Mar 202024
 

C’era da immaginarlo: i tifosi rossazzurri ma non solo del nord Italia, non aspettavano altro: avevano sperato, dopo aver appreso i risultati del sorteggio che ci avrebbe visto impegnati prima col Rimini e successivamente contro il Padova, che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Così e’ stato, nei grandi eventi i seguaci del calcio etneo non si smentiscono mai ed oggi era uno di quelli: lottare per un trofeo in doppia sfida sull’asse Padova-Catania, dai colli Euganei all’Etna, sfida che comunque vada potrebbe regalare al Catania la certezza dei play off nazionali da terza classificata malgrado le prestazioni non certo esaltanti in campionato.

Perché ciò avvenga occorre scongiurare i play out, cosa abbastanza lontana dal potersi verificare grazie anche alla vittoria di venerdì scorso ed alzare la coppa o, in alternativa, in caso di sconfitta, basterebbe che il Padova vincesse il suo campionato o si classificasse alle spalle della vincente, obiettivo questo possibile a meno di impreviste cadute della squadra biancorossa nelle ultime sei partite.

Ma siamo in finale ed i conti si fanno dopo, perché alzare un trofeo fa bene a tutti, in particolare ad una società giovane che vuol crescere e la coppa potrebbe aumentare autostima e portare entusiasmo ad un ambiente in sofferenza per i risultati non certo incoraggianti in campionato.

Mister Zeoli, per questa partita, ha riproposto in porta Furlan con Rapisarda e Castellini sulle fasce e al centro della difesa Curado e Quaini, a centrocampo Zammarini, Sturaro e Ndoj ed in avanti Cicerelli, Di Carmine e Chirico’.

Dall’altra parte abbondanza per mister Torrente tra vecchi e nuovi arrivati a gennaio, tutti giocatori di indubbie qualità e tanti di categoria superiore portati a Padova per cercare l’assalto al primo posto del girone, opportunità al momento lontana dal realizzarsi coincisa proprio con il tracollo casalingo dei biancoscudati proprio contro il Mantova, incontro perso per cinque reti a zero.

Da quella partita le aspettative della rosa forse sono calate in campionato complice la seconda posizione consolidata, ma sicuramente la partita di coppa ha un altro significato anche per loro.

Per questa prima sfida interna, il tecnico veneto ha schierato Zanellati, protetto da una difesa a quattro con Kirwan, Delli Carri, Perrotta e Villa, a centrocampo Crisetig, Radrezza e Varas ed in avanti Palombi, Zamparo e Capelli.

Davanti a più duemila spettatori etnei e di un pari numero di tifosi veneti, il match iniziava agli ordini del signor Perri di Roma dopo il minuto di raccoglimento per l’improvvisa e prematura morte del Direttore generale della Fiorentina.

Dalle prime battute di gioco si capiva da subito perché il Padova si trova al secondo posto nel girone di appartenenza ed il Catania al quindicesimo del suo.

Veloci, compatti, precisi i padovani mentre gli etnei si facevano apprezzare solo per buona volontà ma tanti gli errori in fase di costruzione ed in uno di questi, commesso da Ndoj, il Padova andava in gol al dodicesimo minuto con Palombi libero in area etnea e  bravo a raccogliere un cross di Zamparo ed a spedire la palla alle spalle Furlan.

Tre minuti dopo buona palla dal limite dell’area per Chirico’ che la spediva oltre le stelle.

Passavano i minuti con il Catania che continuava a mostrare i suoi limiti: poche idee e zero velocità così avevano buon gioco i patavini, davvero concentrati e, su palla da calcio d’angolo, raddoppiavano grazie ad un colpo di testa di Crisetig male contrastato in area dagli etnei superati in altezza, con palla all’angolino per il gol del 2/0.

Neppure il doppio vantaggio scuoteva gli etnei davvero in bambola che rischiavano ancora al trentacinquesimo su tiro di Palombi che impegnava in angolo severamente Furlan.

Le poche e confuse azioni etnee con cross dalla trequarti, venivano disinnescate dagli attentissimi difensori euganei pronti a ripartire e ad impensierire ancora Furlan, lesto a parare un tiro al volo, per fortuna lento di Capelli.

Sul finire del primo tempo, finalmente Di Carmine raccoglieva un buon pallone in area  avversaria e tirava prontamente, trovando la parata di Zanellati ma l’azione veniva fermata per precedente fuorigioco dello stesso attaccante etneo.

Il primo tempo si chiudeva con la supremazia patavina e con le intemperanze dei tifosi etnei che probabilmente non gradivano alcuni cori di scherno dei supporter locali a cui si aggiungeva la delusione per la prestazione dei loro atleti e forzavano un cancello divisorio cercavano il contatto con i tifosi biancorossi.

