CATANIA MILAN SULLA STAMPA

 Scritto da il 1 Febbraio 2011 alle 00:17
Feb 012011
 

Il Catania si ferma sul più bello. Dopo essersela giocata alla pari con il Milan per l’intero primo tempo, i rossazzurri si arenano proprio nel momento in cui la situazione volge a loro favore. L’espulsione di Van Bommel dopo nove minuti della ripresa fa paradossalmente il gioco dei rossoneri, che in inferiorità numerica si scuotono, passano in vantaggio con Robinho e raddoppiano con Ibrahimovic, salito in cattedra nella seconda metà di gara. Gli etnei restano con nulla in mano mostrando una preoccupante fragilità psicologica che ne frena il tentativo di rimonta dopo il primo gol avversario. Il resto lo fanno una condizione fisica non ottimale e la ormai nota sterilità offensiva: pochissimo il lavoro sbrigato da Abbiati nell’arco dell’intero incontro nonostante i 40 minuti giocati dai catanesi con l’uomo in più. Simeone incassa così la seconda sconfitta in altrettante uscite e vede la classifica diventare sempre più complicata. […]

In superiorità numerica e non avendo più nulla da difendere, Simeone replica passando alla difesa a tre con Augustyn fuori e Ricchiuti sulla trequarti. E proprio Ricchiuti ha sul sinistro una palla d’oro per pareggiare, ma la sua girata da pochi metri su servizio di Pesce si perde oltre la traversa. Il Catania, forte dell’uomo in più, pressa ma non va oltre un colpo di testa di Pesce a lato non di molto, poi sono i rossoneri a venire fuori con due conclusioni di Ibrahimovic ed Emanuelson che chiamano Andujar all’intervento. Simeone gioca anche la carta Morimoto, ma non serve. La sterilità offensiva permane e Ibrahimovic mette la parola fine sulla contesa sfruttando un assist di Robinho e battendo Andujar con un destro angolato. E nel recupero Pesce, da un metro, alza oltre la traversa il pallone dell’uno a due

 Giornale della Sicilia: Domenica 30 Gennaio 2011

Serviva una scossa all’arrivo del nuovo tecnico Diego Pablo Simeone e dopo zero punti e soprattutto zero gol fatti in due partite si può dire che la scintilla non sia scattata. Questione di moduli, di uomini, di allenamenti, chissà. La partita con il Milan era banco di prova certamente complesso, ricco di insidie ma utile a forgiare il carattere di uomini duri. El Cholo presenta un 4-3-3 mascherato che si trasforma più in un 4-4-1-1. Squadra attenta, soprattutto al trio delle meraviglie Ibra-Cassano-Robinho e pronta a ripartire sfruttando Gomez sulla destra e Mascara tra le linee. Il primo tempo regala però poche emozioni. Ledesma spreca da posizione favorevole, Cassano manca sul filo del fuorigioco e partita maschia da una parte e dall’altra.

L’impatto di Van Bommel col campionato italiano è difficile. L’olandese prende il secondo giallo (legittimo) per fallo su Ledesma e lascia i rossoneri in dieci. Neanche il tempo di organizzare l’offensiva e il Catania va sotto. Punizione rasoterra di Ibrahimovic, Andujar respinge corto e Robinho insacca. Serve una reazione. Sciacca prende le redini del gioco etneo, Pesce va a sinistra e Ricchiuti entra per Augustyn. Squadra ricca di soluzioni offensive dunque ma ferita nell’orgoglio e nelle idee. La tenuta fisica precaria non aiuta il compito anzi lo complica terribilmente e diventa difficile far male alla capolista arroccata dietro seppure in dieci. Il tempo passa e si capisce come l’area del Milan diventa sempre più invalicabile. Ci prova Ricchiuti ma la palla va alta di poco. Al 83esimo Robinho serve in mezzo ed Ibra completa l’opera chiudendo il match sullo 0-2. A poco servirà l’ingresso di Morimoto che crea una palla gol mentre Pesce manda alto a porta vuota. Finirà

così una gara da dimenticare in fretta in un mese da cancellare nel calendario del 2011. Almeno per i colori rossazzurri. Daniele Di Frangia

Gazzetta dello sport: Domenica 30 Gennaio 2011

Lo aveva detto alla vigilia: “Sarà una partita incasinata”. Mai scenario fu più azzeccato. Massimiliano Allegri esce da trionfatore con i suoi ragazzi da Catania con un 2-0 netto e meritato, maturato dopo l’espulsione di Van Bommel al 54′. Ridisegnata, la squadra rossonera trova i gol di Robinho e Ibra, con Yepes i migliori in campo. Ma è tutto il Milan a fare la differenza per carattere e voglia di vincere, anche davanti all’ennesimo k.o. (Ambrosini), nonostante l’inferiorità numerica. Un segnale forte e chiaro al campionato. Il Cholo non è tipo da dente avvelenato. Il Milan è stato. Adesso è un avversario e niente di più. Ma poi quel colori infiammano gli occhi e allora sogni l’impresa. L’argentino Diego Simeone e i suoi argentini giocano con il trequartista: Mascara alle spalle di Maxi Lopez e Gomez, preferito a Ricchiuti. Consegna ai muscoli e alla grinta di Spolli i bicipiti e la classe di Ibra e chiede ai suoi di non lasciarsi impressionare dai rossoneri. Allegri sfrutta solo l’arancione di Van Bommel che piazza davanti alla difesa, tra Ambrosini e Merkel preferito a Emanuelson, mentre è Robinho il trequartista alle spalle di Ibra e Cassano. Avvisati dal tecnico, preoccupato dall’orgoglio dei rossoazzurri, i rossoneri pressano subito con furia e dopo pochi secondi sfiorano il vantaggio. L’illuminazione è di Ibra che mette sulla linea del limite a Robinho, il cui destro a giro obbliga Andujar alla grande parata. Avvisaglie di spettacolo, si direbbe. Il Catania infatti risponde al 4′ con una giocata di Gomez, abile a ritagliarsi lo spazio a destra e crossare in mezzo all’area, dove irrompe Capuano il cui tiro al volo viene deviato in angolo da Bonera. Allegri chiede velocità e cambio di gioco che poi nel primo tempo diventano un po’ il limite del Milan. Per un quarto d’oro il gioco offre spunti interessanti, per poi lasciare spazio a troppo tatticismo. Tra i siciliani brillano Gomez e Lopez. Maxi svaria da una fascia all”altra, unica soluzione per trovare sbocchi nell’organizzata difesa del Milan, menter Gomez fa il guastatore, sfruttando tutta la sua velocità. Ma è un Catania macchinoso. E il Milan non gli è da meno. Ne risulta una frazione bloccata tatticamente, in cui i padroni di casa si mostrano troppo prudenti contro un Milan che non trova i guizzi di Cassano, alla ricerca di un dialogo con Ibra asfissiato dalla marcatura a uomo. Il mischione a centrocampo contribuisce poi a far calare il ritmo: problematico per i rossoneri che non spingono a sufficienza, con un Merkel condizionato da un’ammonizione e dai suoi 18 anni, e un Robinho che deve arretrare per conquistare palla. Come quella che Cassano al 44′, splendidamente servito da Ibra, calcia su Andujar, poco prima del forfait di Carboni, diga della difesa siciliana, che lascia il posto a Pesce. Allegri – lo aveva già pensato nel primo tempo – ridisegna il Milan nella ripresa presentando Emanuelson al posto dello stralunato e stanco Merkel. La spinta è più decisa, ma i rossoneri devono fare i conti con la mira sbilenca di Ibrahimovic che in paio di occasioni spara a vuoto. Le squadre provano a velocizzare la manovra, ma al 9′ Tagliavento eccelle per severità mostrando per la seconda volta il cartellino giallo a Van Bommel che lascia la squadra in dieci. Lo choc dura poco, perché al 14′ il Milan passa. Ibra viene steso al limite ed è lui steso a fiondare un bolide che Andujar non trattiene: ne approfitta Robinho ben appostato che gonfia inesorabilmente la rete. Allegri opera quindi il secondo cambio: fuori Cassano, dentro Oddo, con Bonera che va a fare il centrale e Thiago il centrocampista. Simeone risponde togliendo un difensore, Augustyn, per Ricchiuti. E’ a questo punto che viene fuori tutto il carattere del Milan operaio. La squadra rossonera si organizza in difesa. Yepes è insuperabile, ognuno dà il suo contributo e anche Robinho va a difendere palla. Ma è un momento no per il Milan: alla mezzora Ambrosini alza bandiera bianca e lascia a Jankulovski per una contrattura. L’assedio è totale, ma il muro respinge i tentativi del Catania, rinvigorito da Ricchiuti. In attacco resta Ibra che fa reparto da solo e per poco non raddoppia: Zlatan penetra in area e mira il primo palo, ma Andujar mette in angolo. Subito dopo ci prova Emanuelson. L’assedio prosegue, ma regala spazi inauditi al Milan che al 40′ trova addirittura il meritato raddoppio. Robinho, ancora una volta straordinario, vede l’area libera e serve splendidamente Ibra che in scivolata di destro chiude la partita“.

