Fa male la sconfitta rimediata a Crotone, fa male guardare la classifica anche se, dicono, di non guardarla ma non riesci a farlo, fa male pensare che se ci fossero state le vittorie con il Latina, a Torre del Greco e contro il Messina e un bel pareggio a Crotone, avremmo potuto guardare tutti dal primo posto in classifica.
Peccato! Sarebbe bastato un Catania più determinato, meno sprecone e disattento per conquistare un primo posto pur con le defezioni fisiche di alcuni elementi importanti per lo scacchiere di mister Toscano.
Forse l’errore non pensare che gli over trenta non avrebbero potuto reggere per trentotto partite senza i necessari ricambi di qualità in rosa e aver scommesso su alcune pedine privandosi di altre che in un ambiente differente stanno mostrando a suon di gol la loro efficacia.
Questo un pensiero che come un tarlo rode e corrode le nostre meningi e che ci si deve sforzare di rimuovere perché i calciatori vanno, vengono e se così e’ stato, le ragioni le conoscono solo chi in società ha il potere di decidere questo e quello, sulla base di tutto quanto gira attorno al mercato, borsa, calciatori, volontà, procuratori compresi.
Tre squadre rifatte quasi di sana pianta in una stagione e mezza in attesa del mercato invernale, mostrano evidenti errori di costruzione dell’organico, con ricerca spesso di talenti quasi al capolinea in un girone che, rispetto a quello del nord Italia e centrale, risulta essere più fisico che tecnico con la corsa che la fa da padrone in ogni incontro.
Questa sera, proprio contro i granata, squadra che annovera nel suo organico due centometristi di colore, Fall e Udoku, e davanti agli oltre diciassettemila spettatori, i ragazzi di Toscano, in particolare il solito trio difensivo oggi privo di Ierardi non al meglio e sostituito da Gega sulla destra con Castellini dirottato a sinistra, e’ stato chiamato a bloccare le insidiose punte, in particolare Lescano, pericolose bocche da fuoco contro le quali Bethers, oggi titolare e’ stato chiamato ad opporsi.
A sorpresa a destra Raimo con Anastasio dalla parte opposta e centrali Jimenez e Verna con Stoppa, Montalto e Inglese in avanti.
L’ex calciatore del Napoli Aronica, alla guida dei granata dalla terza di campionato, dopo la vittoria nei minuti di recupero contro la Cavese, recuperati Crimi e Silvestri, ha proposto il suo 4/3/1/2 con Seculin tra i pali, Sabatino Celiento, Silvestri e Benedetti in difesa, Karic, Bifulco e l’ex Carriero a centrocampo, in avanti Udoh, Spini e il capocannoniere della Serie C Lescano.
Formazione tipo per gli ospiti con il solo Valietti fuori da tempo per infortunio mentre in casa Catania pioveva sul bagnato con l’assenza anche di Ierardi ad ingrossare le fila degli out tra cui, ricordiamolo, Di Tacchio, Sturaro, Celli, Lunetta e Luperini con De Rose convocato ma non in panchina.
Presenti, invece, come sempre, i più di diciassettemila fedelissimi rossazzurri che insieme ai circa trecento supporter granata, accompagnavano le squadre in campo agli ordini del signor Andrea Ancora di Roma 1 alla seconda ad arbitrare i rossazzurri dopo la sconfitta interna contro la Paganese nella stagione 2021/22.
Al termine del minuto di silenzio in occasione della giornata delle vittime della strada, il Trapani in completo bianco con fasce cremisi sul davanti e gli etnei in maglia rossazzurra e pantoncini azzurri, si schieravano in campo ed il Catania batteva il calcio di inizio tra un tifo infernale che sopperiva in maniera importante alle numerose defezioni della rosa di casa.
La prima occasione era del Catania con un tiro di Verna da fuori area che superava la traversa al terzo minuto.
Le squadre parevano vivere le emozioni di questo derby giocando con intensità e due minuti dopo Udoh ci provava di testa ma Bethers ben piazzato parava.
Poi era la volta di Montalto al nono minuto calciare alto contrastato da un difensore e al quattordicesimo ci pensava Seculin a compiere un grande intervento in angolo su tiro di Stoppa.
La partita diventava intensa ma più Catania che Trapani e al quindicesimo Gega di testa indirizzava il pallone verso la porta avversaria ma Seculin, sicuro, bloccava facile.
Al diciottesimo il Trapani conquistava una punizione di poco fuori dall’area ed il pallone, raccolto di testa da Celiento, trovava Bethers pronto ad afferrarlo.
Un minuto dopo il primo giallo era per Udoh a conferma di una partita giocata con alta intensita’.