Il pronto intervento delle forze dell’ordine riusciva a riportare la calma tra le opposte tifoserie e la partita riprendeva per il secondo tempo nel silenzio generale dagli spalti, con due sostituzioni in casa rossazzurra e precisamente uscivano dal campo Ndoj e Curado, già ammonito ad inizio gara, per Welbek e Monaco.

I primi minuti della ripresa erano ancora di marca veneta e su errore di Chirico’, Ravrezza andava al tiro che dava l’impressione del gol ma la palla finiva fuori.

Passato il nuovo momento di sbandamento, era il Catania adesso ad apparire più tonico degli avversari e Zeoli indovinava la mossa Peralta, richiamando in panchina Sturaro al cinquantasettesimo.

Mister Torrente si rendeva conto delle difficoltà della sua squadra rispetto ad un Catania finalmente più convinto e tonico e procedeva al cambio di Palombi e Capelli per Tordini e Fusi al sessantacinquesimo e cinque minuti dopo richiamava Zamparo e Radrezza, il metronomo della squadra, per Bortolussi e Bianchi, con l’idea di portare ossigeno ad una squadra che appariva a corto di fiato, mentre mister Zeoli richiamava in panchina prima Di  Carmine per Costantino e dopo qualche minuto sostituiva Chirico’ volenteroso ma poco preciso, per Chiarella.

I cambi portavano più ritmo e determinazione da parte etnea mentre nel Padova la stanchezza si univa alla paura di prendere un gol che arrivava su azione da calcio d’angolo di Peralta, deviato di testa da Monaco in rete al settantasettesimo.

Il gol subito portava un minuto dopo Tordini al tiro ben parato da Furlan, ma adesso era il Catania a spingere alla ricerca del pareggio con il Padova alle  corde.

Nei cinque minuti di recupero, un contrasto di Welbek su di un avversario con piede a livello del viso veniva giudicato da ammonizione ma il richiamo al video dell’arbitro, ammesso in questa finale, portava il direttore di gara a modificare il colore del cartellino decretando l’espulsione di Welbek bloccando la possibile spinta dei rossazzurri che per la partita di ritorno dovranno fare a meno di un elemento che si era fatto apprezzare nel secondo tempo per temperamento e lucidità..

Il triplice fischio chiudeva questa partita di andata nella quale le due squadre si sono divise i due tempi di gioco anche se il risultato premia momentaneamente i locali, sebbene i due  gol subiti sono figli di due errori evitabilissimi  a centrocampo e commessi forse per troppa leggerezza.

Nulla e’ perduto ma si e’ visto come gli innesti dalla panchina, in particolare l’autore del gol etneo, uniti al calo fisico degli avversari, ha ridato coraggio ai nostri calciatori che al termine della partita si sono recati sotto il settore occupato dai duemila sostenitori catanesi per ricevere il loro saluto.

Un Catania in crescita che fa sperare per la partita di ritorno ma adesso occorre catapultarsi nuovamente nel campionato, con la speranza di portare punti dalla ostica  trasferta diTorre del Greco.

 

 

 

 

 

  20 Commenti per “La speranza al settantasettesimo la regala il quarantasei”

  1. Ip Address: 2.44.137.223

    Non me la sento parlare di calcio e della partita di fronte alle immagini di persone a volto coperto armate di mazze.prima che iniziasse la partita senza ancora conoscere il risultato del primo tempo o sentito cori avversi. Il fatto che succede anche in altri posti e che ovviamente quelle persone non rappresentano tutta la tifoseria della città aggrava la posizione di coloro che minimizzano gli eventi piuttosto di prendere le dovute distanze.
    Ci saranno pesanti provvedimenti che complicheranno parecchio la già complicata situazione sportiva e rafforzeranno l’idea che la situazione ambientale nel suo complesso non si concilia per un progetto a lungo termine. Inutile nascondere il marciume sotto i tappeti e purtroppo questa è la realtà.

  2. Ip Address: 5.91.248.109

    Ciao a tutti sono Lucio tifosissimo del palermo ormai in pensione….non sono ultras. Non ho mai condiviso il gemellaggio con il Padova. Ho visto la partita come facevo quando eravate in D e onestamente da buon siciliano tifavo per voi .
    Vi ho sempre considerato i bergamaschi del sud con gli attributi.

    Ma gli anni 90 sono finiti. Ormai nel 2024 bisogna andare tranquilli allo stadio. Seguo molto la pallanuoto catanese.
    Conclusione si rischia il 3-0 a tavolino ? Ne è valsa la pena?
    Io voglio venire a vedere le vostre partite con amici ma è sicuro che tornerei…..sano….?

    Forza Sicilia

  3. Ip Address: 83.144.243.12

    Purtroppo é cosi! Con certa gente non si va da nessuna parte!

