Arbitri o non arbitri, il Catania attuale manifesta diversi problemi iniziando dall’infermeria diventata più affollata del Cibalino in allenamento, passando per l’organigramma ancora privo di un direttore generale per continuare sull’aspetto tecnico e organizzativo tra giocatori che, causa le prolungate assenze di colleghi, devono per necessità adattarsi a ruoli differenti, giovani lasciati in panchina preferiti ad over oramai provati in tutte le salse senza che si sia prodotto una miglioria, campi di allenamento precari e promesse tante ma pochi o nulli fatti concreti.
Tra i “j’accuse” di Zolana memoria rivolti alla Federazione per un arbitraggio che ha spento sul nascere un improbabile successo rossazzurro e un’espulsione interpretata malissimo da arbitro e guardalinee, poco si evidenzia su quanto espresso dalla squadra nell’ultima trasferta, falsariga di altre prestazioni poco felici, dove difesa ed attacco pare facciano a gara, ogni settimana, per guadagnare il titolo di peggior reparto, non considerando il centrocampo, in tutte le squadre considerato cervello del gioco che a Catania risulta spesso privo di neuroni.
Tale situazione, createsi a seguito dei tanti forfait che hanno quasi sempre costretto il tecnico all’improvvisazione costringendolo a rigirare le carte della stessa mano senza aver avuto talvolta il coraggio di prenderne qualcuna intonsa dal mazzo della rosa, tra quei giovani tanto decantati prima della sfida di coppa contro il Trapani e che potrebbero fare esperienza in un campionato oramai senza più nulla da offrire, ma che permetterebbe di valutare le loro potenzialità in questa residua parte di stagione.
La distinta prepartita, anche questo pomeriggio, a parte Corallo richiesto a furor di popolo, non ha trovato altri under ma anche oggi, mischiate le poche carte in mano al tecnico, la smazzata ha portato a schierare Dini tra i pali, oramai una certezza di questo Catania con il trio difensivo formato da Del Fabro inedito braccetto di destra con a sinistra Allegretto e al centro finalmente Di Gennaro, a centrocampo De Rose e Frisenna con esterni Raimo ed Anastasio con sulla trequarti JImenez e Luperini per il terminale offensivo Corallo.
Defezioni anche per il tecnico Zauri per le assenze per squalifica dei difensori Parodi e Felicioli e dell’attaccante Emmausso trio titolarissimo privato anche degli infortunati Mazzocco e Camigliano, due e non tredici come in casa etnea, ma nonostante ciò il tecnico rossonero ha presentato la partita pensando più a vincere che ad un pareggio.
Così gli undici scesi in campo rispondevano ai nomi di De Lucia in porta, Silvestro, Salines, Dutu e Vezzoni, centrocampo a tre con Tascone, De Riva e Gala ed attacco con Zunno, Sarr ed Orlando.
Meno gente del solito sugli spalti al Massimino sebbene l’orario fosse quello giusto e la giornata di sole poteva far pensare ad altro ma troppe le delusioni in stagione per sperare in una presenza più massiccia e spiace vedere che addirittura gli abbonati, tifosi che hanno pagato in anticipo, abbiano scelto di trascorrere la domenica pomeriggio in altri contesti.
Agli ordini del signor Ubaldi della sezione di Roma 1, le squadre scendevano in campo con il Foggia in completo bianco e i ragazzi di Toscano in classica maglia rossazzurra con calzoncini e calzettoni neri ed erano i pugliesi a battere il calcio di inizio e malgrado le assenze era il Catania ad affacciarsi dalle parti di De Lucia con Anastasio in spolvero sulla corsia di competenza che crossava basso al quarto minuto per Corallo che non riusciva ad agganciare e l’occasione sfumava.
Il Foggia rispondeva nei quattro minuti successivi con De Riva che riusciva a calciare con Dini bravo a respingere poi Sarr ci provava di testa per fortuna anticipato e successivamente ancora lui tirava fuori di poco.
La partita si sviluppava a centrocampo tra errori in fase di appoggio delle due squadre e invenzioni dei singoli tra i quali sembrava illuminato Jimenez, un faro nel deserto dell’attacco etneo.
Solo due occasioni degne di menzione nel venti minuti restanti del primo tempo, da una parte i rossazzurri che con Raimo lesto a passare la sfera ad Jimenez che riusciva a trovare in area Corallo che tirava a fil di palo e dalla parte opposta, al trentaseiesimo, Zunno si trovava a tu per tu con Dini ma sparava alto anche se l’azione era inficiata da un precedente fallo su Del Fabro a centrocampo ma per l’arbitro l’azione era regolare.
