L’ultimo pareggio in casa contro una squadra non di vertice e conseguito grazie ad una prodezza di Dini nei minuti di recupero, ha riportato malumore tra i tifosi.
La settimana, complice un sopralluogo alla infrastruttura di Torre del Grifo da parte dei fratelli Pelligra e dell’Amministratore delegato, ha acceso gli animi dei tifosi ed anche in questo caso pareri contrapposti: da una parte chi crede ad un probabile interessamento della proprietà rossazzurra sino a prevedere a breve una offerta da presentarsi alla Curatela per le decisioni di quest’ultima, e dall’altra tifosi che, come San Tommaso, dopo tante promesse andate a vuoto, non credono ad ulteriori parole ed aspettano certezze, al momento non pervenute.
Solita conferenza pre gara del mister etneo, fotocopia di tante già ascoltate in precedenza, zeppa di buoni propositi, di tanta volontà profusa dalla squadra in allenamento, della folta schiera di infortunati anche per questa partita assenti dal sintetico dell’Antonio D’Angelo, sfida che questo pomeriggio ha affrontato con Dini tra i pali, Ierardi, Del Fabro, Gega terzetto difensivo, Guglielmotti e Celli esterni con De Rose e Frisenna a centrocampo ed Jimenez trequartista e con gli attaccanti Montalto e De Paoli con l’ex Casertana che rientrava dall’infortunio ed Inglese accomodato in panchina, con l’intento di farlo riposare, atteso che da lungo tempo si è fatto carico dell’attacco etneo senza pause.
Sereno a metà classifica con i suoi 33 punti realizzati dalla sua squadra, buon bottino per una neopromossa tranquilla di poter disputare la stagione ventura in questo campionato professionistico anche per le probabili esclusioni in stagione di Taranto e Turris, Di Donato si è sempre distinto per l’attitudine della sua squadra a giocarsi le partite con tutti gli avversari sfruttando la velocità del suo collettivo e la propensione offensiva degli attaccanti, come dimostrato anche nella trasferta di domenica scorsa contro il Monopoli che e’ riuscito a pareggiare solo nei minuti di recupero su calcio dal dischetto.
Contro la formazione rossazzurra che all’andata al Massimino aveva avuto il sopravvento per due reti a zero realizzate nella prima frazione di gioco da Carpani e Inglese, il tecnico pugliese ha opposto Viola in porta, Ortisi, De Santis e Rizzo in difesa. Mane’, Di Pinto, Ganfornina e D’Amico al centro ed in avanti Rolando, Leonetti e Simone.
In un pomeriggio di sole arbitro il signor Mastrodomenico di Matera, le due squadre entravano sul terreno di gioco e il sorteggio assegnava il primo pallone ai rossazzurri oggi in completo lavico che cercavano da subito il possesso palla e lanci veloci alla ricerca delle due punte ed al secondo minuto conquistavano il primo calcio d’angolo battuto da Jimenez con colpo di testa di Gega parato da Volpe che velocemente rinviava lanciando Leonetti solo davanti a Dini miracoloso in uscita a ribattere il tiro in angolo.
Brividi per i circa duecento supporter etnei presenti oggi nella tribuna a loro assegnata, essendo non presenti le curve nell’impianto pugliese.
Il primo quarto d’ora regalava due gialli per gli etnei sventolati a Ierardi e Gega per inutili sgambetti ai danni di due avversari poi lo sterile gioco espresso da entrambe le squadre a centrocampo, faceva uscire il jolly dal mazzo a favore della squadra di casa che guadagnava al minuto ventitré un rigore per l’ingenuità di Celli che sgambettava lo sgusciante Rolando in area.
Leonetti trasformava il penalty con un tiro a fil di palo.
Dopo un tiro alto al ventiseiesimo ancora di Rolando, ci provava due minuti dopo su punizione per fallo su Jimenez Montalto ma il tiro centrale veniva respinto da Viola con impennata della palla che andava in rete calciata da Guglielmotti ma l’arbitro annullava per fallo Di Del Fabro sul portiere.
Il Catania provava a spingere ma i due attaccanti odierni, poco presenti in area avversaria, non riuscivano a raccogliere palloni utili e dopo la prima ammonizione per l’Altamura al quarantunesimo a carico del centrocampista D’Amico, un minuto dopo Montalto raccoglieva in area di testa il pallone che finiva oltre la traversa.
Nell’unico minuto di recupero, Celli partiva palla al piede sulla corsia di sinistra inutilmente contrastato da un difensore e crossava dove Jimenez incontrastato di testa spediva il pallone alle spalle di Viola riportando in pareggio l’incontro.