    Questi sono senza cervello!

  4. Ip Address: 95.251.153.225

    Personalmente sono stanco di ritornare a parlare di eventi che poco hanno a che fare con il calcio. Secondo me il daspo non è più efficace. Occorre il pugno duro con i violenti tenuto conto che adesso allo stadio rispetto agli anni 70/80 quelli delle invasioni facili di campo, la tecnologia mette a disposizione tanti deterrenti compreso telecamere ad alta definizione con le quali e’ possibile identificare gli aggressori ma per mandarli in galera come avviene in Inghilterra.
    Qua siamo sempre al vogliamoci bene e vale per tutti i reati che vengono commessi anche per quelli più gravi che gli assalti ai tifosi avversari per il chiaro gusto di colorare una giornata diversa, in similitudine di ciò che accade i sabati sera nelle tante piazze italiane.
    Riguardo alla partita, un tempo per parte e palla al centro nuovamente il due aprile sperando si possa in primis giocare e speriamo nel nostro stadio col pubblico amico.

  5. Ip Address: 93.34.120.58

    Pugni di ferro contro questi delinquenti.. perché altro non sono.
    Adesso il danno lo paga la società perché ci sarà una squalifica del campo..e male che vada punti in classifica che farebbe precipitare una situazione già di per se grave visto la squadra da schifo che grella a fatto oltre il danno la beffa. Questi vanno arrestati perché hanno aggredito publico ufficiale .

  6. Ip Address: 151.48.236.65

    Anch’io condanno fermamente gli episodi di ieri Purtroppo questa è l’Italia !!!!! da una vita che seguo il calcio ma puntualmente ogni domenica in qualsiasi città dello stivale da nord a sud non si parla d’altro che Incidenti e tifosi violenti , ma mai ripeto mai sono stati presi provvedimenti seri, e credo nemmeno in futuro. Parliamo della partita che è meglio sono convinto che la squadra può ribaltare il risultato

  7. Ip Address: 92.78.56.168

    Buongiorno a tutti. C’è qualcuno che sappia a cosa vadano veramente incontro la società e la squadra per colpa di questi menomati?
    Lucio, grazie per il tuo intervento, bello vedere che anche da Palermo si può tifare Catania, ti fa onore e ti meriti tutta la mia stima. E complimenti anche per la passione pallanotistica, che personalmente condivido, un campo in cui Catania, e quindi la Sicilia, perlomeno nel settore femminile, non ha rivali in Europa, forse nel mondo. È una vita che auspico una gestione societaria nel calcio, per Catania ma anche Palermo e Messina, sana e durevole come quella dell’Ekipe Orizzonte, purtroppo è sempre e solo un’ utopia. Per fortuna c’è la Meta nel calcio a 5 che ci da qualche bella soddisfazione..
    Io comunque sono fiducioso che Zeoli e i nostri eroi possano portare a casa la coppa Italia,.il primo trofeo da mettere in bacheca, da quello che si è detto all’andata è pienamente possibile. Saluti a tutti.

  8. Ip Address: 93.148.24.243

    Temevo che si potesse verificare quanto accaduto.
    Si sono fatti trascinare dalle prevedibili provocazioni e hanno creato, ancora una volta, un danno immenso sotto tutti punti di vista.
    Mi chiedo come a certi individui possa essere ancora concesso di assistere ad una partita anche così delicata.
    Non giustifico assolutamente nessuno di loro ma sotto l’aspetto sicurezza penso si potesse fare di più. Temo che i provvedimenti disciplinari saranno pesanti.
    Peccato a Catania avremmo potuto vivere una giornata storica.
    Speriamo non ci siano ripercussioni negative anche a livello societario,
    Come tutti voi sono profondamente amareggiato

  9. Ip Address: 151.38.65.76

    GIUDICE SPORTIVO: Catania, finale di ritorno a porte chiuse. Ammenda di 10mila euro al club etneo e di 5mila euro al Padova
    👇

  10. Ip Address: 79.43.101.206

    Meno male, poteva andare peggio, vergogna per quello che abbiamo subito per colpa di delinquenti, noi Catanesi e la nostra dirigenza non merita questo, che stiano a casa

  11. Ip Address: 151.38.66.113

    Mi auguro che ci siano gli estremi per poter fare ricorso , anche perché al Padova nessuna sanzione 5000€ mi sembra una sentenza di due pesi e due misure

  12. Ip Address: 151.38.66.113

    Vincenzo che ne pensi?

