La sorprendente vittoria di mercoledì scorso contro il Pescara ha portato tanto entusiasmo nell’ambiente rossazzurro peraltro al cospetto del patron Pelligra, dichiaratosi pronto a rinforzare la squadra già nell’oramai prossimo mercato di riparazione invernale.
Se dovevano esserci epurazioni sembrava più difficile dopo quella partita, perché dal primo all’ultimo dei giocatori utilizzati avevano dimostrato di poter ben figurare in questo girone C fatto di corsa ma anche di cinismo, di determinazione e di volontà e se a queste caratteristiche aggiungiamo un po’ di tecnica individuale e il gioco di squadra, si completa il quadro del giocatore tipo che vogliamo vedere sempre in campo.
Certamente non e’ che con il passaggio del turno in coppa siano di colpo spariti i problemi: non disponiamo di una punta di diamante in avanti tenuto conto che il buon Di Carmine ha i suoi anni e non si può pretendere di contare su di lui per tutto il girone di ritorno play off compresi e con Sarao fuori dal progetto societario, un attaccante o meglio due sarebbe indispensabile reclutarli, anche perché Dubiskas non ha ancora convinto del tutto, Popovic un giovane di prospettiva, Bocic, De Luca e Chirico’ esterni di ruolo ed affidar loro la responsabilità del peso offensivo pare una scommessa che il Catania non si può permettere.
Non a caso che i marcatori contro i biancazzurri siano stati un difensore ed un mediano ma si sa che da quando il calcio esiste, i gol si aspettano dagli attaccanti.
Palesi anche contro il Sorrento le deficienze in attacco nello scacchiere rossazzurro: assenti Di Carmine e Sarao in avanti, le scelte erano limitate così come contro il Pescara ma anche in altri ruoli sussistevano delle defezioni come quelle di Ladinetti, Rizzo, Bouah e Silvestri.
Scelte quasi scontate per il mister labronico sulla falsariga di quelle effettuate in coppa, ma convocato e schierato a sorpresa dal primo minuto in attacco De Luca, bloccato da una squalifica contro il Pescara, sostenuto da Marsura, Rocca e Chirico’.
In mediana i soliti Quaini e Zammarini e difesa confermata in blocco quella vittoriosa contro il Pescara.
Ogni partita e’ a se, come dimostrato anche dalle gare disputate contro Messina e Pescara, brutta e bella copia di questo Catania camaleontico che oggi si trovava ad affrontare una formazione simile, capace di pareggiare facendo vedere i sorci verdi in esterna alla Juve Stabia e Foggia e vincendo addirittura a Latina e Francavilla per poi perdere in casa con il Monterosi e domenica scorsa con il Brindisi.
Tenuto conto che i migliori risultati sono stati raggiunti in campo esterno dai rossoneri campani, ecco che la partita di stasera non doveva essere minimamente sottovalutata dai nostri ragazzi anche se in formazione rimaneggiata per le pesanti assenze.
Non dimentichiamo che il Sorrento ci aveva battuto nella pool scudetto a fine stagione scorsa per 2-0.
Il tecnico Maiuri in spolvero in queste ultime uscite, ha proposto il solito 4/3/3 fatto di corsa ed intensità con Del Sorbo tra i pali, l’ex Blondett in difesa con Fusco, Loreto e Todisco sulla fascia opposta, a centrocampo De Francesco, Cucurullo e La Monica e in attacco Badije, Vitale e Ravasio.
Respinta dal TAR siciliano la possibilità per i tifosi di assistere a quest’ultima partita interna prima della sosta natalizia, un Massimino quasi spettrale ha accolto le due squadre ed al fischio d’inizio del signor Matteo Canci di Carrara il Sorrento in completo bianco batteva il calcio di inizio ma era il Catania in completo rossazzurro a dover fare la partita con i campani che dimostravano di avere gamba, pressando i rossazzurri nella loro metà campo, facendo capire da subito che non sarebbe stata una partita facile per gli etnei.
Il primo tiro in porta lo effettuava Chirico’ spedendo a giro di poco fuori il pallone al quinto minuto e al tredicesimo, su punizione, la sfera in area veniva colpita di testa da Castellini con poca fortuna.
Chi pensava di trovarsi davanti un Sorrento arrendevole e chiuso in difesa, rimaneva deluso e grazie a questo atteggiamento, la partita scivolava piacevole anche se le fasce venivano poco sfruttate da ambedue contendenti.
Al diciassettesimo grande partenza sulla fascia sinistra di Marsura che appoggiava sull’asse De Luca Rocca il cui cross, raccolto da Chirico’, veniva poi tamponato da un difensore in angolo.
In questo inizio di partita sembrava il 32 l’uomo più pericoloso tra i rossazzurri che andava al tiro anche al venticinquesimo però oltre la traversa.
