Ridateci l’adrenalina perduta

 Scritto da il 8 Marzo 2025 alle 21:42  Aggiungi commenti
Mar 082025
 

Non vedere più il Massimino stracolmo, osservare tanti tifosi lasciare i seggiolini ed uscire anticipatamente dallo stadio a partita in corsa; cercare di vedere una via d’uscita da questa situazione con la dirigenza che minimizza quello che sta accadendo attorno a sé o lo ritiene un percorso di crescita, un fossato con da una parte il castello in aria fatto di promesse e dall’altra parte un’arido deserto di quello che una volta era un verde prato fiorito con alberi da frutto che sfornavano campioni in quel decennio radioso lontano anni luce da adesso.

Sembra riviversi la gioventù delle fiabe dove brutti maghi, bacchetta magica in mano, riuscivano ad inaridire tutto a seguito dei loro incantesimi.

Qui non ci sono maghi cattivi, ma persone che si sono fatte carico di un fallimento e dal nulla hanno costruito una rosa competitiva e in una sola stagione riportato il nostro Catania tra i professionisti.

Forse quello il loro limite, altro affrontare un campionato professionistico in specie quelli del girone C che deve essere preventivamente conosciuto, così come i giocatori e le caratteristiche degli stessi in un campionato ove oramai dominano velocità, aggressività, spavalderia e cattiveria agonistica, poca la tecnica individuale e il curriculum vitae da leggere, tanto invece da studiare dai grafici e dalle disamine dei tempi, infortuni subiti e minutaggi dei calciatori che si intende ingaggiare.

Ecco spiegato, secondo chi scrive, il problema principale a cui va indissolubilmente aggiunto il fatto che un centinaio di giocatori in tre stagioni, l’ottanta per cento saliti sull’autobus e poi scesi alla prima fermata del calciomercato, non possono costruire un castello solido, ma un maniero senza fondamenta pronto a crollare al primo vento settembrino.

Prendersela col sovrano chiamato alla maestà in un territorio a lui poco noto non è giusto ma è lui e non chissà chi altro a doversi far sentire, specialmente quando le cose non vanno bene e non viceversa, o ad interpretare bene i segnali che arrivano dalla sua corte non lasciando che si continui su quel discorso “se il popolo non ha pane, dategli le brioche”, queste rappresentate da giocatori con problemi fisici o non adatti per caratteristiche ad una piazza ambiziosa come quella rossazzurra.

Ambiziosa e paziente ed adesso stanca a cui e’ stato rubato, oramai da tante  domeniche, il giusto mordente che l’adrenalina regala e la voglia di guardare quotidianamente  la classifica.

Così queste nove rimanenti partite o almeno due in meno sicuramente,  saranno vissute con l’amore di sempre verso la maglia ma tegole inutili per la  costruzione di quel tetto, di quelle infrastrutture assenti e necessarie ancora ipotizzate e non realizzate.

E la prima partita delle restanti  e’ andata in scena a Latina, con la  sconfitta subita all’andata da vendicare e i ragazzi di Toscano ci sono riusciti pur con le solite note e tragicomiche assenze.

Vittoria troppo larga per quello che abbiamo visto nel primo tempo con la squadra nerazzurra scioltasi come neve al sole, pur essendo andata in vantaggio per un galeotto rimbalzo della palla ad un metro dal portiere.

All’inizio i nerazzurri si erano  schierati con Zacchi in porta, in difesa Vona, Marenco e Motolese, esterni l’ex Rapisarda a destra e Improta a sx, a centrocampo Riccardi, Petermann e Gatto ed il trio di attacco formato da Mastroianni ed Ekuban.

Il Catania rispondeva con Dini, trio difensivo composto da Ierardi, Di Gennaro e Allegretto, sugli esterni Raimo e Lunetta con centrali Quaini e De Rose e in avanti Jimenez e Luperini in appoggio a Montalto.

Una bella giornata di sole accoglieva le due formazioni che scendevano in campo precedute dalla terna arbitrale agli ordini del signor Sfera della sezione di Pordenone e presenti, malgrado tutto, circa trecento tifosi etnei.

