Si ricomincia. Al termine della pausa invernale e con il mercato invernale che ha riaperto i battenti tre giorni fa senza ancora colpi di interesse per la nostra squadra se si esclude l’arrivo di Pastore nell’organigramma societario e del portiere Farroni oggi già titolare contro il Benevento di Auteri.
Proprio a distanza di circa un anno, ultima di andata allora, prima di ritorno adesso, il Catania riusci’ a battere sul loro campo i giallorossi con quattro reti a zero, con due gol di Chirico’, di Zammarini e Deli.
Anche la partita dí ritorno ci arrise con un punteggio meno ampio, solo un gol ma decisivo di Cianci, indispensabile per scacciare i demoni dei play out nei quali la nostra squadra era ad un passo dal precipitarvi e lanciare il Catania nei playoff da posizione privilegiata dopo la vittoriosa finale coppa.
Pure all’andata di questa stagione un solo gol permise al Catania di avere ragione dei campani e a siglarlo ci pensò Carpani facendoci illudere di essere una squadra schiacciasassi, ma dopo già venti partite il giudizio è calato vuoi per gli infortuni che hanno debellato la rosa, vuoi per la poca incisività in attacco nonché’ da alcune disattenzioni difensive che hanno comportato la perdita di pesanti punti in classifica.
Importante questa sfida pomeridiana che la squadra di Auteri ha affrontato con Manfredini in porta attesa l’indisponibilità di Nunziante poi difesa a quattro con Oukhadda, Berra, Capellini e Tosca, con Talia e Viviani davanti alla difesa, a centrocampo Lamesta, Manconi e Simonetti con Perlingeri punta centrale.
Anche per il Catania novità tra i pali con Farroni protetto dai difensori Castellini, Quaini e Gega, a centrocampo Jimenez e De Rose con ai lati Raimo e Anastasio ed avanti Carpani e Stoppa ad assistere Inglese.
Una bella giornata di sole accoglieva le due squadre e i circa ottocentocinquanta tifosi etnei che già da due ore prima dell’incontro avevano cominciato ad occupare i seggiolini della curva Nord a loro riservata nel bel complesso infrastrutturale del Vigorito che presentava un impeccabile manto verde sul quale i ventidue in campo, al fischio di inizio del signor Sfira di Pordenone, cominciavano a sfidarsi dopo il minuto di raccoglimento per la dipartita di Aldo Agroppi, con il Catania in completo bianco e i sanniti in completo sociale giallorosso.
Era il Catania la formazione più intraprendente pronta ad aggredire i portatori di palla avversari recuperando palloni su palloni senza tuttavia impensierire il portiere avversario.
Sulla sinistra il Catania appariva leggero ed infatti da quella parte la prima occasione giallorossa con Lamesta al quindicesimo che tirava alto poi sempre lui a calciare in porta al diciottesimo ma Castellini miracolosamente deviava di testa il pallone indirizzato nello specchio ma alla terza occasione il settantatré irpino, sempre dalla sinistra, insaccava il pallone portando al ventunesimo i padroni di casa in vantaggio.
Il Catania non si perdeva d’animo e un bel cross di Jimenez dopo sei minuti, raccolto di testa in piena area da Inglese, gonfiava la rete della porta difesa da Manfredini.
Il pareggio faceva lievitare il gioco a centrocampo ma due le fiammate etnee che anticipavano il duplice fischio: prima Stoppa ci provava ma il suo tiro veniva parato dal portiere e poi sempre lui, Inglese, davvero una spina nel fianco della difesa campana, deviava di esterno destro il pallone sfiorando il palo.
La ripresa iniziava senza sostituzioni per entrambe le squadre ed era il Catania a trovare il gol del vantaggio grazie ad un bellissimo tiro a giro di Jimenez che andava a piazzarsi aderente al palo di destra senza che Manfredini poteva far nulla.
Il vantaggio spingeva mister Toscano al primo cambio: era l’ammonito Gega, in difficoltà nella marcatura dello sgusciante Lamesta a lasciare il campo per Lunetta al cinquantaseiesimo e toccava ad Anastasio arretrare in difesa.
Il primo cambio per il Benevento arrivava al sessantesimo con Lanini per il difensore Berra e Toscano rispondeva richiamando in panchina l’altro ammonito Stoppa per D’Andrea e Raimo per Guglielmotti.
Al minuto sessantatré Inglese, davvero in giornata super, impegnava a terra Manfredini segnalandosi come unico solitario terminale offensivo pericoloso della squadra.
Al sessantacinquesimo altri cambi per il Benevento con Pinato e Acampora per Viviani e Perlingeri.
