Tre minuti di follia a venti minuti dalla fine sono stati sufficienti in quel di Benevento per mutare in sconfitta quella che poteva essere considerata una prova convincente ed una vittoria meritatissima.
Tre minuti, per passare dal meno sei dalla capolista al meno dodici, passivo che oramai, salvo miracoli, destina la nostra squadra con altre nove del girone a giocarsi le sue carte, modestissime al momento, nella giostra infernale dei play off.
Quello che più spinge a riflettere è la regressione fisica e psichica di alcuni elementi titolarissimi che dopo alcune convincenti prove di inizio stagione sono diventati riserve delle loro riserve, in particolare Ierardi, Anastasio e Guglielmotti, coriaceo braccetto di destra il primo ed instancabili stantuffi di fascia gli altri due.
Se ad essi aggiungiamo gli infortuni fisici di Di Tacchio e Sturaro, ancora ai box dopo un lungo infortunio e del difensore centrale De Gennaro la cui assenza ha complicato i piani tattici dell’allenatore, in uno con la girandola dei portieri iniziata a seguito dei problemi fisici di quello che doveva essere il titolare in quel ruolo, il quadro generale risulta davvero drammatico e non possono bastare a renderlo roseo le ottime prestazioni sinora garantite da Inglese, Stoppa ed Jimenez.
In attesa di arrivi e degli addii alcuni dei quali già avvenuti in settimana, con Silvestri passato alla Triestina e Adamonis alla Feralpi Salo’, Popovic alla Puteolana, solo una presenza alla prima di campionato contro il Sorrento, la nostra squadra è stata chiamata ad affrontare al Massimino questa domenica una Juve nex gen rigenerata dal nuovo o meglio vecchio tecnico Brambilla imbattuto da cinque turni di cui quattro vittorie ed un pareggio esterno a Cerignola.
Il tecnico juventino ha proposto il suo collaudato 4/4/2 con Daffara tra i pali, Mulazzi, Gil, Scaglia e Puczka in difesa, Comenencia, Faticanti, Palumbo e Owusu al centro con Afena Gyan e Guerra in attacco. Assente il fantasista Macca fermato dal giudice sportivo .
Mister Toscano rispondeva con la stessa formazione titolare del Vigorito che vedeva Farroni alla seconda presenza In rossazzurro e la solita difesa priva di Di Gennaro con Castellini, Quaini e Gega, a centrocampo De Rose ed Jimenez, ai lati Raimo e Anastasio, sulla tre quarti Stoppa e Carpani con Inglese terminale offensivo.
Alle 15,00 le squadre entravano in campo precedute dalla terna arbitrale diretta dal signor Mattia Drigo di Portogruaro con i piemontesi in classico completo sociale così come i rossazzurri.
Dopo il minuto di raccoglimento per commemorare Fabio Cudicini grande portiere rossonero scomparso a 89 anni, era il Catania a toccare il primo pallone con Stroppa ma al terzo minuto era juventino il primo calcio d’angolo, senza alcun problema per la difesa di casa.
Al sesto minuto Faticanti si aiutava col gomito nei confronti di Carpani ma per l’arbitro tutto regolare.
La partita proseguiva tra errori da una parte e dall’altra e solo al minuto ventitré Raimo trovava il “coraggio” di tirare, ma la palla si perdeva fuori.
Un minuto dopo cartellino giallo per Anastasio seguito da quello per Gil e al ventinovesimo era Anastasio a calciare ancora fuori da posizione defilata in area.
Al trentesimo doppio miracolo di Farroni che salvava il risultato ma al trentaseiesimo Gil, già ammonito, bloccava fallosamente uno scatto di Carpani ma per l’arbitro il fallo c’era ma non la seconda ammonizione e la partita riprendeva senza nulla di fatto.
Al trentottesimo Inglese calciava in porta ma Daffara con l’aiuto dei difensori, respingeva in angolo.
Incredibile al quarantaduesimo il passaggio di Guerra che imbeccava Afena Gyan che andava a tu per tu verso Farroni e lo freddava sull’uscita portando in vantaggio i bianconeri.
Chi si aspettava una ripresa arrembante con l’entrata in campo di Lunetta e D’Andrea per Raimo e Carpani rimaneva deluso perché i rossazzurri non riuscivano ad essere pericolosi in area avversaria e la Juve, che non lasciava spazi ai senza idee etnei ostinati a continuare in un fraseggio indisponente per i 10.000 presenti di oggi guadagnando qualche fischio che copriva errori continui di questi ragazzi apparsi privi di testa e mordente.
