieri l’invito, spero che gli altri tifosi mi seguono.
    Forza Catania

  22. Ip Address: 79.8.43.148

    Penultimi, a tre lunghezze dalla zona salvezza
    Vincono Sassuolo e Genoa, crollano Lazio e Cagliari. In attesa del posticipo tra Torino e Roma, e di quello, programmato lunedì. tra Bologna e Chievo, il Catania è penultimo a tre punti dalla salvezza. La lotta nei bassifondi coinvolge l’intera metà ‘sinistra’ della classifica, fino al Milan, insieme a Parma e Livorno a quota dodici.ma il catania si salva io ci credo forza catania :sciarpa: :sciarpa: :catania: :catania: :salve: :salve:

  23. Ip Address: 79.8.43.148

    CATANIA – Non potrà essere una risalita rapida ed agevole. L’undicesima giornata di campionato movimenta non poco la classifica, specie nei bassifondi. Il Catania, sconfitto a Napoli, è spettatore interessato di quanto di ‘clamoroso’ accade. Al termine delle gare della domenica, i rossazzurri si ritrovano penultimi con meno compagni di sventura in prossimità.

    Scappa via il Genoa. Rivitalizzato da Gasperini, senza Lodi tra i convocati e con Matuzalem in campo, approfitta del periodo nerissimo della Lazio. Due le reti che, insieme al gran campionato dei condomini giallorossi, incrinano la fiducia di tifosi e dirigenza verso squadra e tecnico biancoceleste. Kucka prima, Gilardino poi, aprono la crisi in casa Lazio portando il Genoa a quota 14 in classifica. Posizione di ragguardevole distanza dal terzultimo posto, il Sassuolo.

    La squadra di Di Francesco si rende protagonista di una gara ‘simbolo’. In svantaggio sulla Sampdoria, vero scontro diretto, pareggia in avvio di secondo tempo per godere, dopo pochissimi minuti, della svolta favorevole: rigore ed espulsione di Costa. Dal dischetto arriva il sorpasso e dopo poco anche l’1-3. La gara sembra compromessa, come la panchina di Rossi. Invece, Eder e Pozzi all’80° completano la contro rimonta. Ma un rigore all’87° cambia ancora una volta il verso della gara. Tripletta di Berardi. Sassuolo terzultimo, a tre punti dal Catania, quota nove, insieme a Bologna e Sampdoria.

    Giusto un punto più su, quota 10, il Cagliari. Dopo la vittoria sul Catania, al S.Elia, due pesanti sconfitte. L’ultima a Verona. Gli scaligeri, che rimettono alle spalle la Fiorentina, ne fanno due. Segnano Toni e Jankovic. Tardiva la rete di Conti. Ad undici punti, il Torino. Impegnato in posticipo serale interno contro la Roma che cerca la vittoria numero 11, di fila. Sale a dodici punti il Livorno grazie al successo per 1-0 sull’Atalanta. Prima vittoria dopo quella ai danni del Catania. Gli amaranto raggiungono così il Milan ed il Parma, chiudendo la metà ‘sinistra’ della classifica, quella delle pericolanti.

    Restano marginalmente fuori, ancora a ‘destra’, 13 punti, Atalanta ed Udinese. I friulani, prossimi avversari del Catania, subiscono il pesante 3-0 interno da parte dell’Inter. Negli anticipi del Sabato la Juventus aveva battuto il Parma, al Tardini, la Fiorentina il Milan, a San Siro.

    I rossazzurri restano a tre punti dalla zona salvezza, nonostante vedano il Sassuolo più lontano. Le tante squadre in difficoltà rendono la zona retrocessione movimentatissima. Distanze ancora limitate, ma anche primi sintomi di risveglio che inducono a pronta risposta per chi, come gli etnei, resta attardato. Lunedì si giocherà Bologna-Chievo. Determinante per definire l’ultimo posto in classifica, ma ancora ben lontano dall’essere una partita decisiva. Il Catania che prepara la sfida contro l’Udinese sa di non poter sbagliare, neanche contro un avversario forte e ferito nell’orgoglio. Non sarà facile, come non lo sarà risalire la classifica. Ma col giusto piglio i rossazzurri hanno già dimostrato di esser temibili, anche per il Napoli.

    Nel prossimo turno anche: Chievo-Milan, Fiorentina-Sampdoria, Atalanta-Bologna. Roma-Sassuolo.solo catania tutto il resto e noia :catania: :catania: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

  24. Ip Address: 79.3.71.184

    Benvenuto Alfio,
    spero che il ns. amato Catania abbandona al più presto la zona retrocessione….

  25. Ip Address: 79.8.43.148

    L’ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica “L’occhio del Gabbiano”.

    Mi è piaciuto l’atteggiamento del Catania al San Paolo contro il Napoli per più di un tempo. Ho visto una squadra in crescita che confermato le buone cose fatte vedere in alcuni momenti col Sassuolo in casa e a Torino con la Juve. A tratti i rossazzurri son stati aggressivi e non permettevano al Napoli di trovare gli spazi. I partenopei è vero che hanno spinto nella prima mezz’ora trovando il doppio vantaggio, ma il Catania non sembrava alle corde anzi ha reagito bene con un gioco fluido e manovrato. La squadra di Benitez nel finale di gara ha cercato di gestire il risultato rischiando poco. Certo nei 90’ minuti gli etnei sono stati salvati da un super Andujar, ma complessivamente non ho visto passi indietro rispetto alle precedenti prestazioni.

    MAXI LOPEZ- Maxi Lopez da prima punta gioca decisamente meglio rispetto a quando fa coppia con Bergessio. Per me i due non sono compatibili anche se l’ex del San Lorenzo lo si piazza esterno sulla sinistra. Ieri ho rivisto il Maxi Lopez dei bei tempi e certe giocate hanno dato consistenza alle azioni offensive del Catania. Mi sono anche piaciuti i difensori, con l’esperienza di Legrottaglie e Capuano ma anche Gyomber e Alvarez non hanno demeritato al cospetto di avversari temibilissimi. Se guardiamo ai singoli vorrei citare anche Almiron che è stato aggressivo in mezzo al campo. Ci può stare che l’argentino alla fine sia andato in riserva dopo tanto lavoro. Bene anche Biraghi anche se ha giocato in una posizione non sua.

    DOMANDE- C’è da chiedersi se il Catania visto contro Juve e Napoli nel primo tempo sia quello vero. Mi pongo allora queste due domande:

    Hanno fatto bene i rossazzurri contro queste due big del nostro campionato perchè gli concedevano qualcosa ed inoltre davano stimoli in abbondanza?

    Il Catania potrà giocare con lo stesso modulo le partite quando dovrà imporre il proprio gioco?

    RIGORE- Una mia riflessione sul fallo di rigore netto di Behrami su Castro che Irati non ha visto o voluto vedere. Se fosse stato nell’area di rigore avversaria sono certo che avrebbero fischiato il penalty. Il Napoli nelle ultime due partite ha beneficiato di sviste arbitrali. Quella di Cuadrado a Firenze è clamorosa. Anche la Juve fa pesare il proprio blasone e spesso gli arbitri sbagliano in suo favore.

    UDINESE- Comunque a parte questa mia amara considerazione, ho la sensazione che la squadra di De Canio abbia imboccato la strada giusta. Certamente bisognerà vincere a tutti i costi con l’Udinese, squadra scorbutica che fa leva su Di Natale. E’ noto infatti che il giocatore campano viene incontro ai centrocampisti che invece si inseriscono nello spazio pronti a ricevere il pallone e presentarsi davanti al portiere avversario. Il Catania non deve cadere in questa trappola e deve cercare di non dare profondità al gioco della squadra di Guidolin.

    Un abbraccio

    Gionatha :catania: :catania: :catania: :ciao: :ciao:

  26. Ip Address: 79.8.43.148

    ciao alfio benvenuto nel nostro sito :catania: :catania: :ciao: :ciao:

  27. Ip Address: 92.135.69.186

    Si Lux anch’io credo che ci salviamo anzi dico pure facilmente, le altre a pieno regime fanno alti e bassi noi con la squadra riserva almeno lottiamo, quello che io dico è che De Canio è stato sempre un perdente e anche in piena emergenza sbaglia le formazioni, nessuno mi risponde perchè chi gioca bene va in panchina? Keko, Tachtsisis, Rolin Biraghi? ecco solo questo chiedo, PERCHE’ ?????????? :salve: :salve:

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    CATANIA, Pulvirenti: “Marotta? Mi vengono i brividi quando si parla di etica sportiva. Bene Lopez e su Barrientos e Plasil…”
    03.11.2013 13:50 di Andrea Carlino Twitter: @acarlino85

    Il Catania torna a casa con un’altra sconfitta (la sesta consecutiva in trasferta) che però lascia pensieri positivi per il proseguimento della stagione. Malgrado gli infortuni, i rossazzurri hanno giocato dignitosamente mettendo in campo tanta grinta e cuore.

    In un’intervista concessa al quotidiano La Repubblica, il presidente Pulvirenti fa il punto dopo la gara del San Paolo: “Speravamo in un risultato positivo – dice il presidente Pulvirenti – e siamo stati in corsa fino alla fine per acciuffarlo. C’era un rigore netto per noi e non capisco perché l’arbitro non l’abbia assegnato. Ma sottolineo ugualmente la bontà della nostra prestazione, al cospetto di una squadra tra le più forti d’Italia, per giunta quasi in formazione tipo, a fronte delle tante indisponibilità con cui ci siamo dovuti confrontare noi. Ma il gruppo ha risposto in maniera egregia, questo è il segnale che cercavamo. E’ stata la prima partita delle più recenti disputate in cui non abbiamo subito infortuni ed è un dato che ci conforta non poco. Con il Cagliari avevamo perso Bellusci e Barrientos, col Sassuolo Plasil, a Torino Bergessio”.

    Spazio poi alle considerazioni su Gyomber e Maxi Lopez: “Gyomber ha confermato tutto quel che di buono si dice sul suo conto – dice Pulvirenti – a dispetto dell’età dimostra una spiccata personalità e ha ancora ampi margini di miglioramento. La buona prestazione di Maxi Lopez non può che riempirmi di gioia, anche lui ha avuto qualche difficoltà all’inizio ma adesso ha imboccato la strada giusta e ci farà divertire. Avevo detto a luglio che sarebbe stata indetta una conferenza stampa in cui il giocatore avrebbe chiarito qualche incomprensione con l’ambiente verificatasi nel passato, ma per me, e ritengo anche per i tifosi, sono state più che sufficienti le risposte da lui date in allenamento e adesso anche in partita”.

    Udinese? Il popolo rossazzurro saprà trascinare la squadra. Ci sono buone possibilità di recuperare Peruzzi e Spolli, mentre nel corso della sosta riavremo Barrientos e Plasil. Al completo questa è una squadra che potrà regalarci molte soddisfazioni”.