La ripresa iniziava con la sostituzione dell’ammonito Gega per Raimo e al quarantanovesimo, su cross in area di De Rose, Frisenna arrivava in scivolata sulla palla sfiorando il palo di destra e l’occasione sfumava così come il colpo di testa di De Paoli facilmente parato dal portiere pugliese sempre su cross di De Rose, oggi in versione regista più che in incontrista.
Al sessantesimo era Jimenez a finire nell’elenco degli ammoniti e contemporaneamente entrava in campo Grande per D’Amico e la partita ricominciava tra due squadre che evidenziavano i loro limiti, il Catania in fase avanzata e i biancorossi a centrocampo.
Un minuto dopo De Paoli riceveva la sfera al limite dell’area e pur contrastato da un difensore, andava al tiro ben parato a terra da portiere avversario, ben imitato da Dini un minuto dopo su tiro di Simone.
Al sessantaseiesimo Toscano lanciava in campo Stoppa al rientro dall’infortunio e Quaini per Montalto anche oggi lontano da una accettabile forma e Celli, la cui prestazione davvero modesta e’ stata compensata dal cross trasformato in gol dal dieci etneo e due minuti dopo Leonetti entrava duro su Guglielmotti, giallo per il giocatore pugliese ma purtroppo costringeva Il quarantaquattro etneo ad uscire dal campo per infortunio costringendo Toscano ad inserire Luperini, anche lui al rientro dopo un lungo infortunio.
La presenza di Stoppa in campo con Jimenez oggi in gran spolvero a distribuir palloni a destra e manca dopo aver realizzato il gol del pareggio, caricava i rossazzurri alla ricerca del vantaggio costringendo Di Donato ad un triplice cambio: fuori Ganfornina, Leonetti e Simone per Franco, Onofreietti e Palermo.
Proprio quest’ultimo si metteva subito in evidenza in due occasioni per fortuna fuori dello specchio della porta difesa da Dini.
Il momento clou della partita giungeva all’ottantaquattresimo con Stoppa involato palla al piede in area avversaria che trovava il piede di un difensore a fermarlo ed il rigore sembrava del tutto evidente ma non agli occhi dell’arbitro che valutava l’impatto voluto dall’attaccante etneo reo di aver allargato la gamba destra per cercare l’impatto e lasciava proseguire l’azione ma un istante dopo, richiamato dal guardialinee o dai cori dei calciatori di casa, sventolava, dopo un rapido consulto con il guardalinee, il cartellino rosso ai danni del numero ventuno rossazzurro per un fallo di reazione sull’avversario, lasciando la squadra ospite in dieci.
L’uomo in più spingeva i pugliesi in avanti e all’ottantottesimo ancora Palermo ci provava ma il suo tiro finiva ancora fuori ma al novantesimo era De Rose ad avere la palla del secondo gol a porta vuota, dopo un uscita kamikaze fuori dell’area di competenza di Viola ma la sprecava in malo modo.
Cinque minuti di recupero che trascorrevano con le due squadre formazioni che riuscivano a trascinarsi senza farsi male sino al triplice fischio che giungeva assegnando un punto a testa a due squadre che non hanno più nulla da dire a questo campionato.
O dobbiamo ancora illuderci?
Poca incisività dell’undici etneo davanti ad una squadra di bassa classifica e forse poco coraggio del mister di rischiare i giovani, a cominciare da Corallo dopo l’inconcludente prova di Montalto.
Anche la corsia di sinistra, sull’asse Gega e Celli non pare quanto meno sufficiente a garantire un valido apporto qualitativo e solo la prestazione a centrocampo di Jimenez oggi ha portato quel tocco di fantasia utile ad impensierire la retroguardia pugliese ed a pareggiare un incontro che poteva davvero trasformarsi in un calvario in caso di sconfitta e solo la bravura di Dini, almeno in due circostanze, ha evitato di trascorrere una brutta settimana all’ambiente.
Il Bollettino degli assenti per il prossimo incontro casalingo annoterà il certo forfait di Ierardi e dell’espulso Stoppa ma sicuramente non si vedrà in campo Guglielmotti, costringendo Toscano ad alchimie tattiche ardue da definire al momento.
Torniamo a casa con tanto pane duro nella bisaccia, un solo punto in più in classifica ma tante incognite per l’immediato futuro, che rende questa stagione davvero anonima per non dire fallimentare.