CORRIERE DELLO SPORT: Ibra-Robinho, che Milan! In dieci batte il Catania.

Importante successo del Milan nell’anticipo serale della ventiduesima giornata della Serie A. I rossoneri si impongono 2-0 sul campo del Catania e allungano momentaneamente a +7 su Napoli e Lazio. Il Milan riesce a vincere nonostante giochi in dieci per gran parte della ripresa a causa dell’espulsione per doppio giallo di Van Bommel (all’esordio in campionato). Nel Catania Maxi Lopez non al meglio stringe i denti. Con lui in avanti Gomez e Mascara. Gli etnei partono bene, manovrando in velocità soprattutto sulle fasce. Il Milan non appare particolarmente brillante, ma rischia poco. Il Catania prova a farsi vedere in avanti con Maxi Lopez e Ledesma, mentre il Milan replica con una bella combinazione Ibrahimovic-Cassano.

Il Catania è attento a non concedere spazi. La gara resta in fase di stallo, caratterizzata da molti duelli a centrocampo. A cambiare l’equilibrio arriva l’espulsione di Van Bommel per doppia ammonizione. Il Milan resta in dieci, ma il Catania non riesce ad approfittarne e subisce, invece, il gol del vantaggio rossonero. I siciliani non trovano il colpo vincente e subiscono, invece, il contropiede del Milan che al 40′ trova il raddoppio con Ibrahimovic. E’ il colpo del ko: neanche l’ingresso di Morimoto (decisamente tardivo), permette al Catania di rialzare la testa.

TUTTOSPORT: Che Ibra! Il Milan in fuga: 2-0 al Catania! Ora è a +7 su Napoli e Lazio

Il Milan prosegue la sua marcia indisturbato al comando della Serie A. La squadra di Allegri ha sconfitto 2-0, pur non senza difficoltà, il Catania grazie ai gol di Robinho al 13′ st e Ibrahimovic al 40′ st. Eppure la partita si era messa bene per i siciliani che nel secondo tempo non sono riusciti ad approfittare dell’espulsione di Van Bommel (8′ st). Un rosso un po’ esagerato da parte di Tagliavento considerando che il fallo dell’ex giocatore del Bayern Monaco a centrocampo non sembrava da cartellino giallo. A fine secondo tempo, nel momento di massimo sforzo di Ricchiuti e soci è arrivato il raddoppio con il solito Ibra abile a sfruttare l’assist del brasiliano. Con questo successo la squadra lombarda vola, in attesa delle altre gare della 22ª giornata, a +7 su Napoli e Lazio e +9 sulla Roma.

LA STAMPA: Robinho più Ibra, la coppia perfetta che spinge il Milan anche in dieci

Forse aveva ragione Nils Liedholm, intenso frequentatore del Milan, a dire che in dieci si gioca meglio. A Catania i rossoneri hanno costruito una vittoria per nulla semplice quando si sono trovati con un uomo in meno, al 9′ della ripresa, per l’espulsione di Van Bommel. Fino a quel momento, il Milan aveva combinato pochissimo, intrappolato nella palude che Simeone aveva studiato come i vietcong nella guerra in Indocina: ne è uscito alla grande mentre i siciliani pensavano di aver raggiunto lo scopo. Due gol e un paio di salvataggi di Andujar hanno scombinato l’equilibrio artificiosamente costruito dal nuovo tecnico del Catania […]

Il goal ha messo sulle ginocchia il Catania che aveva provato per un’ora a piegare lui disperdendo un capitale di energie fisiche e nervose. È stato un match rissoso. Il Milan si è ritrovato in una gazzarra allestita scientificamente da Simeone che da allenatore si ripropone come era da giocatore: un duro. Roba da «barrio» di Buenos Aires, ogni intervento era drammatizzato al massimo. Arrivando a Catania l’ex centrocampista di Inter e Lazio ha capito di dover cambiare il registro più tecnico impostato da Giampaolo: almeno con le grandi, gli argentini di Sicilia (all’inizio ce n’erano 7 in campo) devono buttarla sulla ruvidezza per attenuare le differenze. Così hanno fatto. Non abbiamo mai visto Ibrahimovic aggredito con tanta foga, magari con l’intenzione di fargli saltare i nervi, operazione non semplice poiché Ibra si è forgiato in un quartiere di immigrati a Malmoe dove anche il calcio era pura aggressività. Il Catania non aveva calciato un solo tiro in porta con la frenesia dei piccoletti (Mascara e Gomez) e la strana inconsistenza di Maxi Lopez, punta avanzata nella morsa di Thiago Silva e di Yepes. I catanesi partivano a testa bassa quanto è l’altezza di molti di loro. Sempre più scoraggiati ottenevano poco. Le palle gol arrivavano soltanto nelle ultimissime azioni quando il raddoppio di Ibra aveva già saldato il conto.

UNIONE SARDA: Milan spietato, battuto il Catania

Il Milan espugna il Massimino. La capolista vince 2-0 sul campo del Catania nell’anticipo serale della 22esima giornata. Secondo sconfitta consecutiva, invece, per Simeone oggi al debutto casalingo sulla panchina rossazzurra. L’argentino sceglie un 4-3-3 con Mascara e Gomez punte esterne e Maxi Lopez centravanti. Catania in partita, Gomez sulla destra impegna la difesa milanista che, però, non concede limpide palle-gol agli avversari. Anche dall’altra parte poche occasioni. Si fa male Ambrosini, il Catania insiste, ma rischia di subire lo 0-2 con Ibra ed Emanuelson che impegnano Andujar. Il raddoppio arriva al 40′, lo sigla Ibrahimovic su assist di Robinho. Finisce 2-0, Milan in fuga a quota 47, il Catania resta a 22.

VIRGILIO: Il Milan in dieci fa il colpo a Catania.

A Catania la capolista Milan passa per 2-0 nonostante tutto il secondo tempo in inferiorità numerica per la doppia ammonizione di Van Bommel. Dopo un primo tempo bloccato i rossoneri restano in dieci a inizio ripresa, ma trovano ugualmente il vantaggio grazie a Robinho, lestissimo a mettere dentro dopo una punizione secca di Ibrahimovic respinta da Andujar. Il Catania si sbilancia alla ricerca del pareggio e nel finale Ibrahimovic, imbeccato proprio da Robinho, chiude la gara. Vittoria pesantissima per le difficoltà affrontate quella degli uomini di Allegri, che però, vista l’espulsione di Van Bommel e l’infortunio di Ambrosini, si ritrova praticamente senza centrocampo per la gara di martedì con la Lazio.