    Marotta? “Noi non ci vogliamo abbassare a questo continuo scontro dialettico che sicuramente non fa bene al movimento calcistico, di sicuro quello che si è verificato nei riguardi di questa giovane ragazza non è un fatto edificante e quindi lascio ogni commento a quelli che sono stati i fatti”, il quale non esita a replicare. “A Marotta come al solito neanche rispondo – conclude Pulvirenti – certo che sentir parlare quelli della Juve di etica sportiva fa venire i brividi. Per quel che concerne l’episodio dello steward ho presentato ricorso e mi difenderò nelle sedi competenti. E’ un fatto che non ho commesso e di cui proverò la mia totale estraneità”. :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :salve:

  29. Ip Address: 79.8.43.148

    CATANIA: occhi su Olivera
    03.11.2013 12:41 di Andrea Carlino Twitter: @acarlino85

    Il Catania, reduce dalla doppia sconfitta contro Juventus e Napoli, guarda al futuro e soprattutto al mercato di gennaio quando mister De Canio chiederà alcuni rinforzi per tentare di far risalire la squadra rossazzurra, attualmente invischiata, nelle torbide acque della bassa classifica. Secondo quanto riferisce Tmw, uno degli obiettivi del mercato rossazzurro sarebbe il mediano uruguaiano della Fiorentina Ruben Olivera (30) che ha vissuto gli anni più belli proprio a Lecce con De Canio alla guida tecnica. Il giocatore darebbe maggior qualità al centrocampo rossazzurro anche se è reduce da due stagioni negative tra Genoa e Fiorentina. :ciao: :ciao: :ciao:

  30. Ip Address: 79.3.71.184

    Ciao Angelo,
    Chiarezza, io sono d’accordo con te Su Maran, sono contro i traghettatori, non avevamo di bisogno….
    Purtroppo quando le cose vanno male la prima testa a saltare è quella dell’allenatore.
    Come ho detto tempo fa era meglio prendere Mangia
    Per me la colpa di questo sfracello è da addebitare al ns. Presidente per la campagna acquisti, troppo tardiva e tutti infortunati o in ritardo con la preparazione atletica.
    Una squadra che non regge il ritmo partita solo per 60 minuti non può competere in serie A.
    Mi auguro in una rapida risalita. Altrimenti ci finisci male come il Palermo….

  31. Ip Address: 188.152.139.208

    ciao a tutti vengo dal sito catania46.net ci avete invitato ed eccomi qua’ speriamo di vincere domenica contro udinese

  32. Ip Address: 2.232.17.48

    ciao a tutti ragazzi, e forza catania!!!!!!

  33. Ip Address: 79.3.71.184

    Ciao Salvo,
    Sarà dura, perchè l’Udinese ha perso in casa contro l’Inter 3-0…. Saranno affamati come noi.
    Ma dobbiamo vincere a tutti i costi :sciarpa:

  34. Ip Address: 79.8.43.148

    chiarezza ciao i ragazzi che giocano bene in campo de canio li mette in panchina per evitare che si beccano qualche infortunio o perche secondo lui a rispetto a gli altri anno meno esperienza e come e che continua a mettere almiron queste sono solo delle mie supposizioni la risposta vera e propria solo de canio puo darla non lo sapremo mai :ciao: :ciao: :ciao:

  35. Ip Address: 79.3.71.184

    Benvenuto Ciao46 e forza Catania

  36. Ip Address: 88.66.27.143

    Chiarezza se ti ascolti l’intervista del dopo partita data da De Canio ci sono le risposte alle tue domande
    ma a prescindere deduco dal tuo ultimo post
    che il catania si salverebbe anche se non ci fosse un allenatore
    bene se cosi fosse allora non e neanche necessario un ritorno di maran
    certo me lo immaggino quando devono decidere tra loro chi mandare in campo la domenica faranno testa o croce oppure se la giocano a briscolava bando agli scherzi e buonaseratina a tutti

  37. Ip Address: 79.8.113.201

    Buonasera raga’!!!
    Benvenuto ai “nuovi”!!! :salve:
    Dispiace per la chiusura di Catania46.net, un tempo scrivevo anche li.

    Raga’, da fuori posso capire che la preparazione atletica non e’ stata adeguata, Abbiamo giocato con giocatori con lievi infortuni forzatamente, vedi Izco che ancora non e’ al meglio.

    I nuovi acquisti sulla carta sembrano buoni ma per adesso non sul campo.
    L’unico che in questo momento si e’ messo in luce e’ Gyomber, ma anche Taxi si sta riprendendo.
    Anche a me piacerebbe che giocassero Leto e Freire ma se ne Maran e De Canio non li mettono qualche problema ci sara’.

    Vero se scappano quelle squadre davanti a noi sara un problema in piu’.

    Bisogna avere sempre la speranza di rialzarci perche’ peggio di cosi non puo’ andare.

    Sogni rosso e azzurro a tutti!!! :sciarpa: :catania: :sciarpa:

  38. Ip Address: 151.52.11.57

    Mi auguro da siciliano che vi salvate, ma lo scorso anno con il Palermo avete sbagliato e di molto, a buon rendere

  39. Ip Address: 95.247.12.130

    Buongiorno raga’!!! :salve:
    Ciao Angelo che verrai dopo!!! :ciao:

    Caro Alarosa, da napoletano-siciliano nessuno vuole la “morte” sportiva del Palermo.

    Buona giornata a tutti!!! :sciarpa: :catania: :sciarpa:

  40. Ip Address: 79.8.43.148

    buongiorno a tutti fratelli dal cuore :catania: ciao giorgio e un buongiorno ai nuovi di questo sito Stampa: Salvezza, la missione è possibile
    La classifica preoccupa, la prestazione offerta contro il Napoli rincuora. Il Catania cerca conferme nell’ultima giornata di campionato prima della sosta. I segnali positivi, nonostante la sconfitta del San Paolo, partono dalla prestazione di Maxi Lopez. Senza Bergessio per due mesi, è al biondo argentino che i rossazzurri devono affidarsi per uscire dalla zona retrocessione che li vede penultimi.

  41. Ip Address: 79.8.43.148

    La missione possibile (La Gazzetta dello Sport)

    “Coraggio, Catania De Canio si riprende un Maxi centravanti

    “L’argentino ha mostrato voglia di riscatto col Napoli e adesso può ispirare il rilancio già contro l’Udinese

    “Sempre più solo. Il Catania langue al penultimo posto in solitudine, senza neanche più la compagnia del Sassuolo. E il Chievo, unica squadra a cui gli etnei riescono ancora a voltare le spalle, deve ancora giocare. Eppure, la fiammella resta ancora accesa. Perché il Catania superato per la seconda volta consecutiva nella trasferta di Napoli, a distanza di 3 giorni dalla sconfitta contro la Juventus, ha mostrato margini di crescita e di miglioramento. Giustamente De Canio non si è lamentato più di tanto per il mancato rigore che l’arbitro ha negato alla sua squadra sul punteggio di 2 a 1 per i partenopei, anche perché nella ripresa la formazione di Benitez ha contato 4 o 5 palle gol per portarsi sul 3 a 1, ma se quel penalty fosse stato accordato, il Catania comunque sarebbe riuscito a portare a casa 1 punto. Al di là del risultato però, per altro contro una delle formazioni più in palla del campionato, il Catania ha mostrato di avere ancora voglia di lottare e di giocare come sapeva fare fino a pochi mesi fa […] Maxi Lopez. Ed è proprio sull’attaccante argentino e sulla sua voglia di rivalsa che la formazione etnea può e deve fare leva per risollevarsi. L’uomo che nel 2010 salvò il Catania di Mihajlovic con 11 gol in 17 partite. E non è vero che allora aveva più fame e più stimoli. Perché anche oggi come allora deve risollevarsi dall’oblio in cui è finito dopo le inutili (anche se agonisticamente proficue) apparizioni in rossonero e in blucerchiato. Oggi come ieri la sua possibilità di riscatto si chiama Catania. E insieme possono provare a scrivere un’altra bella pagina di storia rossazzurra.

    Sicilia: momento difficile per il calcio (Resapubblica)

    Sempre peggio la Sicilia del calcio. Dopo anni di soddisfazioni, specie per la società di viale del Fante, arrivata nel 2010 addirittura in finale di Coppa Italia, adesso il calcio siciliano vive un momento difficile. Con la squadra rosanero retrocessa in B, tenere alto il nome siculo spetta al Catania, che però delude le aspettative. L’anno scorso mentre il Palermo crollava sempre più in basso, la squadra ai piedi dell’Etna sognava in grande giocando un buon calcio. Oggi il Catania si trova all’undicesima giornata con sei punti, e tanto rammarico alle spalle.

    Catania scaccia gli spettri per non fare la fine del Palermo (Blog Sicilia)

    “L’estate alle falde dell’Etna sembra non essere mai andata via. Oggi, infatti, c’è ancora chi ripassa l’ambratura conquistata in agosto arrostendosi al sole di San Giovanni Li Cuti. A Catania è inverno pieno solo a Torre del Grifo dove nessuno poteva immaginare un avvio di campionato così critico […] Gli etnei stanno soffrendo oltremodo a causa della lunga lista di infortunati che diventa ancora più problematica se si incrocia con un calendario che finora non ha dato scampo. Giocare con Juve e Napoli con formazioni al top è difficile, arrivarci con i cerotti e sperare nell’impresa è quasi impossibile. Ieri, tuttavia, la squadra di De Canio ha mostrato qualche segnale di ripresa mentale, energie psichiche che servono sicuramente a ritrovare anche quelle muscolari.solo catania tutto il resto e noia :catania: :catania: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve: :ciao: :ciao:

  42. Ip Address: 95.247.12.130

    Copia e incolla da La Sicilia

    Il
    Supertifoso
    GINO ASTORINA

    Orgoglioso
    dei miei ragazzi
    ieri sembravano
    dei «gladiatori»

    E da oggi, u primu ca ‘ncontro o
    bar, ppi stada in qualsiasi posto e
    mi rici «Ahu, bellu Catania hai! »,
    risponderò si, è bellu e mu tegnu. Perché
    ieri al San Paolo ho visto 11, 12, 13
    gladiatori.
    Era facilissimo piddirisi dopo un unodue
    del Napoli, specialmente dopo ca
    ppi deci minuti i partenopei parevunu 11
    signurini ca u papà l’ova chiusu a casa.
    Mi spiego meglio, per dieci minuti di
    riloggiu gli azzurri campani non misunu
    u nasu fora da loro metà campo. Gli etnei
    sa ficiunu pi tuttu u tempu sutta a potta,
    ma ironia della sorte non hanno trovato
    il citofono ppi sunarici e farici passari
    bellu scantu!
    Appoi, capita tutto quello che in questo
    campionato ci succede e cioè: cu atrova
    u tiru da ruminica, cu fa u gol da vita e
    per i rossazzurri c’è u coppu di: punto e a
    capu!
    Mi sono piaciuti tutti! E ha avuto anche
    De Canio il coraggio e la lucidità di
    jucarasilla tutta. Arrivati a un certo
    punto Benitez, quando ha visto che il
    tecnico di Matera (a proposito come si
    chiamano gli abitanti della città dei sassi,
    Materiali, Materichi…) toglie un
    difensore per mettere un attaccante, ha
    pensato «en el idioma espanol» (u sacciu
    lo dovevo scrivere ca «enne» chidda che
    capiddi ondulati, ma n’ta tastera
    n’attruvai) m’pari, ma chi è, chissi non si
    scantunu?
    Si, sono orgoglioso in quanto tifoso e
    catanese di questa squadra e se le prime
    giornate ero un poco deluso dai risultati,
    dal tipo di gioco e di grinta, ora c’è solo
    da applaudire questi giovanotti. Ma
    comu pessumu, non ci scippamu mancu
    un punto e sono contento? Si, picchì non
    abbiamo demeritato nonostante un
    turnover non programmato, almeno non
    dal tecnico. Sono questi i momenti
    quando il vero tifoso deve tirare fuori la
    grinta, il coraggio di dissentire da tutte
    quelle cucche, pronte ad abbracciare la
    fede rossazzurra, quannu venunu i
    risultati.
    Anzi, a tal proposito, un suggerimento,
    bene o male un telefonino ca fa
    fotografie ci l’avemu tutti, cominciamo a
    farici u ritrattu a tutti chiddi ca
    «mussiunu» ca ni rununu pi «pessi»,
    tantu p’arrivuddarannillu nei momenti
    belli, quando poi dimentichiamo chi non
    la pensava come noi.
    Un’ultima cosa, una volta mio nonno ha
    ricevuto uno sgarbo da un signore, andò
    dal fratello del maleducato per dirgli che
    il suo congiunto non si era comportato
    bene nei suoi riguardi, di tutta risposta
    ricevette un: «Quannu parri di me frati ta
    sciacquari a vucca! ». Mio nonno
    andando via gli disse: «Ragiuni hai, ju
    ma sciacqu ogni vota ca vegnu a cuntattu
    cu qualcosa ca feti». Parabula significa…
    Scritto da: Giorgio47 da Napoli | 04/11/2013

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    Due mesi di stop e polemiche. L’infortunio di Gonzalo Bergessio riportato allo Juventus Stadium continua a fare discutere sulle ragioni che hanno determinato il brutto fallo di Chiellini ai danni dell’attaccante argentino. La Juve difende a spada tratta il difensore, il Catania condanna il suo gesto. Sta di fatto che i rossoazzurri devono fare i conti con l’assenza pesante di un giocatore che è sempre stato importante in questi anni nell’economia del gioco etneo. Ma ecco che sabato sera, al San Paolo, è successo quello che in pochi si aspettavano: Maxi Lopez in campo dall’inizio con una sorprendente prestazione del centravanti argentino, criticato a più riprese dai tifosi per il contributo esiguo alla causa rossoazzurra. A Napoli si è rivisto in certi tratti dell’incontro il Maxi Lopez dei tempi migliori, quello capace di fare reparto da solo con giocate da campione. Non lo si vedeva in campo da titolare da troppi mesi, ragion per cui sabato è calato nel secondo tempo. Ma gli spunti del biondo argentino sono meritevoli di alta considerazione da parte di De Canio. Anche perché, sotto un profilo tattico, rispetto alle precedenti apparizioni di Bergessio il reparto offensivo sembra avere reagito meglio all’impulso di Maxi Lopez.