Condivido pienamente l’articolo di raggio libero, oltre al pane duro di Altamura aggiungerei il coltellorossazzuro che non taglia , credo che anche oggi abbiamo fatto di tutto per non vincere questa partita soprattutto quando nella formazione titolare abbiamo messo gente come Geca Celli e Montalto su tutti che sono un insulto al calcio . Poi per l’ennesima volta continuiamo a subire torti arbitrali anche su certi episodi non se ne può più
Già diventa difficile trasformare il piombo in oro quando si possiede abbastanza piombo vedi (Giocatori Adattati) figuriamoci quando numericamente questi scarseggiano.
Chi avrebbe dovuto mettere Toscano in campo al posto di Celli e Gega se i disponibili della fascia sx erano solo gli adattati ( Raimo e Guaini ) poi entrati nel secondo tempo ?
Chi avrebbe dovuto mettere al posto di Montalto ? rischiare Inglese ? oppure Corallo ? ha preferito fare entrare Stoppa nel secondo tempo ed aveva fatto anche la scelta giusta visto il rigore netto che si era procurato.
Giocata una partita mediocre condizionata da episodi sfavorevoli e non poteva essere diversamente viste le nuove assenze di Di Tacchio (trauma al torace), Allegretto ed acciacco per Inglese che ha giocato un intero campionato a più non posso.
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L’alchimista Toscano al netto degli inevitabili errori umani per gli esperimenti, causa forza maggiore, non ha la bacchetta magica e cerca di fare il possibile con i giocatori a disposizione.
Nessuno può essere contento o gioire da questa situazione ma piuttosto mettere in dubbio le capacità di Toscano preferisco mettere a fuoco il punto fermo che il tecnico non ha mai avuto a disposizione almeno 16 giocatori titolari.
Prossima partita forse vedremo in campo 4 o 5 titolari e magari qualche infortunato di lungo corso potrà giocare almeno 15 minuti. Vedremo.. .
Vincenzo non stiamo mettendo in dubbio mister toscano che deve cucinare con gli ingredienti che ha a disposizione , però ma tutti questi infortuni sono casuali? Da tempo diciamo che ci sono troppi infortuni in casa Catania ma come l’hanno fatta la preparazione atletica ?
Mexxican, Delmonte preso come prima scelta per attacco non ha mai visto il cibalino e si è infortunato dopo tre giorni che è arrivato a Cosenza; Di Tacchio trauma al torace per scontro di gioco con la Casertana, nulla a che vedere con la preparazione atletica; Guglielmotti ieri uno scontro di gioco traumatico ed è uscito poggiano il piede a terra con una gamba. Ci sono poi i casi tipo Inglese che sono anche prevedibili che possa succedere dopo aver giocato tutte le partite correndo per 90 minuti. Evidentemente alcuni giocatori non hanno quella resistenza fisica necessaria per giocare a ritmi elevati per 90 minuti vedi Lunetta, Luperini e lo stesso Stoppa.
Per non farci mancare niente nelle ultime tre partite squalifica espulsione Frisenna e Stoppa ed infine squalifica Guaini ed ora Ierardi e subiti due calci di rigore.
Vincenzo rispetto le tue idee ma nel calcio la sfortuna può esserci per tre/quattro incontri in un campionato, poi dicono gli esperti che il campionato alla fine si assesta ed i veri valori di ogni squadra sono quelli che la classifica finale stabilisce..
Non può essere sfortuna se da due anni siamo diventati un lazzaretto, c’è da chiedersi quali sono i veri motivi, che peso ha lo staff sanitario in tutto questo atteso che di Carmine ha dichiarato che a Catania non è stato curato bene.
Cosa succede nello spogliatoio? Certi malanni sono davvero tali o c’è dell’altro, ?
Questo un primo quesito che rivolgo a me stesso,
Infatti che alcuni giocatori a gennaio hanno voluto cambiare aria e’ un dato di fatto, come tanti che interpellati non sono voluti venire .
Come mai? Altra domanda senza risposta.
Di certo qualcosa non va come non va la scelta di tanti giocatori non adatti alla piazza in specie proprio quelli della fascia sx, un Celli dimenticato per tutto il girone d’andata , inserito prima tra i partenti, poi fuori lista e adesso riproposto sacrificando Monaco non considerato dall’allenatore che almeno a cuore e voglia di fare darebbe dei punti a tanti in squadra.
Anche ieri Quaini, unico dai piedi buoni e adatto ad iniziare l’azione da dietro sacrificato così come Corallo a cui il nostro tecnico preferisce Montalto .