Commentare azioni e quant’altro della ripresa risulta offensivo per chi ama il calcio e per la prima volta ne farò a meno.
Una sola occasione pericolosa dal piede, guarda caso di Inglese, che si girava e tirava forte ma era la traversa a dirgli di no e poi Lunetta riprendeva il pallone che calciava alle stelle.
Dall’altra parte una squadra concentrata e rinvigorita dal tecnico Brambilla che è riuscito a far diventare ermetica una difesa con tanti problemi mentre il Catania, non pervenuto, che riusciva a subire il secondo gol con un bel diagonale di Semedo entrato nel secondo tempo al minuto settantadue.
A nulla serviva il gol di Lunetta al novantaquattresimo accolto freddamente dai presenti che al fischio finale esprimevano il loro disappunto verso la squadra che dopo ventidue da incontri pare una barca alla deriva.
Il dato di spettatori in calo dovrebbe far riflettere questa società che non riesce a trovare il bandolo della matassa e che a mercato aperto forse ha le idee più confuse dei giocatori stessi e che non sente neppure la necessità di parlare ai microfoni nascondendosi dietro le parole del mister.
Cosa salvare? Nulla e non si capisce perché gli esterni non riescono a scendere sulle fasce di competenza ed a effettuare cross per l’unico terminale offensivo di cui dispone oggi il Catania, mentre si ostinano a passare quasi sempre la palla indietro a favore del compagno venendo anticipati o perdendo la palla in malo modo.
Seconda sconfitta di fila in attesa della difficile trasferta di Picerno ma oramai a perdere si è fatto il callo.
Forse una iniezione di gioventù a questa squadra sarebbe l’unica medicina giusta.
D’accordo con l’articolo di raggio libero forse ci metterei anche menefreghisti , con i tifosi abbandonano lo stadio anzitempo . Una buona serata a tutti
Sì Mexx, giocatori svogliati, stanchi come aspettassero tanti di cambiare aria. Una società assente con stampa e tifosi, un allenatore che ci mette la faccia per tutti, un nuovo ds affiancato a Faggiano che non si presenta e che non si capisce di cosa si stia occupando, continuando così, 3 punti nelle prime tre di ritorno quando all’andata di punti conquistati furono sette, mi sa che lo sbando è generale
Il mio punto di vista in merito a certe scelte fatte dalla società l’ho espresso più volte e non è il caso di ribadirlo.
I problemi evidentemente ci sono, inutile nasconderli e tanto meno continuare a trovare giustificazioni.
Il presidente deve chiarire autorevolmente come risolverli e quali sono i “reali” obiettivi della società non solo con le parole ma soprattutto con i fatti concreti.
Buona settimana a tutti
Buongiorono a tutti
Il presidente non deve metterci la faccia. Lui mette i soldi e a chi li da dovrebbe lavorare meglio!
Abbiamo letto che é il presidente che paga di più in serie C. Dunque il problema dei giocatori non dovrebbero essere i soldi…………………
Sindrome del Massimino ma ormai appare più chiara la distanza emersa dalla fine del 2022 tra Proprietà ed Aspettative ambientali.
Dal mercato estivo la Società ha lanciato messaggi forti che non intende svenarsi e prima di parlare di progetti futuri deve snellire i Costi vendendo gli esuberi e chi ha dato poco o niente, ma.la Piazza non sente e fa finta di non capire.e chiede a viva voce alla Società Dichiarazioni/Conferenze stampa per sentire cosa ?.non sarebbe più semplice prendere atto che Pelligra è stato l’unico a rimetterci i soldi ? altro che faccia o qualche anno in C. Avanti il prossimo !!! . .
Credo che sia leggittimo criticare! É se Pelligra ci rimette soldi é colpa sua e dei suoi collaboratori.
Se non voleva essere criticato non prendeva una squadra di calcio!
Concordo con Jamajama . Se prendi una squadra di calcio e le cose ti vanno bene, i tifosi ti esaltano e acquisisci pubblicità a palate utile anche per le attività extra sportive ma se va male ti esponi alle critiche anche feroci. Capita dappertutto.
A Trapani dopo le tre polpette col Crotone i giocatori hanno avuto un faccia a faccia caldo con i tifosi, a Catania questo ancora non e’ avvenuto.