REPUBBLICA: Robinho-Ibra, Milan ok anche in dieci

Aveva visto giusto Max Allegri quando aveva profetizzato una gara ‘incasinata’ a Catania. Un caos non tanto causato dagli etnei, mai all’altezza del compito, quanto da una lunga inferiorità numerica dopo l’espulsione di van Bommel, apparsa esagerata. Il Milan però supera anche questa, si impone con un secco 0-2 e quanto meno mantiene, in attesa delle gare domenicali, il margine sulle dirette inseguitrici.

Indubbiamente piccolo è stato il Catania: con l’ultimo Giampaolo la squadra giocava bene e perdeva, con Diego Simeone per ora perde solamente.Entrando nel dettaglio tattico, Simeone se la gioca lasciando Maxi Lopez unica punta: Gomez è il principale appoggio, si propone spesso tra le linee, ma dà anche una robusta mano alla mediana. Più tattico Mascara, che alterna la posizione a sinistra con quella tra le linee: obbiettivo primario, oscurare il ruolo da perno tattico di van Bommel. A conti fatti però, un solo vero rischio per Abbiati: su cross di Gomez, Capuano batte da buona posizione ma Bonera fa scudo. […] Simeone gioca il tutto per tutto, mettendo nella mischia Ricchiuti per Augustyn e passando alla difesa a tre. Il nuovo entrato ha la chance per il pari, alzando di sinistro da buona posizione, ma nel complesso sono più pericolosi i contropiede del Milan. Infine, ottime occasioni sciupate da Morimoto e soprattutto da Pesce, ma ormai i giochi erano fatti.

CORRIERE DELLA SERA: Il Milan è super anche in 10

Sabato ricco per la 22esima giornata di Serie A. Il Milan ha dimostrato di aver superato il momento difficile: dopo il successo della scorsa settimana contro il Cesena (2-0) i rossoneri si sono imposti con lo stesso risultato anche a Catania, malgrado l’espulsione del noeacquisto Van Bommel.Il Milan si è difeso bene malgrado il forcing dei catanesi, alla seconda sconfitta consecutiva per il neoallenatore Diego Simeone. Continua il momento difficile per il Catania, ancora a secco di vittorie in questo scorcio di 2011

Il Milan non si ferma. Nell’anticipo della 22esima giornata non basta l’effetto Massimino per fermare il Diavolo. E nemmeno il rosso rimediato da Mark Van Bommel in avvio di ripresa. Perché in inferiorità numerica, la squadra di Allegri ha tirato fuori gli artigli e con i “soliti” noti Robinho e Ibrahimovic ha archiviato la pratica. Da capolista vera. Quella che va a +7 (temporaneamente) su Napoli e Lazio, mettendo ulteriore pressione sul folto nucleo delle inseguitrici. Diego Pablo Simeone si presenta alla “prima” al Massimino con mezza squadra fuori. Mancano infatti ben sette giocatori per infortunio: Alvarez, Bellusci, Potenza, Biagianti, Izco, Llama e Campagnolo. Ma comunque il suo Catania si schiera con un 4-3-3 offensivo, con Gomez e Mascara a supporto di Maxi Lopez. Massimiliano Allegri non è messo meglio, con fuori Amelia, Zambrotta, Boateng, Inzaghi, Seedorf, Strasser, Pirlo, Gattuso, Flamini, Nesta e Abate. Esattamente undici giocatori. Il modulo è il solito 4-3-1-2 con Robinho e Cassano a supporto di Ibrahimovic. Van Bommel parte titolare e viene affiancato da Merkel e Ambrosini, mentre Thiago Silva torna in difesa per far coppia con Yepes. Soltanto panchina per Emanuelson e Pato. Il Catania non fa in tempo a battere il calcio d’inizio e subito Robinho si trova in porta. Ma l’assist di Ibrahimovic non viene tradotto in gol dal brasiliano, che spara su Andujar. I rossazzurri comunque partono forte, pressano a tutto campo e fanno male con Gomez. Al 4’ Bonera devia in corner un buon sinistro di Capuano, imbeccato proprio dal piccolo argentino. Al 13’ è invece Ledesma a calciare fuori da buona posizione su imbeccata di Maxi Lopez. Gli uomini di Simeone non possono tenere su certi ritmi e pian piano calano. Ma il Milan non ne approfitta, perché inizia a far girare palla senza trovare spazio dalla trequarti in avanti, dove Robinho fatica a trovare la posizione. L’esito è una partita molto bloccata, nella quale l’occasione migliore arriva al 43’, quando Ibrahimovic mette in porta un Cassano sciupone. Lo svedese fa poco altro, bloccato da una marcatura ad uomo asfissiante dell’altro corazziere Spolli. E lo 0-0 all’intervallo è inevitabile. Con la nota dolente dell’infortunio di Carboni nel recupero, un forfait che costringe Simeone a mettere Pesce con lo spostamento di Sciacca davanti alla difesa. Allegri apre la ripresa togliendo un Merkel in netta difficoltà su Gomez (e già ammonito) per inserire Emanuelson. Il Milan inizia ad attaccare a pieno organico, ma arriva la tegola. Al 53’, infatti, Van Bommel si prende il secondo giallo (severo) per un fallo tattico vistoso su Ledesma che stava avviando un contropiede. Il Milan resta in dieci, ma Allegri non fa in tempo a operare il cambio riparatorio che Ibrahimovic ci mette una pezza. Conquista una punizione dai 25 metri prendendo un fallo dello stesso Ledesma. E poi spara una conclusione di grande potenza. Andujar non trattiene, Robinho è un fulmine e porta il Diavolo in vantaggio nel momento più difficile (58’). Allegri mette Oddo al posto di Cassano, avanzando nuovamente Thiago Silva in mediana e accentrando Bonera. Le emozioni, però, non finiscono qui. Perché Simeone finalmente azzecca la mossa togliendo Augustyn e mettendo Ricchiuti (66’). Il Catania passa al 3-4-3 e mette sotto il Milan, che al 74’ perde anche Ambrosini per infortunio. Al suo posto entra Jankulovski e per gli ospiti inizia un quarto d’ora palpitante, considerando anche l’improvvisato 4-4-1 con Thiago Silva e il neo entrato ceco centrocampisti centrali. Ricchiuti mette alto di poco un buon sinistro dall’area, Pesce sfiora il gol di testa. Ma non è tutto qui. Perché la retroguardia del Catania concede varchi impressionanti. E il Milan va a nozze. All’85’ Robinho scappa a destra, vede Ibrahimovic libero in area e lo serve alla perfezione. Lo svedese va in scivolata e insacca il 2-0 definitivo che vale il suo tredicesimo gol in campionato. Oltre a tre punti che a fine stagione potrebbero rivelarsi tremendamente pesanti“.