Al minuto trentatré la più grande occasione era rossazzurra grazie ad una ripartenza travolgente di Stoppa sulla fascia sinistra ma il suo tiro veniva provvidenzialmente respinto da Seculin e raccolto il pallone da Inglese, dopo un contrasto con un difensore, lo spediva in rete ma niente gol per un fuorigioco….. o fallo in attacco…..chissà! Lo sapeva solo l’arbitro.
Al quarantaduesimo Stoppa, davvero una spina nel fianco del Trapani, saltati due avversari crossava dalla sinistra al centro dell’area dove Raimo arrivava sul pallone calciando alto da ottima posizione e l’occasione sfumava come le precedenti, tra errori e prodezze di Seculin.
Sembrava stregata la porta difesa da Seculin, come se un demone balordo non volesse far entrare il gol sotto la curva nord, ma ad un minuto dal quarantacinquesimo Castellini si inventava un cross sul quale il soffio di un angelo buono accompagnava in rete la sfera con una parabola imprevedibile all’angolino.
Tra la gioia del pubblico le squadre lasciavano il campo e la ripresa vedeva il Trapani passare al 3/5/2 con Ciotti e Fall per Spini e l’ammonito Udoh.
Dopo un colpo di testa fuori di Montalto su cross di Castellini al quarantasettesimo, il Trapani cominciava a premere e un minuto dopo diventava Bethers miracoloso su Fall che tirava a colpo sicuro su un passaggio in area di Carriero ma al cinquantesimo l’estremo etneo doveva arrendersi sulla volée ravvicinata di Celiento.
Il Catania non si perdeva d’animo e con determinazione di squadra viva e vera, ricominciava a costruire le sue trame che, dopo appena due minuti dal gol subito, portavano Stoppa a lavorare un bel pallone sulla tre quarti avversaria per poi passarlo centralmente ad Inglese che lo agganciava in piena area tirando in porta a fil di palo dove Seculin stavolta non poteva arrivare.
Palla al centro e il Trapani ripartiva alla ricerca del secondo pareggio ma su ripartenza era ancora Stoppa ad incunearsi in area avversaria cercando il tiro impedito dal piede di un difensore che agganciava il piede dell’esterno etneo, episodio chiaramente visto dall’arbitro a pochi passi dall’azione e rigore netto malgrado le proteste granata per un presunto fallo nell’azione rossazzurra ma non fischiato come altri contrasti della stessa natura da ambo le parti del signor Ancora che ha arbitrato all’inglese per tutta la durata dell’incontro favorendo così lo spettacolo.
Sul dischetto, sostituito in precedenza Montalto per D’Andrea al minuto sessantatré, si portava l’autore del gol Castellini che al momento di calciare scivolava mandando il pallone oltre la traversa.
Salvo il Trapani dal ko, mister Aronica sostituiva Benedetti e Bifulco con Martina e Kanoute per l’assalto alla ricerca del gol mentre il Catania, dopo il cambio di Gega per un problema fisico con Guglielmotti, provvedeva a sostituire Stoppa con Carpani resistendo alle iniziative ospiti con tutti gli elementi che si aiutavano vicendevolmente intervenendo, anche fuori ruolo, dove più era il pericolo ma non disdegnando il contropiede per far rifiatare la difesa e provare a colpire gli avversari sbilanciati
Il Trapani al settantottesimo sostituiva il capitano Sabatino con Crimi e il Catania rispondeva richiamando in panchina uno stanchissimo Jimenez per Quaini e la partita, malgrado sterili tentativi degli ospiti, si chiudeva con la vittoria del Catania davanti ai suoi tifosi ebbri di felicità per il carattere dimostrato dalla squadra in condizioni di assoluta emergenza, anche se all’ottantunesimo, Kanoute tirava a colpo sicuro verso la porta ma Guglielmotti, già a terra su mischia in area, deviava in angolo salvando la porta etnea.
Una vittoria cercata, inseguita, voluta da tutta la squadra pur con le difficoltà di organico e contro una delle squadre più forti di questo girone.
Non si capisce perché non si sia tenuto lo stesso atteggiamento con squadre meno attrezzate del Trapani ed il rammarico e’ palese in quanto potevamo avere più punti in coassifica, senza esagerare almeno sei.
Ha ragione quindi il mister quando afferma che è un problema di testa più che di schemi tattici o moduli: oggi i ragazzi hanno lottato dal primo all’ultimo minuto aiutandosi vicendevolmente, raddoppiando sui portatori di palla avversari pur con le pesanti lacune in organico.
Adesso pensiamo all’Avellino che incontreremo sabato prossimo e questa sfida ci dirà se questo Catania è davvero cresciuto o rimane in interruttore on off, capace di accendersi o spegnersi con imprevedibile discontinuità.
Giustamente Finalmente! Toscano le inventa tutte per fare quadrare il centrocampo, non ci volevano gli infortuni.
