Con una prova tutta cuore e difesa ma anche grazie al suo estremo difensore Furlan, il Catania nella seconda sfida contro l‘Atalanta, pur facendo soffrire di tachicardia i propri sostenitori e pur perdendo per una rete a zero, e’ riuscito ad andare avanti nei play off.
Dopo la gagliarda prova disputata a Caravaggio, mister Zeoli ha confermato il modulo adottato in quella partita con Furlan in porta protetto dai tre difensori Castellini, Monaco e Quaini, sulle fasce ancora Bouah e Celli con a centrocampo Cicerelli, Zammarini e Welbek ed in avanti a sorpresa Chirico’ in coppia con Cianci.
Formazione tipo anche per Modesto che non poteva contare sul rientro in squadra di Bonfanti chiamato in prima squadra insieme a Mendicino e stranamente in panchina anche Berto e Comi, ai quali il tecnico preferiva in difesa Solcia e Varnier insieme a Ghislandi ponendo sulle fasce Palestra e Bernarsconi con centrali Gyabuaa e De Nipoti e sulla trequarti Jmenez con Capone a sostegno della punta Cisse.
Un Massimino esaurito in ogni ordine di posti salvo il settore ospiti, privato dei possibili arrivi di tifosi atalantini i cui palati assaporano oramai da anni finali più succose ed intriganti, sulla base del divieto di trasferta come disposto per la partita di andata per i rossazzurri, anche se i non residenti in provincia di Catania avevano risposto presente in circa quattrocento, non pochi se consideriamo l’autorizzazione pervenuta lo stesso giorno dell’incontro e che hanno fatto sentire il loro incitamento alla squadra etnea più dei pochi simpatizzanti casalinghi,
La mancanza di calore attorno alle seconde squadre di serie A costrette tra l’altro a partecipare al campionato di C in altra sede stanziale rispetto alla prima squadra, spinge ad interrogasi sulla utilità di questa scelta privando la partecipazione al terzo torneo professionistico di piazze, anche importanti e aventi anche uno storico curriculum calcistico che potrebbero comunque valorizzare i giovani talenti delle squadre delle serie maggiori come avviene del resto ma indossando altri colori e emozionando le genti di quei paesi e città portandole all’attenzione mediatica nazionale come solo il calcio può fare.
In un Massimino da brividi, agli ordini del signor Marco Emmanuele di Pisa le due squadre, in completo rossazzurro gli etnei e in seconda maglia gli atalantini, iniziavano la partita di ritorno con il primo pallone consegnato agli ospiti che al quarto minuto con Capone sporcavano i guantoni di Furlan che si salvava in angolo.
Pressione feroce dei bergamaschi che già all’ottavo battevano il loro quinto angolo con il Catania alle corde che si affidava esclusivamente alle ripartenze ed al diciannovesimo minuto, nella prima di queste, Chirico’ appoggiava in area a Cicerelli che da buona posizione spediva alto graziando i lombardi.
Partita veloce grazie anche all’arbitro che fermava poco il gioco preferendo lasciare giocare le due squadre, a parte un cartellino sventolato a Vermier per atterramento di Chirico’.
Dal ventisettesimo iniziava lo show di Furlan che parava su Ymenez e poi si riproponeva su Cisse lasciato libero di calciare un rigore in movimento e parava miracolosamente ancora su Diao che aveva sostituito De Nipoti al venticinquesimo per un problema all’inguine.
Con l’ammonizione a Chirico’ nei minuti di recupero, si chiudeva un primo tempo che ha visto l’Atalanta fare la partita con i padroni di casa che alzavano le barricate a difesa del gol firmato all’andata da Bouah.
Il secondo tempo iniziava con Marsura e Tello al posto di Chirico’ e Cicerelli ma lo spartito non cambiava ed era la squadra nerazzurra a premere e solo dopo quattro minuti era ancora Capone ad impegnare un attentissimo Furlan.
Al minuto cinquantasei, Modesto richiamava in panchina Capone e Solcia per Vlahovic e Muhammedi e l’Atalanta assumeva una impostazione e più offensiva.