Cuore e determinazione sono le armi in più del Milan che va in fuga in vetta alla classifica. I rossoneri, in dieci per l’espulsione di Van Bommel a inizio ripresa, vincono a Catania grazie a Robinho ed Ibrahimovic, per un pesantissimo 2-0. Simeone, alla prima al Massimino sulla panchina del Catania, schiera in avanti Mascara, Gomez e Maxi Lopez. Nel Milan Thiago Silva torna in difesa con Van Bommel a centrocampo. In avanti Robinho dietro a Cassano e Ibrahimovic con Pato in panchina. La partita è subito vibrante con Ibra che commette e subisce falli, con i rossazzurri che un po’ per innervosirlo e un po’ per non farlo girare la mettono sul piano dello scontro fisico. Il giovane Merkel è in difficoltà, viene ammonito e non chiude un buon contropiede ospite, l’unico di un primo tempo in cui i ritmi si abbassano con l’avvicinarsi dell’intervallo e non si segnalano veri tiri in porta. Nella ripresa, Cassano prova a rendersi pericoloso ma a complicare i piani di Allegri ci pensa Van Bommel che non abituato al metro arbitrale italiano spende un secondo fallo da ammonizione a centrocampo ed il Milan rimane quindi in dieci. Paradossalmente però gli ospiti in inferiorità numerica iniziano a giocare meglio e sbloccano il risultato con Robinho, lesto nell’approfittare in tap in di una corta respinta di Andujar su punizione di Ibrahimovic. Allegri, che perde anche Ambrosini, ridisegna la squadra con gli ingressi forzati di Oddo, Jankulovski ed Emanuelson, con Thiago Silva spostato a centrocampo, ed inevitabilmente soffre, con Gomez e Pesce che mettono i brividi ad Abbiati. A risolvere i problemi rossoneri ci pensa però a cinque minuti ancora una volta Ibrahimovic che su assist di Robinho chiude i conti, col 2-0. Il Catania ci prova ancora nei minuti finali, con Pesce che si divora un gol giù fatto in pieno recupero ma alla fine i rossoneri possono festeggiare una vittoria pesantissima, anche e soprattutto in ottica scudetto“.

Vittoria del Milan per 2-0 nell’anticipo serale della 22.ma giornata di serie A. I rossoneri battono in trasferta il Catania e si portano a quota 47 in classifica, a + 7 da Napoli e Lazio. Rossoneri in vantaggio al 13′ del secondo tempo con Robinho abile a sfruttare una sassata di Ibra su punizione. Al 40′ arriva il raddoppio: lo firma proprio lo svedese. Milan in dieci dal 9′ della ripresa per l’espulsione di Van Bommel (doppia ammonizione). Allegri vuole fantasia e concretezza. E allora in campo va il trio-spettacolo formato da Robinho, Cassano e Ibrahimovic e, inoltre, fiducia a Merkel. Il cancelliere (cit. Pellegatti) non sembra proprio in serata. Al 20′, infatti, si becca il primo giallo e in fase di costruzione pecca di superficialità. Ma il match del Massimino non vede chiarissime occasioni da rete anche se il gioco è veloce e non ci si annoia. La migliore occasione, dopo un paio di tentativi di un Cassano in versione operaio, capita a Ibra che imbeccato con magica precisione da Robinho cerca di servire Merkel, Gomez capisce tutto e l’azione sfuma. Per i padroni di casa c’è Maxi Lopez che non è continuo. Gioca spesso da solo la palla, ma, di contro, è volenteroso in fase d’impostazione e di copertura a centrocampo. La spinta del Milan si fa più concreta a pochi minuti dalla fine, quando Zlatan gira di sinistro in area per FantAntonio che non ci crede più di tanto. La gara è nervosa, con 4 cartellini gialli, ma almeno c’è parecchio agonismo. Allegri, tuttavia, pensa a un cambio. Lo si vede confabulare con Pato (la cosa non si concretizzerà) al quale spiega gli schemi. Il Milan, però, in attacco gira e nella ripresa c’è solamente un cambio. Resta sotto la doccia il nervosino Merkel e in campo va il nuovo arrivato Emanuelson. Pronti, via Ibra tenta la bomba su punizione, ma la precisione è una chimera. Cinque minuti dopo lo svedese ci riprova: mira errata ancora. Alla prima in campionato Van Bommel va fuori per doppia ammonizione. Ma Tagliavento è troppo severo nei confronti dell’olandese. Invece di tirare i remi in barca il Milan fa tutto al meglio. Il lavoro pesante è sulle spalle di Ibra che al 13′ sfodera il solito incontrollabile siluro su punizione. Andujar non trattiene e il rapace Robinho è prontissimo nella ribattuta: palla in rete e rossoneri in vantaggio. Il Catania non vuole mollare e Ricchiuti, lasciato solo soletto al centro dell’area, a far mettere le mani nei capelli a tifosi del “diavolo”; la palla è di poco sopra la traversa. Quando il cronometro del match segna i meno 15 minuti alla fine, i rossazzurri impongono il forcing. Il Milan si difende con ordine ma l’uomo in meno pesa. Basta poco, però, ai rossoneri per tornare subito in gara. Ne sono esempio l’accelerazione di Ibra e il sinistro di Emanuelson. Il Catania non molla e spara dalla distanza con un’insidiosa bomba di Gomez. Tutto vano però. Ibrahimovic, sempre il solito “guastafeste” insacca su suggerimento dell’amico Binho. E’ il 2-0 che chiude il match“.

Un Milan con tanti assenti, in dieci per quasi tutto il secondo tempo, con un centrocampo del tutto inventato, riesce nell’impresa di battere un Catania buono solo per un tempo. La superiorità numerica sembra spegnere i rossoazzurri che lasciano troppi spazi alla premiata ditta Ibra Robinho che, ringrazia, e ne approfitta. Per il Milan tre punti più che importanti perché guadagnati nonostante le mille difficoltà. Per Simeone seconda partita e seconda sconfitta. Non un grande avvio. Il Catania “argentino” di Simeone propone in difesa Spolli e Silvestre al centro con Augustyn e Capuano sulle fasce. Centrocampo con Ledesma e Carboni più arretrati e Gomez, Sciacca e Mascara alle spalle dell’unica punta Maxi Lopez. Nel Milan ancora grande emergenza. Thiago Silva torna sulla linea difensiva in coppia con Yepes. A centrocampo conferma per il nuovo arrivato Van Bommel e per il giovane Merkel. Robinho trequartista dietro a Cassano, preferito a Pato, ed Ibrahimovic. Inizio di partita molto vivace. Dopo nemmeno un minuto occasione per Robinho, dopo quattro opportunità per Capuano. Grande ritmo, un po’ di confusione e grande aggressività da parte di un Catania che non lascia ragionare il Milan. Molti contatti, qualche fallo di troppo e spazi molto intasati. I padroni di casa sanno pressare alto ma sono bravi nel chiudersi in massa quando il Milan attacca. Dopo i primi venti minuti il gioco ha un brusco rallentamento e la partita diventa combattuta quanto brutta. Le squadre faticano a manovrare ed il pallone fa fatica a girare. Nel finale di tempo invenzione del solito Ibrahimovic per Cassano che a tu per tu con Andujar non trova la deviazione vincente. L’avvio di ripresa non regala emozioni a livello di gioco ma al 54’ la partita vive un momento importante con l’espulsione di Van Bommel per doppia ammonizione. I rossoneri sembrano al tappeto ma al 58’ vanno in vantaggio. Punizione di Ibra, respinta corta di Andujar e goal di Robinho. Il Catania prova a risollevarsi ed a sfruttare la superiorità numerica. La cosa non risulta facile perché i giocatori del Milan mettono in campo grande spirito di sacrificio. Al 73’ occasione per Ricchiuti e palla che finisce alta sulla traversa. Al 79’ ed all’80’ opportunità per Ibrahimovic ed Emanuelson. Andujar si fa trovare pronto. Il Catania attacca e lascia grandi spazi dietro. Ne approfitta il Milan che con Ibra, al 85’ fa due a zero. Nel finale doppia occasione per Morimoto e per Pesce. La palla però non entra ed il risultato non cambia“.