    In generale, al San Paolo, il centravanti è stato molto bravo a far salire la squadra e fornire preziosi suggerimenti ai compagni, catturando su di sé l’attenzione dell’intera retroguardia partenopea che ha sofferto non poco i movimenti dell’argentino nella prima frazione. Poi, una volta esaurita la benzina, per la difesa avversaria è stato più semplice lavorare in marcatura sull’ex giocatore di Milan e Sampdoria. Le impressioni ricavate dalla partita di Napoli, però, sono molto positive sul fronte offensivo perché Maxi Lopez è riuscito a dialogare spesso con la squadra contribuendo a disorientare gli avversari come dimostra l’azione del gol di Castro, nata da un tocco geniale dell’attaccante.
    Chissà se, durante l’assenza di Bergessio, il Catania scoprirà di avere risolto i noti problemi in zona gol. Sarebbe una gradita sorpresa per i tifosi, che sabato prossimo contro l’Udinese, caduta malamente in casa al cospetto dell’Inter, chiederanno a gran voce di tornare alla vittoria. A Napoli i segnali ricevuti sono incoraggianti, Maxi scalpita e si prepara a tirare fuori il meglio di sé per trascinare i rossoazzurri verso la salvezza. Non resta che fare parlare il campo e sperare in un immediato ritorno al successo dal profumo inebriante. (TuttoCalcioCatania.net)

  44. Ip Address: 79.8.43.148

    CATANIA, da oggi si pensa all’Udinese. Da verificare le condizioni di due calciatori
    04.11.2013 09:39 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress

    Il Catania da oggi tornerà ad allenarsi a Torre del Grifo in vista della delicatissima partita di sabato prossimo con l’Udinese che si giocherà alle ore 18. Un match che aprirà il 12.mo turno in serie A e che dirà molto in chiave salvezza per la squadra di De Canio che finora al Massimino ha raccolto una vittoria e tre pareggi. Il mister etneo dovrà fare ancora una volta la conta degli arruolabili visto i tanti giocatori infortunati. Da verificare oggi le condizioni di Izco e Tachtsidis usciti malconci dalla gara di Napoli. Intanto la società ha reso noto che da questa mattina avrà inizio la prevendita dei biglietti validi per assistere alla gara di sabato prossimo con la squadra friulana reduce da un ko interno contro l’Inter. :ciao: :ciao:

  45. Ip Address: 79.8.43.148

    Catania, la ripresa (La Gazzetta dello Sport)

    Lunedì la ripresa degli allenamenti per i rossoazzurri che anticiperanno con l’Udinese sabato pomeriggio. Lo staff sanitario è al lavoro per recuperare un paio dei 9 infortunati. Poterebbero rientrare Spolli, Monzon e Peruzzi. Rientrerà dalla squalifica Guarente, nessun problema per Tachtsidis che aveva accusato una botta al ginocchio a Napoli, e per Izco, ancora malconcio per un guaio alla caviglia ma che ha ripreso. Intanto è iniziata la prevendita per la partita con i friulani. :catania: :catania: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

  46. Ip Address: 79.8.43.148

    © foto di Federico De Luca

    Intervenendo in conferenza stampa nel post-partita, il tecnico del Catania Gigi De Canio ha commentato la sconfitta subita contro il Napoli: “Ho visto la mia squadra tenere per tutti i novanta minuti contro il Napoli. Ritmi alti? E’ quello che deve fare una squadra come la mia, contro un avversario così forte, ma dovevamo farlo ancora di più. Per fare risultato serviva una giornata storta dell’avversario o comunque qualche episodio favorevole, ma nelle ultime due sfide non è andata così. A Torino abbiamo sofferto meno ma abbiamo subito quattro gol, qui abbiamo anche segnato”.

    Nella ripresa la sensazione è stata che non ci avete creduto fino in fondo. “E’ dura preparare una gara con 13 giocatori, tra l’altro contro il Napoli. Ad esempio Keko ha giocato più gare ultimamente che negli ultimi anni in totale a Catania. Maxi Lopez è la prima gara dall’inizio che fa dopo non so quanti mesi e lo stesso è per altri elementi”.

    Quale squadra ha impressionato di pù nelle ultime due giornate tra Juventus e Napoli? “Ognuna ha le sue caratteristiche ed è forte come dimostra la classifica. Sono molto diverse, ma credo che loro due e la Roma se la giocheranno per il titolo”.

    Questo Napoli è più completo rispetto a quello con Cavani? “Non lo so, ma a me è sempre piaciuto questo modo di proporre calcio. Era forte prima e lo è ora. Io sono un esteta del calcio e mi piace questo calcio propositivo”.

    Contatto Castro-Behrami, era rigore? “A me l’arbitro è piaciuto, ho rivisto l’azione ma non conta nulla adesso. Sono episodi che fanno parte della gara, come un gol o una parata. Non possiamo attaccarci a questi episodi e li accettiamo serenamente”.

    Nell’emergenza ha scoperto Gyomber e Keko. “Sì, sono giocatori che non giocavano mai. Ora usiamo tutte le armi che abbiamo, anche i giovani”. :salve: :salve: :salve: :sciarpa: :sciarpa:

  47. Ip Address: 79.8.43.148

    Udinese: o vittoria o… vittoria!
    Purtroppo non ci sono alternative. Con i friulani bisognerà vincere, a tutti i costi. La classifica lo impone. La possibilità di far schizzare il morale alle stelle lo impone. Sarà difficilissimo, perché è una buona squadra, fra l’altro in ripresa, e perché a Reggio Emilia con il Sassuolo, squadra per adesso “pari grado” dei rossazzurri, ha fatto il proprio “dovere” andando a vincere. E vorrà farlo anche a Catania. Guidolin lo conosciamo bene, non ha mai regalato niente a nessuno. Un motivo di moderata fiducia potrebbe essere che i bianconeri in trasferta finora hanno fatto maluccio, se si esclude appunto la gara con il team allenato da Di Francesco. Ma il Catania in casa ha battuto solo il Chievo, quindi la positività viene bilanciata dalla negatività. Vediamo un po’ se si potranno recuperare alcune pedine fondamentali e, soprattutto, se questi segnali di ripresa, anche atletica, verranno seguiti da miglioramenti tangibili in fatto di gioco e risultati. Bisogna buttare la palla in rete. E vincere. Tutti allo stadio!!! Let’s go, Liotru, let’s go!!! :catania: :catania: :catania: :ciao: :ciao:

  48. Ip Address: 72.226.121.41

    Non si poteva assolutamente credere che la nostra squadra potesse fare risultato nelle ultime due partite.Quello che ci mancano adesso sono i punti persi in casa contro il genoa e il sassuolo. Per questo motivo,diventa determinante la partita di sabato prossimo dove vincere sara’ l’unico risultato a disposizione.Io dall’america,mando a tutti i tifosissimi come me un appello……CERCATE DI ANDARE ALLO STADIO ….La massima serie e’ un bene che non possiamo ASSOLUTAMENTE perdere.IL Massimino deve tornare ad essere la roccaforte degli anni passati e la salvezza dovra’ essere conquistata sopratutto tra le mura amiche.SEMPRE FORZA CATANIA

  49. Ip Address: 188.152.139.208

    ciao ragazzi….vado a comprarmi il biglietto e sabato alle 18 saro’ li..sempre se la mia sgangherata ford ka mi ci fa arrivare 😯 forza :catania: vinceremoooooooooo!!!!

  50. Ip Address: 79.4.15.37

    Salvo, tifa anche per noi che siamo lontani da Catania e non possiamo andare allo stadio. :sciarpa:
    Salvatore, so che sarà dura ma dobbiamo vincere a tutti i costi…..

  51. Ip Address: 95.247.12.130

    Buonasera raga’!!! :salve:
    Ciao Salvo, tifa anche per me allo Stadio!!! :ciao::sciarpa: :sciarpa:
    Ciao joe!!! :ciao:

    Notte a tutti!!! :catania:

  52. Ip Address: 79.13.47.56

    Articolo del: 4 novembre 2013, a cura di: Redazione

    CATANIA – Primi cambiamenti del corso De Canio. Il tecnico rossazzurro ha deciso di posticipare l’inizio di tutti gli allenamenti settimanali alle ore 17. Una misura, provvisoria probabilmente, dovuta all’orario di svolgimento della prossima gara che attende i rossazzurri. Sabato prossimo, al Massimino, contro l’Udinese, fischio d’inizio alle 18. Abolita la doppia seduta infrasettimanale. BUONASERATA A TUTTI :catania: :catania: :salve: :salve:

  53. Ip Address: 176.201.81.183

    ciao a tutti vengo dal sito catania46.net,il catania nelle ultime 2 partite a parte il risultato nn h giocato male,forse e’ un piccolo segnale,io ci credo,vorrei vedere in campo freire,fate uno striscione allo stadio con il suo nome!!!!!io purtroppo nn posso andare allo stadio perché vivo a cremona!!!forza catania

  54. Ip Address: 79.4.15.37

    Buongiorno a tutti…..
    Benvenuto a Dany 81,
    In allenamento i primi test per Spolli. Differenziato per Boateng, Cabalceta, Monzon e Peruzzi.
    Ma ci manco il Pitu Barrientos per dare profondità al nostro attacco. anche a me piacerebbe vedere giocare Freire 😉

  55. Ip Address: 87.18.140.37

    Buongiorno raga’!!!
    Benvenuto a dany 81, ciao joe e Angelo!!! :ciao:

    Buona giornata a tutti!!! :sciarpa: :catania: :sciarpa:

  56. Ip Address: 88.53.188.210

    Buongiorno a tutti gli amici rossazzurri :salve: :salve: :ciao: :ciao:
    Finalmente trovo qualche minuto per condividere con voi qualche opinione.

    Non mi addentro troppo nelle analisi delle ultime due partite (Juventus e Napoli ),però,quella contro i partenopei non mi è dispiaciuta,tolto il fatto che non comprendo la presenza di Almiron in campo.

    Se potessi farei queste domande a Maran:
    Perchè Bellusci in campo e Gyomber in panchina?
    Perchè Keko in panchina?
    Perchè Almiron in campo e Freire non lo conosciamo?

    A De Canio farei questa domanda:
    Perchè sabato scorso Keko in panchina?
    Perchè continuiamo a non conoscere Freire?