E cosa fa la società iper placare la piazza? Dopo la Casertana farsi vedere a torre del Grifo facendo credere ai creduloni di essere pronta a formulare l’offerta che la curatela non può rifiutare e dopo la penosa partita di ieri scagliare fulmini e saette contro la classe arbitrale rea di non aver decretato il calcio di rigore che poteva far vincere l’incontro ammesso e non concesso che, assente inglese, ci fosse un buon tiratore dal dischetto.
Ricordo che a parte la punizione di Montalto centrale, un innocuo colpo di testa di De Paoli e una spaccata di Frisenna non c’è stato altro mentre i neopromossi hanno collezionato almeno 5 palle gol tra Leonetti, Palermo e Rolando e grazie ancora a Dini che oltre dalla sconfitta interna con la casertana ci ha salvato dal tracollo in terra pugliese.
Tra infortuni e giocatori inadatti presi da loro e non da me, stiamo facendo ridere tutto il girone.
Forse a questo punto, visto il campionato fallimentare e la salvezza già raggiunta, meglio far giocare gli elementi giovani che potrebbero fare esperienza ed essere provati per il prossimo campionato, inutile far giocare gente di quarant’anni che l’anno prossimo farà sicuramente le valigie o sarà messa fuori rosa, salverei tra i non più giovani solo Inglese per quanto dato alla nostra maglia.
Anche questo campionato ormai si avvia alla conclusione, i risultati sono ampiamente al di sotto delle aspettative.
Considerando l’attuale posizione di classifica, si potrebbe cominciare a
pensare concretamente e in anticipo al prossimo campionato sperando che la società dimostri la reale volontà di continuare il progetto e la necessaria capacità di realizzarlo.
Buona settimana a tutti
Cataneseanapoli anche io rispetto le idee di tutti, anche quelle più stravaganti che considero critiche e sfogo naturale del Tifoso deluso; succede in tutte le piazze e non solo a Catania, vedi Benevento, Trapani, Crotone ed Avellino.
L’argomento si complica quando il Tifoso deluso tartassa per mesi un errore commesso dalla società che ha causato un punto di penalizzazione facendolo diventare offesa alla città dal curriculum immacolato e vergine di ben 20 punti di penalizzazione dalla retrocessione dalla B fino alla Sigi.
Idem quando si parla di TDG che si fa apparire inadempienza della società per non aver partecipato alle Aste fino a scomodare addirittura San Tommaso. In pratica viene stravolta la verità che sin dal primo giorno la società ha sempre dichiarato che segue la vicenda delle Aste da lontano e che quella struttura non rientrerebbe nel progetto di aggregarlo al Club; stessa cosa far apparire come presa in giro la visita fatta a Mascalucia dai fratelli Pelligra che magari a quel prezzo forse, ma sembra difficile, potrebbero farci un pensierino.
Idem mettere in primo piano le cose che vanno male e sminuire tutto ciò che va nella direzione opposta. infatti, ricordi bene le occasioni dell’Altamura ma hai dimenticato di scrivere che oltre ai tre tiri del Catania l’arbitro ha annullato un gol regolare di Guglielmotti: Del Fabbro era in elevazione per cercare di prendere il pallone di testa ed è stato il portiere che si è buttato contro di lui, hai dimenticato anche l’ingiusto rosso diretto a Stoppa e che nei primi 15 minuti ha ammonito Gega ed Ierardi con tanta superficialità che ha condizionato il loro rendimento.
Dici bene che al Catania mancano i punti di 3 4 partite, diciamo in difetto circa 10 punti per ritrovarci oggi in quella regola degli esperti che poi sono gli stessi che ad inizio campionato dicevano che il Catania, Trapani ed Avellino erano le pretendenti per la B.
Riguardo Monaco evito parlare del singolo ma prendo solo atto che a Catania è successo esattamente quello che ha caratterizzato il suo percorso di calciatore in tutti gli altri club dove ha giocato.
Per quanto attiene gli Infortuni concordo con te al 100% che necessita approfondire l’argomento, ma non facendo la caccia alle streghe, perché non esistono Medici o Fisiatri che possono evitare le fratture, lussazioni, e scontri di gioco traumatici oppure modificare i relativi tempi di recupero che sono sempre diversi per ogni individuo.
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Interpretare una passeggiata tra amici a Torre del Grifo per una forte volontà di acquisto ce ne passa anche perché, se non si è’ in grado di rispettare le dichiarazioni roboanti circa il potenziamento della squadra lasciando a luglio il DS con le mosche in mano, figurarsi acquisire il centro sportivo che oltre al denaro per il bene intrinseco abbisogna di continue risorse per spese di personale di varia natura, spese erariali tra tari , imu, ires e vattelappesca, , spese di ristrutturazione e mantenimento degli impianti, e non ultime spese energetiche andate alle stelle .secondo me prendere Torre comprometterebbe il budget di allestimento di una squadra idonea a competere tra i primi posti in serie c.