Alla mezz’ora la partita non offriva spunti di interesse e ci pensava l’arbitro a movimentarla, distribuendo due gialli discutibili prima a Lorenzini e poi a Di Loreto.
Due minuti dopo occasionissima per il Sorrento sui piedi di vitale lasciato libero da ottima posizione ma per fortuna il suo tiro si perdeva alto sul fondo.
Al minuto trentatré De Luca in piena area veniva contrastato durante il tiro diretto verso la porta da un difensore ma per l’arbitro non era punibile di calcio di rigore.
La partita scivolava verso il quarantacinquesimo senza emozioni con due squadre che si bilanciavano giocando quasi alla stessa maniera ma in queste partite sono i particolari a fare la differenza ed infatti al quarantaduesimo De Francesco ci credeva e, a sorpresa, scagliava un siluro da oltre trenta metri che si insaccava alla destra di Berhers apparso lento nel tuffarsi ed il Sorrento passava in vantaggio .
Il primo tempo si chiudeva mestamente e la ripresa, senza variazioni agli undici iniziali, ricominciava con un Catania lento ed impacciato davanti ad un Sorrento che pareva a suo agio nel contrastare un gioco prevedibile ed assente dei rossazzurri in particolare nelle finalizzazioni, lasciate al solito Chirico’ il cui goniometro da qualche tempo appare oramai fuori fase.
Se gli attaccanti non cavavano un ragno dal buco, erano ancora i difensori a provarci prima con Rapisarda di testa ma era un passaggio al portiere, un giovanotto di diciannove anni che grazie alle polveri bagnate dei nostri, appariva un gigante nella sua area anche perché i padroni di casa non sembravano riuscire a segnare nemmeno a porta vuota, bravi invece a conquistare i cartellini gialli all’ottavo minuto con Quaini.
Mister Lucarelli provava così a cambiare qualcosa ed al minuto sessantaquattro mandava in campo Chiarella e Dubickas per Quaini e Marsura con Maiuri che rispondeva con con Colombini e Messori per La Monica e Vitale.
Cambiava qualcosa? Nulla! Così altre sostituzioni venivano disposte da Lucarelli: Zammarini e De Luca lasciavano il campo per Zanellato e Bocic e quattro minuti dopo era il tecnico campano ad intervenire dalla panchina mandando negli spogliatoi Badje sostituendolo con Martignago. Cambiava qualcosa? Nulla!
Solito inconcludente possesso di palla dei padroni di casa che si spegneva come un cerino dentro l’area avversaria.
Era un problema di attaccanti? Ecco allora dalla panchina alzarsi Popovic che prendeva il posto del difensore Rapisarda al settantottesimo ma anche lui, impalpabile, si perdeva non pervenuto sul manto erboso del Massimino silenzioso.
Ultimi dieci minuti di inutile assedio etneo e schemi saltati ma troppo leggero questo Catania per far paura a chi era riuscito a vincere a Latina e a pareggiare a Castellammare.
Il Sorrento, al termine di ulteriori cinque minuti dal novantesimo, non ha rubato nulla ed ha conquistato tre preziosi punti grazie al nulla espresso dai nostri calciatori.
Una partita quasi giocata in fotocopia dalle due squadre, ma sono stati gli ospiti a prevalere grazie ad un tiro parabile dalla distanza diretto in porta, cosa che i rossazzurri non hanno saputo fare ne’ oggi ne’ durante tutto il campionato.
Senza attaccanti di peso, senza nessuno che riesce dalla distanza a indirizzare il pallone nello specchio di porta e con i difensori oggi poco cattivi sottoporta, il pallone difficilmente entra in rete e così e’ stato.
Un solo tiro ben diretto ha affondato questo Catania che per tutto un tempo non è riuscito ad effettuare un tiro nello specchio di porta e che meritatamente conquista la seconda sconfitta della gestione Lucarelli, allontanandosi pericolosamente dalla zona play off, in attesa della prossima non facile trasferta di Benevento.
19 Commenti per “Colpiti e affondati”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
C’è ben poco da dire…il Sorrento non ha rubato nulla….di difetti i nostri ne hanno più d’uno ..ma quello che mi fa imbestialire di più sono gli innumereveoli passaggi laterali o persino all’indietro!!!!……..sono demotivanti…impiegano cosi’, ogni volta, un’eternita’ per una nuova azione di attacco…….
Hanno fatto miriadi di tiri in porta senza bucarla…il Sorrento si e difeso e a retto a fatto un tiro e a vinto la partita ed e notte fonda.. contro una squadra del genere avrebbero vinto tutti tranne il Catania squadra rifatta e smantellata non so su che base e su che criteri.. ovvio che i nodi vengono al pettine e le scelte societarie verranno a galla…anche Lucarelli se ne accorto e a detto che a le idee chiare o si cambia tenore o va via .. vediamo a gennaio chi viene a salvare il salvabile… fatto sta che questa squadra non e adatta neanche per la serie D inutile vincere una partita e sognare sogni di gloria e perdere indegnamente in casa . I proclami .i rammarico..e i ci riscatteremo non fanno più breccia ai tifosi che stipano le tribune pagando abbonamento e tifando a Cuore aperto da anni ..o si cambia registro o come si dice la puzza viene dalla testa del pesce.