    Comunque,come Vittorio,penso che ci possiamo salvare,magari non facilmente,però,il Catania lo vedo superiore ad almeno sei squadre.
    Non condivido invece un ritorno di Maran,a mio avviso,appagato dalla stagione scorsa,ha dato alla squadra un avvio stagionale con pochi stimoli,oltre a delle scelte tecnico-tattiche cervellotiche.

    De Canio,non mi fa certo fare salti di gioia,ma in giro non c’era di meglio,certo,non ha un bagaglio tecnico da sprovveduto e niente di strano che,a Catania possa fare bene,soprattutto grazie anche alla società e all’ambiente.

    Comunque,tutti a dire che sabato inizia il campionato del Catania e a mio avviso,non potrebbe essere altrimenti,al contario,ci dovremmo rassegnare.

    Sabato contro l’Udinese,prevarrà la determinazione e la voglia di ripartire da parte di tutti,in primis dei giocatori,De Canio dovrà metterci del suo,senza cercare scelte fantasiose,ma cercare le cose semplici.

    La formazione e il modulo che vorrei vedere in campo.

    4-3-2-1

    Andujar

    Alvarez-Gyomber,Rolin(Spolli)-Biraghi,

    Izco-Tachtsidis-Plasil

    Keko-Castro(Freire)

    Lopez.

    Un salutone a tutti :salve: :salve: :ciao: :ciao: :sciarpa: :sciarpa:

  57. Ip Address: 79.4.15.37

    Ciao Peppe,
    la tua formazione è ottima 😉
    Solo che non si sa se Plasil, Spolli e Izco saranno in perfetta forma, sono infortunati e noi siamo sfortunati a non vederli in campo.
    Quest’anno vogliamo solo la salvezza è stato sempre il nostro scudetto….
    A proposito di De Canio in 3 partite ha raccolto solo un punto :incavolato: era meglio lasciare le cose come erano prima o puntare su un altro allenatore.

  58. Ip Address: 88.53.188.210

    Ciao Joe,io spero che siano disponibili,ma come vedi,ho messo delle alternative.
    Sul discorso di De Canio,io,non sono d’accordo :incavolato: che era meglio lasciare come prima,Maran,non aveva più il polso della situazione.

  59. Ip Address: 79.13.47.56

    BUONGIORNO A TUTTI FRATELLI DAL CUORE :catania: CIAO JOE GIORGIO PEPPE E I NUOVI VENUTI E TUTTU U RESTU DA CUMACCA Stampa: Salvezza, basta crederci e credere nei giovani
    Le prestazioni dei giovani (Biraghi, Gyomber, Keko) rappresentano le ‘sorprese’ di cui il Catania aveva di bisogno. Ragazzi pieni di stimoli contagiosi che potrebbero servire tantissimo a risollevare il morale del gruppo. La salvezza è alla portata, basta crederci e credere nei giovani. Contro l’Udinese non sarà l’ultima spiaggia.

  60. Ip Address: 79.13.47.56

    Catania, la salvezza nei giovani (La Gazzetta dello Sport)

    Lo slovacco Gyomber e lo spagnolo Keko protagonisti con De Canio nell’emergenza

    Senza ricorrere a citazioni profetiche, della serie «gli ultimi saranno i primi», nell’emergenza assoluta, il Catania ha trovato e valorizzato due giovani che, forse, a ranghi completi, avrebbero ancora occupato gli ultimi posti in panchina. Norbert Gyomber, slovacco, e Sergio Keko, spagnolo, sono i protagonisti del momento. Under 21 nazionale Gyomber, classe 1992, è il capitano della nazionale under 21 slovacca. Scovato dagli uomini di Sergio Gasparin, un anno fa, con il placet del presidente Pulvirenti è stato lasciato in patria per metà stagione. Poi, nel ritiro di luglio, si è presentato in sede per allenarsi. Nick Legrottaglie, nel giudicarlo, a prima vista, disse: «È davvero bravo». Aveva ragione. Certo, l’altruista Nicola, ha aperto la porta a un concorrente diretto, nello stesso suo ruolo. Ma Gyomber è esploso nelle ultime due, delicatissime partite. Il Catania ha beccato un totale di 6 reti, ma Norbert si è distinto perché anticipa al momento giusto, commette pochissimi falli, nel gioco aereo ha una discreta padronanza, soprattutto interpreta i rientri in diagonale in maniera eccellente. Così, in attesa che recuperino Spolli e Bellusci, la quinta scelta al centro è diventato il secondo uomo, al fianco di Legrottaglie.

    Gyomber, la lieta sorpresa E Castro diventa goleador (La Sicilia 04.11.2013)

    “Keko, classe 1991, Biraghi e Gyomber, nati nel 1992, Castro e Rolin, classe 1989, Petkovic addirittura è del ‘94. Nel momento della disgrazia il Catania dei giovani si mette in vetrina. Con risultati concreti o altalenanti, ma con prestazioni che possono diventare la base di un futuro tutto da scoprire. Il primo obiettivo diventa la salvezza, anzi resta sempre quella. Ma visto che il Catania ha rinnovato, ringiovanito, rischiato, qualcuno in casa ha preso, è il caso di dire, la palla al balzo per mettersi in discussione. LA SORPRESA. Gyomber è la sorpresa di questo scorcio di stagione. Ha senso della posizione, a Napoli ha anche fatto, a tratti, il centrocampista aggiunto per tappare gli spazi che si creavano quando il Napoli ripartiva e, spesso per vie laterali, con Insigne da una parte e Armero dall’altra. Un anticipo altissimo, sulla linea dei centrocampisti. Poi la corsa verso il recupero della posizione. Tutto perfetto, come due salvataggi su Higuain. Lo slovacco e il portiere Andujar lo hanno messo a tacere: tra recuperi e parate quasi impossibili, il Pipita è rimasto all’asciutto e il Catania ha limitato i danni dando una prova di reazione che nelle prossime settimane dovrebbe garantire una rimonta in classifica. LA CONFERMA. Biraghi è una conferma. De Canio lo amministra. Terzino, ora centrocampista con Capuano a sostegno. Titolare, ma poi sostituito. Si gestiscono le forze, non si manda allo sbaraglio un giovane che, pure, ha talento e potrebbe davvero vivere una stagione in positivo per il Catania e per la sua carriera. Serve non sprecare e non bruciarsi, così De Canio centellina ogni sua partita, anche per le esigenze tattiche del momento. La risposta di Biraghi è sempre positiva, come quel cross per Castro che è valso il ritorno al gol dopo una preoccupante astinenza dell’attacco. IL RIPESCATO. Keko è il beniamino del momento. Gli infortunati eccellenti, un Lopez che ora sta risalendo la china. A quale “santo” votarsi? Allo spagnolo che era l’ultima ruota del carro, adesso è uno dei titolari d’emergenza. Ripescato, appunto, in una fase in cui serve aggredire la profondità. Sergio ha ancora lacune da sistemare. E’ veloce, ma nei contrasti qualche volta l’uomo non lo salta e s’incarta. Ma si impegna e ha cuore. Ecco che cosa importa. E’ anche talmente intelligente da mettersi in gioco senza proteste e senza pretese, si spende per i compagni e ha una buona parola per tutti anche nei momenti di tensione… diciamo così… agonistica. Ah, non dimenticate che negli ultimi tre anni ha disputato un paio di partite da titolare, qualche spezzone e a Grosseto due anni fa non è che giocasse molto. Dunque…

    ANDIAMO A SALVARCI BASTA CREDERCI (La Sicilia 04.11.2013)

    Con l’Udinese gara molto importante per il nostro futuro, ma non da ultima spiaggia

    “L’appassionato di calcio che sia anche tifoso del C. C. Catania 1946 non attraversa un momento particolarmente felice, tutt’altro. Disquisire sulle ragioni della deficitaria classifica che ci vede in piena zona retrocessione non è facile e probabilmente neanche utile. Non credo sia più importante sapere se alla base dei troppi infortuni, esiziali, ci sia una preparazione atletica diversa rispetto allo scorso anno oppure una jella sesquipedale che nemmeno Rosario Chiarchiaro, ne La Patente di Pirandello, poteva vantare. Non penso, ancora, che le cessioni di tre giocatori certamente importanti (Marchese, Lodi e Gomez) possano aver determinato, da sole, il tracollo della squadra. Tutti i giocatori sono utili, ma nessuno indispensabile (tranne si chiami Pelé, Maradona, Cruijff o Messi… e con tutto il rispetto nessuno dei tre può certo paragonarsi a questi dei del calcio…), anche perché nel calcio vi è molto di imponderabile: alzi la mano chi avrebbe scommesso un centesimo, ad inizio stagione, sulle 10 vittorie/30 punti consecutive della Roma. Nessuno! Neanche il più sfegatato tifoso giallorosso! Allora bisogna capire i segnali del destino e capire se e come cambiarlo. Gianni Brera faceva le carte al campionato e spesso ci azzeccava, in realtà perché capiva, e molto di calcio e del calcio. Vediamo di intenderci. Il Catania ha chiuso lo scorso campionato all’ 8° posto con il record di punti. Ha ceduto tre pezzi pregiati ed ha fatto una campagna acquisti che gli addetti ai lavori hanno promosso ed apprezzato, aveva confermato l’allenatore della passata stagione che tanto bene aveva fatto. Le premesse, dunque, erano più che buone, ma purtroppo la realtà non è stata conforme alle aspettative. Non tutti i nuovi (Monzon, Leto, Tachtsidis) hanno reso secondo le aspettative. Qualcuno dei vecchi (Andujar, Bellusci e lo stesso Legrottaglie) ha deluso rispetto all’anno passato. I risultati, per questo, non ci sono stati e, come già detto, si è verificata una serie incredibile di infortuni che ha ridotto all’osso il numero di giocatori utilizzabili. I segnali, dunque, sarebbero assolutamente negativi e prodromici ad un esito finale che nemmeno si vuole ipotizzare (e nominare…). Tutto perduto allora? Non c’è niente da fare? No, nulla ancora è impossibile, neanche ribaltare il destino che sembra segnato. Ad alcune condizioni. Devono ritrovarsi spirito e determinazione dell’anno scorso, la stessa “fame di risultati “. De Canio deve soprattutto lavorare su questo aspetto mentale. Bisogna, allora, far giocare chi dimostra di avere questa tensione agonistica, a cominciare da chi sta tra i pali. Frison, dunque.

    Commenti SOLO CATANIA TUTTO IL RESTO E NOIA :sciarpa: :sciarpa: :catania: :catania: :salve: :salve: :sciarpa:

  61. Ip Address: 79.13.47.56

    CATANIA – Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, dalle colonne del quotidiano La Sicilia del 4 Novembre:

    «Non sbagliavo quando nello scorso mese di luglio dicevo che Maxi sarebbe stato un nostro grande acquisto e che ero contento che non se ne fosse andato. Il ragazzo mi sembra sulla buona strada, ci sta mettendo impegno, e a Napoli ha lasciato intendere di essere in fase di risalita. Ne ero certo che sarebbe accaduto: so che tipo di ragazzo è ed una volta superati i piccoli problemi familiari che l’avevano condizionato, beh, sono certo che farà molto bene e che tornerà ad essere il giocatore che abbiamo ammirato in Italia tre anni fa. I trascinatori devono essere tutti. Il gruppo è unito, è forte: lavorando tutti insieme, remando nella stessa direzione, riusciremo ad imboccare la strada che ci porterà in una posizione di classifica più tranquilla».