Aveva visto giusto Max Allegri quando aveva profetizzato una gara ‘incasinata’ a Catania. Un caos non tanto causato dagli etnei, mai all’altezza del compito, quanto da una lunga inferiorità numerica dopo l’espulsione di van Bommel, apparsa esagerata. Il Milan però supera anche questa, si impone con un secco 0-2 e quanto meno mantiene, in attesa delle gare domenicali, il margine sulle dirette inseguitrici. Uomini simbolo, Ibrahimovic e Robinho, che nel momento di massima difficoltà si caricano la squadra sulle spalle. Insomma, classica serata nella quale vale il caso di rispolverare il detto che ‘gli scudetti si vincono con le piccole’. Indubbiamente piccolo è stato il Catania: con l’ultimo Giampaolo la squadra giocava bene e perdeva, con Diego Simeone per ora perde solamente. Entrando nel dettaglio tattico, Simeone se la gioca lasciando Maxi Lopez unica punta: Gomez è il principale appoggio, si propone spesso tra le linee, ma dà anche una robusta mano alla mediana. Più tattico Mascara, che alterna la posizione a sinistra con quella tra le linee: obbiettivo primario, oscurare il ruolo da perno tattico di van Bommel. A conti fatti però, un solo vero rischio per Abbiati: su cross di Gomez, Capuano batte da buona posizione ma Bonera fa scudo. Dal punto di vista Milan, Cassano viene preferito a Pato quale partner di Ibrahimovic. Nella fase offensiva il più sciolto è Robinho, che con il suo grande movimento dà sempre un importante punto di appoggio al portatore palla. Lo stesso Robinho è il primo a chiamare all’opera Andujar con un destro dal limite. Il portiere etneo poi segue la partita da spettatore aggiunto, tornando a guadagnarsi la pagnotta in extremis, quando ad Ibra e Cassano riesce una splendida combinazione: assist del primo dalla trequarti, conclusione ravvicinata del barese neutralizzata dalla pronta uscita del portiere. La ripresa è molto più interessante. Primo dato: dentro Emanuelson per Merkel, stavolta il tedeschino è stato timido. Secondo dato: secondo giallo sventolato con troppa fretta dall’arbitro Tagliavento a van Bommel. Una inferiorità che però scuote il Milan. Un cambio di marcia immediato, come immediata è la rete del vantaggio: legnata terrificante su punizione di Ibrahimovic, Andujar è bravo nella respinta corta, la difesa dorme, Robinho è lesto nella ribattuta in gol. Una situazione che altera tatticamente la partita. Allegri toglie Cassano inserendo Oddo in difesa a destra: Bonera scala centrale accanto a Yepes, Thiago Silva va in una mediana sempre più in sofferenza, che perde anche Ambrosini (si adatta Jankulovski). Simeone gioca il tutto per tutto, mettendo nella mischia Ricchiuti per Augustyn e passando alla difesa a tre. Il nuovo entrato ha la chance per il pari, alzando di sinistro da buona posizione, ma nel complesso sono più pericolosi i contropiede del Milan. Se Robinho fa il sarto tra i reparti, Ibrahimovic fa reparto da solo: lo svedese ha energie per scattare sul breve ed impegnare Andujar, poi è lucido nel pescare Emanuelson, sulla cui conclusione il portiere è ancora attento. Aria di bis, confermata quando Robinho confeziona un assist che Ibra sfrutta con destro ravvicinato. Infine, ottime occasioni sciupate da Morimoto e soprattutto da Pesce, ma ormai i giochi erano fatti“.

  46 Commenti per “CATANIA MILAN SULLA STAMPA”

  1. Ip Address: 85.41.235.41

    Buongiorno a tutti,
    finito il mercato ci tuffiamo nel vivo del campionato…..
    domani a cesena per vincere, fozza catania vogliamo i 3 punti…..

  2. Ip Address: 85.41.235.41

    Catania, il mercato “di riparazione” convince a metà. Vi spieghiamo il perchè
    01.02.2011 09:20 di Davide Tommasi

    Ore 18.55 di ieri sera, il passo del segretario del Catania, Claudio Cammarata si fa più spedito del solito per arrivare in tempo a depositare in Lega Calcio l’ultimo contratto rossazzurro della sessione invernale di calciomercato che riporta in calce la firma di Matias Schelotto, tredicesimo argentino della squadra “azul-rojo”. Un colpo probabilmente arrivato quasi per caso visto che il Parma ha giocato male le sue carte per prelevare il 22enne argentino di proprietà dell’Atalanta, ma che ha giocato a Cesena. L’ad Pietro Lo Monaco tre minuti prima del gong finale era già lontano dalla sede ufficiale delle trattative dopo aver lavorato ai fianchi il ds del Napoli, Riccardo Bigon per cedere Peppe Mascara. Per l’altro argentino arrivato, Gonzalo Bergessio, il contratto era già nelle mani di Cammarata dalle ore 14 di ieri pomeriggio. Tre acquisti che hanno regalato un sorriso al tecnico Diego Simeone per questo Catania malato, decimato da infortuni che segna poco e subisce troppe reti. Ma siamo sicuri che in questo mercato “di riparazione”, chi ha sbagliato in estate, abbia fatto le scelte giuste per colmare le lacune?

    Ci fidiamo di Lo Monaco, dirigente competente e astuto che addirittura ha chiuso la campagna trasferimenti calciatori con un saldo positivo, ma qualche dubbio a noi rimane alla fine di questa sessione invernale del mercato “di riparazione”.

    Vi spieghiamo il perchè.

    IN…DIFESA – Un dato è certo: il Catania subisce tanti gol specie quando l’avversario sfonda sulle fasce. 16 dei 29 gol subiti da Andujar sono da addebitare alle percussioni degli esterni con l’assist per la punta centrale. Uno su tutti tanto per fare un esempio quello di Corvia a Lecce. Al Catania serviva un forte terzino sinistro abile sull’uomo, nell’anticipo e abile nel proporsi in fase offensiva come propulsore esterno. Non è arrivato.

    CENTROCAMPO SENZA LUCE- A centrocampo stante l’assenza prolungata di Biagianti manca un centrocampista centrale abile nel dettare i tempi della manovra, nel ricucire il gioco, nel trovare la profondità. Molti giocatori della mediana etnea sono bravi a interdire e nel pressing, ma non hanno mai brillato in costruzione.

    Altro dato impietoso: in 22 partite di campionato solo 3 gol sono stati messi a segno dai centrocampisti (Gomez 2 e Ricchiuti). Serviva insomma un centrale alla Kharja tanto per intenderci. Non è arrivato. Tra l’altro adesso il Catania con la cessione di Mascara ha perso in qualità in mezzo al campo ma anche in quantità visto che “Topolinik” sapeva rendersi utile in fase difensiva integrandosi come quarto o quinto difensore sul lato debole del campo. Francesco Lodi è un buon elemento che fino a due anni fa faceva girare la testa ai terzini avversari. Lo stesso discorso vale per l’altro acquisto, l’argentino Schelotto. D’accordo che quest’ultimo è arrivato solo perchè è stato ceduto Mascara, ma sulle fasce, come esterni, il Catania ha già tanti elementi come Gomez, Llama, Ricchiuti, Martinho e anche Pesce se vogliamo. Doppioni.

    ATTACCO ATOMICO -Per l’attacco la scelta di Bergessio ci convince specie se si guarda lo score dell’argentino quando giocava in Patria con la maglia del San Lorenzo. In Francia al Saint Etienne ha fatto poco, ma a Catania troverà nuovi stimoli per riscattarsi. Bergessio è una prima punta di peso che potrà essere un’ ottima alternativa di Maxi Lopez. Difficile che i due possano giocare assieme sia in casa che fuori perchè Simeone avrebbe problemi di equilibrio tattico a meno che si passi al 4-4-2. Dipende poi se possono coesistere i due argentini visto che sono entrambi bomber d’area di rigore anche se Lopez è assai bravo a svariare, dettare il tempo del passaggio, effettuare le sponde per gli inserimenti dei centrocampisti e bravo ad attaccare la profondità con i giusti tempi. Il giapponese Morimoto in questo momento è il panchinaro di lusso. Una esperienza in un altro club di A o B che gli dava la possibilità di giocare di più, non sarebbe stata una cattiva idea. Adesso la punta del Sol Levante dovrà sgomitare tra i bisonti argentini per ritagliarsi minuti di gioco. Sarà molto, ma molto difficile vederlo in campo in un Catania che dovrà avere il sangue agli occhi come vuole il tecnico Simeone per risalire la china in classifica. Infine un’ osservazione: da questo mercato “di riparazione” il Catania ha avuto un saldo positivo, ma quanti quattrini dovrà sborsare a giugno se vorrà esercitare il diritto di riscatto dei giocatori arrivati in prestito?

