Convalescenti a confronto

 Scritto da il 7 Marzo 2024 alle 08:57  Aggiungi commenti
Mar 072024
 

L’ultima giornata di campionato ha lasciato l’amaro in bocca ad ambedue le formazioni che oggi si incontravano al Partenio. Mister Pazienza, al termine del sofferto pareggio strappato a Cerignola dopo che la squadra aveva sciupato anche un rigore con Sgarbi, ha dovuto confrontarsi con i giornalisti nel dopo partita cercando di chiarire i motivi per i quali, sul finire della partita, dopo il raggiunto pareggio passando dal 4/3/3 ad un più ardito 4/2/4, sostituiva due punte con due centrocampisti come a voler mantenere il risultato in parità.

Domande calde anche al Massimino dopo l’imprevisto pareggio rivolte al mister lobronico  incentrate sull’altalenanza di risultati che lasciano il Catania nelle zone basse della classifica pur riconoscendo al mister la quasi certa possibilità di giocare una finale di coppa, unico tecnico a poter vantare tale obiettivo nella storia calcistica rossazzurra.

Spiegazioni più o meno accettabili espresse alla stampa da parte dei due tecnici anche se, per tutte e due le squadre, partite con i favori del pronostico, i dubbi restano principalmente sulla tenuta atletica, sull’amalgama e sull’approccio mentale, come se ambedue le rose si fossero oramai convinte di non riuscire a centrare la promozione diretta anche se la squadra Irpina è riuscita a rimanere nel gruppo delle squadre di testa, mentre il Catania come se oramai pensasse all’esclusivo obiettivo dell’altra  competizione che, con tutta probabilità, anche in caso di sconfitta in finale della squadra etnea, grazie alla posizione in classifica occupata del Padova, potrebbe regalare ai rossazzurri la prima fase dei play off nazionali.

Forse proprio questo il problema: più della condizione fisica o di spunti tattici, quello che manca ad entrambe e’ la determinazione per essere lontane dal raggiungimento dell’unico obiettivo che un team favorito si pone ad inizio stagione: andare in serie B senza passare dai play off.

Certamente questo mercoledì la squadra di casa aveva il dovere di vincere per riprendere la marcia interrotta da due settimane da due pareggi e per lottare almeno per il terzo posto,  obiettivo minimo rispetto a quanto ipotizzato ad agosto,

La formazione mandata in campo da mister Pazienza non si discostava come modulo da quelle schierate in precedenza ma doveva fare a meno di Cancellotti squalificato anche se poteva contare sui rientri di Armellino e De Cristofaro: 4/3/3 classico con Ghidotti in porta, Cionek, Rigione, Frascatore e Ricciardi dietro, a centrocampo De Cristofaro, Armellino e l’ex Rocca che e’ riuscito a trovare spazio tra i titolari, ed in avanti Sgarbi, Gori e D’Ausilio.

Mister Lucarelli, alle prese anche con l’infortunio di Chirico’ unitamente a quelli ancora di Quaini, Rapisarda e Di Carmine, rispondeva inserendo Furlan al debutto, ancora quattro in difesa con Castellini, Curado, Kontek, e Celli, Ndoj e Zammarini in mediana con Marsura, Sturaro e Peralta in avanti a sostegno di Costantino.

Iniziava la partita e per venticinque minuti le due squadre si confrontavano a centrocampo conquistando dei calci d’angolo senza rischi per i due portieri. Un solo tiro in porta per merito di Costantino molto mobile, insieme a Peralta ma solo loro si impegnavano nel nulla assoluto.

La partita si sbloccava a favore dei padroni di casa al trentesimo per merito di Rocca, il centrocampista scartato e adesso testata d’angolo che ad Avellino ha trovato l’ambiente giusto e su cross di Sgarbi, incontrastato pendolino della fascia destra, batteva a tu per tu Furlan.

Nessuna risposta d’orgoglio etnea, impacciata la difesa, in tilt il centrocampo, nullo l’attacco, troppo facile per l’Avellino, su ripartenza, raddoppiare: bastava correre un pochino per farsi beffe degli atleti catanesi e ci pensava Gori inutilmente contrastato dai difensori che forse oggi si meritavano un  biglietto omaggio per il cinema.