Dopo due minuti di recupero si chiudeva un deludente primo tempo che poco regalava allo spettacolo.
La ripresa iniziava senza sostituzioni anche per le diverse defezioni presenti tra le due formazioni ed erano i satanelli a farsi vedere in avanti ma la difesa etnea sbrogliava senza tanti patemi.
Al cinquantaseiesimo prima sostituzione etnea con Lunetta per Corallo che al sessantunesimo ci provava di testa con la palla che finiva fuori.
Si scaldava il pubblico del Massimino esponendo qualche striscione rivolto alla dirigenza con la squadra che ci provava malgrado le tante defezioni ed il nulla in attacco con Inglese ai box ed un minuto dopo Frisenna calciava a giro ma il pallone si perdeva sul fondo.
Cinque minuti ed il Foggia, su ribaltamento del fronte andava in gol con Sarr, bravo a incunearsi nell’area piccola e ad avventarsi sul pallone forse di spalla, spedendolo dentro su dormita etnea.
Mugugni dagli spalti con alcuni tifosi che abbandonavano lo stadio e subito dopo altro cambio rossazzurro con Quaini che entrava al posto di Frisenna, con i pugliesi che richiamavano Orlando per Touho.
Il Catania, o meglio i reduci oggi presenti della formazione rossazzurra, non ci stavano a perdere e spinti più dai nervi che dai loro muscoli, riuscivano al settantaseiesimo ad andare in gol per merito di Anastasio che raccoglieva un cross dell’onnipresente De Rose e calciava al volo di collo pieno pareggiando la partita.
Il Foggia accusava il colpo e la pressione etnea si faceva davvero stoica considerato lo stato di forma della squadra e le assenze di tanti titolari, spingendo Zauri a ricorrere alle forze fresche a centrocampo di Danzi e Hiyuine al posto di De Riva e Gala all’ottantaduesimo, mentre Toscano chiamava in campo il giovane D’Emilio per Luperini e Gega per Allegretto.
I rossazzurri ci provavano fino all’ultimo costringendo Dutu al fallo su Lunetta e per proteste Di Gennaro subiva il giallo.
Come se non bastasse, all’ottantanovesimo ancora un tiro verso la porta di Anastasio trovava il tocco in area di Silvestro tra corpo e braccio ma anche per Ubaldi, così come per il suo collega di Altamura, non era fallo da rigore.
Dopo cinque minuti di recupero si chiudeva la sfida tra due squadre che in altre stagioni occupavano i piani alti della serie C o si sfidavano in differenti campionati ed ora in crisi di identità.
Prendersela con i giocatori scesi in campo e’ come sparare sulla Croce rossa.
Ci hanno provato, hanno dato tutto, peccato che per alcuni di loro questo tutto è poca cosa e per gli altri il limite è dato dagli acciacchi e dai rientri forse affrettati ma necessari per schierare una formazione appena decente.
Al momento solo De Rose, Jimenez e Anastasio sono apparsi al di sopra della sufficienza in un complessivo orfano di tanti titolari e di alcuni non al meglio.
Si spera che, trovato il bandolo della matassa sul perché dei tanti forfait, pochi di essi traumatici il resto muscolari, mister Toscano possa avere a disposizione la rosa al completo per gestire quel che rimane di questa stagione. Chissà!
Pelligra continua il suo silenzio tombale…un altro presidente con le palle piene avrebbe gestito la situazione diversamente dando al suo braccio destro i comandi di agire in tutti i modi..ma i sbagli si pagano a caro prezzo la campagna di rinforzi deludente e una gestione che rasenta il fallimento societario e ben dimostrato anche nelle tribune con il fuggi..fuggi altrove e i rimasti si stanno dileguando in fretta . Toscano giustamente a messo dei paletti alla direzione il quale se non si raddrizza la questione e pronto con le valigie… mancano 9 partite e mestamente si sta esaurendo quella fiammella fumante che si sperava a inizio campionato coi investimenti frenati e budget risicati poi presi giocatori in odore di pensione o svincolati o panchinari mediocri a buon mercato insomma un dejavou mal si addice il pugno di Pelligra e i suoi sogni di gloria infranti con infortuni misteriosi e infermeria stracolma..le colpe? La sfortuna? Non penso! Forse certo e che il mestiere di soci e dirigenti non e stato all’altezza di virare il timone verso porti sicuri…o scelte di campi e allenamenti non consoni alle gambe. Si pensa alla prossima stagione ma se non si cambia drasticamente la mentalità possiamo giostrare e vivacchiare come mediocrità e giocare al calcio tanto per passare il tempo
Oramai questa stagione e’ andata. Questo Catania tra infortuni e giocatori inadatti scelti da loro cala oramai il sipario a nove giornate dal termine.