    SIAMO TUTTI CT-Consentiteci infine di mettere in campo l’undici che avremmo voluto vedere da domani contro il Cesena. Un 4-3-3 che sarebbe stato perfetto per la salvezza del Catania:

    Sorrentino; Alvarez, Silvestre, Spolli, Ziegler; Ledesma, Kharja, Biagianti; Gomez, Maxi Lopez, Schelotto.

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    Buongiorno a tutti (cu stu tempu buongiorno 😈 )

    La conquista dello scudetto passa attraverso questa campagna acquisti. Assegniamo i voti: promossi e bocciati. Il nuovo re del mercato non è un dirigente

    La furibonda lotta per lo scudetto che sta per scatenarsi in campionato, si è fatta già sentire fragorosamente durante la campagna acquisti appena conclusasi. Altro che calciomercato di riparazione, le due milanesi si sono date battaglia mettendo a segno un colpo dopo l’altro, quasi fossero i gol di un derby-scudetto.
    Galliani, addirittura, ha cominciato a comprare prima che il mercato iniziasse, afferrando al volo un campione come Cassano, praticamente a costo zero. Moratti, però, non è stato a guardare e ha risposto, immediatamente, con Ranocchia. Ma questo era solo l’antipasto. Non era mai successo, in passato, che, a gennaio, le due più autorevoli candidate allo scudetto prendessero ben otto giocatori. Mercato di riparazione? No! Piuttosto, una vera e propria ristrutturazione, in vista della volata finale di un campionato che, negli ultimi 10 anni, non era mai stato così livellato ed incerto.
    Il Milan e l’Inter, in soldoni, hanno voluto fare sul mercato anche più del dovuto, per evitare future possibili crisi di coscienza. In parte, anche la più autorevole outsider per lo scudetto, vale a dire il Napoli, pur dimostrando uno strisciante timore di turbare gli ottimi equilibri di squadra creatisi, qualcosa di concreto l’ha fatto.
    Il Direttore Michele Criscitiello, comunque mi chiede di stilare il solito pagellone di fine mercato e allora divertiamoci insieme.

    PROMOSSI:
    Milan e Inter voto 8: i due colpi d’oro di questo mercato sono stati sicuramente Cassano e Pazzini. Al Milan però va il merito, come già successo in estate con Ibrahimovic, di avere aquisito Fantantonio con la minima spesa. Logici e strategici gli acquisti da parte dei rossoneri di Van Bommel e Legrottaglie, una scommessa Vilà. Moratti, invece, dopo aver aquisito Ranocchia e perduto Criscito, ha puntato grosso su Nagatomo e per bilanciare i 4 acquisti del Milan, ha preso anche Kharja;
    Napoli, Udinese e Parma voto 6,5: i partenopei hanno agito con un occhio al futuro e uno al presente. Ruiz e Fernandez sono stati due acquisti prospettici. Per Mascara (31 anni), il Napoli ha un po’ derogato alla sua politica giovanile. Tuttavia, il Fantasista catanese, è dovuto arrivare per porre riparo da subito al deludente rendimento del Principito Sosa. Per quanto riguarda l’Udinese, il club di Giampaolo Pozzo, merita, la promozione per la dimostrata capacità di resistere alle tante tentazioni milionarie subite per Inler e Sanchez. Ininfluente la partenza di Floro Flores.
    Il Parma ha avuto la capacità di acquisire Amauri, strappandolo al Genoa. L’operazione pur con le perplessità che riguardano le condizioni psicofisiche del bomber di passaporto italobrasiliano, fa guadagnare un bel voto al club di Ghirardi e Leonardi;
    Catania, Cesena, Chievo, Fiorentina, Lazio e Palermo voto 6: per la verità sia i viola che i rosanero avrebbero dovuto e potuto fare molto di più, ma il Palermo potrebbe ancora una volta stupire tutti con Milanovic e Andjelkovic, mentre la Fiorentina spera che il cristallo di Svarovski Barreto, noto per il suo istinto del gol al pari dei suoi continui infortuni, possa definitivamente esplodere sulle rive dell’Arno, giocando con continuità. La Lazio ha preso Sculli e ciò basta per meritare la sufficienza, come il Cesena e il Chievo che hanno preso, rispettivamente, Rosina, Dellafiore, Sammarco e Santon, i romagnoli e Pulzetti e Uribe i veronesi. A Catania, l’arrivo di Bergessio bilancia la partenza di Mascara.

    BOCCIATI:
    Juventus voto 5,5: nel calciomercato dei bianconeri continua a non intravedersi un progetto. Toni e Barzagli sono altri due arrivi estemporanei e poco funzionali al futuro. In extremis prende Matri, ma il suo acquisto comporta un eccessivo sacrificio economico e tecnico (Ariaudo). La sensazione che si riceve, osservando l’andamento del mercato juventino da luglio a gennaio, è che si perseguano, mancandoli, tanti obiettivi e, alla fine, si prenda l’ultimo che passa in bicicletta.
    Bari, Bologna, Brescia, Cagliari e Lecce voto 5: nessuna di queste squadre esce rinforzata da questo mercato. Per quanto riguarda Cellino, almeno, porta a casa i soldi di Matri.
    Sampdoria voto 4: sono partiti Pazzini e Cassano, per i tifosi blucerchiati, questo calciomercato è stato peggio di una bomba atomica. Come per Hiroshima e Nagasaki, gli effetti di questa esplosione nucleare si sentiranno per anni.
    Roma: non giudicabile.
    Come in ogni campagna acquisti, dobbiamo assegnare anche la corona di re del mercato. In questo gennaio il titolo se l’è guadagnato Mino Raiola. Ha saputo ispirare con maestria le ultime operazioni del Milan. Non era mai accaduto, in passato, che un agente Fifa arrivasse ad orchestrare in modo così autorevole i movimenti di un grande club.

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    Letto l’articolo, lo condivido abbastanza. Ieri sera a Sportitalia, Baldini, citando parole di Lo Monaco, ha detto che Lodi dovrebbe giocare non da trequartista, ma davanti alla difesa per impostare con passaggi filtranti, quindi nel ruolo di Biagianti, mah….
    Io comunque resto abbastanza convinto dell’organico che è discreto senza essere ecccellente, il fatto è che tra infortuni e deconcentrazione tutti stanno rendendo al di sotto delle possibilità.
    Poi secondo me il problema non è tanto la difesa, quanto l’attacco, dove siamo deficitari per mancanza di movimento: io raramente ho visto in area più di un giocatore alla volta.
    Sarà un caso che sabato con l’ingresso di Morimoto ci sono state più occasioni, più calci d’angolo, ecc?

  5. Ip Address: 195.66.9.194

    La mia sensazione è che a Giugno il Napoli cederà Sosa al Catania

  6. Ip Address: 93.46.0.143

    CATANIA: 6 Lo Monaco ha fatto poco, ma l’impressione è che non abbia operato male. Salutare Delvecchio e Barrientos non è un problema, mentre Antenucci e Mascara probabilmente potevano dare qualcosa alla causa. Schelotto e Lodi sono però due potenziali colpi, così come il tredicesimo argentino Bergessio. Da qui a stracciarsi le vesti in un improvviso impeto di entusiasmo però ne passa.