Al cinquantottesimo una ripartenza rossazzurra portava Tello al tiro che colpiva la traversa ma il gioco veniva fermato per un fallo di Cianci su Vismara sanzionato dall’arbitro ma il centravanti catanese al sessantaduesimo tirava un diagonale che sfiorava il palo, alleggerendo la pressione sui suoi compagni di difesa.
Dopo il cambio ruolo per ruolo Comi per Varnier era ancora l’Atalanta a spingere con il Catania che si difendeva a denti stretti e che riusciva a tenere inviolata la porta, grazie tuttavia ai precedenti interventi del suo portiere.
Al sessantacinquesimo una bella ripartenza portava Castellini a crossare in area dalla sinistra con Zammarini che raccoglieva di testa la sfera che sfiorava il palo di sinistra protetto da Vismara e poi anche Marsura, indemoniato sulla fascia sinistra, aveva per due volte l’occasione per far male a Vismara ma si faceva ipnotizzare sprecando due facili occasioni.
Nei cinque minuti di recupero, su un ingenuo calcio d’angolo concesso agli avversari, Diao di testa pareggiava i conti ma il gol rimaneva solo quello sino al triplice fischio arbitrale ed il Catania poteva festeggiare con i propri tifosi lasciando all’Atalanta solo l’onore delle armi.
Un Catania compatto ma poco cinico che ha tanto sofferto l’arrembante gagliardia bergamasca e che ha sprecato ancora sottoporta come avvenuto in passato e, in questa fase, gli errori si pagano e possono diventare decisivi anche se la sfortuna continua ad accanirsi sui legni, oggi colpito nei cinque minuti di recupero da Castellini.
Domani alle 09,30 il nuovo sorteggio che ci vedrà opposti ad una delle quattro seguenti teste di serie: Avellino, Torres, Padova e Carrarese, quest’ultima migliore tra le qualificate di oggi per i punti guadagnati in campionato. Le avversare delle “seconde”, unitamente alla Carrarese, saranno il Vicenza, il Benevento, la Juventus ed il Catania.
Il cerchio si stringe e le sfide si fanno più dure per tutti. Andiamo avanti con fiducia e, speriamo, con meno sofferenza.
La Fortuna specialmente nei play off conta più di tutto. In campo ci hanno demolito per tutti i 90 minuti e grazie a Furlan abbiamo superato il turno. Non si tratta di approccio sbagliato ma di una prevedibile sconfitta sul piano fisico visto che già si sapeva che tanti giocatori non possono reggere una partita ogni 3 giorni con certi ritmi vedi i più sfruttati Castellini, Zammarini, Welbeck e Cicerelli lenti e scarichi; Quaini,Cianci, Bouah, Monaco e Celli invece hanno venduto cara la pelle, così come i subentrati Tello ed escludendo i gol divorati anche Marsura. Chiricò e Chiarella con il 3 5 2 di Zeoli inutile metterli in campo e se martedì insisterà sarà veramente molto difficile poter superare il turno. Solo vincendo con almeno due gol di scarto potremmo continuare a sperare, con uno solo o eventuale pareggio ci vorrebbe un altro super miracolo per riuscire a passare il turno.
Zeoli prendi esempio e coraggio di Modesto che per giocarsi il tutto per tutto ha cambiato tutta la linea difensiva schierata a Bergamo e sin dal 1 minuto e nonostante i fischi dei 20000 presenti ci hanno dato una lezione di calcio e raggiunto cmq la meritata vittoria in campo
Ci hanno preso a pallonate………. E san Furlan ha fatto la differenza!!!!!!
Che pubblico🌟🌟🌟🌟🌟 (da 5 stelle)
Bravo jama jama, San furlan ci ha consentito di passare il turno. Certo però che errori come quelli di Marsura sotto porta o in quel contropiede finale due contro uno non si possono vedere, queste sono le situazioni che decidono il passaggio o meno ai playoff. Concordo con Vincenzo, se zeli insiste con Chiricò e Chiarella in andiamo oltre e molto giocatori sono in debito d’ossigeno. Bisogna trovare altre soluzioni. Ieri comunque giornata fantastica per lo sport catanese: la Meta è arrivata in semifinale scudetto vincendo la gara tre dei quarti di finale di calcio a 5, l’Orizzonte ha vinto a Padova la seconda finale scudetto (dopo aver perso la prima) e adesso avrà la terza decisiva in casa alla piscina di Nesima e il Catania è passato al secondo turno di playoff! Un complessivo Fozza Catania a tutti/e.