  13. Ip Address: 2.44.136.109

    Mexxican l’invasione di campo è ampiamente documentato chi l’ha fatto e per questo tipo di reato sportivo di solito vengono applicate pene molto più dure. Il Padova sta pagando il giusto per carenze organizzative ma non ha le stesse responsabilità oggettive del Catania che sono di gran lunga più gravi. Meglio portare un cero a Sant’Agata piuttosto di pensare ad un ricorso senza basi solide che potrebbe innescare ad un ripensamento ed inasprimento della pena.
    Piaccia o no questa è l’attuale giustizia sportiva e non sportiva italiana e fino a quando resterà tale le persone tranquille ed Oneste comprese anche le Società volenterose di fatto sono ostaggi di certe persone.
    .

  14. Ip Address: 151.34.2.115

    Vincenzo hai perfettamente ragione , però come mai certe regole non vengono applicati allo stesso modo per tanti altri club? Ad esempio l’ultimo derby della capitale , i laziali con i romanisti hanno fatto peggio del peggio

  15. Ip Address: 2.44.136.109

    Mexxican conosciamo tutti molto bene il fatto che la giustizia sportiva ha ampi margini di manovra che adattano a secondo le società coinvolte. A mio avviso invece questa volta hanno tenuto conto di tutte le attenuanti per non colpirci in modo più duro ed una grossa mano l’hanno data l’arbitro, il giudice di campo e presenza del Presidente della Lega Pro.
    Il problema delle regole uguali per tutti esiste così come l’inutilità dei Daspo ma questo non significa considerare (invasione di campo con bombe carta e poliziotti feriti ) peccato veniale sfruttando appunto il caos delle inflitte in passato o carenze sulla gestione dell’ordine pubblico che somigliano gli stessi metodo usano i delinquenti. .

  16. Ip Address: 2.44.136.109

    Questa tastiera del Pc è schizofrenica come il Catania e riscrivo ultimo periodo.

    Il problema delle regole uguali per tutti esiste così come l’inutilità dei Daspo ma questo non significa considerare (invasione di campo con bombe carta e poliziotti feriti ) peccato veniale sfruttando appunto il caos delle pene inflitte in passato o carenze sulla gestione dell’ordine pubblico che somigliano gli stessi metodi usati dai delinquenti. .

  17. Ip Address: 151.48.236.65

    Vincenzo. Cancia tastiera 😁

  18. Ip Address: 79.43.101.206

    Vincenzo hai ragione, ci vuole più rigore e non sportivo, quando dei delinquenti creano questa squallida è pericolosa situazione ci vuole la legge non sportiva, metterli in carcere e scordare dove hai messo la chiave.
    Solo così queste teste matte, ci pensano 100 volte prima di combinare guai, in Inghilterra adesso c’è più rigidità così come in tanti posti nel mondo.
    Non è giusto che cittadini, tifosi normali, debbano pagare subire, e cosa debbono dire società e Pelligra in primis che ha uscito tanti soldi, si avrà i suoi scopi interessi, ma così si rischia di farlo scappare, ho la nausea, si assiste inerti alla spavalderia di queste bestie, che si sentono i padroni e non valgono nulla scarti della società, vili igniranti

  19. Ip Address: 194.230.124.35

    In TV si vede bene chi sono questi „signori“……

    E non si puo fare niente?

    Credo che non si vuole fare niente!

    Finale a porte chiuse…..e non con 20‘000 tifosi. Che peccato per i veri tifosi!!!

  20. Ip Address: 2.44.137.33

    Avvilito ma non sconfitto, tutti siamo concordi che le regole attuali della giustizia sportiva ed ordinaria aggravano la situazione del calcio in Italia ma evidentemente non esiste la volontà di cambiarle e preferiscono far pagare sempre agli Onesti i disastri fatti dai delinquenti. Esistono vari livelli di delinquenza ma tutti hanno l’identico cromosoma nel proprio Dna e sanno che riusciranno quasi sempre a farla franca. Questo discorso vale non solo per lo Sport ma anche per Evasori fiscali o Furbi che rubano energia elettrica o che costruiscono senza permessi con conseguenti Disastri ambientali per non parlare dei danni provocati dalla criminalità organizzata e non. Loro sanno già che prima o poi arriverà un Condono o che troveranno qualche cavillo legale facile da scovare nel caos normativo creato dalle sentenze fatte in passato per aiutare gli amici degli amici.
    Gli Onesti nel proprio Dna invece hanno cromosomi opposti e sono portati per istinto al “rispetto delle regole anche se ingiuste” e rifiutano l’idea di usare in modo speculare gli stessi metodi dei Delinquenti ed ovviamente sono condannati sempre a pagare.
    La Società non facendo l’inutile Ricorso ha dato all’ambiente questo segnale forte mettendo come primo punto fermo il rispetto delle regole comprese quelle ingiuste; difficile da fare comprendere per coloro con Dna di segno opposto ma senza ombra di dubbio l’unico modo per tracciare una difficile ma possibile via d’uscita da questo gioco al massacro. Concordo al 100% quanto deciso dalla Società.

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