Completo nero per i giocatori di casa e bianco con inserti rossazzurri per gli ospiti che al quarto minuto si mangiavano le mani per una grande occasione capitata sul piattone destro di Di Cennaro che calciava a colpo sicuro su calcio d’angolo di Jimenez ma la palla usciva a fil di palo.

La partita sonnecchiava  tra due squadre che non avevano più nulla da dire al campionato ma al trentaquattresimo Jmenez, incuneatosi in area avversaria, veniva chiuso a sandwich da due avversari ma per l’arbitro, ancora una volta per la terza partita di seguito, tutto era regolare.

Tre minuti dopo Quaini in versione mezzala lanciava Lunetta in area ma il ventitré etneo veniva contrastato da Rapisarda, i due si toccavano ma tutto regolare e la partita proseguiva senza patemi e senza regalare phatos ad alcuno.

Al quarantesimo bel triangolo Raimo -Jimenez – Raimo che ricevuta palla in corsa calciava trovando Zacchi alla parata.

Tre minuti dopo era Rapisarda a provarci ma il suo tiro finiva fuori lambendo l’incrocio dei pali.

La ripresa iniziava con due cambi per Boscaglia: Zuppell e Crecco per Motolese e Mastroianni e il Latina guadagnava subito  l’angolo senza creare problemi agli etnei che con la palla sul piede di Jimenez veniva atterrato dal neo entrato Crecco che finiva nell’elenco dei cattivi come nel primo tempo Motolese.

Al cinquantunesimo una discesa di Ekuban con annesso suo tiro dalla distanza batteva sul terreno davanti a Dini e finiva in rete.

Palla al centro e Catania che ripartiva guadagnando subito una punizione che De Rose calciava in area con Lunetta che di testa la appoggiava al centro dell’area intercettata col braccio da Marenco e stavolta il rigore non poteva che essere assegnato.

Dal dischetto si portava Montalto che di piatto spiazzava Zacchi pareggiando la partita.

Al sessantesimo cambio etneo con Frisenna che sostituiva Luperini ed appena entrato guadagnava il giallo fermando un avversario e poi era De Paoli a rilevare un evanescente Montalto visto solo dal dischetto.

Il Latina accusava il colpo ed era il Catania a trovare il secondo gol con Jimenez che agguantava la palla al limite dell’area, bruciava al ventisettesimo della ripresa in corsa tre avversari e scaraventava il pallone in rete realizzando un gol stupendo da veterano di altra categoria.

Il Latina, debole strutturalmente, perdeva del tutto le sue certezze mentre il Catania li acquisiva.

Boscaglia provava a rimescolare le carte mandando in campo Saccani e l’ex Ndoj per Improta e Riccardi al settantottesimo ma la mossa non sortiva alcun effetto e sul finale arrivava il colpo del ko grazie ad un altro rigore conquistato da Frisenna sgambettato da Ndoj in piena area all’ottantaduesimo dopo che un minuto prima Lunetta spediva sul palo la palla del probabile 3/1.

Il rigore,  battuto impeccabilmente stavolta da Jimenez a sette minuti dalla fine, consegnava la vittoria al Catania, solo per la cronaca si verificava l’entrata in campo per i nerazzurri del terzo ex Bocic per  Petermann, di Gega al posto di Lunetta e l’autorete di Saccani che portava a quattro le reti etnee.

Il triplice fischio consegnava questa partita alle statistiche ma si spera che il largo successo non riempia i polmoni della società facendo apparire questa vittoria come la panacea di tutti i mali o lo zuccherino che possa alleviare o addirittura cancellare i problemi in seno alla società sulle tematiche legate alle infrastrutture e sugli staff affiancati alla rosa che, se non sconvolta, dovrà necessariamente essere rivista per il prossimo campionato.

Questa bella vittoria tuttavia pare riportarci ai tempi Covid durante il quale tanti hanno perso il sapore del gusto.