Speriamo che riascano a fare un filotto di vittorie. Per quanto riguarda le voci di un reintegro di Chiricò, speriamo che non lo facciano perché rovinerebbe lo spogliatoio, facciamo a meno di lui, ovviamente è un mio personale giudizio.
Saluti a tutti e sempre forza Catania
Ripeto come ho scritto nella pagina precedente,Ieri e’ stata una bella vittoria dominata per tutta l’intera partita in lungo e in largo, il risultato secondo ci sta anche stretto ,se fosse finito in una goleada non ci sarebbe stato nessun problema visto che ci siamo divorati anche l’impossibile , Tra l’altro contro un avversario di spessore che lotta per la promozione in B .
Mi sorge una domanda spontanea, ma cosa è successo negli ultime partite contro le squadre di bassa classifica?
Partita spartiacque tra campionato anonimo o continuare a sperare per qualcosina di più importante, quindi, Giocatori e Tecnico mentalmente preparati a giocare la partita della vita; questa volta è andata bene grazie anche al fatto che giocavamo in casa contro una squadra non specializzata a difendersi e più votata ad attaccare.
Stessi Giocatori delle ultime 4 partite (Latina, Turris, Foggia e Messina) senza giocatori ritenuti superficialmente pensionabili solo perchè si sono infortunati, ieri hanno trovato gli stimoli adatti senza prima aspettare di essere sotto di 2 o 3 gol oppure sapendo di dover giocare solo in 13; idem Toscano che forse conoscendo il punto debole del Trapani ha anche schierato una squadra più spregiudicata; vedi posizione di Jimenez che aiutava ad impostare ma faceva venire i brividi quando doveva difendere..
Il risultato questa volta dice che gli episodi sono stati favorevoli nonostante un calcio di rigore sbagliato e tante palle gol sprecate,spesso nate anche da errori difensivi del Trapani.
A chi accosta il calcio ad un album di figurine e dimentica le variabili, tipo schemi che adotta ogni Allenatore ricordo che a Catania in 18 partite Cicerelli ha fatto solo 1 gol e Cianci 5; per non parlare che ieri Lescano non ha toccato palla e fino a qualche settimana fa tanti accusavano la società che aveva preso Inglese ormai un ritenuto ex giocatore, così come Di Carmine che tutti erano convinti che avesse bisogno di una badante. Giusto sfogarsi arrampicandosi sugli specchi per trovare ad anche costo un colpevole ma un poco di equilibrio non guasterebbe.
Avvilito ma non sconfitto, l’eventuale reintegro di Chiricò a parte la persona e che gioca per se stesso, significherebbe a mio avviso, che Toscano o la Società ritengono compromessa la stagione o che uno dei due ha intenzione di mollare.
Vorrei iniziare dal presunto reinserimento in rosa di Chirico’. Personalmente non ci credo sia perché solo a 4 partite dalla fine del girone di andata in attesa del mercato di riparazione e anche perché i notti attuali problemi stanno a centrocampo.
Riguardo la partita di ieri mi sono davvero stupito e contento di come la squadra ha affrontato il match ma la mente va purtroppo alle prove scialbe delle partite precedenti e degli errori difensivi ed in attacco commessi.
Spero che raccoglieremo punti pure sabato ad Avellino nell’attesa del match tra gli irpini e i giallorossi .
Buonasera a tutti.
Devo essere sincero, mi ero preparato per l’ ennesima delusione, dopo una settimana d’ attesa, e sono stato felicemente smentito.
Come ha scritto Raggio Libero, se non avessimo perso a Crotone, perso con il Latina, pareggiato con il Messina, per demerito nostro, a quest’ ora guarderemmo tutti dall’ alto.
Forza Catania
Ottima prestazione contro una squadra ambiziosa.
Il risultato poteva essere più rotondo se non avessimo sprecato ancora una volta diverse occasioni.
Ci vuole più lucidità nelle finalizzazione.
Mi è piaciuta la grinta e la determinazione in tutto l’arco della partita anche se qualche elemento in attacco nonostante l’impegno, non riesce ancora a dimostrare le proprie potenzialità.
Toscano è l’allenatore giusto per una piazza come Catania, deve essere sempre sostenuto soprattutto nei momenti difficili.
Proseguire il percorso in coppa italia è importante…..
Buona settimana a tutti e sempre Fozza Catania
Non convocati 9 giocatori, rimangono disponibili 14 ma togliendo il portiere di riserva in realtà sono 13 + 2 della primavera. Rispetto alla settimana scorsa rientra Luperini ma escono Gega (23 anni) per lussazione alla spalla, Guglielmotti (anni 30) per risentimento muscolare ed il matusa Montalto per influenza.
La situazione è a dir poco disperata di fronte ad un Avellino che ha convocato ben 25 giocatori. però, il Catania quando si trova in condizioni disperate ha sempre reagito alla grande.
Forza Ragazzi vendete cara la pelle e triplicate le forze.