Al settantunesimo tegola in casa rossazzurra con Jimenez costretto ad uscire per infortunio ed al suo posto finalmente Di Tacchio dopo il lungo stop subito ma anche Carpani rientrava in panchina lasciando il posto a Verna.
Da questo momento, come giustamente rilevato anche dal tecnico Toscano, il Catania cercava di chiudersi e la differenza, sempre a detta del tecnico nel post partita , la facevano i cambi dei sanniti che andavano a pareggiare con il nuovo entrato Lanini che riusciva a segnare con una girata volante al settantaseiesimo.
Nemmeno il tempo di mettere la palla al centro che ancora lui, Lanini, di testa impegnava Farroni ma sulla sua ribattuta si avventava Simonetti che portava in vantaggio i suoi.
Sul finire, miracolo di Manfredini su Inglese che impediva il meritato pareggio etneo ma dall’altra parte anche Farroni, con un pregevole intervento, evitava l’umiliazione del quarto passivo.
Nei cinque minuti di recupero ancora Inglese tirava quella che doveva essere la rete del giusto pareggio ma ancora Manfredini miracoloso (ma questo e’ il portiere di riserva dei giallorossi?) diceva di no alla punta etnea.
Strana questa partita che il Catania non meritava affatto di perdere ma questa squadra deve riflettere solo sui suoi errori difensivi, che fanno aumentare i rimpianti come accaduto al termine delle trasferte di Giugliano ed Avellino.
Stasera tutta la squadra e’ chiamata a fare il mea culpa per essersi chiusa in trincea a venti minuti dalla fine senza avere la maturità e la malizia di tenere duro sino alla fine senza subire gol e facendosi infilzare come un pollo da due spiedi in soli tre minuti.
Troppo fragile mentalmente questo Catania privo anche di leader in campo e fragile anche sul piano fisico visti gli infortuni a raffica cha hanno caratterizzato questa mezza stagione.
Occorreva oggi stare attenti in particolare a Lanini, un giocatore a cui Auteri riserba spesso il secondo tempo ed e’ stato lui in taluni match a dare quel tocco il più alla squadra sannita oramai distante da quella rossazzurra dodici punti.
Fragilità e attacco che non può contare che solo sui gol di Inglese, unica punta di peso del mercato estivo e con Jimenez e Stoppa sicuramente elementi su cui contare ma che non si sono ancora calati appieno nella mentalità’ di questo girone, con Carpani a battagliare in posizioni non afferenti al suo ruolo spesso per le emergenze a centrocampo, privato per quasi tutto il girone d’andata di Di Tacchio, De Rose e Sturaro ai quali si e’ aggiunto anche Ierardi che aveva iniziata bene la stagione come del resto Anastasio e Guglielmotti ma adesso solo brutte copie dei due leoni di fascia di inizio campionato.
In questo marasma generale sono rimaste intonze le certezze Castellini e Quaini, guardacaso oggi portieri aggiunti che hanno salvato di testa e di spalla due gol fatti degli avversari.
Non sappiamo ancora cosa porterà in casa etnea il mercato ma le caselle da riempire non sembrano poche.
Ma cosa può offrire un mercato di gennaio ad una squadra settima in classifica più per suoi demeriti che per merito delle antagoniste? L’augurio di non ricorrere alla frenesia del prendere tanto per prendere magari giocatori dal passato radioso ma oggi ai margini delle loro attuali squadre: ci siamo passati.
Rivolgersi a svincolati o ad atleti infortunati ? Basta.
La speranza che il DS Faggiano, coadiuvato dal nuovo direttore Pastore, riescano ad individuare giocatori sani, promettenti giovani vogliosi di emergere per affidarli alle sapienti cure del tecnico, strutture permettendo dove farli allenare.
Ottimo articolo di raggio libero soprattutto il titolo POLLI , perché in meno di due minuti ci siamo fatti fregare tre punti , ma soprattutto abbiamo messo fine alla promozione diretta in B . Ora ci rimane solo la speranza della lotteria dei playoff
Non ci posso ancora credere, è a pensare, che siamo andati in casa della capolista abbiamo fatto un’ottima partita a tratti anche dominata e da veri POLLI in due minuti abbiamo bruciato quando di buono avevamo fatto per tutti i novanta minuti. invece loro con tre tiri in porta si sono portati l’intera posta in palio . Certo che a portieri invertiti l’avremmo vinto
Fino al settantesimo avevamo messo sotto, con merito, il Benevento ma le partite durano 90. In effetti negli ultimi 20 minuti ci siamo comportati da Polli facendo qualche sostituzione azzardata e generosi regali difensivi stile Befana.
