contro gli audaci per niente rapaci

 Scritto da il 29 Settembre 2025 alle 09:08  Aggiungi commenti
Set 292025
 

La battuta d’arresto della Salernitana ed il pareggio del Benevento dopo che entrambe le squadre mercoledì scorso erano in vantaggio di due reti, unite al ritrovato spirito di squadra ed alla determinazione impressa alla partita dai rossazzurri al Provinciale di Trapani pur privi di cinque titolari ancora ai box, ha rasserenato l’ambiente e fatto ritornare il buonumore sul volto della stragrande maggioranza dei tifosi anche se rimane inevaso il nocciolo del problema sugli infortunati di questa prima parte della stagione.

Ci si aspettava comunque la stessa prova di carattere al Monterisi di Cerignola, squadra capace di imporsi all’Arechi dimostrando una ottima condizione atletica complessiva unita ad una compattezza di gruppo che ha in Cuppone ed Emmausso i terminali offensivi.

Schierati in campo da mister Sciotto per la squalifica rimediata dal tecnico Maiuri a Salerno, oltre ai due giustizieri dei granata il centrocampo a cinque vedeva Vitale, Paolucci, Bianchini, Cretella e Russo con in difesa il trio Todisco, Martinelli e Visentin e Greco in porta.

Anche mister Toscano oggi in tribuna a scontare l’ultimo dei due turni di squalifica e squadra anche stavolta affidata al suo secondo che, fedele ai dettami del tecnico etneo, ha anche oggi mantenuto il 3/4/2/1 costituito dai difensori Ierardi, Di Gennaro e Pieraccini, esterni Casasola  e Celli, al centro Corbari e Di Tacchio. In avanti a sorpresa Stoppa insieme a Lunetta, con Forte unico terminale offensivo.

Squadra priva di trequartisti con i due fantasisti Cicerelli e Jimenez in panchina e Stoppa schierato a destra a centrocampo.

Dai primi minuti si notava che era il Cerignola ad avere il pallino del gioco ed il Catania che impostava la sua strategia sulle ripartenze,

affidandosi di volta in volta alla tecnica individuale del portatore di palla col compito di inventare per Lunetta, vero terminale offensivo, atteso che Forte oramai e’ stato relegato al ruolo di gregario di centrocampo più che attaccante d’area di rigore.

Ma e’ questo il nuovo Catania o la fotocopia di quello dello scorso anno? Pare di si con l’aggravante che, adesso, tutte le formazioni avversarie ci conoscono a memoria.

Così anche il Cerignola che non ha approfittato dei tanti errori difensivi etnei (Di Gennaro all’undicesimo, Pieraccini al quindicesimo), poteva essere già sul 2-O ma prima Emmausso e poi Cuppone ci graziavano. Buon per noi.

A metà primo tempo potevamo ringraziare il solo Lunetta se il Catania si faceva vedere dalle parti di Greco. Al ventisettesimo il Catania era costretto al primo cambio forzato per un infortunio muscolare occorso a Forte che veniva richiamato in panchina con Jimenez dirottato in campo in sua vece, in tempo per vedere la gran parata di Dini in angolo su tiro di Paolucci.

Poca cosa oggi il Catania, bloccato sulle fasce, insicuro in difesa, raccapezzato a centrocampo, nullo in attacco se si esclude la buona volontà del solo Lunetta poco preciso anche lui al minuto  quarantatré autore di  un pallonetto che si perdeva sul fondo, imitato da Emmausso con due rovesciate fuori dalla porta difesa da Dini.

Dopo tre minuti di recupero, il signor Striani di Salerno mandava le squadre negli spogliatoi.

Davvero brutto primo tempo del Catania, molle, stanco, senza idee, succube del centrocampo avversario.

La ripresa vedeva finalmente Donnarumma entrare in campo per un Pieraccini oggi non al meglio e sulla sinistra qualcosa si cominciava a vedere ma era un fuoco di paglia, perché anche Lunetta riusciva a perdere un pericoloso pallone consentendo a Cuppone al quarantasettesimo di involarsi verso la porta ma il suo tiro sfiorava il palo e due minuti dopo ancora Cuppone ci provava con  Dini che di piede salvava.

Finalmente mister Napoli si accorgeva delle difficoltà del Catania e richiamava Stoppa in panchina, ancora non impiegato nel suo ruolo, inserendo al suo posto Cicerelli che si metteva in luce per un tiro a giro che finiva fuori.

L’entrata in campo del dieci rossazzurro galvanizzava la fascia sinistra tanto che Lunetta, al sessantanovesimo, riusciva ad andare in gol purtroppo annullato per un precedente fallo su di un difensore.

All’ottantesimo, su azione manovrata avversaria, Russo tirava in porta ma l’incrocio dei pali diceva di no al numero tre gialloblù e il Catania, in grande ambasce, si salvava anche questa volta così come all’ottantasettesimo quando il neo entrato Gambale, da posizione defilata, calciava sfiorando il palo.