Secondo gol subito e pioggia a dirotto, ma forse erano le lacrime dei tifosi etnei che scendevano sul sintetico irpino stanchi di subire ancora umiliazione?

Ancora zero reazione e nessun fremito neppure dalla panchina che non pensava neppure di sostituire qualche elemento ne’ un cambio modulo: la convalescenza si tramutava in campo in febbre asinina per il Catania ed al quarantacinquesimo De Cristoforo non perdonava e portava a tre le reti di vantaggio per i lupi, anche se oggi sarebbe bastato anche un agnellino per mettere paura a undici soldatini di piombo..

La ripresa iniziava con un solo cambio: Bouah prendeva il posto di un impalpabile Ndoj e la squadra passava alla difesa a tre e l’Avellino pensava ad abbassarsi, consentendo così al Catania di accorciare le distanze per merito di Marsura che in area tirava un diagonale su passaggio di Costantino e accorciava le distanze al quarantanovesimo minuto.

L’Avellino accusava il colpo e il Catania riusciva ancora ad andare in gol grazie ad un cross dalla destra di Marsura sul quale Ricciardi non impattava bene, facendo pervenire il pallone sul piede di Castellini che non perdonava, portando a due le reti del Catania.

L’Avellino, subendo due gol in due minuti, sbandava ma purtroppo il Catania non ne approfittava.

Al cinquantacinquesimo tegola per Bouah probabilmente gettato in campo malgrado  problemi fisici ed al suo posto ecco Cicerelli ma se ci aspettavamo un Catania voglioso di pareggiare, questo sogno rimaneva nel cassetto perché il Catania pareva quasi appagato dei due gol segnati non mentalmente e fisicamente proiettato ad ultimare la riscossa

Per dare una scossa Lucarelli inseriva Welbek e Cianci al settantunesimo per Sturaro e Peralta ma il gioco non migliorava ed era l’Avellino a punirci grazie ad un cross dalla destra, ancora dalla destra, quel settore che doveva essere protetto da Celli, a trovare la testa del neo entrato Russo che spediva il pallone alle spalle di Furlan.

4 a 2 per l’Avellino e partita messa in cassaforte per gli irpini che escono dall’ospedale mentre il Catania rimane ricoverato in prognosi riservata.

A sette minuti dal novantesimo Cicerelli batteva un calcio d’angolo intercettato da un difensore campano che innescava una ripartenza sulla quale si avventava Welbek contrastando un avversario e rimanendo a terra ma per l’arbitro tutto andava bene e l’Avellino, con il Catania sbilanciato in avanti, riusciva a segnare il quinto gol con Liotti che chiudeva la partita.

All’ottantacinquesimo Chiarella sostituiva l’infortunato Welbek ma il Catania e non l’Avellino faceva melina come se fosse in vantaggio e la partita, dopo cinque inutili minuti di recupero si chiudeva con la disfatta rossazzurra.

Sconfitta che brucia per il come è pervenuta compresa l’illusione del recupero che un’altra squadra , con altra mentalità, sarebbe riuscita ad ottenere.

Abbiamo visto in campo due calciatori fatti entrare dalla panchina non in condizione di giocare e ci si chiede se il preparatore atletico portato da Lucarelli sia adeguato a questo Catania che accusa deficienze fisiche unitamente a quelle mentali.

Dispiace anche per quella ventina di eroi saliti ad Avellino per assistere alla Waterloo del Catania.

Cinque schiaffi che fanno male e che si spera non vengano ammorbiditi da inutili alibi e da scuse che fanno più male degli stessi cinque ceffoni incassati.

Si diano una mossa perché non oso pensare cosa potrebbe accadere steccando pure la partita interna contro il Potenza.

 

 

 

 

  14 Commenti per “Convalescenti a confronto”

  1. Ip Address: 194.230.124.35

    Dopo il 3:0 ho spento la TV……..

    Se si salvano gia é tanta roba!