  62. Ip Address: 79.13.47.56

    CATANIA – Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, dalle colonne del quotidiano La Sicilia del 4 Novembre:

    «I numeri sono questi, ma concedetemi una premessa: salutiamo con favore la circostanza che finalmente abbiamo chiuso una partita senza subire infortuni…. Speriamo sia un’inversione di tendenza e che la sfortuna non ci perseguiti più. Non voglio addurre scuse, ma avete presente che inizio di stagione abbiamo avuto sotto questo punto di vista? E di quanta gente abbiamo dovuto fare a meno nelle ultime gare? A Torino ne mancavano dieci, ma a Napoli non è che le cose siano andate tanto meglio. Sarei curioso di vedere il rendimento dei nostri avversari, anche quelli più titolati, in queste condizioni. Lasciate lavorare De Canio col gruppo finalmente al completo e vedrete che le cose cambieranno. Fra l’altro siamo nella fase di recupero: questa settimana si aggregheranno al gruppo sia Spolli sia Peruzzi. Dopo la sosta, eccezion fatta per Bergessio, rientreranno tutti gli altri. Allora sì che potremo vedere all’opera il vero Catania».

  63. Ip Address: 79.13.47.56

    CATANIA – Il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, dalle colonne del quotidiano La Sicilia del 4 Novembre:

    «E’ vero, a Napoli ho potuto constatare che la squadra si sta producendo in passi avanti notevoli. Passi avanti che si erano potuti vedere anche a Torino, ma che erano stati offuscati da quel 4-0 che, a guardare le cose superficialmente, toglie ad alcuni la capacità di analisi. Contro la Juve così come contro il Napoli la squadra ha dimostrato di essere viva, compatta, di avere capacità di reazione e, soprattutto, di avere avviato un processo evolutivo che può permetterci di venire fuori dai guai. Alla luce di quello che dice la classifica, la sfida con l’Udinese è importantissima per il nostro futuro; ma non la considero certo partita da ultima spiaggia: il campionato è ancora lungo per fare questo genere di discorsi. In ogni caso sono fiducioso per questo incontro: il tecnico potrà lavorare col gruppo per una settimana intera e attraverso il lavoro potrà raggiungere un nuovo step di questo processo di crescita finalmente avviato. De Canio sta confermando di essere un tecnico preparato. Noi lo sapevamo e ci dispiace soltanto che abbia avuto poco tempo» :catania: :catania: :ciao: :ciao: :salve: :salve:

  64. Ip Address: 79.13.47.56

    E se Lodi tornasse nel ‘suo’ Catania? (Blog Sicilia)

    “C’è addirittura chi sostiene che Lodi abbia già preparato le valige e stia aspettando la finestra invernale di mercato per lasciare Genova. All’orizzonte, secondo gli esperti di una materia barocca e complessa come il calciomercato, potrebbero esserci tanto la Fiorentina quanto il Milan. Certo, prima di pensare al giocatore napoletano, i rossoneri hanno ben altro a cui pensare considerando la difficilissima situazione a più livelli che sta investendo i cugini dell’Inter. Nessuno, però, può escludere un clamoroso ritorno al Catania che detiene la metà del cartellino. L’ultimo tweet di Lodi risale al 5 ottobre scorso, alla vigilia del suo ritorno al Massimino, poche righe in cui manifestava grande affetto, se non amore, per Catania: “Domani torno a casa e qualsiasi cosa succederà per me sarà un giorno speciale”. Per lui fischi misti ad applausi ed una foto, neanche troppo ‘rubata’, in cui abbracciava il presidente Nino Pulvirenti.

  65. Ip Address: 72.226.121.41

    I risultati dell’ultima giornata sono stati tutti sfavorevoli alla nostra squadra.Tutti hanno fatto punti all’infuori della sampdoria e ci troviamo ,ora,al penultimo posto e gia; staccati di 3 punti dalla zona salvezza.Ho visto ieri,la partita del Chievo contro il bologna e sono convinto che siamo certamente piu’ forti sia dell’una che dell’altra squadra.E” stata impressionante la pochezza di ambedue le formazioni e la paura reciproca di perdere e.Insisto ancora nell’affermare che e’ in casa che dobbiamo costruire la nostra salveszza e che il pubblico amico DEVE per forza costituire l’arma in piu’ del nostro CATANIA.SEMPRE FORZA CATANIA

  66. Ip Address: 79.4.15.37

    Per fortuna la classifica ci consente ancora di sperare. Se riusciamo a battere l’udinese che sta passando un momentaccio Roma e Fiorentina non dovrebbero avere problemi con sassuolo e sampdoria e così li raggiungiamo e cominciamo a respirare. Ma per questo è necessaria una super prestazione dei nostri. Viremu cchi nesci.

  67. Ip Address: 79.4.15.37

    Ciao Pietro,
    Speriamo bene, un cambio di rotta ci vuole per forza, la partita con l’Udinese è fondamentale per i ns. colori.
    ForzaCatania….

  68. Ip Address: 79.13.47.56

    Il Catania ritorna ad allenarsi dopo la sconfitta di Napoli. Allenamento pomeridiano per la squadra di De Canio: primi test con i compagni per Nicolas Spolli. Differenziato per Boateng, Cabalceta, Monzon e Peruzzi. Definito il calendario settimanale degli allenamenti a porte chiuse, così come riporta il sito ufficiale rossazzurro: da martedì a venerdì, rossazzurri in campo a Torre del Grifo alle 17.00. Domani alle 16.30, in sala stampa, Lucas Castro risponderà alle domande dei giornalisti. :ciao: :ciao:

  69. Ip Address: 79.13.47.56

    I numeri spesso dicono la verità e sulla fase offensiva del Catania sono impietosi. La squadra di Maran e dopo di De Canio in 11 partite ha prodotto una fase offensiva del 35,9% (Juve prima con 71,4). Questo valore espresso in percentuale misura la produzione offensiva di una squadra. Tra le variabili considerate: capacità di mantenere il possesso palla; capacità di verticalizzare; capacità di giungere al tiro; capacità di creare occasioni da rete. Finora il Catania ha realizzato solo 7 reti in 990 minuti di gioco. Altro dato poco incoraggiante è l’indice dei tiri nello specchio della porta: i rossazzurri infatti sono ultimi in questa graduatoria con una media di 3,4 a partita. Per tiro dentro si intende una conclusione nello specchio della porta che può portare a: 1) rete 2) parata del portiere 3) palo 4) salvataggio di un difensore a portiere battuto. In merito all’indice sui passaggi riusciti (si ha quando un giocatore trasmette la palla ad un compagno), il Catania ha una percentuale a partita del 60%. Un valore che attesta i rossazzurri al penultimo posto in A nonostante la qualità tecnica enorme dei calciatori etnei.

  70. Ip Address: 79.13.47.56

    «Pulvirenti è una persona eccezionale e la squadra si salverà»

    Eddy Baggio a GS.it: «Che emozione con il Taranto! Il gol di Fini fu incredibile» – «Pulvirenti è una persona eccezionale e la squadra si salverà»
    Tornano a farsi sentire le grandi voci del passato rossazzurro. Questa volta ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva Eddy Baggio, indimenticato bomber dei primi anni duemila e autore di ben diciotto reti nella stagione 2001-02, quella del ritorno in serie B dopo quindici anni.

    Innanzitutto è un piacere avere ai nostri microfoni un protagonista del passato rossazzurro.

    «Vi ringrazio con immenso piacere».

    Cominciamo questa intervista ”Amarcord” con una domanda sul tuo approdo al Catania nell’estate 2001. La società riponeva in te grandi aspettative poiché provenivi da un’esperienza in serie B con l’Ancona e anche perché dovevi ”sostituire” un altro grande attaccante come Alessandro Ambrosi.

    «È stata una decisione molto veloce. Io avevo fatto un buon campionato in B però dal punto di vista ambientale avevo avuto diversi problemi perché arrivavo dall’Ascoli (Baggio giocò con la squadra picena nella stagione 1999-00 ndr), quindi ad Ancona era un derby molto sentito, avevo fatto anche gol quindi i tifosi non me l’avevano perdonata. Volevo cambiare aria, è arrivata la possibilità di andare a Catania, una piazza molto ambita. Scendere di categoria per me non è stato un problema perché c’erano le basi per andare in B, la piazza era molto importante e quindi è stata una scelta molto veloce».

    L’inizio per voi fu tutt’altro che semplice. I primi impegni stagionali li giocaste sul neutro di Caltanissetta per la squalifica del Cibali (dovuta al caso Currò), e incappaste in qualche passo falso.

    «Si, è stato un inizio un po’ difficile anche dal punto di vista personale ma più in generale come squadra perché c’erano tanti giocatori nuovi e ci furono delle difficoltà. Poi le cose sono migliorate, io ho iniziato a fare gol e, specialmente nel girone di ritorno, siamo andati a migliorare e chiudemmo il campionato al terzo posto. Se finivamo un po’ meglio potevamo sperare di vincerlo ma davanti avevamo l’Ascoli che aveva fatto un grande campionato e poi siamo saliti attraverso i play-off».

    Secondo te quale fu il momento di svolta di quella stagione.

    «È difficile dire un momento soltanto. È chiaro che c’era la consapevolezza di essere un’ottima squadra e di arrivare come minimo ai play-off. Arrivati la era un po’ come la lotteria e quindi ogni episodio poteva essere decisivo però c’era tranquillità alla base e la consapevolezza che si poteva arrivare sino in fondo. C’era la possibilità di vincere il campionato perché la squadra era forte e quindi dipendeva tutto da noi».

    Parlaci delle tue emozioni legate ai play-off con il Taranto e se ricordi qualche momento curioso inerente a quelle memorabili partite della storia rossazzurra.

    «Furono partite da ‘dentro o fuori’. Io ricordo il gol di Fini contro il Taranto, fu una cosa incredibile, eccezionale. Sono ricordi che ti restano per tutta la vita. Al ritorno quando siamo tornati da Taranto alle 3 del mattino la gente ci aspettava all’aeroporto. Sono emozioni forti che ricordo con molto piacere».

    Dopo il ritorno in serie B però non trovasti molto spazio in squadra. Con gli arrivi di Bucchi, Possanzini ma soprattutto Lulù Oliveira dovesti lasciare Catania per trasferirti alla Salernitana.

    «Fu una mazzata perché avendo dato un contributo importante con diciotto gol alla promozione è chiaro che speravo di poter rimanere. La decisione non fu mia ma l’ho accettata e sono andato a Salerno. Tra l’altro quando tornai a Catania feci un bel gol anche se poi perdemmo 2-1 (gol decisivo di Massimo Cicconi al 94′ ndr)».

    A causa delle vicissitudini societarie dovute al cambio di proprietà Gaucci-Pulvirenti tornasti a Catania nel 2004 e inizialmente facesti parte del nuovo progetto.

    «Inizialmente la società voleva escludermi. Io feci il ritiro con mister Costantini con la possibilità concreta di andare via subito perché non rientravo nei piani e mi era stato anche detto. Però poi l’allenatore vide comunque che io in ritiro lavoravo bene, ero serio, mi comportavo in maniera esemplare, da professionista e spinse per farmi rimanere e per essere tra i giocatori disponibili. Rimasi fino a gennaio (giocando unidci partite e segnando due gol, ndr) e poi andai via (allo Spezia in C1 ndr.)».

    Con l’avvento di Pulvirenti alla guida del club pensi che sarebbe stato possibile l’approdo in serie A?

    «Il presidente Pulvirenti è una persona veramente eccezionale. Io ho avuto modo di conoscerlo nei primi mesi e mi fece molto piacere quando mi disse che era contento della mia permanenza. Mi fece piacere dal punto di vista umano la sua presenza oltre che da un punto di vista professionale. È una persona molto positiva».

    Qual è la tua opinione in merito all’attuale momento di difficoltà che sta vivendo il Catania in campionato.

    «Io il Catania l’ho visto molto bene a Firenze al Franchi alla prima partita di campionato. Mi aveva davvero impressionato, purtroppo le altre partite non so quali possono essere state le problematiche. Sono dispiaciuto per i risultati perché vedendo la prima partita pensavo che potesse fare almeno inizialmente un campionato diverso rispetto a quello che la classifica dice adesso».