Se non si riesce ad affittare un campo decente dove far allenare la squadra, allontanata nell’.ultima preparazione da quello di Misterbianco interessato ad una manifestazione diversa, la misura e’ colma.
Tutte le squadre si lamentano dei punti persi, vedi ieri il Messina sconfitto dopo una buona prestazione nei minuti finali ma comodo e facile prendersela con gli arbitri anche se ammetto quello di ieri ha fatto errori gravi, ma
.se si tira in porta , il gol prima o poi arriva ma questa squadra e’ senza attaccanti discreti di categoria , escludendo il solo Inglese che sinora se l’è cantata e suonata anche in difesa e centrocampo
Quindi anziché prendersela con gli arbitri che essendo di serie c e privi di var commettono errori a largo spettro, la societa’ deve guardare al suo interno e capire cosa non va ricercando nell’organigramma e dentro i vari staff le cause di questo disastro sportivo che ci vede oggi al decimo posto e non certo per colpa degli arbitri.
Infatti proprio per i costi di mantenimento e restyling la società (giustamente) non ha MAI manifestato interesse per TDG ed interpretare la passeggiata fatta dai fratelli Pelligra come un improvviso FORTE interesse per addolcire i Tifosi sembra una considerazione senza evidenze con sfumature di insoddisfazione verso la proprietà per i risultati sportivi non entusiasmanti.
La visita del fratello Paul non certo programmata un giorno prima di giocare con la Casertana, a mio avviso, va interpretata visti anche i tempi necessari per essere autorizzata, con l’ottica di un possibile investimento della famiglia Pelligra sganciato però dal Club qualora riuscissero ad ottenere il cambio di destinazione d’uso di una parte della struttura. Infatti sembra che a marzo presenteranno una offerta per il Logo che sicuramente porteranno a casa, ed a determinate condizioni forse anche per TDG.
Riguardo attaccanti, campagna acquisti, cessione Castellini, centri sportivi etc etc etc, da un anno col senno di poi Tutti (me compreso) abbiamo detto che la società a gennaio 2024 ha sbagliato a rivoluzionare la squadra spendendo più del dovuto con riflessi devastanti anche per quest’anno ed ora si critica il mercato fatto di gennaio 2025 fatto nell’ottica per riparare in parte i danni precedenti e si preferisce rispolverare, tra le righe, la vecchia critica che Pelligra è un pezzente invece di prendere atto che non è un FESSO.
.. . ..
Bisogna guardare la realtà , cara vertici societari siamo a meno 17 dalla vetta e domenica affronteremo il Foggia con 11 assenti a detta di toscano, ora se non è un fallimento questo poco ci manca . Secondo voi di chi sono le responsabilità? Una buona giornata
Mexxican secondo me giusto guardare la realtà ma tenendo sempre presente l’imponderabilità del calcio e che non una scienza perfetta. Infatti la realtà alla nona giornata del girone d’andata dopo aver vinto il 12 ottobre 2024 con Altamura questo sito riportava come titolo ” il punto in meno ci priva stasera dalla vetta” .Risulta evidente quindi che da allora fino ad oggi sono sopravvenuti problemi che rientrano sempre nella sfera dell’imponderabilità del calcio ed uno di questi come hai ben ricordato è che Toscano contro il Foggia avrà 11 assenti ed io aggiungo che non ha mai più avuto, causa infortuni 13 titolari o pseudo titolari disponibili.
Il calcio è questo ed alla fine del campionato ci saranno 19 società su 20 che andranno alla ricerca dei responsabili; sicuramente tra queste oltre al Catania ci saranno Trapani, Benevento, Crotone e forse anche Avellino..
Dire mal comune mezzo gaudio penso sia una magra consolazione.
Si sa che in un girone ne sale solo una e poi si riapre un campionato fatto di 27 squadre per guadagnare un altro posto.
Tuttavia quelle squadre che hai citato almeno hanno provato ad andare in B regalando e regaleranno ai loro tifosi un po’ di adrenalina sino alle ultime giornate.
Con che spirito i 18.000 del Massimino e i tanti tifosi rissazzurri sparsi per l’Italia e il mondo stanno vedendo le partite? A parte la sofferenza-, certe volte con vergogna altre con sgomento .
