Grazie Dini

 Scritto da il 20 Settembre 2025 alle 22:30  Aggiungi commenti
Set 202025
 

Le quattro sberle rimediate al Marulla domenica scorsa hanno scosso l’ambiente dividendo la tifoseria tra chi vorrebbe già la testa del mister, considerato troppo integralista e coloro che, la maggioranza, considerano questa sconfitta salutare lasciando alla squadra il tempo di crescere e far vedere di che pasta e’ fatta.

Così la sfida di questo sabato contro il Sorrento diventava banco di prova importante per ritrovare il Catania delle prime partite, in attesa della trasferta di Trapani che, per la qualità espressa dalla squadra del presidente Antonini, darà la dimensione attuale del nostro team pur con la consapevolezza che il campionato e’ ancora all’inizio.

Davanti al pubblico amico ecco per la quinta stagionale il Sorrento di mister Conte, ex Turris, alla guida dei campani da questa estate che ama giocare le partite con un  3/5/2   che esalta le caratteristiche della sua giovane rosa la cui età media non supera i 24 anni, formata da calciatori esperti come il capitano Fusco, difensore centrale e metronomo della squadra, il centrocampista Franco, regista esperto e l’attaccante D’Ursi schierato a fianco del più giovane Sabbatani che a Salerno ha siglato il gol del momentaneo vantaggio.

Squadra che non andava sottovalutata come fatto domenica scorsa e panchina corta stavolta per mister Toscano in particolare a centrocampo nel quale pesava l’assenza di Aloi come ci siamo accorti a Cosenza ma che vedeva il rientro di Quaini dalla lunga squalifica accanto a Di Tacchio arruolato dal primo minuto al posto di Corbari oggi in panchina. Confermato Casasola esterno destro e dalla parte opposta Celli  al posto di Donnarumma anch’egli stranamente in panchina poi si è appreso anche lui passato dalla parte degli infortunati, con Pieraccini, Di Gennaro e Ierardi in difesa con Cicerelli e Jimenez trequartisti e Forte terminale offensivo.

In questo sabato pomeridiano che ha pur visto sedicimila e passa spettatori invadere le vie del quartiere Cibali prima di raggiungere lo stadio, alle 17,30 il signor Di Francesco di Ostia consegnava il primo pallone agli ospiti in completo giallo.

Cinque minuti di marca sorrentina ma si era tranquilli, tanto si sapeva che l’inizio positivo e’ dei bambini, come spesso sostengono i giocatori di briscola.

Infatti il Catania sembrava cominciare a carburare e pareva favorito per l’infortunio muscolare occorso a Carillo al ventunesimo che portava in campo in sua vece Solcia.

Tre minuti dopo, bella semi rovesciata  in area di Di Tacchio che chiamava ad un difficile intervento in angolo Harrasser.

La pressione dell Catania aumentava e Forte aveva due buone occasioni ma in una mancava l’aggancio del pallone in area e nell’altra, servito di tacco da Jimenez, calciava un tiro telefonato verso la porta al ventisettesimo.

Al trentottesimo ci provava Cicerelli su punizione ma il pallone finiva fuori.

Il crescendo del Catania si spegneva sulla dormita del pacchetto difensivo che perdeva D’Ursi lesto ad avviarsi indisturbato verso la porta trovando l’impatto con Dini uscito dai pali per il tutto per tutto.

L’arbitro assegnava il rigore confermandolo dopo la visione dell’immagine al FVS, ammonendo tra l’altro il portiere etneo.

Fortunatamente il tiro di D’Ursi veniva bloccato da Dini che salvava il risultato. La chiamata ancora al FVS sollecitata dalla panchina sorrentina per la modifica del colore al cartellino sventolato al portiere, non faceva cambiare la decisione al signor Di Francesco così si continuava fino al duplice fischio.

La ripresa riprendeva con gli stessi protagonisti del primo tempo ed era il Catania a conquistare dopo quattro minuti il primo angolo del secondo tempo ma niente da fare: la difesa Campania pareva un  bunker insormontabile per i nostri calciatori che non riuscivano a trovare neppure un piccolo buco in quella maglia difensiva alzata da Conte sul rettangolo verde.

Anche Ierardi ci provava per due volte dalla distanza ma con risultati poco lusinghieri, così dalla panchina si alzavano Corbari e Lunetta che rilevavano Di Tacchio e Jimenez.

Si dava da fare il ventitre etneo ma stavolta, conoscendo le sue potenzialità, gli spazi a sua disposizione diventavano pochi.

Al minuto sessantatré veniva ammonito Solcia reo di un fallo su Lunetta e al minuto successivo entravano in campo ruolo per ruolo Matera e Plescia per Franco e Sabbatani e la partita proseguiva con il Catania che pareva aver perso grinta e determinazione mentre dall’altra parte cresceva la consapevolezza di uscire indenni dal Massimino.

L’ammonizione rimediata da Cicerelli dovuta più alla rabbia per non trovare la giusta mattonella per incidere, spingeva Toscano al cambio di Forte con Stoppa, privando l’attacco di una prima punta per un trequartista che si posizionava stranamente a centrocampo rimettendo almeno quattro palloni al pacchetto arretrato anziché giocare palla in avanti, magari perché non impiegato nella posizione a lui congeniale.

