il Catania salvato da Kontek

 Scritto da il 3 Marzo 2024 alle 18:41  Aggiungi commenti
Mar 032024
 

Dopo la magnifica prestazione contro il Rimini che ci ha regalato non solo la finale in coppa ma anche la possibilità di giocare i play off come le terze classificate malgrado i risultati altalenanti in campionato a patto di non restare impelagati nella zona play out, ipotesi di certo lontana anche se la matematica ad oggi non ci da la certezza, ecco scendere in campo al Massimino il Monterosi Tuscia di mister Scazzola che domenica in casa e’riuscito a bloccare sull’1-1 l’Avellino con rete dell’attaccante Vano all’ottantottesimo minuto.

Anche oggi, come sempre, i tifosi rossazzurri hanno in massa riempito gli spalti del Massimino accompagnando la squadra di Lucarelli con cori e bandiere al vento certi di una facile vittoria contro un avversario, classifica alla mano,  di certo non irresistibile.

Le due conferenze stampa di Grella e Pelligra articolate prima e dopo dell’ultima partita di coppa, sono state importanti per legare la società ancor di più all’ambiente ma anche per far capire alla rosa che essa da tanto e per questo pretende impegno e sacrificio.

Per la partita di oggi Lucarelli doveva fare a meno di Quaini e Di Carmine entrati ahimè anche loro nel novero degli infortunati e sebbene il modulo sia rimasto immutato, presentava  quattro varianti  rispetto ai calciatori scesi in campo all’inizio con il Rimini.

Ancora Albertoni con Castellini, Kontek, Curado e Celli in difesa, Welbek e Zammarini in mediana, Chirico’, Sturaro e Cicerelli davanti, in appoggio a Cianci.

Mister Cristiano Scazzola, al Monterosi Tuscia dal 5 febbraio 2024 dopo che la squadra precedentemente affidata a Romondini aveva perso nei minuti di recupero contro il Taranto, alla prima apparizione con il nuovo team pareggiava in casa con il Potenza perdendo successivamente a Caserta e conquistando la prima vittoria contro l’Audace Cerignola e pareggiando in Irpinia 1-1,domenica scorsa.

Due risultati utili consecutivi che hanno portato morale e convinto il tecnico a proporre ancora il 3/5/2 che vedeva Forte in porta, Piroli, l’ex Mbende e Sini in difesa, esterni bassi Parlati  e Gavioli, a centrocampo l’altro ex Scarsella con Gori e Crivello e in avanti Eusepi e a sorpresa Rossi al posto di Vano.

Una bella giornata di sole accoglieva le due squadre anche se la tribuna B mostrava qualche vuoto e agli ordini del signor Gabriele Restaldo di Ivrea, il Monterosi batteva il calcio di inizio e subito una ripartenza etnea di Cicerelli portava Gavioli al fallo, ma nulla di fatto scaturiva dalla punizione calciata  da Chirico’.

Al quinto minuto Gavioli si accasciava a terra per un problema fisico ma restava in campo.

Era il Catania ad avere il pallino del gioco anche se il vento ostacolava la manovra dei giocatori di casa ed i lanci lunghi si perdevano a fondo campo.

Al diciannovesimo per atterramento di Welbek nei pressi della lunetta,  Chiricò calciava la punizione che sorvolava la traversa senza creare pericoli a Forte.

Rispondeva Parlati al venticinquesimo su una palla vagante ma il tiro andava alto e poi al ventisettesimo Cicerelli partiva in slalom in area avversaria ma il suo tiro veniva smorzato in angolo sulla cui battuta nulla accadeva.

Quando meno te lo aspetti, il Monterosi andava in vantaggio per merito di Rossi, la riserva di Vano, che raccoglieva di testa un cross di Eusepi, lasciato libero e bello di segnare facile battendo Albertoni da pochi passi.

Chi si aspettava cambi, fulmini e saette, restava deluso perché il Catania continuava a passeggiare in campo senza avere alcuna idea di cosa occorreva fare, cioè giocare con due attaccanti,  atteso che Mbende riusciva a troneggiare su Cianci.

Invece tutto rimaneva immutato e l’unico tiro da parte di Celli dalla distanza, si perdeva fuori.