  2. Ip Address: 93.34.120.58

    Abbiamo il tifo più caloroso della C e gli spalti sono pieni perché si sperava che questi bidoni invertiscono la rotta…invece hanno disonorato la maglia..e dispiace che ancora chi e andato ad Avellino sperava almeno in un pareggio….ce amarezza per come e maturata la sconfitta squadra completamente slegata in ogni reparto e senza un minimo di idee … questo e troppo si e superato e da inizio campionato che non si trova la via d’uscita..le colpe? Bè e facile addossare tutto al allenatore che colpe ne a..ma le scelte della società che frutto di un’esperienza non sa più che pesci prendere…ce rammarico e rabbia per una società che non prende in mano la situazione… E c’è nostalgia di lomo che li metteva alla frusta senza pietà per nessuno.. purtroppo i soldi spesi di Pelligra non hanno colmato il gap che e una voragine. …un cambio di allenatore? Può darsi ..ma l’avere smantellato una intera squadra dell’anno scorso a mio avviso e stato un grosso errore e il signor Grella a ammesso che a gennaio a sbagliato..solo che gli sbagli continuano ancora con scelte di giocatori non adatti per la causa . Per esempio abbiamo un Di Carmine sempre in infermeria..un Costantino che non si sa di che categoria è.. e altri che hanno dato bandiera bianca. . Si dispiace perché adesso viene il bello anzi il brutto.. e non oso pensare diversamente se perdiamo ancora e non raggiungiamo coi punti la playoff oltre il disastro. .. e un fallimento su tutti i fronti. . Ma quello che fa rabbia e che Grella dice che ci crede. .. domanda ma cosa crede ancora.. se una ditta fallisce o la si rinnova con esperti in materia oppure si continua ancora con l’agonia annunciata …un ultima cosa abbiamo battuto il Rimini perché e da due giornate che perde . Ed e scarso Il Padova e secondo nel suo girone..e non oso pensare pensare che la vittima sacrificale sarà il Catania.

  3. Ip Address: 79.30.81.43

    Ufficiale Lucarelli non è più l’allenatore del Catania

  4. Ip Address: 79.30.81.43

    Ufficiale Lucarelli non è più l’allenatore del Catania , squadra affidata a Zeoli

  5. Ip Address: 194.230.124.35

    Lucarelli via? Bene
    Grella no? Male
    Dunque é ancora libero di fare ancora danno!!

    Come detto
    contestazione No
    rassegnazione Si

  6. Ip Address: 2.44.139.78

    Jamajama chi tifa per il cambio di Grella auspica anche l’uscita di scena di Pelligra e questo legame non potrà MAI essere modificato con le contestazioni dei Tifosi. Chi investe preferisce perdere i soldi piuttosto di sentirsi tirare per la giacca su qualcosa dove nessuno può garantire la certezza matematica. Tutti vorrebbero un DS ma dimenticano che squadre tipo Avellino, Benevento, Casertana e Crotone che hanno speso più o meno quanto il Catania giocheranno anche loro i play off. Pertanto rassegnarsi oggi rimane l’unica via più conveniente per continuare a sperare in un futuro migliore.
    Lucarelli licenziato ? lo ritengo un errore ma anche lui ha messo i mezzi per farsi licenziare.

  7. Ip Address: 151.48.83.189

    Non ho visto la partita “ motivi di lavoro “ ma come leggo da più parti la solita minestra ieri l’ennesima batosta, finalmente Lucarelli via ora la squadra affidata a mister Zeoli ( zorro ) un in bocca al lupo

  8. Ip Address: 109.52.138.166

    Per onestà intellettuale ero rimasto contento dell’arrivo di Lucarelli anche perché, ricordiamolo, altri non ce n’erano .
    Tuttavia ho capito che in questa squadra ci sono problemi innanzitutto fisici perché lo sappiamo, in serie C si corre dannatsmente da matti in particolare a centrocampo ma anche gli esterni bassi e alti devono buttare il sangue ed invece in questi settori siamo troppo lenti e le giocate gli avversari le riescono ad anticipare.
    Gli attaccanti non segnano anche perché restano troppo isolati in quanto i centrocampisti non si gettano in area quando la squadra attacca ma statici passano il più delle volte il pallone dietro perdendo lo spunto.
    Ci vogliono ragazzi affamati e in DS che ili conosca, non abbiamo in campo chi ragiona e sembrano undici solisti stonati .
    A questo aggiungiamo che i preparatori atletici non sono stati all’altezza della situazione perche’ e’ impossibile assistere a tanti infortuni in ragazzi nel fior fiore degli anni. .
    Paga ancora l’allenatore perché così va il calcio anche se lui con qualche dichiarazione ci ha messo del suo.
    Benvenuto a Zeoli scelta scontata in questo momento perché affidarsi ad uno che non conosce il gruppo e la città sarebbe stata una scelta azzardata.
    Speriamo bene, andiamo a prenderci questo sei/sette punti in campionato e poi pendiamo si play off