L’ottantaduesimo minuto vedeva la sostituzione di Casasola oggi visto solo per qualche rimessa laterale con Raimo ma oramai solo il pubblico sperava nel gol in zona Cesarini perché la squadra etnea, priva di idee, energie e determinazione, si abbandonava nei minuti finali alla mercé degli avversari non proprio irresistibili e chiudeva la gara su tiro di punizione dal limite dei campani.

Un Catania spento, senza idee e confusionario, ha pareggiato una partita che sa di sconfitta, match  ampiamente alla portata della rosa ma che pare non riuscire più ad offendere e che deve oggi ringraziare il suo portiere per la parata provvidenziale su calcio di rigore.

Formazione che sembra un copia ed incolla dello scorso anno per atteggiamento ed infortuni che aumentano ad ogni partita, ad ogni allenamento o riscaldamento.

Non se ne può più. Sì diano una mossa tutti, dalla dirigenza allo staff tecnico, scendendo da quei piedistalli e ricercando le cause di tali prestazioni sottotono.

Dopo la magra figura in terra calabra ci si aspettava una reazione da bava in bocca ma era più l’aria che entrava nelle gole che la saliva ad uscire.

Sedicimila spettatori e passa nel  pomeriggio non meritavano questa magra figura anche perché si poteva immaginare a priori che il Sorrento sarebbe venuto a Catania per non perdere e le soluzioni dovevano essere trovate.

Rientriamo, come lo scorso anno, nel novero delle squadre con alto potenziale ma poco consistenti e per fortuna che a metà settimana  si gioca nuovamente con la speranza di ritornare ad essere quelli delle prime partite e di non perdere, come lo scorso anno, altri pezzi pregiati per la strada.

 

 

  5 Commenti per “Grazie Dini”

  1. Ip Address: 2001:1708:2285:9500:7de2:6469:112c:cb3b

    Film gia visto. Ho capito che un campionato non si puo dominare. Ma queste due partite fanno capire che mancano gli attributi! Questo allenatore non riesce a inculcare il senso del sacrificio. Il combattere fino alla fine. E non sto a parlare di schemi, di gioco di squadra.
    Se questi giocatori sono di alto livello….. non lo fanno vedere! Se questo allenatore è di alto livello… non lo fa vedere!

    La B così sarà un miraggio. Sembra che non abbiano imparato niente del’anno passato.

    Saluti a tutti

  2. Ip Address: 2.38.150.133

    Nonostante il 63% possesso palla, 9 calci d’angolo e 22 cross dobbiamo ringraziare Dini pur giocando in casa contro un Sorrento che non ha rubato niente e forse anche gli sta stretto il pareggio. Giusto ricordare che lo stesso Sorrento meritava vincere a Salerno ed è uscita sconfitta sbagliando anche un calcio di rigore negli ultimi 3 minuti

    Doveva essere la partita del riscatto invece arriva la conferma che senza una dorsale Sx adeguata Cicerelli diventa lo stesso da quello visto due anni fa e non un calciatore letale come quando invece sostava a Terni negli ultimi 20/30 mt. Infatti la dorsale Sx di ieri era era formata da Pieraccini arrivato a Catania per alternarlo con Ierardi a Dx e Celli che da esterno non è Donnarumma. Anche a Cosenza la dorsale Sx anche con Donnarumma ha sofferto visto che quest’ultimo non poteva esprimersi da esterno puro per aver dato una mano a Pieraccini messo all’ultimo momento al posto di Celli ed Jimenez che in quella posizione nella fase di non possesso faceva diventare più fragile quella zona del campo.

    Allo stato attuale esistono le stesse problematiche dello scorso anno che non si possono risolvere solo con un maggiore impegno dei giocatori e siamo ancora in tempo per modificare qualcosa e diventare meno prevedibili. Toscano ora tocca a te rivedere qualcosa.

    Buon lavoro

  3. Ip Address: 82.55.239.28

    Dopo tre belle prove la benzina e’ terminata. Si vede che adesso i calciatori non hanno più testa e gambe e gli infortuni aumentano ad ogni partita, come ad ogni allenamento ed a ogni riscaldamento.
    Non sta a me capire il perché, non e’ il mio mestiere ma quello di dirigenti e staff ben remunerati.
    Giocatori presi per spaccare le partite ai box come lo scorso anno e Toscano, beato lui, che dice di non essere preoccupato
    Giocatori fuori ruolo che non sanno a chi passare la palla, area avversaria deserta in avanti rossaZurri, fasce laterali inesistenti dopo le belle prove iniziali, condite coi segreti di pulcinella in merito ai tempi di recupero che si allungano di settimana in settimana per i giocatori chiave di questa stagione .
    Datevi una mossa tutti quanti perché diamo da dieci anni (tre i vostri) in questa categoria .

  4. Ip Address: 2a02:b025:12:6977:5c4e:9852:6cca:c476

    Buon pomeriggio . Il solito Catania degli anni passati , sicuramente le ultime due partite dimostrano che siamo alle solite, e non mi riferisco solo al risultato, per cui anche quest’anno si lotta per i playoff tutto qui , per un campionato di vertice ci vuole ben altro .

  5. Ip Address: 188.217.34.30

    Sono d’accordo con l’analisi fatta da Vincenzo in particolare per quanto riguarda il gioco troppo prevedibile della squadra.
    Dopo il bell’inizio di campionato non pensavo di dover ricominciare a parlare dei vecchi problemi a cominciare dai tanti infortuni……
    A mercoledì !?!? Speriamo bene

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