La paura fa 81

 Scritto da il 20 Gennaio 2025 alle 07:03  Aggiungi commenti
Gen 202025
 

Dal ritiro calabro al campo. Dopo due sconfitte consecutive, una conferenza stampa dell’A.D. sempre nello stile del futurismo britisch tipo faremo, vedremo e con i fatti ancora allo studio e fermi all’arrivo di Dini, quinto portiere dell’anno ad indossare la casacca rossazzurra in questa stagione, seguiti dalla cessione di  Verna in un momento di sofferenza del reparto centrale con Di Tacchio impossibilitato dopo l’infortunio a poter garantire i 90 minuti e privo di Sturaro per infortunio.

Con queste premesse la squadra etnea è scesa in campo in questo freddo pomeriggio in quel di Picerno con una panchina corta e con la formazione titolare che vedeva Farroni tra i pali, Castellini, Quaini e Anastasio in difesa, De Rose ed Jimenez centrali con Raimo e Lunetta esterni e Stoppa e Carpani in appoggio ad Inglese..

il Picerno si e’ presentato in campo con lo stesso andamento del Catania in stagione, avendo raccolto otto vittorie e uguali pareggi con sei sconfitte al passivo in campionato ma differenti le aspettative delle piazze ad inizio stagione così come il budget messo a disposizione dalle due società.

Un freddo pomeriggio accoglieva un consistente numero di tifosi etnei, quasi duecento, unitamente ai circa trecento tifosi locali e le due squadre, con il Picerno in completo rosso e i rossazzurri in maglia bianca con inserti  sociali.

Il Picerno si schierava con un 4/2/3/1 che vedeva Summa in porta, Pagliai, Manetta, Nicoletti e Guerra in difesa, Franco e Maselli centrali, Energe, Esposito e Maiorino in avanti con Bernardotto centravanti.

Il signor Leone di Barletta, direttore di gara, affidava il primo pallone di gioco alla squadra di casa che cercava di tenere palla e giostrare a centrocampo con il  Catania timoroso che impostava la partita per sfruttare gli errori dei locali per ripartire ma con poco successo e così il gioco non decollava e solo al minuto ventitré De Rose tirava verso la porta con il pallone che finiva fuori.

In precedenza, erano stati i lucani tre minuti prima ad impegnare Farroni.

Al ventiquattresimo primo giallo per Maselli reo di aver atterrato Stoppa e sei  minuti dopo Esposito calciava in porta ma fortunatamente Lunetta salvava prima che il pallone finiva in rete.

Al trentottesimo per proteste veniva ammonito Toscano ma finalmente al quarantatreesimo Inglese di testa impegnava di testa Summa che si salvava in angolo. Questa l’ultima occasione del primo tempo che si chiudeva con poche emozioni: da una parte una squadra che ha tenuto il pallino del gioco ma con poche idee e dall’altra un Catania super abbottonato con l’obiettivo di non uscire sconfitto dal Curcio.

La ripresa iniziava senza cambi e si ripartiva seguendo lo stesso copione del primo tempo: sterile possesso palla sempre in mano ai rossoblu con gli etnei a difendere bassi.

Al sessantaquattresimo Anastasio, nell’intento di disimpegnare, serviva di testa Maiorino che per fortuna davanti a Farroni incespicava e l’occasionissima sfumava.

Gol mancato e gol segnato dall’altra parte con Raimo che crossava e Carpani raccoglieva calciando la palla alle spalle di Summa.

L’inaspettato vantaggio riusciva a dare un po’ più di coraggio alla squadra ospite  tanto che al settantatreesimo, ancora Carpani su cross di Lunetta, cercava la via del gol ma il pallone finiva fuori di poco.

Al minuto settantanove triplice cambio per Tomei che sostituiva tutta la trequarti: fuori Energe, Maiorino ed Esposito per Cardoni, Volpicelli e Petito ed il Picerno cominciava a premere grazie alle forze fresche mentre il Catania cominciava a soffrire, complice la stanchezza di taluni elementi.

La spinta dei lucani obbligava De Rose a fermare Volpicelli guadagnando il giallo e due minuti dopo, da calcio d’angolo, la palla toccava la traversa della porta difesa da Farroni e tornava in campo dove Petito non ci pensava due volte a spedirla in rete.