  9. Ip Address: 188.217.52.37

    Sono d’accordo con le analisi fatte da tutti voi, ha pagato l’allenatore ma le colpe vanno ben oltre la sua persona.
    Ci sono delle dinamiche interne e retroscena che noi possiamo conoscere solo in parte.
    Continuare a contestare aspramente Grella (ha dichiarato piu’ volte di aver commesso degli errori) può compromettere irreversibilmente il rapporto tra Pelligra ed il Catania (a mio avviso non c’è lo possiamo permettere).

  10. Ip Address: 45.9.76.16

    Avete ragione Pelligra mette i soldi e sceglie chi vuole lui!

    Ma noi abbiamo la nostra libertà di pensiero e dire che al momento non capiscono niente é il minimo che possiamo fare. E se Pelligra non gradisce…………….. detto in poche parole cazzi suoi.
    Lui mette i soldi lui decide.

    Io tifo e dico se gradisco o non gradisco!

    E non credo proprio che Pelligra spenderà un mare di soldi e apprezzerà sempre e poi sempre quello che farà Grella.

    Vincenzo credo che un po di conestazione sana farà bene anche al presidente!

  11. Ip Address: 2.44.138.92

    Jamajama contestare cosa ? che non licenzia Grella che lo rappresenta per gli errori commessi ? il tifoso giustamente come dici è libero di gradire o meno ma il non gradire non significa obbligare la proprietà di sottostare ai loro desideri che guarda caso poi sono sempre gli stessi che volevano la testa di Ferraro per aver perso una partita pur mantenendo sempre un vantaggio di 8 punti sulla seconda. Nel calcio gli errori ci stanno, le annate storte idem ed esistono anche i progetti a medio lungo termine che a quanto pare tanti ignorano il vero significato di queste parole.

  12. Ip Address: 194.230.124.35

    Caro Vincenzo

    Ho detto chi mette i soldi comanda! Nessuno obbliga la proprieta a fare niente. Sono loro che ci mettono i soldini.
    Spero solo che se ne accorga che Grella é na chiavica……..
    Ha fatto due squadre e due allenatori ed é 15esimo. Dunque non sono io a dire che ha fatto male! La classifica lo dice!
    Tu hai visto un proggetto? Io no!

  13. Ip Address: 2.44.136.180

    Jamajama programmare qualcosa da costruire nel tempo.si chiama Progetto. Società nata 18 mesi fa che ci ha portato subito di nuovo tra i professionisti, allestito due squadre tra luglio e gennaio, cambiato due allenatori ed al 99% giocheremo anche i play off da una posizione privilegiata. Allestite squadre giovanili, femminile che stanno crescendo in modo dignitoso e promettente. Come tutti ho visto gli errori commessi ma anche la disponibilità di cercare di rimediare. Personalmente per il mio modo di interpretare il calcio moderno già questo tutto questo per me è Progetto in corso d’opera. Prendo solo atto che se non riesci a vederlo parti da una angolatura diversa dalla mia.
    Benevento due anni fa era in serie B ed ha allestito una squadra per risalire in A ed invece è retrocessa in serie C e facilmente ci resterà come Noi.
    Il Crotone l’anno scorso pur facendo 81 punti non è salita in serie B e forse quest’anno a stento giocherà i play off;
    Avellino prende il DS Perinetti e spende una barca di soldi per fare una squadra fortissima risultato ? riuscirà come noi a fare i play off..
    Tutte e 3 hanno cambiato allenatore. Dove sono queste società infallibili che non sbagliano MAI e vanno in B al primo tentativo ?

  14. Ip Address: 194.230.124.35

    Senz altro la mia veduta é un po diversa.
    18 mesi 3 squadre nuove di zecca 3 allenatori.
    Qua il progetto non esiste! Un progetto inizia e le cose buone le tengo.
    Se hanno iniziato 3 volte da zero dove é il progetto?
    Ovviamente parlo di prima squadra sono troppo lontano per vedere oltre.

    Ma vediamo cosa porta il futuro. Puo essere che mi smentiscono alla grande.

    Buona domenica e forza CT👋🏻👋🏻👋🏻

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