Il secondo tempo vedeva l’uscita dal campo del marcatore di giornata per il centravanti titolare e da parte del Catania un triplice cambio necessario come il pane con Haveri, Chiarella e Costantino per Celli, Chirico’ e Cicerelli, trio probabilmente a corto di ossigeno già dai primi minuti di questa partita dopo l’impegno di coppa ed il Catania passava al3/5/2 ma nulla di positivo si notava in campo perché più che cercare fraseggi senza idee  null’altro riuscivano a creare meritevole da essere sottolineato.

Si arrivava così al cinquantottesimo con l’uscita dal campo di Sturaro per Peralta lanciato  in posizione di trequartista ma il cambio non sortiva alcun effetto, anzi era il Monterosi a creare qualche preoccupazione in contropiede al Catania.

Scazzola ci credeva ed inseriva un centrocampista per l’attaccante Eusepi dopo il cambio pari ruolo Tartaglia per un Pirola affaticato e la mossa pareva dargli ragione perché il Catania, con due attaccanti di ruolo in campo, non riusciva a tirare ancora in porta.

Soffriva il pubblico sugli spalti stanco di vedere una formazione lenta e prevedibile ma l’amore per la maglia lo portava a sostenere anche l’insostenibile: rullavano i tamburi, erano rosse le ugole dei sedicimila, frenetici i muscoli che si dimenavano come volessero scendere in campo al posto di coloro che non riuscivano a penetrare in area.

Al settantaseiesimo Lucarelli  provvedeva all’ultimo cambio mandando in campo Tello al posto di Welbek mentre il Monterosi sostituiva Crivello e Scarsella con i pari ruolo Verde e Di Francesco.

I rossazzurri, spinti più dai sostenitori che dalle loro gambe, si gettavano in avanti negli ultimi dieci minuti e finalmente Costantino, comunque entrato in campo col piglio giusto,  riusciva a mettersi faccia alla porta e a calciare un forte e centrale tiro respinto da Forte e tre minuti dopo, su azione da calcio d’angolo, Peralta indirizzava la palla sul piede di Kontek che riusciva ad indovinare l’angolo e a rimettere in parità l’incontro.

Sette rimanenti minuti di fuoco del Catania? Macche’! Era il Monterosi a rischiare di segnare ma Albertoni riusciva all’ottantaseiesimo a salvare coi pugni su Vano.

Dopo cinque minuti di recupero la partita si chiudeva lasciando tanta delusione sui volti del pubblico che, di certo, non merita questi spettacoli.

Si spera non ci siano scuse di partite ravvicinate,  infortuni,  stress, di fantasticherie e di altri alibi e di maniglioni su cui aggrapparsi da parte dell’allenatore perché tutte le squadre risentono durante il campionato assenze, defezioni e momenti no.

Non e’ la prima volta che il Catania dopo una prestazione positiva non riesce a dare continuità al suo percorso come pare davvero preclusa la rete agli attaccanti quasi sempre costretti spalle alla porta anche contro squadre di bassa classifica che non riescono a bucare i fortini avversari, demandando ai difensori il compito di segnare.

Riguardo alla formazione proposta da Lucarelli dalle prime battute, e’ parso  che i due esterni non erano in condizioni ottimali mentre i loro sostituti, Chiarella e Costantino, fisicamente superiori ma non impiegati da inizio partita.

Le contemporanee assenze di Bouah e Rapisarda stanno privando della spinta sulla fascia di destra mentre dalla parte opposta si tentenna non avendo trovato ancora un idoneo terzino di gamba, di grinta e di sostanza qualora a Castellini non venga assegnato quel ruolo.

I cori di incoraggiamento per tutta la partita, trasformati in meritati fischi alla fine dei singoli tempi di gara, rappresentano quel malessere che una città’ sta vivendo per come questo stadio da fortezza impenetrabile sia diventato il parco giochi di tante formazioni meno attrezzate sulla carta.

Datevi una mossa perché di sassolini sono piene anche le nostre scarpe.