    Da qualche anno ti sei ritirato dal calcio giocato per dedicarti ad allenare i giovani (la formazione Giovanissimi Nazionali della Fiorentina). Cosa provi a trasmettere a dei ragazzini che sognano di diventare calciatori professionisti e di giocare in serie A?

    «Oltre a cercare di farli crescere, cerco di inculcargli la mentalità che bisogna lavorare duro tutti i giorni e che bisogna continuamente mettersi in gioco per non avere un giorno rimpianti. Cerco di fargli capire che l’opportunità che hanno di essere alla Fiorentina e quindi di sfruttarla e di giocarsela bene».

    In conclusione ti ringrazio per averci concesso questa intervista.

    «Grazie a voi, un saluto a Catania». :ciao: :ciao: :ciao: :sciarpa: :sciarpa:

  71. Ip Address: 79.13.47.56

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    Etna, 8 scosse in trenta minuti
    Pubblicato da: Red in Cronaca in Città 7 ore fa

    etna incazzata

    Un terremoto di magnitudo di magnitudo 3.1 è avvenuto alle ore 06:06 di questa mattina localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel distretto sismico dell’ Etna, con epicentro tra Adrano, Belpasso, Biancavilla, Paterno’, Santa Maria di Licodia e Ragalna. In tutto sono state 8 le scosse tra le 06:06 e le 06:33. La più forte quella delle 06:10 di magnitudo 3.4. Le scosse sono state avvertite dalla popolazione, dove al momento non si segnalano danni.

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    ESCL- L’argentino Abadie a Torre del Grifo, può rinforzare i Giovanissimi
    di Antonino Bulla Twitter: @BullaAntoninoGiovanili 05/11/2013 3:15

    Lucas Abadie, attaccante di proprietà del Club Villa Mitre
    Lucas Abadie, attaccante di proprietà del Club Villa Mitre
    Lucas Abadie, giovane attaccante argentino di proprietà del Villa Mitre, si sta allenando in prova con il Catania e potrebbe essere tesserato nei prossimi mesi.

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    Il Catania continua a cercare talenti in Argentina anche per quanto riguarda il settore giovanile. Secondo accreditate informazioni raccolte in esclusiva da “CalcioCatania.Com”, il giovane Lucas Abadie, 14enne centravanti di Buenos Aires, in questi giorni si è allenato a Torre del Grifo (come testimonia la foto in nostro possesso). Il promettente attaccante tutt’oggi si trova a Catania e sta sostenendo una serie di test per essere valutato dallo staff tecnico delle giovanili rossazzurre. A quanto pare Abadie avrebbe lasciato subito una buona impressione e nei prossimi mesi potrebbe essere tesserato come un nuovo calciatore del Catania. La prossima settimana infatti il ragazzo tornerà in patria per finire il campionato giovanile con il Club Villa Mitre, formazione della città di Bahía Blanca in provincia di Buenos Aires. Da gennaio Abadie potrebbe indossare la maglia rossazzurra dei Giovanissimi Nazionali. Abadie che ha sempre militato nel Villa Mitre, attualmente fa parte della ‘Octava” formazione giovanile, parlano di lui come un centravanti veloce e prolifico. 😆 😆 😆 :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

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    :ciao: :ciao: L’ex mezzala del Catania e dell’Udinese Luigi Milan, in esclusiva a “CalcioCatania.Com” ha parlato della partita di sabato tra etnei e friulani ed ha raccontato le emozioni della stagione 62-63.

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    Luigi Milan, ex centrocampista del Catania nella stagione 1962-63, autore di 6 importantissimi gol in Serie A con i rossazzurri, ha concesso in esclusiva una intervista ai microfoni di “CalcioCatania.Com”. L’ex mezzala del Catania che in carriera ha indossato pure la maglia dell’Udinese, ha detto la sua sulla partita che si giocherà sabato al Massimino tra gli etnei e i friulani.

    “Dico subito che i tifosi devono stare tranquilli, questo Catania ha tutti i mezzi per salvarsi – ha dichiarato Milan – Nessuno poteva aspettarsi un campionato così difficile per i rossazzurri ma può starci, le cose non possono girare sempre bene. Personalmente non avrei ceduto Lodi in estate perché nella passata stagione è stato l’ago della bilancia dal punto di vista tecnico-tattico per la squadra di Maran. In questo momento gira tutto male, non ci voleva l’infortunio a Bergessio. De Canio però sono sicuro che lavorerà bene, ha una rosa che non è inferiore a quella di molte altre squadre. Se il Catania vuole salvarsi deve tornare ad imporre la legge del Massimino. Negli anni i rossazzurri non hanno mai avuto un rendimento elevato in trasferta e hanno conquistato le salvezze nelle gare casalinghe. Occorre che tutto l’ambiente si compatti e che il vecchio Cibali torni ad essere il fortino inespugnabile delle passate stagioni.

    L’Udinese? Rispetto al Catania ha qualche calciatore di livello tecnico superiore però anche loro quest’anno non hanno iniziato benissimo. Collezionare sei sconfitte in undici partite non è un bel segnale. Ci sono delle difficoltà oggettive. Inutile nascondere che il rendimento di Di Natale a 36 anni non è più lo stesso. Oltretutto anche l’Udinese come il Catania, ha ceduto alcuni giocatori che lo scorso anno erano stati fondamentali, ma è una politica giusta per le società medio-piccole.

    Che partita mi aspetto? Il Catania gioca in casa e con la spinta del pubblico può essere favorito. Tuttavia bisogna stare ben attenti ai friulani che in contropiede sono pericolosissimi. Se dai campo aperto all’Udinese rischi grosso. La squadra di De Canio dovrà scendere in campo con grande determinazione, senza pensare alla classifica e giocando una partita vigorosa sotto l’aspetto atletico e fisico.

    Un ricordo della stagione 62-63? Quel Catania venne definito come “l’ammazza grandi” perché in effetti riuscimmo a vincere contro le prime della classe. Le vittorie più belle furono quelle contro l’Inter e contro la Juventus a Torino. Contro i neroazzurri giocammo gran parte della gara in dieci perché si era fatto male Calvanese e non c’erano sostituzioni a disposizione. Vincemmo quella partita per 1-0 contro la grande Inter dei vari Burgnich, Facchetti e Mazzola. Contro la Juventus di Sivori invece realizzai il gol più bello in rossazzurro. Ricordo ancora l’azione: mancavano dieci minuti circa, stavamo sullo 0-0 ed in una delle poche occasioni a nostro favore, recuperai palla sulla trequarti, in velocità saltai Castano della Juventus prima di lasciar partire una conclusione potente che si insaccò alle spalle di Anzolin. E’ uno dei ricordi più belli della mia carriera”. :ciao: :ciao:

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    Angelo,
    Guardo la classifica e mi piange il cuore vedere il Catania penultimo dopo 11 giornate :incavolato: :incavolato:

  75. Ip Address: 87.18.140.37

    Buonasera raga’!!!
    Ciao joe!!!
    Io non guardo la classifica da mesi!!! :piangere:

    Notte a tutti!!! :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa:

  76. Ip Address: 79.19.41.223

    joe non guardare la classifica che e meglio :incavolato: :incavolato: ciao giorgio :salve: :salve:

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    Castro: “Vincere a tutti i costi, con l’Udinese serve la svolta”
    Lucas Castro in conferenza stampa: “I goal sono inutili se non portano risultato. Mi trovo bene come interno od esterno di centrocampo ma mi adatto ovunque voglia il mister. Con Keko in campo riesco a giocare più avanti. Lopez sta dimostrando il suo valore. Leto lo dimostrerà, adesso sta meglio, prima aveva fastidio al ginocchio. Contro l’Udinese può essere la svolta. Si deve vincere”.

  78. Ip Address: 79.19.41.223

    MASCALUCIA (CT) – Approfondimento video. Il Catania prepara con dovizia di particolari la sfida contro l’Udinese. Il motto di De Canio è ‘la fretta è nostra nemica’. Così la conferenza stampa di Lucas Castro inizia con 45′ circa di ritardo. Fuori la prima giornata di autunno dentro la sala stampa, via alle domande. Che sia una nuova stagione anche per il Catania?

    Gol e sicurezze
    “Il goal? Si è sempre contenti quando ci si riesce. Ma se non serve per i tre punti è fine a sé stesso. Siamo sempre rimasti in partita, dopo il goal. Abbiamo sempre pensato di poter raggiungere il pareggio. Peccato non esserci riusciti. Contro l’Udinese abbiamo un’altra possibilità per venir fuori da questa brutta situazione. Sabato potrà esser il giorno giusto per poter vincere.

    Sconfitti ma..
    “Siamo usciti sconfitti ma compatti da Napoli. Non abbiamo vinto ma abbiamo giocato bene. Ho visto bene Lopez. Conosciamo tutti la sua classe. E’ tornato in forma e contro il Napoli l’ha dimostrato. Il rigore? C’era, anche se a noi difficilmente assegnano rigori in casa.

    Obiettivi
    “Sono tante le cose che non sono andate bene finora ma dobbiamo lasciarle alle nostre spalle per ricominciare. Anzitutto pensiamo alla salvezza, all’obiettivo collettivo, poi penserò a quello personale. Sarebbe far più goal dell’anno scorso (ne ha fatti quattro).

    Ruolo
    “Mi sento a mio agio nel ruolo di interno ed esterno sinistro di centrocampo ma posso giocare anche come ala. Il mister mi utilizza come vuole.

    Attacco
    “Com’è cambiato l’attacco? Sappiamo come gioca Maxi e come gioca Gonzalo. A seconda di chi gioca il mister dà sempre consigli. Leto lo vedo bene. Ogni tanto gli fa male il ginocchio ma in queste ultime settimane sta meglio. Quando avrà la possibilità dimostrerà il suo valore. E’ davvero forte.

    Meglio con Keko
    “La presenza di Keko mi permette di giocare e prender palla più vicino alla porta. Sta facendo bene e spero possa andar ancora meglio.

    Sabato, Udinese
    “Il pubblico stia sereno. Non ci si aspettava questo inizio di stagione ma confidiamo di poterci risollevare. Contro l’Udinese è una gara da vincere per forza. E’ una gara che può segnare il prima ed il poi di questa stagione. Dobbiamo approcciarci a questa gara nella miglior maniera possibile.

    :salve: :salve: :salve:

  79. Ip Address: 79.19.41.223

    una cosa positiva ce e che la bestia nera di natale non ce forza catania buona serata a tutti :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

  80. Ip Address: 87.1.41.117

    Buonasera a tutti . :salve:

    Un caloroso benvenuto a tutti i nuovi arrivati che spero siano sempre più numerosi e che soprattutto partecipino a questo forum con la determinazione dei veri tifosi del Catania…. :sciarpa:

  81. Ip Address: 79.36.152.198

    Buongiorno raga’!!! :salve:
    Ciao Mongibello e Angelo!!!
    Contro l’Udinese dobbiamo vincere perche’ non e’ piu’ la squadra forte degli anni scorsi,
    in piu’ gli manca Di Natale.