Mi girano le scatole quando si perde , ma perdere partite come quella di ieri mi girano ancora di più la verità è che abbiamo un gruppo di giocatori ( cani motti ) speriamo che al più presto molti di loro spariranno dal calcio Catania
Rimini -Catania….ci e’ andata benissimo…..
Il ritorno lo giocheremo al Massimino…
In caso di finale di coppa Italia (contro la vincente di Lucchese -Padova) …andata fuori e ritorno in casa……
I presupposti ci sono tutti…adesso sta al catania di tirare fuori gli attributi!!!!
Almeno quello 💪
La doppia sfida col rimini varra” mezzo campionato perche’ il passaggio del turno varrebbe un probabile piazzamento da 3° posto!!!
24 Gennaio rimini -catania
28 febbraio catania -rimini
Intanto Sarao non è più un giocatore del Catania, a rescisso consensualmente il contratto che lo legava alla società rossazzurra , un grazie di tutto è un in bocca al lupo
Ad oggi il Catania è Terza in classifica come gol subiti e Penultima come gol segnati, trend regolare con Tabbiani ed ora con Lucarelli. Di fronte a questa realtà e chiaro che l’attuale rosa non è competitiva per sperare risultati migliori nonostante il valore tecnico dei giocatori che la formano.Sono arrivati giocatori adatti per giocare in B e qualcuno anche in seria A ma assolutamente inadatti per giocare per vincere nel girone C della lega Pro dove necessità forza fisica e cattiveria agonistica rispetto alla tecnica, vedi Juve Stabia. Osservando i movimenti e le giocate di Zanellato o Deli si capisce che hanno tecnica da vendere ma purtroppo questa non serve per vincere le partite in serie C; questo è stato l’errore più grave commesso dalla società in estate oltre alla scelta dell’allenatore.
A mio avviso anche se arrivassero attaccanti di serie A ma carenti di adattamento in qualsiasi campo di gioco e di cattiveria agonistica il problema rimarrebbe; fermo restando che a partita secca anche l’attuale squadra potrebbe vincere con qualsiasi altra di questo girone e questo l’ha dimostrato eliminando il Picerno e Crotone che oggi occupano il secondo e quarto posto senza contare il fatto che la Juve Stabia vinse con il Catania con un gol nettamente fuori gioco e niente altro.. .. .
Concordo con quanto avete scritto tutti.
Sembra che non abbiano voglia di giocare con le”squadrette di serie c” . Sono molli, prevedibili, senza idee, impalpabili , inconcludenti e con grandi limiti sottoporta e sui tiri dalla distanza.
Altra cosa che ho notato quando chiamati in causa con le squadre più dotate si esaltano perché non devono creare gioco ma ostacolare gli avversari e ripartire.
Con questi presupposti non si va da nessuna parte ma se a gennaio dobbiamo prendere giocatori tanto per prenderli leviamoci mano.
Non facciamo gli errori del passato arruolando giocatori che non giocano da tempo e scassati. Ci siamo già passati e in rosa ci stanno già.
O prendiamo attaccanti BUONI se ci stanno oppure tutto e’ inutile. Basta con gli esterni mi e’ venuta la nausea.
Sono pienamente d’accordo con tutti voi, purtroppo.
Non ci rimane che la coppa Italia per poter alimentare ancora qualche speranza.
Buona giornata a tutti
MERCATO – Pedullà: “Il Brescia sulle tracce di Ladinetti” SPERIAMO 🤞
Saluti a tutti, ho sempre letto i vostri commenti, purtroppo dopo la gioia di essere saliti di categoria non c’è stato un seguito per sbagli societari.
Speriamo che Lucarelli di cui ho stima possa essere accontentato nelle scelte dalla società, i vostri commenti sono ciò che ho pensato anch’io, non ci resta che attendere, e speriamo che lavorano bene e riescano a centrare gli obiettivi
Aggiungo che Cicerelli che era presente al Massimino, non gioca da Marzo e reduce anche da problemi fisici, mi chiedo se è il caso di prenderlo!
Ci vogliono giocatori pronti che abbiano giocato fino adesso in forma
Ricordiamoci che il mercato di riparazione e’ il più difficile: i giocatori buoni nessuno li lascia andare via, quelli che hai se non hanno fatto una stagione buona nessuno li vuole. Restano i delusi, gli acciaccati, coloro che vogliono soldi e contratti lunghi,
Speriamo che riusciranno a prendere i migliori, in particolare una punta forte e che stia bene
Intanto il Catania cala un poker a Benevento 0-4 una boccata d’ossigeno che ci voleva proprio come il pane