 

 

  9 Commenti per “il Catania salvato da Kontek”

  1. Ip Address: 2.44.136.66

    Settimo o tredicesimo posto avendo già in tasca quasi la matematica certezza di giocare i play off, il pareggio di oggi non fa piacere ma dovrebbe essere letto come una occasione mancata per fare giocare i più riposati che ancora non hanno minutaggio. Per il resto conosciamo già la potenzialità di questa squadra che può vincere o perdere con chiunque e si esprime meglio quando incontra squadre di una certa levatura. Infatti non è un caso che abbiamo battuto almeno una volta le prime quattro in classifica e con le ultime quattro solo il Brindisi.
    In ogni caso in questo momento non giova alla Società, Tecnici e Tifosi fare polemiche e necessita invece remare tutti nella stessa direzione; ricordiamoci che vince solo una squadra e tutte le altre perdono e che non avranno sassolini nei piedi solo i Tifosi della società che vincerà il campionato. L’unico vero alibi che tantissimi dimenticano è che questa società è nata solo l’anno scorso ed è in corso di costruzione. .. .

  2. Ip Address: 151.48.83.189

    Ancora oggi non riesco a capire quale è il vero volto di questa squadra cambiamo gli allenatori i giocatori i preparatori ma la musica non cambia perché ? speriamo che le forze le risparmiano per affrontare al meglio i playoff . Una buona serata a tutti

  3. Ip Address: 95.251.153.225

    La società sarà nata ieri ma chi c’è dentro, da Grella a Lucarelli raccontano dei loro quaranta o più anni di calcio.
    I tifosi peggio! C’è chi ne ha vissuti come me più di cinquanta a tifare per il Catania e mai ricordo di questo trend così catastrofico in casa in terza serie a strappar pareggi con uno squadrone a disposizione (a detta degli addetti ai lavori) con le cenerentole del girone, peraltro in casa.
    E’ questione di orgoglio che non si può accettare.
    Se sono giocatori che dopo una partita si scassano come un giocattolo da bancarella che se ne vadano d un’altra parte a cercar fortuna.
    Non ricordo un attacco così stitico che non riesce a segnare da più partite o per demerito loro o di chi non lo mette in condizione;
    Infermeria piena dovuta a che cosa? Che vita conducono questi ragazzi in una città che sa offrire tante distrazioni? Li controlla qualcuno? Tanti dubbi e pensieri mi attanagliano ma la certezza è ‘ una sola: dal 2015 che mangiamo quella roba che si fa in gabinetto e non ne possiamo più .

  4. Ip Address: 2.44.137.129

    Innegabile che sono stati commessi errori e costruite due squadre in pochi mesi e che nessun tecnico al mondo è capace amalgamare con la bacchetta magica giocatori che si conoscono da un mese. Il problema specifico dei Tifosi del Catania che dal 2015 hanno accumulato solo bocconi amari non giustifica la pretesa di voler andare in B al primo tentativo e neanche far pesare alla società, tecnici e giocatori tutti i danni subiti commessi dagli altri fino al fallimento.
    Abbiamo la piccola speranza con il play off come altre 30 squadre e solo una vincerà; non possiamo acquistare altri giocatori, cambiare ancora allenatore sarebbe un grave errore quindi in questo momento contestare significa peggiorare la situazione. Questo è il mio punto di vista poi ognuno libero di fare ed agire come meglio crede.

  5. Ip Address: 194.230.124.35

    Contestazione NO
    Rassegnazione SI

  6. Ip Address: 151.48.83.189

    Va bene contestare come va bene rassegnarsi , personalmente preferisco aspettare la fine dei giochi e poi giudicare, anche perché in questo non si capisce niente ne se siamo carne oppure se siamo pesce. Ciao Jamajama tutto bene? 💪

  7. Ip Address: 2.45.152.23

    Il dilemma è la mancanza di gioco è dovuta alla carente preparazione atletica o ai giocatori non adatti alla serie C?

  8. Ip Address: 194.230.124.35

    Ciao Mexxican tutto bene spero anche tu💪

    Dopo 29 partite ed il 15esimo posto credo che sappiamo dove stiamo!

    Hanno fatto 2 squadre ed 2 allenatori! E siamo quasi salvi……..

    Non credo che dobbiamo aspettarci di più.

    👋🏻👋🏻👋🏻

  9. Ip Address: 101.56.102.185

    Già la squadra non è granché, poi Lucarelli ci mette del suo calendario formazioni scadenti e facendo giocare Celli che più che giocare per noi sembra il valore aggiunto degli avversari e vediamo che il danno è fatto. I giocatori sembrano dei fantasmi che passeggiano in campo. Non esiste gioco né coralità. Dobbiamo adesso guardarci dietro e cercare di non sprofondare nei play out.

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