Questa la differenza in un campionato anonimo per non dire fallimentare.
Dopo la sfuriata sugli arbitri e la volontà di capire cause e concause riguardo agli infortuni cosa e’ accaduto? Credo nulla solo chiacchere .
Dire mal comune mezzo gaudio non è magra consolazione ma consapevolezza che il calcio è imponderabile ed è stato sempre così. Gli Infortuni rientrano nella fatalità del calcio e quando questi si accaniscono si modifica il valore della squadra, classifica e risultato della stagione:vedi Juventus, Monza, Sampdoria per due anni di seguito, Frosinone, oppure, Milan della stagione 2022 e tanti altri club che ci sono incappati; non sono discorsi da bar o scritti da pseudo giornalisti; basta solo documentarsi.
Piaccia o No questo è il calcio perché il problema Infortuni fuori dalla norma non riguarda solo il Catania di Pelligra ma anche Club di serie A e B con Strutture, DS, DG, Allenatori, Dirigenti, Calciatori, Staff medico e Preparatori di un certo livello pur avendo la possibilità di mettere in lista 25 giocatori e non 23 come in serie C.
Giusto quindi verificare se esistono anelli deboli da rivedere; sbagliato trovare ad ogni costo capri espiatori su argomenti studiati ed affrontati ai massimi livelli e mai nessuno è riuscito a risolvere ed è impensabile che un Tifoso annebbiato dalla delusione o giornalista in cerca di visibilità riesca a farlo.
Si riporta un esempio per capire quanto sia importante la costante presenza di un giocatore; Capomaggio per il Cerignola rappresenta mezza squadra perché riesce ad essere picchiatore e nello stesso tempo trascinatore, su 28 partite, giocate 24 per tutti i 90 minuti e le 4 mancanti per squalifiche. Guarda caso quando non ha giocato il Cerignola ha perso contro il Taranto, non è andato oltre il pareggio con il Monopoli ed ha avuto la fortuna di giocare in casa contro la Turris quando ormai c’era in corso rompete le righe, cioè il 16 febbraio 2025.
Per sintetizzare Raffaele ha avuto la fortuna di fare giocare Capomaggio per 2160 minuti, mentre Toscano con i due giocatori Di Tacchio e Sturaro che hanno grosso modo le stesse caratteristiche, il primo ha giocato 599 minuti ed il secondo 649, i minuti di entrambi comprendono anche gli spezzoni di minutaggio dopo infortuni. A titolo informativo De Rose che non riesce a fare le due fasi, anche lui ha giocato ad intermittenza 983 minuti.
In pratica solo Capomaggio ha giocato quasi quanto tre giocatori del Catania con la sostanziale differenza che il Cerignola ha avuto sempre lo stesso impianto di gioco, mentre il Catania è stato sempre costretto a cambiarlo.
I sapientoni o delusi criticano Toscano che il Catania non ha identità di gioco ed addirittura consigliano nuovi moduli, ma dimenticano ad arte che non potrà mai esserci identità cambiando sempre giocatori del centrocampo compresi anche i quinti (Guglielmotti, Anastasio e Lunetta) o facendo giocare giocatori adattati. Questi dovrebbero sapere che in presenza di infortuni di queste dimensioni per acquisire una solida identità di gioco, la lista dei giocatori dovrebbe essere 30 e non 23, oppure, avere la fortuna di ritrovarsi nell’annata giusta con almeno 3/4 giocatori di prima fascia in ruoli diversi che riescono a giocare 90 minuti per 24 partite su 28 con un minutaggio di ognuno di 2160 minuti.
Queste sono i dati oggettivi.
quindi secondo te Vincenzo dovremmo stare tranquilli perchè ciò che sta succedendo a Catania fa parte dell’imponderabilità del calcio??
Catanese a Roma, dipende da come si interpreta lo Sport, ci sono quelli come me che lo considera come piacevole svago: gioisco quando le cose vanno bene ed accetto a malincuore l’altra faccia della medaglia, altri che lo somatizzano diversamente.
Personalmente prima di scrivere per capire il Perchè di quello che sta succedendo a Catania preferisco attenermi ai fatti e Documentarmi, tutto quì, se questo disturba i teoremi posso farne anche a meno.
Vincenzo tutto quello che dici non disturba mica, ma siamo stanchi dei teoremi, delle supposizioni, delle cose dette non seguite dai fatti, al fatto che non vediamo più la luce da lustri.