Il Presidente ci ha messo i soldi per le tre squadre rifatte dai suoi dirigenti e il problema e’ suo che li ha messi a quei posti e rimane suo se non cambia qualcosa e non dei tifosi che hanno sempre risposto con amore riempiendo lo stadio e sempre presenti in trasferta quando non impediti dagli organi di PS.
Ora non ci possiamo lamentare? Non si riesce a creare una squadra che funziona e loro si nascondono nei loro bunker senza metterci la faccia, lasciando solo ai microfoni il povero allenatore, come prima hanno fatto con Zeoli, Lucarelli e Tabbiani.
Vogliono far crescere i giovani, così la relazione a corredo dell’ultimo bilancio, e non hanno affittato/acquistato un campo di calcio dalle misure regolamentari.
Ma stiamo scherzando? BElli i tempi delle passerelle nelle quali gongolavano, ora dove sono? Neppure le presentazioni del portiere Ferroni e del nuovo ds provvisorio.
Siamo al 14 e tutto ancora tace in entrata, speriamo che a Picerno ci sia la neve sabato così almeno ci godiamo una settimana tranquilla .
Le critiche sono il pepe e sale del calcio e ci sono sempre state ovunque, ma non sono queste la causa per continuare o meno ad investire nell’attuale mondo del calcio; oggi chi mette i soldi valuta tutte le variabili a 360 gradi e non gli anni in C del Catania.
La distanza della Società verso l’Ambiente Catania, a mio avviso, non dipende quindi dai fischi o critiche ma su qualcosa di più profondo già presente alla fine del 2022 quando ancora la Società non aveva commesso ERRORI.
Potrei fare un elenco lungo un Giga ma per rendere l’idea sulla distanza di mentalità che esiste tra Società e Piazza di Catania cito solo l’argomento delle SCELTE poi dopo i risultati in campo diventati ERRORI a causa della scelta degli Allenatori::
la Società li considera come un NATURALE PROCESSO DI CRESCITA per raggiungere nel tempo un obiettivo a 360 gradi mentre l’Ambiente li considera COLPA per non essere riusciti a vincere il campionato al primo, secondo, terzo etc etc etc tentativo. Di fronte a questa evidenza non esistono vie di mezzo ed a mio avviso bisogna prendere atto che con il perdurare di questa situazione si procurano altri DANNI..
Per concludere preferisco il comunicato della Società di mandare la squadra in ritiro in Calabria rispetto a quella del Presidente del Trapani.
nessuno ha preso Pelligra con la pistola a pagare 12 mio annui a giocatori e allenatori (letto nella Gazzetta) sono fatti suoi. Ma per noi tifosi era ed é un segnale!
Ma contestare che fanno male é leggittimo!
E i danni che i tifosi fanno non lo capisco.
La società non voleva spendere cosi tanto? Lavorare meglio sarebbe un opzione. Prendere persone che in 2 anni non devono fare 4 squadre sarebbe anche un opzione!
e il danno lo facciamo noi tifosi che lo facciamo presente a questi signori…………..
Cataneseanapoli hai scritto un bel post. Hai spiegato in italiano (che io purtroppo non riesco) tutto quello che pensavo. Bravo e grazie.
Jamajama hai reso perfettamente l’idea e confermi al 100% la distanza di mentalità e ruoli che esiste tra Società ed Aspettative venuti a galla ancor prima che Pelligra iniziasse il primo campionato di serie C con relative scelte e perdite di gestione..
Guardo il presente e possibili scenari futuri e conoscendo Mentalità della Piazza ho concluso il mio post precedente che, a mio avviso, bisogna prendere atto che non ci sono le condizioni per trovare una via di mezzo e di guardare avanti.
Se ritieni non solo Tu ma che la maggior parte della Piazza accettasse un percorso Sostenibile con lo stesso entusiasmo della serie D aspettando con pazienza lungimirante la crescita di X ANNI per costruire una squadra giovane non avrei alcuna difficoltà ammettere di aver sbagliato valutazione, i segnali che percepisco e tu stesso confermi credo che non vanno in quella direzione .