    Il problema magiore per come la vedo io e continuerò a sostenerlo è nella testa dei giocatori

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    Catania, Bergessio, Lodi e Terlizzi tra i convocati per Cesena
    01.02.2011 13:28 di Antonino Bulla articolo letto 98 volte
    Fonte: calciocatania.it

    Al termine di un’intensa seduta d’allenamento, svolta in mattinata a porte chiuse a Torre del Grifo e seguita dalla conferenza pre-gara dell’amministratore delegato Pietro Lo Monaco (a breve disponibile nella Sezione Interviste), il tecnico del Catania Diego Simeone ha convocato 19 giocatori. Prima chiamata stagionale per i due nuovi rossazzurri Francesco Lodi (che indosserà la maglia numero 10) e Gonzalo Bergessio (che vestirà la casacca numero 9). A Schelotto, a disposizione da giovedì, toccherà invece il 7. Catania in ritiro in Emilia-Romagna dal tardo pomeriggio, in vista della sfida in programma domani alle 20.45 allo stadio “Dino Manuzzi” contro il Cesena, valida per la quarta giornata del girone di ritorno del Campionato Serie A Tim 2010/11 (andata 22/09/2010, Catania-Cesena 2-0: pt 23′ Silvestre, st 13′ Maxi Lopez).

    Questi gli atleti a disposizione:
    Portieri –
    21 Andujar, 1 Kosicky.
    Difensori –
    18 Augustyn, 14 Bellusci, 12 Marchese, 6 Silvestre, 3 Spolli, 23 Terlizzi.
    Centrocampisti –
    29 Cuomo, 17 Gomez, 8 Ledesma, 16 Llama, 10 Lodi, 20 Martinho, 24 Pesce, 19 Ricchiuti.
    Attaccanti –
    9 Bergessio, 11 Maxi Lopez, 15 Morimoto.

  8. Ip Address: 85.41.235.41

    ESCLUSIVA ITASPORTPRESS- Lodi, parla l’ex tecnico Cavasin: “Francesco si esprime meglio se gioca così”
    01.02.2011 12:02 di Redazione ITA Sport Press

    Il tecnico Alberto Cavasin ha allenato a Frosinone nella stagione 2007/08 il centrocampista del Catania, Francesco Lodi. Anno d’oro per neo rossazzurro che si è affermato come miglior realizzatore della sua squadra gialloblù con 20 reti. In esclusiva ai microfoni di Itasportpress.it l’ex allenatore del Brescia descrive le caratteristiche tecniche di Lodi. “Con me Francesco ha trascorso un ottimo momento della sua carriera giocando partite ad altissimo livello –afferma Cavasin-. E’ un professionista molto serio di grande affidabilità che vive per il calcio. Ha un grande sinistro ed una grande capacità balistica di tiro e di realizzazione, ma si esalta meglio sulla fase offensiva anziché quella difensiva. Puo’ essere schierato come quarto di destra per andare a concludere con il suo sinistro. Se giocasse dall’altra parte del campo sarebbe limitato al solo cross. In una squadra con il 4-4-2 lui fa l’esterno a destra come in un 4-2-3-1. Lodi era un giocatore che prometteva e poteva arrivare a altissimo livello. Perché si è fermato? Serve in certi momenti la maturazione nel calcio ma se ti manca qualcosa ti fermi. A Lodi evidentemente qualcosa mancava per arrivare a certi livelli. Comunque è un gran bravo ragazzo che a Udine si è fatto volere bene e apprezzare. Veniva impiegato in un ruolo non suo e poi non è stato confermato. Lodi non ama fare il regista davanti alla difesa, gli piace stare defilato sulla fascia ed entrare in azione negli ultime 30 metri. Il Catania ha preso un buon giocatore che ha margini per imporsi e fare bene in serie A. Per lui questa è una ottima opportunità”

  9. Ip Address: 85.41.235.41

    Ciao Peppe e Morra,
    Morra qui l’ex tecnico dice il contrario per il ruolo di Lodi:

    Lodi non ama fare il regista davanti alla difesa, gli piace stare defilato sulla fascia di destra ed entrare in azione negli ultime 30 metri….
    come la mettiamo sta faccenda 😯 😯 😯

  10. Ip Address: 85.41.235.41

    sono contento per la convocazione di terlizzi, per schelotto penso che ci sia stato al momento del passaggio un accordo verbale con il cesena di non schierarlo oggi!!!!!
    FOZZA RAGAZZI……

  11. Ip Address: 90.12.213.112

    Buongiorno a tutti
    Bene ecco le convocazioni per domani!!
    Ed ecco a voi il rientro di Terlizzi, bene bene, contro il Milan no vero, indisciplinato, ora convocato e noi poveri scemi, non sappiamo mai cosa succede!!
    Tutti i giornalai parlano e danno consigli , anch’io lo faccio e pure voi, ma amici noi per dire cazzate non veniamo pagati, i giornalai si prezzolati ed incompetenti, mai una domanda seria!! Joe anche noi ora dobbiamo crescere, la dobbiamo smettere di copiare i giornalai e sbatterli sul ns. sito, come se i loro articoli fossero oro colato, io apprezzo molto di più , i pensieri di Marcello, Giuseppe, di Catanista60 quando scriveva, che questi scribacchini di 2 soldi!!!
    Forse siamo il sito più piccolo dell’intero firmamento che parlano del Catania, ma sono orgoglioso di esprimere le mie idee senza farmi insultare da qualcuno, e passare senza assilli un po’ di tempo libero e dedicarlo al ns. amato Catania, logicamente insieme a voi!!

    Per domani
    ——Andujar
    Bellusci–Silvestre–Terlizzi–Spolli
    –Ledesma—–Lodi—-Llama
    ———–Gomez
    —–Bergessio—Lopez

  12. Ip Address: 85.41.235.41

    Saluto è quoto Chiarezza al 100*1000

    riguardo al sito io sto facendo del mio meglio per farlo conoscere a tutti….
    il ns. è un sito libero e indipendente… nei limiti del possibile, quello che vuole entrare sarà sempre il benvenuto o il bentornato senza polemica e con il dovuto rispetto verso tutto e tutti, tutti possiamo sbagliare…..il primo sono io….

    riguardo alla tua formazione, io sposterei Lodi a dx e Ledesma al centro ?????

  13. Ip Address: 78.13.52.77

    Buongiorno a tutti.
    E allora, mercato mediamente soddisfacente.
    Avevamo necessità di un difensore sinistro e non è arrivato.
    Avevamo necessità di un uomo d’ordine in mezzo al campo e non è arrivato.
    In antitesi con la politica adottata fin qui dai dirigenti del Catania sono arrivati una comproprietà e due prestiti.
    Lo Monaco e Pulvirenti questa volta non erano davvero preparati; ne è esempio inequivocabile il contratto di Schelotto depositato un minuto prima della chiusura del mercato.
    Ho la sensazione, personale ma netta, che ci sia stata tanta volontà di far fumo dimenticando però di preparare sulla griglia l’arrosto…..
    Aspetti positivi comunque ce ne sono.
    Il Catania esce da questo mercato di gennaio con parecchio denaro nelle proprie casse, speriamo possa essere reinvestito in maniera proficua a giugno.
    Bergessio in Argentina era un fenomeno, speriamo possa ripetere le gesta di Maxi Lopez; la storia ed il disadattamento sono piuttosto simili.
    Mascara è una parte del nostro cuore ma le prestazioni stagionali di Peppe alla non più tenera età di 32 anni lasciano pensare con fiducia ed ottimismo che Lodi possa essere una valida alternativa (occhio…non è un regista ma una classica mezzapunta….).
    Schelotto mi sembra l’arrivo meno utile per l’organico del Catania che a destra ha già Gomez, Izco e volendo Ledesma; a meno che il ragazzo dell’Atalanta non abbia dato garanzie in merito ad un ipotetico impiego come difensore di fascia destra, in tal caso spostando Alvarez sulla sinistra avremmo risolto parecchi grattacapi. In questo caso l’acquisto risulterebbe azzeccatissimo in attesa che recuperi Potenza.
    Per domani mi piacerebbe un 4 – 4 – 2 con Gomez a destra, Lodi a sinistra e Bergessio – Lopez coppia d’attacco.
    I sogni son desideri…….