Catanese a Roma percepisco lo Sport come generatore di emozioni: Gioia, Felicità e Rabbia, sono gli unici che mi stuzzicano. Per calcio intendo il Catania che seguo da quando mio papà mi portava al Cibali figurati che ho visto giocare Boniperti, Nils Liedholm.e Luisito Suarez.
Stesse emozioni le provo con la Pesca simile all’imprevedibilità del calcio; stesso posto, stessa canna, stessa pastura, stessa temperatura e marea dell’acqua, stessa esca ed orario, 7/8 volte su 10 torno a casa con i pesci e 2/3 volte zero toccate nonostante che li vedo girare attorno all’esca che sono abituati sempre a mangiare,
Una vita che studio Perchè ?, parlato anche con garisti della nazionale italiana e dicono che quando la giornata è No questo succede anche a Loro e nessuno mi ha dato delle spiegazioni tecniche convincenti ed alla fine allargano le braccia e dicono “fatalità”. A proposito ti consiglio di non dire mai ad un pescatore Buona Pesca.
Morale della favola: pazienza del pescatore e riprovare, prima o dopo i Pesci abboccheranno, tenendo presente però che Blasone e numero dei Tifosi non hanno mai vinto niente e per vincere necessita che tutte le variabili del calcio vanno nella stessa direzione ovviamente anche una buona dose di Fortuna non guasta.
Vincenzo, tu dici anche di avere pazienza ma tutte le cose hanno un limite.
Alla luce dei “fatti” questo limite da troppi anni è stato ampiamente superato……
Comunque “Bon tempu e malu tempu non dura tuttu u tempu”
Speriamo…. Buona domenica a tutti
Filippo46 non sono arrendevole e senza ambizioni, anzi, l’opposto; figurati che appena diplomato ho rifiutato il posto al Comune, che papà poverino si era prodigato a farmi avere, per non accettare l’idea di conoscere quanto avrei potuto guadagnare nei prossimi 45 anni. Papà rimase scioccato e voleva uccidermi, dopo 5 anni però si è convinto che avevo fatto la scelta giusta ed adatta alle mie caratteristiche ed ambizioni.
Se mi sono convinto che ci vuole pazienza significa di aver valutato bene i fatti e che al momento non esistono altre strade da seguire. I fatti dicono che nel 2022 siamo ripartiti dalla D, che questo è il secondo anno di serie C dell’era Pelligra e che siamo Noi che aggiungiamo, con il gioco delle tre carte, gli anni bui della C fino al fallimento; i fatti dicono anche che Pelligra pur non essendo un pezzente non ha la potenza economica del proprietario del Como Robert Hartono circa 24 miliardi di $ di patrimonio o di Berlusconi quando prese il Monza.
Per il momento mi sono convinto che non esistono altre soluzioni; o pazienza ed aspettare l’annata giusta oppure che qualcuno si facesse avanti con miliardi da buttare nel calcio, sarei il primo ad accoglierlo a braccia aperte non dimenticando però che Pelligra nel suo piccolo ha fatto quello che ha potuto come disponibilità ed esperienza. .
Vincenzo apprezzo quanto hai scritto ma purtroppo non ho la tua sopportazione e la tua serena pazienza. Dai giocatori che hai visto in campo ritengo che hai una eta’ più matura della mia che ti assicuro non sono una mela verde, ma mi fermo ai ricordi di Mazzola, Martiradonna e Della Giovanna, questi ultimi li cito perché giocando a figurine avevano nomi lunghi che in un gioco ti facevano vincere le figurine degli avversari.
Sei un saggio e saresti un ottimo presidente perché inviteresti alla calma e non avresti esternalizzato l’ottenimento di successi immediati come fatto dalla Società in questi tre anni.
Anni che hanno visto un centinaio di giocatori arrivare e partire, 5 allenatori, 3 direttori sportivi per poi adesso alzare le mani al cielo sperando nei miracoli, nei medici, nei fisioterapisti, più che nell’allenatore.
Aspettare e sperare ci tocca ma siccome ognuno di noi ha un cervello , una passione , un modo di vedere le cose, giusto ritengo interrogarsi su quello che non va e che adesso mi sta apparendo come un copia incolla dei tempi di Cosentino perché come ai suoi tempi (anche allora fu sfortuna?)
rafforzato dalle invettive alla classe arbitrale anche se poi, sui sei rigori a favore assegnati in questa stagione, due sono stati parati e uno spedito fuori mentre solo tre avuti contro , due segnati e uno parato da Bethers.
