Luna netta piena a Trapani

Dopo l’inaspettato pareggio di sabato scorso contro il modesto Sorrento, lo scoraggiamento ha pervaso la mente di quasi tutti i tifosi etnei increduli spettatori di una squadra con poco mordente e poche idee.

Nel silenzio societario, le voci che    si inseguono sui vari social come nei bar di quartiere chiacchierando tra amici, riconducono le varie problematiche principalmente a due: allenamenti pesanti e rigidità nello schema tattico.

Nel caso degli infortuni, per i tifosi vengono chiamati a risponderne lo staff sanitario e i preparatori atletici mentre per il secondo aspetto, l’indice accusatorio viene puntato verso il mister che tuttavia gode della piena fiducia societaria,  fresco di rinnovo contrattuale sino a tutto  giugno 2027.

Vero che dall’esterno difficile pronunciare giudizi definitivi accusando professionisti del settore con imputazioni dettate esclusivamente dalla rabbia per due risultati negativi rispetto a ciò che ci si aspettava dopo tre vittorie consecutive, ma non può essere sottaciuto che, per come si e’ vista la formazione giocare, un campanello d’allarme, anzi due, sono scattati e coprirlo con dell’isolante acustico o affermando di non essere preoccupati, non sembra essere l’atteggiamento giusto.

Ci si aspettava quindi una prova d’orgoglio e alla fine dei cento minuti possiamo dire che c’è stata.

Un Catania contro i granata finalmente tornato ai livelli delle prime partite, squadra costituita da giocatori di ottimo livello che dopo i minuti iniziali di marca trapanese durante i quali ricordiamo la bakerata di Dini su tiro di Fischnaller, il Catania ha cominciato ad avanzare il baricentro e dal sedicesimo al diciottesimo conquistava due punizioni calciate da Cicerelli senza fortuna.

Al ventunesimo per un contrasto di gioco ritenuto pericoloso, il signor Drigo di Portogruaro estraeva il cartellino giallo probabilmente eccessivo nei confronti di Corbari.

Due minuti dopo, un Casasola scatenato sulla sinistra, effettuava un cross basso sul quale Forte arrivava con un pizzico di ritardo e l’occasione sfumava.

Dopo l’ammonizione a Sframaccioni per fallo su Lunetta,  al ventottesimo Ierardi crossava ma ancora una volta nessuno a raccogliere la ciliegina in area. Del resto troppo sacrificato Forte ad agire da stantuffo tra centrocampo e attacco, bravo a lottare su ogni pallone ma sfortunato nelle conclusioni come al trentanovesimo quando, su cross di Casasola, si vedeva deviare in angolo il suo tiro per il guizzo di Galeotti che ben ha figurato tra i pali.

Nel finale del primo tempo rossazzurri in crescendo alla ricerca del gol con Lunetta al quarantinesimo fuori di poco e poi con Corbari a fil di palo.

Due squadre con tanta voglia di vincere che hanno lottato sul campo ma e’ stato il Catania ad avere più occasioni da gol.

Finalmente due punte, con a fianco  Cicerelli e centrocampo affidato a Di Tacchio e Corbari più votato in avanti rispetto al passato con Celli e Casasola sulle fasce e la difesa affidata ad Ierardi, Di Gennaro e Pieraccini e la maggiore incisività in attacco grazie alla imprevedibilità di Lunetta hanno consentito al Catania di meritare il gol che tuttavia e’ mancato nel primo tempo.

Così si ripartiva per il secondo tempo dallo O-O ed anche stavolta i minuti iniziali erano di marca granata con Ierardi che cincischiava col pallone rischiando il peggio.

Continuava il Trapani ad affidarsi al palleggio a centrocampo ma gli etnei erano bravi nei recuperi e nelle ripartenze veloci ma al cinquantaquattresimo arrivava la doccia fredda per un fallo di Celli sulla fascia bassa di competenza regalando una punizione agli avversari ben sfruttata da Fishnaller  che sfiorava la sfera di testa quel tanto che bastava per indirizzarla in porta dove Dini non poteva arrivare.

Il Catania si scuoteva subito in particolare Celli che per scusarsi dell’errore commesso in precedenza, dopo aver saltato un difensore con il tunnel calciava un forte e preciso tiro sul quale Galeotti interveniva con efficacia.

Al termine di questa occasione, mister Napoli, oggi in panchina al posto dello squalificato Toscano, sostituiva il numero tre con Donnarumma anche se non al meglio per avere più spinta a sinistra e proprio il nuovo entrato sfornava al sessantanovesimo un bel cross in area casalinga che trovava Lunetta lesto ad insaccare la palla del gol del meritato pareggio, confermato anche al FVS.

Il Trapani accusava uno sbandamento e dopo il cartellino giallo a Canotto, era Forte a sciupare una bella occasione graziando Galeotti.

Subito dopo, al minuto settantatré, mister Napoli richiamava in panchina lo stesso Forte e Corbari ed inseriva Stoppa e Quaini.

Il tecnico Aronica rispondeva mandando in campo Canotto e Celeghin per Ciufferi e l’ex Carriero.

La partita riprendeva con il Catania alla ricerca del gol ma al settantanovesimo in un corpo a corpo in area etnea tra Stoppa e Salines, la panchina amaranto reclamava un rigore chiamando l’arbitro a rivedere l’azione al video ma le immagini confermavano l’assenza di tocchi proibiti e per proteste veniva ammonito Quaini: cartellino inutile che potrebbe incidere nel futuro.

A cinque minuti dalla fine entrava in campo Jimenez per Cicerelli e si  andava al recupero di cinque minuti che diventavano dieci per una chiamata al FVS per entrambe le panchine senza esito positivo e la partita si chiudeva senza vincitori ne’ vinti.

Finalmente un Catania come quello delle prime uscite stagionali malgrado le pesanti assenze con  Lunetta e Di Tacchio dal primo minuto che hanno tenuto in ambasce la squadra avversaria.

Bene Casasola sulla fascia destra benché assente la spinta dalla parte opposta, risolta con l’entrata in campo del trenta etneo, autore del cross del pareggio firmato da Lunetta.

Concentrata la difesa sebbene qualche errore di troppo in occasione del gol di Fishnaller.

Questo il Catania che volevamo vedere, prestazione convincente malgrado il pari comunque ottenuto in trasferta contro una squadra che sicuramente, malgrado la pesante penalizzazione, lotterà per le primissime posizioni.

Adesso ci aspetta il Cerignola capace di battere una Salernitana in trasferta ma in dieci uomini per l’espulsione di Capomaggio,  recuperando lo svantaggio iniziale di due reti.

Anche lì sarà battaglia e speriamo trovare un Catania uguale a quello di oggi magari con qualche infortunato in meno.