Il pareggio galvanizzava i lucani che provavano a trovare il gol del sorpasso ma sia Petito che Volpicelli calciavano alto in due occasioni.

La pressione esercitata spingeva Toscano a ricorrere agli uomini della panchina: fuori Carpani e Raimo per Di Tacchio e Guglielmotti e proprio l’esterno all’ottantanovesimo, su cross di Lunetta, calciava il pallone che poteva regalare i tre punti ma purtroppo usciva di poco dallo specchio della porta difesa da Summa.

A trenta secondi dallo scadere dei cinque minuti di recupero, Bernardotto calciava a colpo sicuro verso la porta etnea ma Farroni, con un grande intervento, consentiva di strappare il pareggio.

Strappare verbo che certifica la volontà del Catania odierno di giocare questa partita sulla difensiva e solo la fortuna ha consentito alla squadra di Toscano di segnare il gol del momentaneo vantaggio, ma poi si sa che dai e dai, con una difesa non al massimo, il gol degli avversari te lo devi aspettare. .

Il ritiro sembra sia servito per mutare l’atteggiamento tattico della squadra, una volta votata sulla velocità di scambi di prima ed oggi schierata a difesa della porta di Farroni dal primo minuto, contando di ripartire su eventuali errori avversari.

Potrebbe essere anche un atteggiamento funzionale al momento ma per sfruttarlo appieno, si dovrebbe avere in squadra dei velocisti, elementi che oggi non possediamo sia sulle fasce che a centrocampo ma c’è da chiedersi se questo modulo tattico possa essere accettato da una piazza che sperava di poter competere per la promozione diretta con squadre di prima fascia, così come indicato dalla stessa proprietà come obiettivo da raggiungere a breve termine già due anni fa.

Dopo la fallimentare stagione dello scorso anno, l’arrivo alle falde dell’Etna di Toscano e del Direttore sportivo Faggiano, aveva infiammato l’animo dei tifosi sicuri di non ripercorrere quella strada dissestata dello scorso anno ma questo pareggio strappato a Picerno più che un punto guadagnato rappresenta la paura di osare, forse per paura di prenderle da una squadra quest’anno di pari forza di quella etnea ma che porta allo stadio trecento tifosi, quasi quanto oggi quelli del Catania ospitati nella curva opposta.

Questo punto ottenuto non cambia assolutamente la situazione in classifica della nostra squadra sempre impelagata tra il settimo e il nono posto e con speranze di promozione dai play off, salvo miracoli, pari a zero.

Solo il pareggio lucano ha indotto il mister ai cambi apparsi tardivi preso atto del calo fisiologico di alcuni elementi anche se proprio i cambi disposti a Benevento finirono sul banco degli imputati per la scarsa determinazione offerta  da quei nuovi innesti.

Puniti quindi all’’ottantunesimo per certificata e doppia paura: quella di perdere  e quella di non attingere dalla panchina per manifesto dubbio che gli elementi scelti non sarebbero stati in grado di far meglio dei titolari di oggi anche se con ottanta minuti sulle gambe.

Adesso contro il Giugliano che Catania vedremo? Quello di stasera chiuso nella sua area sperando nel pareggio? Quello sciupone visto con il Messina o quell’altro pasticcione sconfitto dal Latina?

Fra una settimana la risposta sperando che in quel prossimo Catania vi sia anche qualche nuova new entry.

 

  9 Commenti per “La paura fa 81”

  1. Ip Address: 2a02:b025:8f03:caf3:a83d:58ff:feeb:6308

    Società incompetente e giocatori a fine carriera. Non si va dà nessuna parte non c’è squadra..non c’è ritiro che possa cambiare le sorti di un Catania privo di fame e giocatori che la buttano dentro.. semmai fuori se non si capisce qualcosa in questa squadra figuriamoci dopo. Adesso ci aspetta una serrata micidiale tra il Giugliano che farà un partitone a Catania perché ieri a perso poi ci aspetta Raffaele ex di turno e ci farà le scarpe e per finire il Monopoli sarà disfatta totale…se non mettono gente con il sangue agli occhi come innesti il campionato si può dire chiuso qui..e con l’aria che tira di budget al risparmio sarà meglio starsene a casa…sorprende che i tifosi circa 300 che erano presenti ieri speravano in una vittoria.. purtroppo ancora ci credono al riscatto.

