Non bastano nomi e blasone

 Scritto da il 6 Novembre 2022 alle 18:33
Nov 062022
 

Una partita quella di oggi che pensavamo di commentare in modo diverso. Si sa che il pallone e’ tondo, si gioca in 11 contro 11, ma spesso queste sono considerazioni che raccontano i vinti o coloro che in cuor loro sanno che si poteva dare di più, osare di più, vincere.

Spiace più che altro per quei novecento e passa cuori rossazzurri che meritavano di vedere la palla rotolare in rete.

Tifosi etnei che hanno sempre superato nel numero quelli di casa e a cui viene riservato, con sentimenti di  vera  ospitalità,  il settore più ampio dello stadio.

Cuori rossazzurri che su quegli spalti stanno stretti e con tanti che, pur volendo seguirli, non trovano  i biglietti perché esauriti anzitempo.

Anche questa domenica stessa cosa al Morreale Proto: tutto esaurito nel settore ospiti come del resto capitato in tutte le altre occasioni grazie anche all’integrazione di altri 200 biglietti dopo i 700 disposti in precedenza.

Troppo stretta questa serie D per la squadra rossazzurra e per Catania. Via di corsa, verso altre mete ed altre sfide più difficili ma anche più prestigiose.

Davide Fanello, allenatore dal 23 ottobre dei giallorossi dopo il tracollo interno subito contro il Licata, ha esordito domenica scorsa sul campo della Vibonese perdendo per 2-1 ed oggi contro i rossazzurri, privo per squalifica del terzino sinistra Rao, ha schierato dal primo minuto Bruno in porta, i difensori centrali Figini, Ruano e Carubini, centrocampo a quattro con Giulino, Aprile, Condomitti e Gaudio ed in avanti  Crucitti , Giannaula  e Rugnetta.

Mister Ferrero, come prevedibile, si è riaffidato alla difesa a quattro con Rapisarda, Lorenzini, Somma e Castellini, ai centrocampisti Vitale, Lodi e Rizzo, l’unica novità in attacco rappresentata da Jefferson dal primo minuto,  con Sarno e Forchiglione.

Al fischio iniziale del signor Nigro della sezione di Prato, il Catania in completo rossazzurro è partito al piccolo trotto con i locali a cercare di contrastare le azioni degli etnei che provano ad impensierire Bruno tre volte nei primi 15 minuti ma con poche pretese e qualche errore di troppo anche nei fraseggi.

La poca incisività in casa etnea, spingeva gli avversari ad osare di più e, con i dovuti limiti individuali, riuscivano comunque a guadagnare due calci d’angolo ed una punizione dal limite non sfruttate adeguatamente e a costringere al fallo e ammonizione Rapisarda e Somma.

Al trentesimo non si vedevano ancora incursioni rossazzurre dalle fasce e neppure dal centro arrivavano palloni giocabili per gli avanti e in retroguardia anche Bethers al trentaseiesimo usciva male consegnando la palla al nove avversario che, per fortuna, a porta vuota calciava abbondantemente fuori.

Al quarantesimo, finalmente, due calci d’angolo venivano conquistati dal Catania e sul prosieguo della manovra ci pensava Lorenzini sottoporta a graziare Bruno ed allo scadere, lo stesso favore al portiere lo regalava Rizzo calciando da buona posizione oltre il muro di cinta del complesso sportivo.

I tre minuti di recupero scorrevano senza emozioni e la prima frazione di gioco si spegneva così senza reti e priva di emozioni.

Il secondo tempo iniziava con in campo De Luca e Boccia per Somma (già ammonito) e Forchiglione.

Sicuramente negli spogliatoi qualche ramanzina del mister aveva sortito i suoi effetti perché gli etnei cominciavano ad accelerare i movimenti e, dopo cinque minuti su cross di Rizzo, Jefferson si elevava in area ma di testa indirizzava la sfera oltre la traversa.

Al cinquantaseiesimo Giovinco e Sarao sostituivano Lodi e Jefferson ed il Catania passava al 4/2/3/1 con Rizzo e Vitale in mediana e Giovinco, De Luca e Sarno sulla trequarti, con il 99 rossazzurro punta centrale.

Al sessantaseiesimo minuto Sarno lasciava il posto ad Andrea Russotto e quindi tutta l’artiglieria pesante rossazzurra arruolabile oggi gettata in campo, chi prima e chi dopo, ma la tenace cittanovese non mollava nulla, resistendo alle reiterate iniziative etnee con ordine e determinazione.

Malgrado i tentativi durati sino al novantesimo, la linea difensiva calabrese riusciva a resistere anche per la poca fantasia e prevedibilità mostrata da tutta la linea avanzata, apparsa oggi davvero sottotono. Strano notare che nessuno degli attaccanti in campo sia  riuscito ad esprimere qualcosa di diverso riuscendo a cavar fuori il classico coniglio dal cilindro.

In verità il coniglio il Catania, anzi Sarao, lo aveva trovato ma il direttore di gara, con una interpretazione poco coraggiosa, lo aveva rimesso dentro, non giudicando falloso l’intervento in area di un difensore sulle gambe del nostro attaccante.

Certo non sembra corretto giustificarsi con questo episodio capitato nei primi minuti dei sette di recupero ma più giusto approfondire questa mancata vittoria contro un avversario non irresistibile a guardare i gol fatti e subiti dal nostro avversario di turno.

Se possiamo fare una critica, riguarda in particolare il centrocampo dove Vitale gioca per lo più avanzato, Lodi ha i suoi anni e non brilla nei recuperi e non si può affidare al solo Rizzo il compito di difendere ed offendere spesso contro centrocampi a quattro o cinque elementi.