Fai riferimento alla Juve ma anche lì, dall’aria che tira, sembra che ci siano problemi di spogliatoio e chissà che nel nostro interno non ci siano pure visto che appena si e’ assegnata la fascia a Sturaro, Castellini ha poi deciso di cambiare aria e non solo lui, altri che hanno capito che le aspettative in questa società sembrano cadute.
In tema di detto me ne viene un altro più popolare: “aiutati che Dio ti aiuta”, nel senso di darsi una mossa e non credere che il mondo la tiene con te : occorre capire cosa non va all’interno delle varie componenti della società e recidere i rami secchi o meglio fare in modo che un frutto marcio non intacchi quelli buoni.
Questo è compito della Società che ultimamente, dopo aver puntato il dito anche sugli infortuni, tutto è rimasto come prima.
Adesso anche i raffreddori, come l’’unghia incarnita di Di Carmine , per poi sentire dallo stesso che l’hanno curato male.
Se comunque abbiamo più giocatori rottamati che in salute, forse non sono stati curati nel migliore dei modi o gettati in campo anticipatamente.
Che si dica se le cose stanno così e largo ai ragazzi , tanto oramai questo campionato è andato e meglio un giovane Corallo, Forti o D’Emilio da provare che un calciatore provato e riprovato e ancora con le polveri bagnate che sicuramente a fine stagione farà le valigie così come altri davvero poco incisivi.
Il problema infortuni se non erro non c’era in serie D. Per il resto sono d’accordo con Vincenzo.
Vincenzo e Cataneseanapoli dai nomi dei giocatori che avete elencato deduco di avere un’età ancora più matura della vostra.
L’entusiasmo e la passione però è sempre la stessa di quel bambino che suo padre portava per mano nel vecchio e glorioso Cibali.
I soldi sono importanti ma è ancora più importante avere la capacità di saperli investire nel settore specifico.
Speriamo domani di poter assistere ad una bella partita
Cataneseanapoli ti ringrazio per aver espresso belle parole nei mie confronti.. Mi rendo conto che non è semplice riuscire mantenere un alto grado di sopportazione e serena pazienza, infatti, solo individuando la radice dei problemi con lucidità e senza farsi scalfire dalla paura non si spostano di un millimetro le scelte fatte a monte, al massimo piccoli correttivi necessari causa forti turbolenze che sforano il livello di rischio preventivato. Bisogna essere addestrati e formati per arrivare a questo e devo ringraziare i miei Maestri. Proprio per questo capisco il Pescatore che dopo 4 ore sotto il sole che non sente un pesce butta tutto a mare: canna, seggiola, secchiello e borsa attrezzi e va via bestemmiando; idem i Tifosi delusi e comprendo il Loro punto di vista e relative reazioni.
Sicuramente da Presidente non avrei commesso l’errore dei proclami iniziali fatti dalla Società visto che applico veramente alla lettera il metodo di San Tommaso,cioè ZERO illusioni, infatti, dopo aver inquadrato la radice sui motivi che hanno spinto l’investimento di Pelligra a Catania non mi sono illuso ed ho elencato, dopo la promozione in C, tutte le possibili variabili ed evoluzioni sui riflessi per il Club e non avrei mai commesso neanche l’errore di sforare il budget dello scorso anno. Questo è stato l’errore pìù grave di Pelligra fatto fino ad oggi che ha compromesso anche l’attuale stagione.
Aver venduto Castellini, oppure aver cambiato 4 Allenatori e 2 DS (Zeoli era già nel libro paga), è onore per la Società aver preso Pastore preso solo per 6 mesi per necessità viste le condizioni di salute di Faggiano, cmq, questi movimenti rientrano nell’operatività normale delle squadre che si pongono obiettivi importanti; vedi DS ed Allenatori e numero dei Giocatori cambiati in questi ultimi tre anni non solo del Catania ma anche Avellino, Trapani, Benevento, Crotone, Padova, Vicenza e Ternana.
Riguardo gli infortuni come giò scritto tante volte giusto verificare eventuali punti deboli, sbagliato cercare il colpevole ad ogni costo; ci saranno possibili problemi di spogliatoio nella Juve ma non mi risulta che ci siano a Monza e Sampdoria che hanno lo stesso problema
Riguardo Toscano ed Identità di gioco inutile ripetere sempre le stesse cose.
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Filippo46 a quei nomi dei calciatori visti al Cibali aggiungo Carapellese e Bearzot, se hai visto quelli che hanno giocato prima di Loro ti lascio volentieri il primato di matusa.
A prescindere dell’età cmq hai già il primato di scrivere il tuo punto di vista in modo chiaro in solo tre righe e su questo debbo riconoscere che non posso competere..