    Buona giornata a tutti!!! :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa:

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    buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro ciao giorgio e mongibello joe ma dove e finito il cuore che saltava Spolli e Monzon recuperano (La Gazzetta dello Sport)

    Spolli, Peruzzi, Monzon verso il recupero, Guarente che torna dalla squalifica. Il Catania recupera pezzi in vista del match di sabato con l’Udinese (via alle 18). Il tecnico De Canio sta allenando la squadra nel tardo pomeriggio per ambientarla a quello che sarà il clima meteo della partita per la quale continua la prevendita in città e nei punti vendita autorizzati della provincia

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    Alta tensione tifosisquadra «Impegnatevi!» (La Gazzetta dello Sport)

    “Di Natale duro: «Sì, siamo dellem…» Per l’infortunio starà fermo 7 giorni

    “«A Catania dovete mangiare l’erba». Ecco, in sintesi, il messaggio che gli ultrà dell’Udinese hanno voluto mandare alla squadra al termine dell’allenamento di ieri. Nessuna contestazione plateale,maun confronto vivace e, chissà, magari anche costruttivo per raddrizzare una stagione che sta prendendo una brutta piega. «Non ci interessano i risultati, ma vogliamo vedere in campo gente che s’impegna. Non dovete considerare l’Udinese una tappa di passaggio, la maglia va onorata», hanno ribattuto i tifosi. A queste latitudini è una sorta di evento, adesso si tratterà di vedere se il facci a faccia avrà l’effetto sperato. Guidolin e i leader Si sono presentati in 30 al Friuli e il primo con il quale hanno voluto parlare è stato il tecnico. Sabato, vigilia dell’Inter, il tecnico si era lamentato del contorno: «Pensavo che Udine fosse un ambiente diverso dal resto d’Italia e invece anche qui si contestano i giocatori. All’estero è diverso». La frase non è piaciuta anche perché al tecnico è stato fatto rilevare che più di qualche suo ragazzo non starebbe facendo vita da atleta. Poi è stata la volta dell’incontro con i tre leader, Di Natale, Pinzi e Domizzi, e solo in un secondo momento si è aggiunto il resto della squadra. C’è stato qualche attimo di tensione per un intervento di Danilo male interpretato, ma Di Natale ha rimesso le cose a posto. «Qua siamo tutti delle m… perché abbiamo 13 punti e stiamo facendo schifo. Lo sappiamo, voi siete eccezionali, ci avete sempre appoggiato anche quando siamo usciti dall’Europa con una squadraccia. Ma qui ci sono solo bravi ragazzi e in spogliatoio è tre mesi che parliamo per cercare di risolvere i problemi

    Udinese, scintille tifosi-Danilo (Corriere dello Sport)

    Di Natale salterà la trasferta di Catania. Il capitano, infortunatosi contro l’Inter, lamenta uno stiramento di primo grado al bicipite femorale sinistro per cui dovrà rimanere a riposo per una decina di giorni. Al termine dell’allenamento di ieri pomeriggio c’è stato poi un incontro-confronto abbastanza acceso tra la squadra bianconera e gli ultras, con gli animi che ad un certo punto si sono accesi dopo uno scontro verbale tra alcuni tifosi e Danilo.

    Udinese contestata. Di Natale salta Catania (La Gazzetta dello Sport)

    Udinese contestata a fine allenamento. È accaduto stasera al termine della seduta pomeridiana, quando una ventina di ultrà è scesa fin sulla soglia degli spogliatoi chiedendo di parlare con Guidolin e con l’intera squadra. Il tecnico bianconero ha avuto dunque un colloquio con i capi della Curva Nord bianconera, che da parte loro hanno chiesto il massimo impegno alla squadra. In particolare, i tifosi hanno chiesto ai ragazzi di tirare fuori gli attributi e di non considerare l’Udinese solo come tappa di passaggio. Il messaggio è stato poi ribadito a Di Natale e a tutti i giocatori, silenziosi in ascolto delle parole dei tifosi. A Udine una scena come questa non si vedeva da cinque anni, dalla gestione Marino. Alla fine capitan Di Natale e i ragazzi hanno promesso il massimo sforzo fin dalla prossima trasferta di Catania.solo catania tutto il resto e noia :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

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    :salve: :salve:

    ORE 22.20 – Autore: Livio Giannotta

    Iniziata la settimana più importante per il Catania. Quella della svolta, attraverso cui costruire le basi per risalire la classifica. Quella che deve portare alla preparazione ottimale di Catania-Udinese, partita troppo importante per il futuro. Mister De Canio si definisce un esteta del calcio, un amante del bel gioco ma nello specifico, sabato, c’è qualcosa che conterà più di qualsiasi altro aspetto: vincere. Non importa come. Perché dopo undici giornate di Serie A la classifica si presenta strana e comincia in qualche misura a delinearsi. Il Catania è lì, a quota sei punti e tre lunghezze dalla salvezza. Non sono molte, ma non possono permettere ai rossoazzurri di dormire sonni tranquilli. Del resto gran parte delle squadre al momento fuori dalla zona calda hanno compiuto passi avanti per evitare l’inferno della B. La formazione etnea, come ribadito più volte, ha tutti i mezzi per superare una situazione delicata, vanta un organico ampio e di qualità nonostante alcune cessioni eccellenti. E’ la mentalità che va ritrovata. In questo senso l’approdo di De Canio sulla panchina catanese sembra avere dato una scossa alla squadra.

    Quella col Chievo, in data 29 settembre, è l’unica vittoria del Catania in questo campionato e davvero in pochi, forse nessuno si sarebbe aspettato un avvio stagionale così intriso di problemi. A sostegno del Catania potrebbero arrivare le notizie provenienti dall’infermeria, recuperando almeno un paio dei tanti giocatori acciaccati. Ma a prescindere dagli uomini a disposizione sabato sarà importante che chiunque scenda in campo lo faccia con spirito di responsabilità, orgoglio e senso di appartenenza. Consapevole che battere l’Udinese significherebbe apportare consistenti benefici sul piano psicologico e di una classifica che, allo stato attuale, vede il Catania occupare una posizione che non gli fa onore. Perché quest’organico ha potenzialità largamente superiori. Probabilmente non è il Catania più forte di tutti i tempi, ma una rosa composta dal giusto mix di esperienza e gioventù con qualità ancora espresse solo in minima parte. De Canio è stato scelto da Pulvirenti proprio allo scopo di determinare un rendimento massimale dei giocatori nel più breve tempo possibile con la relativa composizione dell’amalgama. E qui si rivelerà essenziale la sua funzione di “mental coach”, di una figura capace di tirare fuori il meglio dai calciatori tramite il proprio bagaglio di conoscenze e la propria esperienza.

    A De Canio la preparazione non manca, unitamente alla voglia di rimettersi in discussione restituendo la vera identità al Catania. Il tempo però stringe e l’incontro con l’Udinese rappresenta un momento fondamentale per la stagione. Un momento in cui tutti, ma proprio tutti, devono remare nella medesima direzione per salvaguardare il patrimonio rossoazzurro. Compresi i tifosi, comprensibilmente delusi per la pochezza di risultati ma veri innamorati del Catania e, per questo, chiamati a recitare un ruolo da protagonisti sabato. Incitando a più non posso i propri beniamini che, sul rettangolo di gioco, sapranno certamente con quale atteggiamento affrontare l’Udinese. I segnali di risveglio ci sono, adesso occorre riversare sul campo la rabbia per i negativi risultati ottenuti trasformandola in energia utile per vincere ed infondere serenità all’ambiente. Perché tardare all’appuntamento con la conquista dei tre punti, stavolta, proprio non è possibile. (TuttoCalcioCatania.net) :salve: :salve: :sciarpa: :sciarpa:

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    Udinese, lesione al bicipite femorale per Di Natale
    di RedazioneAvversario 05/11/2013 6:49

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    Come evidenziato dal sito ufficiale della società friulana, “L’Udinese ha ripreso a lavorare in vista del prossimo match di campionato, in programma sabato 9 novembre, a Catania. La squadra si è ritrovata al centro sportivo “Dino Bruseschi” per una seduta singola di allenamento: riscaldamento tecnico, esercizi di rapidità, lavoro aerobico alternato a possesso palla hanno caratterizzato il pomeriggio del gruppo dei giocatori agli ordini di mister Guidolin. Hanno lavorato a parte Di Natale, Basta, Domizzi e Maicosuel.

    Come hanno evidenziato gli esami clinici il capitano bianconero ha riportato una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia sinistra. Maurizio Domizzi, invece, paga le conseguenze di un trauma lombare.ciao ciao

    Domani è prevista una doppia seduta alle ore 10 e alle ore 15.30.”

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    Stampa: Testa all’Udinese e.. palla a Castro

    Inutile guardare la classifica. E’ l’osservazione con cui si apre l’odierna rassegna stampa. Poi l’esortazione a pensare solo e soltanto all’Udinese. Il Catania si prepara alla gara di Sabato con più convinzione e gli stessi punti in classifica del dopo-Sassuolo. La squadra sta ritrovando la giusta forma, mentale e fisica, come anche importanti individualità. Vedi Castro.

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    Inutile guardare la classifica Ora la testa solo all’Udinese (LIve Sicilia)

    “Il Catania è rientrato da due trasferte consecutive che non hanno portato fieno in cascina: sabato al Massimino arriva l’Udinese in una sfida che diventa già decisiva.

    “L’ultima cosa da fare è guardare la classifica. La prima sarebbe, invece, quella di provare a capire chi, tra gli infortunati, potrà rispondere “presente” alla sfida del Massimino di sabato prossimo contro l’Udinese. In casa rossoazzurra si torna a lavorare. Le due trasferte consecutive in casa della Juve e del Napoli non hanno portato punti ma solo altri infortuni. Anche se, poi, c’è da dire che dal San Paolo si è tornati con la consapevolezza che questa squadra è tutt’altro che morta. Anzi. Mister De Canio al termine della sfida contro il Napoli è ritornato su una questione che aveva già evidenziato nel corso della sua conferenza stampa di presentazione a Torre del Grifo: “Questa è una squadra che ha la forza mentale per tirarsi fuori da questa situazione”. Detto, sottoscritto e firmato. Adesso, però, servono gli uomini. E con tre elementi rappresentativi out ancora per settimane come Barrientos, Bergessio e Plasil, occorre recuperare il possibile già prima della sosta del 17 novembre. Per sabato contro l’Udinese potrebbero essere (ri)convocati Spolli e Monzon: sarebbe già qualcosa anche a livello psicologico. Per il resto, piena fiducia a Maxi Lopez che se non altro a Napoli ha dato segnali incoraggianti. La strada è lunga. E soprattutto in salita.

    Castro alla ricerca dei gol partita (La Sicilia 05.11.2013)

    L’argentino verso la forma migliore. Contro l’Udinese le accelerazioni saranno determinanti

    Spiragli di luce. E di calcio dall’antico sapore. Il sapore della salvezza serena, che è l’obiettivo del Catania. Estrapoliamo dai ricordi in positivo il gol di Lucas Castro a Napoli. Un’azione dirompente, con il colpo di tacco di Maxi, il traversone basso di Biraghi, l’inserimento dell’argentino dalle retrovie. E, ci si chiede: allora, il Catania sa segnare ancora? E lo fa anche in maniera spettacolare. La crescita graduale di Castro è un sintomo che fa rima con risveglio. Quello di un gruppo che adesso, fin da sabato, dovrà dimostrare ben oltre l’impegno e ben oltre il gioco, a sprazzi messo in mostra in questo periodo di magra, se ci riferiamo alla classifica. Castro, dunque, potrebbe diventare, in attesa del rientro dei titolarissimi, uno dei simboli della rinascita. Tornerà il Castro della stagione passata, il jolly capace di agire a centrocampo, in attacco su più fronti, abile sotto porta? I segnali sono questi, tutti in chiave positiva. Adesso, Lucas, con due gol all’attivo è diventato quel che si dice il vice capocannoniere rossazzurro, dietro il lungodegente Barrientos (3 reti) e, soprattutto, è tornato l’uomo per tutte le stagioni che De Canio potrà impiegare anche contro i bianconeri, come converrà per sviluppare il gioco del suo Catania. Non ha parlato, Lucas, dopo il gol. Lo farà nelle prossime ore. Aveva la faccia triste, in aeroporto, al momento del rientro in sede. Isolatosi con la sua cuffia generosa di brani musicali rilassanti, Castro non ha commentato la sua impresa, perché non è l’impresa di una squadra che vince o che fa risultato. Non parlo, ha detto con cortesia e senza il suo solito sorriso. Ma i compagni l’hanno rincuorato, si riparte da quella combinazione vincente, sicuri che non sarà l’ultima, da qui alla pausa del 17 novembre. Un gol al Chievo, uno al Napoli. Castro ha cominciato la rincorsa del gol, sul campo continua i dribbling su spazi ristretti e cerca la superiorità numerica. Cerca la continuità di prestazioni che, dopo due infortuni muscolari, non sono state sempre di qualità eccellente. Insomma, Castro non sempre ha giocato secondo le proprie possibilità, ma sta lavorando per fornire il meglio. E si vede. I progressi ci sono. Lucas, quando ha parlato, si è sempre espresso in questi termini: «Devo recuperare il tempo perduto, ma sono fiducioso. Farò di tutto per conquistare lo spazio che merito e per aiutare la squadra in questo campionato, che possiamo sicuramente raddrizzare». Sabato, i rossazzurri saranno chiamati a una prova di forza, soprattutto a una concreta dimostrazione di crescita, già messa in evidenza al San Paolo. E Castro, se – come pare – dovesse andare in campo dall’inizio, potrebbe diventare determinante nelle ripartenze, quando si tratterà di superare il muro della fase difensiva friulana. Più gioco, più miglioro. Lo slogan che tutti i giocatori mettono davanti a ogni cosa è un’idea che, prima di tutto, balena ogni giorno nella mente di Lucas. Che si allena per diventare un uomo essenziale, che lavora per migliorare e diventare un classe 1989 che possa suscitare interesse generale.