“non andiamo”, non “in andiamo” , “Zeoli” non “zeli” e “molti giocatori”, maledetto Swype 😀
Avellino……. Difficile
Togliendo la Carrarese che ha giocato, come Noi, due partite, le altre 3 sono riposate e l’Avellino come le altre per il Catania rappresenta lo stesso tasso di difficoltà. Rappresenta un elemento favorevole conoscere pregi e difetti del nemico per aver perso in casa 2 a 0 con Tabbiani e fuori casa con Lucarelli 5 e 2 e questo dovrebbe stimolare i calciatori e Zeoli per provare una strategia diversa da quella usata in precedenza. .
In campionato anche l’Avellino ha dimostrato tante volte i propri limiti e poi tutto sommato sulla carta ha giocatori della stessa portata del Catania con la differenza che non sono in infermeria. Non considero sfortuna aver beccato l’Avellino piuttosto di un’altra squadra; se veramente fosse la squadra candidata per la B, andando avanti l’avremmo dovuto incontrare. Meglio ora !!!!!!
Partita impostata da Zeoli tutta in difesa sfruttando solo le ripartenze….. ma questo e’ il materiale a disposizione.
Potevamo anche far loro male con Cicerelli e poi almeno due volte con Marsura ma sappiamo come per questa squadra e’ difficile segnare.
Il sorteggio secondo me non ci ha favorito anche perché in caso di ulteriore passaggio di turno saremo in semifinale sempre con la prima in casa e con una tra Padova o Vicenza.
Certo strano questo Catania: quindicesimo del suo girone e tra le migliori otto della serie C vincitrici del campionato escluse.
É strano il modus di questi playoff…..
Ma é da anni che é cosi
La squadra è stanca, ieri si dovevano far rifiatare alcuni giocatori in particolare a centro campo.
L’Atalanta ci ha messo in seria difficoltà ed ha meritato di vincere.
Se siamo ancora in corsa il merito è soprattutto del nostro portiere.
La speranza è ultima a morire ma la vedo dura contro l’Avellino squadra attrezzata e riposata e con il ritorno fuori casa.
Quaini si sta dimostrando un ottimo giocatore che merita, insieme a pochi altri, di essere riconfermato.
Ieri un super Furlan ci ha regalato il passaggio del turno quindi grazie, ora mi sorge spontanea una domanda la sconfitta di ieri è dovuta ad un calo fisico oppure ad un approccio della partita sbagliata ?
Intanto leggo che dobbiamo affrontare l’Avellino dove quest’anno ci ha fatto male sia l’andata che il ritorno dove al mio avviso è la squadra che era meglio evitare però un avversario vale l’altro
Mexxican a mio avviso la sconfitta, oppure, un sofferto pareggio o addirittura una risicata vittoria rientrano nella logica del modulo 3 5 2 speculare inventato da Zeoli per nascondere l’impossibilità di tournover dei centrocampisti riuscendo anche ad ottenere risultati apprezzabili (Salvezza e Coppa Italia) ed un posto al sole nei play off.
Alla lunga però è naturale che Zammarini e Welbeck ed anche Castellini e Quaini pagano le conseguenze, così come l’utilizzo ambiguo nei ruoli che NON gli appartengono di (Chiricò, Chiarella, Cicerelli.e lo stesso Marsura).La fortuna nei play off è indispensabile ma è difficile andare avanti con due o tre azioni di gol e lasciare agli avversari il 78% possesso palla.. Pertanto, a mio avviso, da escludere l’approccio sbagliato dei giocatori o dello stesso Zeoli ma tutto riconducibile alla composizione della rosa per via degli infortuni e giocatori non disponibili.
Questa sera è fondamentale cercare di mantenere la calma ed evitare inutili falli per non compromettere il risultato della partita e giocare al meglio anche il ritorno.
Stessa cosa vale per i tifosi.
Non sarà facile passare il turno ma dobbiamo crederci…….
Fozza Catania