Inoltre oggi, più delle altre volte, si sono lasciati andare via senza premere e spingere i primi 45 minuti, per la convinzione errata del tanto prima o poi il pallone sarebbe entrato.

Occorre quindi resettare queste idee e dalla prossima partita spingere dai minuti iniziali in quanto  con una pressione esercitata dall’inizio, quel muro apparso invalicabile, avrebbe subito qualche crepa in più fino a crollare del tutto.

Complimenti ai calciatori del Cittanova per essere riusciti quasi sempre ad anticipare i nostri e per aver ottenuto un risultato storico, insegnando che quando si gioca occorre correre e segnare e non guardarsi allo specchio rivedendo vecchie pellicole.

Grazie al pareggio del Licata maturato sul campo del Lamezia manteniamo gli otto punti di distacco dalla seconda in classifica, ma questo non deve farci dormire su due guanciali…… come abbiamo fatto oggi.

 

  12 Commenti per “Non bastano nomi e blasone”

  1. Ip Address: 5.11.100.110

    Non ho visto la partita e dal racconto di Raggio Libero colgo che non si è disputato un incontro all’altezza. Prima o dopo doveva capitare una battuta d’arresto. Speriamo sia solo questa. Certo, c’è da dire che l’impegno non deve mai mancare nei nostri giocatori e sottovalutare l’avversario non porta mai a buoni risultati.

  2. Ip Address: 2.38.150.27

    Alla lunga doveva succedere ma sembra chiaro che questa è l’annata del Catania visto che il Lamezia pareggia in casa con il Licata. Meno elogi farebbero sicuramente bene e continuare con umiltà è l’unica strada sicura e vincente. Auspicabile far riposare qualche elemento e mettere nuova linfa.
    .

  3. Ip Address: 101.56.25.82

    A gennaio urge trovare qualche soluzione per il centrocampo, tutte le squadre che incontriamo conoscono il nostro punto debole e questo potrebbe farci perdere punti strada facendo, senza centrocampo latita pure l’attacco, oggi è l’esempio concreto di quanto detto.

  4. Ip Address: 101.56.25.82

    A gennaio urge trovare qualche soluzione per il centrocampo, tutte le squadre che incontriamo conoscono il nostro punto debole e questo potrebbe farci perdere punti strada facendo, senza centrocampo latita pure l’attacco. Oggi è l’esempio concreto di quanto detto.

  5. Ip Address: 151.38.195.176

    D’accordo con i vostri commenti e anche con l’articolo scritto da raggio libero, certo c’è da dire che tutte le partite non si possono vincere , per cui una battuta d’arresto ci può anche stare , francamente per quello che si è visto oggi, è stata una partita povera di emozioni , quindi il pareggio mi è sembrato il risultato più giusto . E come ricordava Vincenzo siamo sempre a più otto dalla seconda e nove dalla terza 💪💪💪💪💪 Una buona notte a tutti ❤️💙

  6. Ip Address: 101.58.61.245

    Bisogna secondo me lavorare sull’approccio alle partite, partiamo quasi sempre al piccolo trotto e se non troviamo da subito il gol andiamo in difficoltà. Mi dispiace dirlo ma secondo me Lodi è un giocatore da 20 minuti,perde troppi palloni e resta troppo tempo avulso dal gioco e come giocare con un uomo in meno

  7. Ip Address: 95.247.100.28

    Buongiorno ai veri tifosi rossazzurri, d’accordissimo con Gaetano. Mi auguro che il mister si sia accorto.

  8. Ip Address: 2.38.150.27

    Lodi ? da sempre è stato Croce e Delizia degli allenatori, parecchi sono stati anche esonerati per non aver saputo trovare la sua giusta collocazione o per non averlo saputo supportare in modo adeguato. Questo problema oggi è diventato ancora più difficile per via dell’età anagrafica; sono certo però che Ferraro prima o poi riuscirà a trovare un punto di equilibrio.. .

  9. Ip Address: 188.217.51.255

    Le occasioni per andare in vantaggio le abbiamo avute ma sono state tutte sprecate.
    Se avessimo segnato avremmo assistito a una partita completamente diversa.
    Primo tempo sottotono, forse convinti che avremmo vinto in ogni caso (umiltà!!!).
    Secondo tempo più aggressivo ma i nuovi entrati non si sono dimostrati determinanti.
    Il rigore non dato si commenta da solo… Un abbraccio a tutti

  10. Ip Address: 101.58.61.245

    Si vero Filippo46 qualche occasione l’abbiamo avuta ma la prima a pochi minuti dal termine del primo tempo dove secondo me giocavamo con un uomo in meno a centrocampo. Lodi va per i 39 anni già da giovane contrastava e pressava poco figuriamoci adesso non è adatto per la serie D secondo me

  11. Ip Address: 95.245.220.236

    Sono d’accordo con tutti i vostri commenti . Il centrocampo e’ debole e spesso in inferiorità con gli avversari.
    Tanti lo hanno detto che abbiamo preso molti attaccanti e pochi centrocampisti .
    Per fortuna che La Rosa è molto superiore agli altri perché mi preoccuperei del poco gioco offerto altrimenti.
    Malgrado i tanti attaccanti non riusciamo a segnare e pochi i rifornimenti alle punte specie dalla fascia sinistra e dal centro arriva poco e niente. Per fortuna che il tandem Sarno Rapisarda sta andando a gonfie vele ma dall’altra parte Forchiglione Castellini e Vitale si vedono di meno.
    Comunque siamo primi e questo ci basta

  12. Ip Address: 151.34.151.155

    Continua la marcia trionfale del ❤️💙 tre a zero sul Canicattì decima vittoria su undici partite rimane l’imbattibilita 💪

Spiacenti, i commenti sono chiusi.

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