Oltre ai 2 gol ricordo 6 azioni nitide per segnare: 3 Inglese, 1 Carpani, 1 Stoppa, 1 di Castellini, contro 2 del Benevento. Questa è la sintesi della partita..
Il calcio è imprevedibile ma la fortuna bisogna anche saperla cercare e non sfidarla.
Ieri ero lì, insieme a tantissimi cuori rossazzurri, arrivati con carovane di macchine e pulmini. Noi c’eravamo, tanti tifosi a casa pure, anche i nostri calciatori giustamente come ha evidenziato Vincenzo hanno tenuto il campo bene .
Dagli spalti davanti a noi il cronometro scandiva che mancavano solo venti minuti per una meritata vittoria anche se il nostro settore di sinistra era stato messo a dura prova da Lamesta ma reggevamo con i difensori e i centrocampisti con Castellini che evitava un gol fatto.
Poi l’infortunio di Jimenez, poi i cambi con quei titolari diventati riserve da qualche partita e non si e’ capito più niente .
Dopo i cambi (nostri e del Benevento)
la partita ha cambiato volto!!!
Fino ad allora il Catania aveva fatto un’ottima partita e se avesse concretizzato (come sempre!!!) le occasioni create avrebbe chiuso la partita.
Determinante il loro portiere.
Bellissima la rete di Jmenez, mi ha ricordato Barrientos.
Occasione sprecata ancora una volta.
Non so cosa decideranno di fare nel mercato di gennaio, ma la situazione generale è pesante per i motivi che in gran parte tutti conosciamo.
Auguri a Faggiano per la sua salute.
Dice bene Cataneseanapoli che dopo i cambi non si è capito più niente. Abbiamo giocato 20 minuti con tre giocatori che al massimo solo UNO poteva essere rischiato di stare in campo a regime ridotto: D’Andrea fino a giovedì con febbre, Di Tacchio 4 mesi fermo e Gugliemotti fuori uso da tempo.
Ormai tutti conosciamo le caratteristiche dei nostri giocatori e viene difficile capire cosa ha spinto Toscano tenere in panchina l’unico difensore di ruolo Ierardi che avrebbe potuto sostituire Gega in forte difficoltà con Lamesta. bastava spostare Castellini a sx, lasciando Anastasio nel suo ruolo naturale visto che sicuramente non è difensore. Giustifico questo errore se Ierardi venne convocato solo per fare numero e non in condizioni di giocare.
Aveva il jolly Lunetta che avrebbe potuto prendere il posto di Stoppa, Raimo o Carpani,
uno di questi tre, a mio avviso, aveva ancora benzina nelle gambe per rimanere in campo ed infine Verna che per caratteristiche l’unico avrebbe potuto prendere il posto di Jimenez o Carpani .
Gli ultimi 20 minuti con tre difensori di ruolo sicuramente avrebbero fatto meglio, i guai sono arrivati quasi sempre dalla parte dx del Benevento, hanno capito il nostro punto debole e battevano sempre quella zona.
Ironia della sorte le Streghe che ricevono doni alla vigilia della Befana ed Auteri ringrazia.
Se la partita l’abbiamo persa (anche se immeritatamente) qualcosa non funziona e continua a non funzionare.
Non mi voglio assolutamente sostituire a Toscano ma forse il ruolo di Castellini andrebbe rivisto.
Per mesi abbiamo “giustificato” le prestazioni negative anche perché avevamo i titolare del centro campo tutti infortunati!!!
So di essere ripetitivo, ma la squadra dell’anno scorso non andava smantellata e regalare la partita di coppa al Trapani a mio avviso è stato un errore.
Se non si riescono a piazzare tutti, qualche elemento fuori rosa potrebbe essere utile invece di andare cercare altre scommesse in giro……
Ripeto !!! La verità che in due minuti ci siamo giocati la corsa al primo posto e molto probabilmente anche quest’anno saliremo il prossimo c’è poco da aggiungere
20 minuti giocati alla grande 1:0 per loro……………. ribaltiamo la partita 1:2 e credo anche con merito e in due minuti riusciamo a farli arrivare al 3:2 ha ragione raggio libero
SONO DEI POLLI
ho letto nella gazzetta dello sport che siamo i primi a spendere per i giocatori (circa 12 millioni) direi che se é vero pagano profumatamente i giocatrori e anche l’allenatore
Io al posto di Pelligra mi incazzerei veramente

Al di là del risultato non ci sono 12 punti di differenza, avevamo la partita in pugno,peccato