Il sipario lo hanno abbassato i tanti tifosi che pur avendo pagato l’abbonamento non vanno più allo stadio e sono in continuo aumento malgrado la società si sforzi di indicare le presenze al totale degli abbonati, dato non veritiero a quello che indicano i posti vuoti.
Se guardiamo la classifica risulta al momento che escluso il Taranto, con tutte le squadre sotto di noi abbiamo perso punti, non una esclusa e sabato andremo a Latina contro una squadra che ci ha sconfitto all’andata mettendo a nudo l’inizio del declino di quella che doveva essere la difesa di ferro del campionato o presunta tale poi scioltesi al sole partita dopo partita.
Oggi i giocatori del Catania più che adrenalina ci hanno regalato tenerezza perché le intenzioni erano tante e buone ma senza attaccanti non si va da nessuna parte. Anche dal parco difensori, spostati gli elementi per necessità da una parte all’altra e mai gli stessi non si può aspettare di più e meglio di quanto fatto .
Speriamo che questa stagione finisca al più presto e che da subito la società avvii le premesse per il nuovo anno individuando strutture e staff adeguati per evitare lo strazio di tutti questi infortuni muscolari .
Buongiorno a tutti oramai tutti i lunedì siamo qui a commentare il solito pareggio di 1-1 dove si poteva vincere ma anche perdere quindi tutti felici appassionati e contenti , Ahhhh non dimentichiamoci che siamo ancora in zona playoff ………
Partita mediocre come quelle viste con Casertana, Altamura e tante altre specialmente in casa ma Nulla da rimproverare ai Giocatori ed Allenatore.
Non si poteva pretendere da Del Fabbro, arrivato in emergenza per il ruolo di Di Gennaro, essere perfetto anche nella zona dx della difesa al posto dello squalificato Ierardi; da Frisenna sostituire Di Tacchio con due fratture o Sturaro con problemi al ginocchio; e neanche da Raimo al posto di Guglielmotti o da Corallo per sostituire Inglese o Montalo non certo come attaccante ma disturbatore di difese, colpito da virus influenzale e neanche da Lunetta appena rientrato da infortunio messo nella zona occupata normalmente dallo squalificato Stoppa.
Al mondo non esistono difese di ferro senza filtro e collaborazione anche degli attaccanti ed un motivo ci sarà se fino alla nona partita eravamo a 2 punti dalla vetta e migliore difesa per le partite giocate in casa, così come ci sarà un motivo che con tutte le squadre di bassa classifica persi punti importanti specialmente in casa e nello stesso tempo escludendo il Cerignola con tutte le altre del’alta classifica hanno visto i sorci verdi pur giocando sempre con formazioni improvvisate. .
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Campionato finito, non ora, ma dopo la scellerata partita con il Benevento; se Toscano ha ancora voglia di continuare l’unico obiettivo oggi rimane partecipare ai play off .
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Alla fine pareggio giusto anche se dalle riprese sembra che l’attaccante del Foggia in occasione della rete abbia toccato la palla con il braccio.
I migliori in campo De Rose e Anastasio.
Luperini ?!?!
Aspettiamo, con pazienza, il rientro dei tanti (troppi) infortunati.
Buona settimana a tutti
Buongiorno a tutti LA SICILIA: “Il Catania avrà un nuovo D.G., Zarbano ipotesi più realistica. Suggestione Angelozzi”
È Faggiano che farà? Oppure sono solo chiacchiere per calmare la piazza
Mexxican tra i due nomi come DG ipotesi più probabile Zarbano; Angelozzi è un DS e mai avuto ruoli come AD o DG, non è detto che non ci sono altri nominativi..
Secondo regola il DG sta appena sotto il Consiglio di Amministrazione come l’AD. Spesso nelle società le due figure coincidono, vedi Lo Monaco, e quando ne servono due si dividono le aree di competenza e relative responsabilità visto che entrambi i ruoli potrebbero andare incontro ad azioni di responsabilità per sforamento del perimetro delle deleghe ricevute o per inerzia. Le due figure di solito si interfacciano e collaborano ed entrambi rendono conto agli Amministratori, al Presidente o Vice che lo rappresenta.