Una vittoria che cambia poco o nulla lo stato delle cose con il Catania lontanissimo dalle posizioni di testa, quindi una vittoria che lascia indifferenti, privi di quell’adrenalina che si respira ai primi posti dove per tradizione, ambiente, storia, dovrebbe battagliare la nostra squadra.

 

 

 

 

  8 Commenti per “Ridateci l’adrenalina perduta”

  1. Ip Address: 151.81.67.95

    Si torna a vincere dopo un mese e sempre in trasferta , infatti ultima vittoria risale contro l’allora capolista Monopoli con 1-2 oggi il risultato ancora più rotondo 1-4 e quinto risultato utile consecutivo 3 pareggi e 2 vittorie . Detto questo non mi esalto più di tanto dopo aver visto un primo tempo noiosissimo il secondo il Latina pian piano a cominciato a sgretolarsi

  2. Ip Address: 151.81.67.95

    Alla redazione avete pubblicato lo stesso articolo della settimana scorsa solo la foto e aggiornata 💪🤣

  3. Ip Address: 2a01:827:3d10:7301:25bb:ad51:59e7:d4f3

    A Latina vista partita mediocre come quelle contro Altamura e Foggia e tante altre; è cambiato il risultato e solo l’Arbitro più bravo o onesto che ha concesso i due rigori netti applicando alla lettera il regolamento
    .
    Quando si citano solo il numero dei rigori a favore o contro non si chiarisce con esattezza se una squadra è stata danneggiata o meno dagli arbitraggi, infatti, per dare un dato esatto e trasparente necessita citare anche “quanto sono rigori netti e gol regolari non concessi e quanto rigori e gol irregolari sono stati dati agli avversari” per non parlare dei cartellini gialli ed espulsioni.che condizionano l’andamento delle partite. Ricordando questo non sto dicendo che il discorso Arbitri ha condizionato la stagione del Catania ma solo che ha contribuito in modo sostanziale.ad aggravare la situazione.

    Alla luce di quanto sopra visto che non è cambiato niente inutile illudersi !!!!

  4. Ip Address: 2a0e:41e:322b:0:4418:8283:9723:409f

    Che dire, almeno la vittoria c’è stata e noi trascorriamo una domenica serena.
    Sono convinto che questa squadra, con Guglielmotti, Inglese, Stoppa, Anastasio e Di Tacchio, avrebbe altre cose da dire.
    Sempre Forza Catania.

  5. Ip Address: 188.217.57.127

    Primo tempo senza particolari emozioni.
    Secondo più vivo, vittoria meritata contro una squadra che rispecchia la propria classifica.
    Se riusciamo finalmente a dare continuità ai risultati, con il rientro degli infortunati, potremo giocare i playoff con qualche chance (società permettendo).
    Buona settimana a tutti

  6. Ip Address: 109.53.239.123

    Partita vinta bene così ma la strada è lunga per la serie B. Concordo con i nomi fatti da Mongibello ma i loro sostituti di qualità e sostanza sono necessari per non trovarci come adesso.
    Castellini deve essere ben sostituito e per l’anno prossimo lamento due attaccanti validi in appoggio ad Inflese che merita di rimanere così come spero che Jimenez rimanga in rossazzurro

  7. Ip Address: 2a02:b027:10:b4fc:f8d1:2e44:1fee:6999

    È iniziato il VIA VAI Ciccio Lodi non è più brend ambassador del Catania

    Il Catania Football Club rende nota la risoluzione consensuale del legame contrattuale con il brand ambassador Francesco Lodi.
    L’ex calciatore rossazzurro spiega: “Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di partecipare alla rinascita del calcio in questa città, alla quale sono profondamente legato. La mia scelta di concludere il rapporto professionale con due anni d’anticipo rispetto alla scadenza prevista è dettata esclusivamente da motivi familiari. Con il cuore, sarò sempre al fianco del Catania”.
    Il presidente Rosario Pelligra aggiunge: “Per il nostro club, Ciccio Lodi è stato importante e sarà sempre un amico: all’uomo e al professionista, auguriamo semplicemente il meglio”.
    #11marzo #CataniaFC

  8. Ip Address: 188.217.57.127

    Bentornato Direttore Faggiano

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