Approfitto per dire a Filippo46 che la Sua idea di mantenere la squadra dello scorso anno con qualche ritocco poteva essere molto utile per la Società ma realizzabile solo con un Allenatore diverso da quello attuale. Toscano è il migliore ma è un fondamentalista e con lui: Di Carmine, Cicerelli, Cianci, Chiricò, Chiarella e Bocic non avrebbero fatto meglio dell’anno scorso;. Cicerelli bravo come esterno puro ma usato da Lucarelli e Zeoli per fare le due fasi lo scorso anno in tutto il girone di ritorno ha fatto solo 1 gol, idem Chiarella e Chiricò girone ritorno, Cianci qualcuno in più quando Zeoli per disperazione faceva entrare Chiricò o Chiarella ovvero cambiando modulo, . .. .
Vincenzo, Toscano ha un ottimo curriculum, ma a Catania ancora non
è riuscito a dimostrarlo nonostante diversi giocatori dell’attuale rosa li abbia voluti lui.
Non è certamente l’unico responsabile di questa situazione, ci sono problemi all’interno della società che conosciamo solo in minima parte.
Sarà una coincidenza ma da quando
Faggiano ha avuto purtroppo problemi di salute la squadra ha perso sempre di più lo smalto iniziale.
Buona nottata a tutti
Filippo46 il tecnico Toscano è il migliore, ha dato il benestare sull’arrivo di tanti giocatori e per vendere o mettere altri fuori rosa..Purtroppo, per svariati motivi, ha dovuto inventare nuovi schemi con giocatori adattati e come tutti i tecnici fondamentalisti ha pagato il dazio degli esperimenti. Identico dazio che stanno pagando Trapani ed Avellino costruite con la stessa filosofia delle figurine del Catania e medesime aspettative di vincere il campionato.
Il Monopoli che ha disputato i play out salvandosi pareggiando con il Francavilla e lo stesso Cerignola sicuramente affrontano il campionato con spirito diverso, cosi come il Crotone e Benevento ripartiti quasi da zero con squadre rifatte molto giovane. i giornalisti beneventani dicono che non pensavano all’inizio stagione che a tre giornate dopo il giro di boa i sanniti potessero essere a +14 dal Trapani e 12 punti avanti al Catania, con una partita in meno.
Evidentemente iniziare un campionato di serie C senza avere nulla da perdere aiuta molto come già abbiamo visto 4 anni fa con Baldini con quei ragazzi oppure la Juve Stabia e Mantova dello scorso anno,
Concordo con te che l’assenza di Faggiano ha contribuito a complicare la situazione e colgo l’occasione per augurargli una pronta guarigione e di rivederlo arzillo in campo.
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Vincenzo, non ho niente contro Toscano, mi auguro che possa al più presto confermare anche a Catania quanto dimostrato con successo in altre piazze.
Sinceramente non mi sono accorto di tutti i nuovi schemi che ha dovuto inventare.
Dall’ultima conferenza stampa di Grella ancora una volta non è emerso nulla di nuovo!!!
Mi associo nell’augurare al Direttore Faggiano una pronta e completa guarigione.
Buon fine settimana a tutti
Filippo46 infatti Grella ha ribadito quello che si sapeva, unica novità il logo che verrà comprato, ma questo era scontato con qualsiasi scenario futuro, che stanno cercando un terreno per gli allenamenti e che hanno rinforzato il brand del settore giovanile..
Riguardo gli schemi inventati da Toscano, strano che non ti sei accorto che con Jimemez a centrocampo insieme a Carpani, Stoppa, Anastasio,o Lunetta, di fatto ha indebolito la difesa e stravolto il Suo credo calcistico che è stato sempre, prima non prendere gol, così come aveva iniziato con le prime 4 partite. Infatti il Catania con questi esperimenti ha iniziato a fare più gol ma di contro ne ha subiti tantissimi.anche per regali difensivi commessi da bravi giocatori tipo Di Gennaro o Castellini. .
Lodi poteva permettersi di giocare in quella posizione perchè gli altri a turno Biangianti, Izco, Baiocco e lì’ultimo Rizzo riempivano il buco che lui lasciava. Idem Vargas disastroso come terzino ma fortissimo esterno fluidificante ma per farlo giocare in quella posizione gli altri coprivano le sue carenze difensive.. .
Ciao Vincenzo, a mio parere Mister Toscano non ha inventato schemi, ha mantenuto sostanzialmente il suo modulo iniziale sperimentando i giocatori a disposizione nei vari ruoli.
Castellini, come esterno di centro campo potrebbe rivelarsi più determinante nell’economia di gioco della squadra, nella speranza che arrivi al più presto qualche difensore di cui al momento abbiamo estremo bisogno.