  2. Ip Address: 151.48.224.194

    Buongiorno a tutti ,d’accordo con l’articolo di raggio libero altro che paura 81 ieri sera se non fosse stato per il portiere Ferroni che secondo me è stato il migliore in campo, si preparava l’ennesima sconfitta tre su tre , per il resto parliamo di un cane che si morde la coda, se non interveniamo sul mercato la situazione non cambia e sarà sempre peggio.

  3. Ip Address: 109.52.130.198

    Una partita impostata a non prenderle, atteggiamento passivo e guardingo votato alle ripartenze che dimostra l’inadeguatezza di questa formazione a giocare a viso aperto .
    Si veniva da due sconfitte e la paura di tornare a casa con Laterza sconfitta ha indotto il tecnico a chiudersi a riccio pur non avendo uomini veloci per poter effettuare questo gioco.
    Bravo Farroni ieri senza le sue parate e gli errori avversari si sarebbbe perso .

  4. Ip Address: 2a01:827:3d10:7301:996c:e560:6a4e:fc8c

    Pareggio giusto, si poteva vincere ma anche perdere. L’occasione per andare in vantaggio nel primo tempo il Catania l’ha avuta con Inglese ma il loro portiere ha fatto un miracolo, grande opportunità per raddoppiare con lo stesso Carpani e per vincere alla fine con Guglielmotti..
    Anastasio conferma per l’ennesima volta che non è un difensore ed un attimo prima che il Catania segnasse ha commesso un errore incredibile;quella posizione a sx è ideale per Castellini mentre a dx lo stesso diventa un giocatore normale.
    Da quando Toscano “per forza maggiore” ha dovuto schierare contemporaneamente, a tempo pieno, i talentuosi e bravi giovani Jimenez, e Stoppa senza l’adeguato filtro a centrocampo e difesa adattata, la squadra ha perso identità ed equilibrio. In trasferta riesce a segnare più gol del Benevento, Monopoli ed Avellino ma nello stesso tempo ne subisce di più; in casa tutto l’opposto pochi gol subiti in linea con quelle squadre sopra menzionate ma non riesce a fare i gol necessari per vincere.
    In queste condizioni e chiaro che mancano i punti di riferimento e continuità dei risultati e per fare diventare valore aggiunto Jimenez, Stoppa necessitano certezze a centrocampo e rinforzi in difesa,ed attacco magari con la stessa voglia ed umiltà di Raimo.. .

  5. Ip Address: 188.217.52.6

    Sono d’accordo con l’analisi fatta da Cataneseanapoli.
    La piazza si sta dividendo sempre di più e questo non migliora assolutamente le cose, anzi.
    Spero….che possa arrivare, qualche
    elemento determinante, ma bisogna
    soprattutto recuperare la necessaria serenita’ (giuoco e risultati)
    Peccato perché quest’anno non c’è
    una squadra ammazza campionato.
    Buona settimana a tutti

  6. Ip Address: 151.48.224.194

    Oramai anche questo campionato è andato, ora bisogna programmare e intervenire sul mercato già da ora se si vuole programmare un campionato di vertice nella prossima stagione , ma questa società non ci sembra molto convinta

  7. Ip Address: 212.55.216.114

    purtroppo la squadra per vari mortivi non cresce. é al 9 posto e non so se riuscirà a mantenersi nei primi 10. non sono riusciti per l’ennesima volta a fare una SQUADRA. lo so é difficile ma sembra proprio che a catania parlano parlano e parlano ma di gente che riesce a trovare giocatori buoni non ce ne siano. ci metto anche l’allenatore che ancora non é riuscito a dare un volto a questa squadra, sembra che la metà dei giocatori li ha voluti lui!!!

  8. Ip Address: 194.230.124.35

    Se é vero che spendono 12mio annui per questa squadra hanno fatto veramente un brutto lavoro!

  9. Ip Address: 2a02:b021:8012:f2f1:427:957e:a1b2:75b9

    Quindi anche Carpani lascia il Catania ma chi è che fa il calcio mercato? Foggiano oppure grella

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