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    Castro alla ricerca dei gol partita (La Sicilia 05.11.2013)

    L’argentino verso la forma migliore. Contro l’Udinese le accelerazioni saranno determinanti

    Spiragli di luce. E di calcio dall’antico sapore. Il sapore della salvezza serena, che è l’obiettivo del Catania. Estrapoliamo dai ricordi in positivo il gol di Lucas Castro a Napoli. Un’azione dirompente, con il colpo di tacco di Maxi, il traversone basso di Biraghi, l’inserimento dell’argentino dalle retrovie. E, ci si chiede: allora, il Catania sa segnare ancora? E lo fa anche in maniera spettacolare. La crescita graduale di Castro è un sintomo che fa rima con risveglio. Quello di un gruppo che adesso, fin da sabato, dovrà dimostrare ben oltre l’impegno e ben oltre il gioco, a sprazzi messo in mostra in questo periodo di magra, se ci riferiamo alla classifica. Castro, dunque, potrebbe diventare, in attesa del rientro dei titolarissimi, uno dei simboli della rinascita. Tornerà il Castro della stagione passata, il jolly capace di agire a centrocampo, in attacco su più fronti, abile sotto porta? I segnali sono questi, tutti in chiave positiva. Adesso, Lucas, con due gol all’attivo è diventato quel che si dice il vice capocannoniere rossazzurro, dietro il lungodegente Barrientos (3 reti) e, soprattutto, è tornato l’uomo per tutte le stagioni che De Canio potrà impiegare anche contro i bianconeri, come converrà per sviluppare il gioco del suo Catania. Non ha parlato, Lucas, dopo il gol. Lo farà nelle prossime ore. Aveva la faccia triste, in aeroporto, al momento del rientro in sede. Isolatosi con la sua cuffia generosa di brani musicali rilassanti, Castro non ha commentato la sua impresa, perché non è l’impresa di una squadra che vince o che fa risultato. Non parlo, ha detto con cortesia e senza il suo solito sorriso. Ma i compagni l’hanno rincuorato, si riparte da quella combinazione vincente, sicuri che non sarà l’ultima, da qui alla pausa del 17 novembre. Un gol al Chievo, uno al Napoli. Castro ha cominciato la rincorsa del gol, sul campo continua i dribbling su spazi ristretti e cerca la superiorità numerica. Cerca la continuità di prestazioni che, dopo due infortuni muscolari, non sono state sempre di qualità eccellente. Insomma, Castro non sempre ha giocato secondo le proprie possibilità, ma sta lavorando per fornire il meglio. E si vede. I progressi ci sono. Lucas, quando ha parlato, si è sempre espresso in questi termini: «Devo recuperare il tempo perduto, ma sono fiducioso. Farò di tutto per conquistare lo spazio che merito e per aiutare la squadra in questo campionato, che possiamo sicuramente raddrizzare». Sabato, i rossazzurri saranno chiamati a una prova di forza, soprattutto a una concreta dimostrazione di crescita, già messa in evidenza al San Paolo. E Castro, se – come pare – dovesse andare in campo dall’inizio, potrebbe diventare determinante nelle ripartenze, quando si tratterà di superare il muro della fase difensiva friulana. Più gioco, più miglioro. Lo slogan che tutti i giocatori mettono davanti a ogni cosa è un’idea che, prima di tutto, balena ogni giorno nella mente di Lucas. Che si allena per diventare un uomo essenziale, che lavora per migliorare e diventare un classe 1989 che possa suscitare interesse generale. :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve:

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    “Non cambierei la nostra buona prestazione con i 3 punti, specialmente ad inizio stagione”. Parlò così Vincenzo Montella qualche settimana fa al termine della sfida tra Inter e Fiorentina, persa immeritatamente dai viola. L’ex allenatore del Catania era rimasto talmente tanto soddisfatto della prestazione offerta dai suoi a San Siro da lasciare Milano con tanto ottimismo in vista del prosieguo della stagione, benché non avesse raccolto alcun punto.

    Il ragionamento dell’Aeroplanino, a conti fatti, non fa una piega e ben si sposa col momento attuale del Catania. La truppa guidata da Gigi De Canio è uscita dal San Paolo con le tasche vuote in termini di punti, ma con una ritrovata convinzione e tanto ottimismo. Se è vero che “ai punti” il Napoli ha meritato il successo, è altrettanto vero che con un pizzico di buona sorte in più i rossazzurri avrebbero potuto acciuffare un pareggio senza rubare nulla. Il tutto – elemento da non sottovalutare – con un organico ridotto all’osso in seguito alla ‘maledizione’ infortuni che sta colpendo con disarmante frequenza la squadra etnea.

    “Si riparte da Gyomber, Keko e Maxi Lopez”. Così hanno scritto in tanti nel ‘day after’ e – stando a quanto visto a Napoli – appare impossibile sposare una posizione diversa. Gyomber è la grande rivelazione di questo difficile avvio di stagione e non appena De Canio potrà disporre anche di Spolli, la coppia centrale ‘ideale’ potrà finalmente prendere vita.

    Keko, dal canto suo, è l’unico giocatore in grado di restituire alla squadra quell’imprevedibilità venuta meno con la cessione di Gomez. A differenza del ‘Papu’, lo spagnolo non ha nelle proprie corde la cattiveria nel puntare la porta avversaria, ma riesce tuttavia a creare superiorità numerica puntando con costanza l’avversario di turno. Caratteristica, quest’ultima, da non sottovalutare affatto in un Catania che fatica a trovare soluzioni offensive.

    E poi c’è Maxi Lopez, tornato ad essere soltanto ‘Maxi’. Quel ‘Lopez’, riappiccicatogli addosso dai tifosi nei mesi scorsi, e che sembrava un modo – quasi involontario – di voler prendere le distanze dall’ex idolo, è sparito nuovamente. Adesso Maxi è di nuovo Maxi. Con un numero diverso sulle spalle, ma pur sempre Maxi, l’eroe della salvezza conquistata nel 2011.

    Finalmente l’attaccante ha riconquistato la fiducia e l’affetto di buona parte della tifoseria, mettendo in campo grinta e determinazione. E quando Maxi Lopez dà il 100%, i risultati arrivano da soli. Contro il Napoli ha propiziato il goal di Castro e dato il la all’azione che sarebbe valsa il calcio di rigore del potenziale 2-2, se soltanto l’arbitro Irrati avesse avuto un po’ di coraggio in più. Gli manca ancora il goal, ma arriverà presto.

    Le vecchie ruggini sono state abbandonate, le orgogliose prese di posizione che hanno contraddistinto il rapporto tra il giocatore ed i tifosi non servono più a nessuno: adesso bisognerà soltanto remare tutti nella stessa direzione e, in una situazione del genere, Maxi – dopo i pesanti infortuni subiti da Barrientos, Plasil e Bergessio – appare essere l’unico ‘comandante’ in grado di trascinare il Catania lontano dalle brutte acque nelle quali naviga attualmente. :salve: :salve: :salve:

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    Ciao Gianpaolo, una simpatica iniziativa ‘Essere Gonzalo Bergessio’. Da dove e perché nasce?

    “Ti ringrazio. E’ una cosa a cui tengo molto. Credo sia importante fare sentire il sostegno alla squadra. Provare a risvegliare la passione sportiva con iniziative “non-convenzionali”. Tutto nasce all’indomani della trasferta di Torino, quando ho appreso della frattura al povero Gonza. Mi ero già stupito della sua forza di volontà, ma restare in campo, resistendo ad un dolore da frattura mi ha commosso. Mi sono detto: ‘Questa cosa va osannata ed utilizzata per ripartire’. Cercavo uno slogan forte che potesse veicolare il messaggio che, sono sicuro, Bergessio voleva e vuole mandare ai compagni e all’ambiente tutto (e io con lui). Ho pensato che di giocatori come lui ce ne vorrebbero tanti, che bisognerebbe clonarli, come si dice di solito. Ecco, da lì è nata l’idea di replicare le facce, prendendo a modello la locandina di un vecchio film, e mettere a disposizione la sagoma stampabile e ritagliabile del viso di Bergessio. Così tutti possono… ESSERE GONZALO BERGESSIO!

    Cosa pensi del momento che sta attraversando il Catania? Sei ottimista?

    “Il momento è difficilissimo, inutile negarlo, però ottimisticamente, è anche una grande opportunità per dimostrare compattezza e unità di intenti, tra società, staff, giocatori e tifosi. Mettiamola così, forse tutti noi avevamo fatto voli pindarici, quando invece bisognava essere ancora più umili che in passato. L’umiltà mista alla forza ed a un pizzico di fortuna, produce un probabile successo. Certo, la squadra poteva anche valere il sesto, settimo posto sulla carta, ma credo che per fare il salto di qualità definitivo, andrebbero raggiunti prima altri obiettivi. Come il pieno sfruttamento del vivaio, lo stadio di proprietà, conquiste imprescindibili, visto che si va verso un calcio sempre più condizionato dal “Fair-Play Finanziario”.

    Quale giocatore vorresti indossasse la maschera di Gonzalo….. in campo?

    “Facile, Lopez. Dovrebbe indossare quella maschera per tanti motivi: ha la responsabilità prima di tutto di segnare, deve dimostrare di avere ritrovato la “garra”, la “grinta in salsa argentina”! Poi deve farsi perdonare qualcosina dai tifosi, che ancora hanno negli occhi le grandi giocate del biondo argentino, nella sua prima stagione a Catania e voglio dimenticare certi suoi comportamenti. Comunque tutti dovrebbero giocare con quella faccia da guerriero che il buon “Lavandina” ci ha abituato a mostrare in tutte le sue partite!

    Se Gonzalo potesse ascoltarti, cosa vorresti dirgli?

    “A Gonza dirò che il gesto di restare in campo fratturato contribuirà, ne sono certo, a salvare questa squadra dalla retrocessione e sarà ricordato dai veri tifosi rossazzurri come un comportamento fantastico, raro, forse unico, in un calcio, quello italiano, ormai povero di valori sportivi, come lui, ahimè, sa bene!

    Cosa ti aspetti dalla partita contro l’Udinese?

    “Mi aspetto una partita memorabile, non esagero, combattuta come una battaglia, dove rischieremo di andare sotto, ma poi riusciremo a fare nostri i 3 punti che serviranno per “ricucire” la classifica! La dedica andrà fatta a lui, Gonzalo Bergessio! :sciarpa: :sciarpa: :sciarpa: :salve: :salve: 😆 😆 😆

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