Nel nostro caso conosciamo i nomi dei Soci, Ceo ed Ad ed anche quello del DG fino al 30 giugno 2024 ma le operazioni spericolate di dicembre 2023 e gennaio 2024 sono state fatte lo stesso.
Senza altri movimenti a catena nei Soci, Ceo ed Ad difficile capire se la nomina del DG possa risolvere veramente i problemi della Società. A mio avviso, necessita vedere cambiamenti tangibili dell’operatività e credo anche qualcosa nel gradino più alto;non sarebbe il primo DG dell’era Pelligra e necessita conoscere le nuove Deleghe.
Gestire con Competenza e Professionalità alla lunga ripaga ma non assicura risultati immediati; come abbiamo visto questo rappresenta il vero problema per i Tifosi.e l’ha sempre manifestato subito dopo la promozione in D fino ad arrivare ora alla frattura.
Per quello che ne so Faggiano è in via di ripresa e presto lo vedremo a Catania.
Che Faggiano si stia riprendendo e possa ritornare ad essere operativo è un bella notizia.
E’ una figura importantissima e la sua mancanza si è fatta sentire in modo determinante.
mi sono addormentato…………………..e risvegliato oggi
Aspettiamo con interesse questa nomina del DG nella speranza che possa fare un po’ d’ordine dove non c’è e che Faggiano torni operativo al 100 x 100 perché c’è già da mettere mano alla stagione ventura con il dubbio se l’allenatore rimane oppure no.
Ovviamente sul piano tecnico ci sarà tanto da lavorare così come in quello strutturale perché senza un campo di allenamento decente non si può costruire un futuro.
Oggi è morto all’età di 86 anni lo storico telecronista e giornalista sportivo Rai , Bruno Pizzul . Non dimentichiamoci che è stato un calciatore professionista dove purtroppo la sua carriera finì presto a causa di un infortunio al ginocchio inoltre non va dimenticato che giocò nel Catania nel 1958 ,
Ciao . buon viaggio Bruno che la terra ti sia lieve 🙏RIP
Un altro pezzo della nostra vita se n’è andato.
Riposa in pace grande Bruno
Buon riposo a Bruno Pizzul ex giocatore del Catania e voce storica della Nazionale.
Mi associo ai vostri sentimenti di cordoglio per un uomo ex giocatore del Catania e telecronista che ci ha tenuto compagnia in tante partite della nostra nazionale con la sua voce calda e potente. Ciao Bruno ci mancherai
Un commosso saluto anche da parte mia a Bruno Pizzul, voce storica di tante partite ed ex calciatore etneo. Riposa in pace
Caos Serie C :
Arrivano le sanzioni amministrative per le società Del Girone A-B e C.
Nel girone A sanzionata la Triestina con 4 punti di penalizzazione, nel Girone B la Lucchese sanzionata con 6 punti di penalizzazione , e per finire nel girone C , il Messina -4 di penalizzazione e per concludere, la sanzione più dura ma auspicabile per il Taranto , esclusione al campionato corrente e 3 punti di penalizzazione da scontare alla prima stagione utile.
Oltre le sanzioni in classifica ed amministrative arrivano anche le varie inibizioni per gli esponenti delle squadre sanzionate.
Sulla Turris ancora si attendono ulteriori sviluppi.
Vincere o salvarsi con l’aiuto delle disgrazie degli altri capita nelle stagioni Fortunate. Cerignola ed Avellino sorridono per l’esclusione del Taranto, entrambi sconfitte in campo.
L’Avellino sorride anche sul primo gol segnato da Lescano contro il Crotone in evidente fuori gioco di almeno 150 cm e non si può lamentare neanche il Cerignola aver vinto contro il Trapani 1 a 0 con un calcio di rigore. A dire il vero non si possono lamentare anche il Potenza e Monopoli che quando giocano in casa i calci di rigori gli arrivano in abbondanza riuscendo così a non perdere partite già segnate. .
Sicuramente non saranno contenti chi è stato danneggiato dall’esclusione del Taranto o chi subisce gol con il braccio o coloro che su 10 evidenti calci di rigore gli arbitri ne concedono uno oppure chi si vede annullare sistematicamente gol regolari..
Purtroppo anche questo fa parte del calcio e prima o poi arriva per tutti l’annata fortunata !!!
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