Nei minuti di recupero, un errore di Quaini, consentiva a Moraso di avere una buona opportunità di segnare, ma uno strepitoso Dini respingeva in angolo anche questa minaccia e sul successivo calcio d’angolo, Spaltro di testa sfiorava il palo.

L’ultima occasione dei pugliesi faceva scendere il sipario su questo incontro ed il post partita di mister Napoli, capace di arrampicarsi sugli specchi per difendere l’infifendibile, pareva un’offesa alle intelligenze altrui.

Caro mister, i problemi esistono e giusto che i panni si lavino in famiglia, ma la domanda sorge spontanea: questi panni si lavano davvero? Dai risultati in termini di comunicazione, infortuni, recuperi fisici, disposizioni tattiche, preparazione atletica, pare che si continui sulla falsariga del passato, quasi un copia incolla, senza che nulla cambi o meglio tanto è cambiato soltanto in posizioni societarie, ma i risultati sono quelli visti lo scorso anno, noi ad inseguire le prime della classe che, comunque, pur non facendo nulla di trascendentale, offrono in campo un sufficiente sistema di gioco mentre i nostri, in particolare oggi, sembravano avere il freno a mano tirato o per calo fisico oppure perché così decideva la guida tecnica, seguendo il famoso detto “prima non prenderle”, che poi si sa che, a lungo andare, il golletto lo prendi così come poteva capitare oggi, salvati solo dalla reattività di uno strepitoso Dini.

Certamente se questa è la squadra, la Società che dovrebbe lottare  quest’anno per risalire in serie B, stavolta senza alibi cominciando dalla preparazione ad Assisi,  non mi pare che ci siamo, ed anche contando sui passi falsi delle avversarie, questo obiettivo  diventa davvero difficile se non impossibile.

C’è ancora tempo ma datevi una mossa tutti e delle risposte alla piazza, sul campo ed ai microfoni.

 

  5 Commenti per “contro gli audaci per niente rapaci”

  1. Ip Address: 2.44.139.189

    Concordo al 100% quanto scritto dalla Redazione.

    Gioco prevedibile e tanti giocatori per vari motivi non riescono ad incidere come sanno fare secondo le loro caratteristiche.

    Sulla fascia Sx la coppia Pieraccini e Celli creano danni e qualcosa si è visto quando è entrato Donnarumma; ormai è chiaro che come difensore Uno di Loro già basta ed avanza.

    Considerando la MIA ignoranza su preparazione atletica, riabilitazione e infortuni non mi permetto criticare Professionisti che si occupano di questi settori e mi limito solo prendere atto che purtroppo ci sono tanti giocatori fuori. Rimango perplesso però che non si riesce ad adattare un modulo o schema di gioco con il materiale che si ha a disposizione cercando di sfruttare le caratteristiche dei tre quartisti di prima fascia tipo Jimenez, Stoppa, Cicerelli e D’Ausilio spesso adattati e diventano la brutta copia di se stessi.

    Impossibile che una squadra entra in tilt solo per la mancanza di Aloi, con i pareggi si rimane nella zona play off ma nulla di più.

  2. Ip Address: 151.64.107.66

    Come dare torto all’articolo scritto da raggio libero nulla da aggiungere , purtroppo dopo dieci campionati di lega pro ancora commentiamo sempre gli stessi argomenti, problemi su problemi errori . Di questo passo ancora una volta assisteremo alla vittoria del campionato degli altri…….

  3. Ip Address: 188.217.34.30

    Mercoledì meritavamo anche di vincere, ieri sicuramente di perdere….
    Per il resto sono pienamente d’accordo con voi e la Redazione.
    Ancora una volta GRAZIE Dini.
    Buona settimana a tutti

  4. Ip Address: 109.55.220.144

    Concordo con quanto scritto dai cuori rossazzurri che mi hanno preceduto .
    Una squadra ieri senza capo né coda, confusa, molle, annebbiata e tante teste basse chiaro messaggio che alcuni non si sentono impiegati secondo le loro caratteristiche .
    Capita in tutte le professioni che se non sei soddisfatto dei capi o dell’ambiente non rendi come vorresti e da questo punto di vista anche i calciatori rientrano in questa categoria. Ieri Chirico’ ha trascinato il Casarano con la sua prestazione ha dato tutto sino a 10 minuti dalla fine facendo anche l’allenatore in campo per i compagni. Uscito lui il pareggio della Salernitana sl novantacinquesimo. A Catania Chirico’ prima a testa bassa e poi fuori rosa. Speriamo che non si verifichi pure per Cicerelli ieri addirittura in panchina . Il miglior giocatore della serie c dello scorso anno in panchina. Caro Toscano lascia libero Cicerelli di esprimersi . Anche ieri Gega ha fatto un partitone con il Casarano e qui era considerato una schiappa. Ma non e’ che c’è del marcio da qualche parte ? ,

  5. Ip Address: 2001:1708:2285:9500:81eb:8861:3ff5:7577

    Strano
    Un passo avanti e subito 3 passi indietro…….
    Prime 3 partite9 punti
    Dopo 4 partite 3 punti

    Boh! Io non capisco niente di calcio…..

    Ma siamo a 4 punti dalla prima.

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