  14. Ip Address: 85.41.235.41

    vorrei aggiungere, vedo negli altri siti che certa gente gli piace essere insultata e ignorata…. cosi ci godono di più ……

    —————————-FORZA CATANIA———————————-

  15. Ip Address: 78.13.52.77

    Ciao Chiarezza, la stima è reciproca. 😀

  16. Ip Address: 85.41.235.41

    il mondo è bello perchè è vario…..
    chi lo vuole a sx è comunista….
    chi lo vule a dx è fascista
    chi lo vuole al centro è democristiano

    ma sto lodi dove lo vogliamo mettere a giocare 😀 😀 😀

  17. Ip Address: 78.13.52.77

    Ciao Joe, una cosa è sicura se Baldini, dico Silvio Baldini, si è così espresso:

    “Lodi dovrebbe giocare non da trequartista, ma davanti alla difesa per impostare con passaggi filtranti”

    …allora mi faccio convinto che deve giocare da trequartista….

  18. Ip Address: 78.13.52.77

    Permettetemi un off-topic su Peppe Mascara:

    Il mio pensiero a capitan Mascara vuole essere goliardico e poco legato ad inutili sentimentalismi che con il calcio moderno poco hanno a che fare e per questo lascio che le parole le dicano due grandi comici dei miei tempi, Cochi e Renato:

    C’è chi soffre soltanto d’amore
    chi continua a sbagliare rigore
    c’è chi un giorno invece ha sofferto
    e allora ha detto, io parto
    ma dove vado se parto…

    Ciao!

    E la vita, la vita
    e la vita l’è bela, l’è bela,
    basta avere l’ombrela, l’ombrela
    che ti para la testa,
    sembra un giorno di festa.

    Come si dice dalle nostre parti, senza sarcasmo ma con sincero affetto spotivo:
    Caro Peppe, tante belle cose. 😉

  19. Ip Address: 85.41.235.41

    Marcello, domani si vedrà chi dei due ha ragione sulla posizione di Lodi….

    condivido con te e Chiarezza il modulo 4-4-2 da applicare domani finalmente per la prima volta gli esterni ci sono, 2 attaccanti ci sono, la difesa va bene cosi…..

  20. Ip Address: 85.41.235.41

    bravo Marcello, bravo
    io sono rimasto male, ma a mente serena dico:
    tanti auguri rabbit…..

    la nave si salvera anche con la tempesta……

  21. Ip Address: 78.13.52.77

    e 1,2 milioni di questi tempi fanno comodo…a giugno c’era ciao….

  22. Ip Address: 85.41.235.41

    questi soldi servono per la causa del catania a giugno lotirchio si compra un vero regista 😀 😀

  23. Ip Address: 90.12.213.112

    Joeeeee, respira ma to muggheri nun ti rici nenti? si sempri attaccatu o PC, a travagghiari macari tu!!! 😆 😆 😆 😆 A mia me figghiu mi runa sulu 4 uri di siesta!! appoi mi tira aricchi 😆 😆 😆 😆

  24. Ip Address: 78.13.52.77

    Lo Monaco su terlizzi:

    “Non occorre dare segnali. Il ragazzo farà parte della rosa del Catania per i prossimi sei mesi, questo è un dato di fatto inconfutabile. Da qui alla fine del campionato ci aspettiamo da lui serietà e professionalità, poi se non tradirà le nostre aspettative gli proporremo un rinnovo del contratto altrimenti continueremo sulla falsariga di quest’anno a cercargli una nuova sistemazione. Terlizzi era con le valigie in mano ma non gli abbiamo trovato la sistemazione ideale, a giugno tireremo le somme e si vedrà”.

    Come dire…non l’ho venduto e me lo devo sopportare e siccome ho tanti infortunati meglio che faccia il proprio dovere fino in fondo, nel frattempo lo prendo per il cu…o e gli prometto il rinnovo….Ma se non lo ha rinnovato nemmeno a Stovini!!
    Caro direttore:
    – In quella sciagurata difesa a tre (con Capuano…) quando il Catania provava a recuperare contro il Milan, Terlizzone non ci stava a pennello?
    – Che pensava di poterlo vendere a caro prezzo fra domenica e lunedì?
    – Poichè non l’aveva ancora piazzato al Suo prezzo cosa è cambiato fra sabato scorso ed oggi che è stato convocato?

    Un pò di sana autocritica non guasta mai, caro direttore.
    Le auguro possa fare tesoro degli errori commessi per il benessere del nostro Catania.

  25. Ip Address: 78.13.52.77

    Chiarezza è colpa mia che non gli do tregua….oggi per disgrazia sua sono libero!!
    A Catania c’è ‘n malu tempu……

  26. Ip Address: 85.41.235.41

    faccio finta di lavorare 😀 😀 😀
    oggi a Pesaro è spuntato il sole la merla è finita ieri 😆 😆

    ma domani voglio star meglio BATTERE IL CESENA….

  27. Ip Address: 90.12.213.112

    Febbraio
    2 Feb, 20:45 Cesena – Catania 3
    6 Feb, 12:30 Bologna – Catania 1
    13 Feb, 15:00 Catania – Lecce 3
    20 Feb, 20:45 Napoli – Catania 3
    27 Feb, 12:30 Catania – Genoa 3

    —————————–tot 13 e se va male 11 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈

  28. Ip Address: 195.66.9.194

    chiarezza, a ‘ittasti, lasciate perdere le tabelle, portano male 😈

  29. Ip Address: 85.41.235.41

    vuoi vincere anche con il napoli da scudetto ❗ ❗ ❗

    ma hanno mascara 😯 😯 😯
    io mi accontento di un pareggio….
    allora a Marzo siamo salvi 😀 😀

  30. Ip Address: 90.12.213.112

    Cetto qualunquemente, vincemu a Cesena e a Napoli si muntanu a testa….e noi per l’epoca abbiamo recuperato gli infortunati 😆 😆 😆

  31. Ip Address: 88.66.10.156

    Chiarezza mi sembri troppo ottimista anche se io sottoscriverei la tua tabbella di marcia 1000 e volte
    già per domani si preanunciano problemi di formazione capuano è infortunato temo che al suo posto giocherà marchese (speriamo di no )
    semu pessi abbiamo difensori sinistri che fanno solo sinistri cioè danni aih aih aihaia :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  32. Ip Address: 90.12.213.112

    No Lux domani la difesa puo’ essere

    Bellusci-Silvestre–Terlizzi– Spolli
    o se andiamo a dominare e vincere difesa a tre

    —Silvestre–Terlizzi– Spolli
    Gomez–Ledesma–Lodi–Ricchiuti-Llama
    ——-Bergessio—Lopez

    😉 😉 😉 😉 😉

  33. Ip Address: 78.13.52.77

    Il Catania domani:
    Andujar
    Bellusci – Silvestre – Terlizzi – Spolli
    Gomez – Ledesma – Pesce – Lodi
    Lopez – Bergessio (Ricchiuti)

    Con la variante Augustyn a sinistra e Spolli per Terlizzi.
    Com’è?

  34. Ip Address: 78.13.52.77

    Chiarezza, io mi schiererei più cauto, il Cesena ha fatto molto bene al mercato:
    Santon, Rosina, Dallafiore e Sammarco non sono degli sprovveduti.
    La difesa a tre mi sembra un azzardo e giochiamo fuori casa, poi…per carità…tutto è possibile.

  35. Ip Address: 90.12.213.112

    Ciao Marcello io la vedo cosi, siamo forti ed a Cesena andiamo a vincere…..
    Rosina con lui il Torino e andato in B e con lo Zenit era riserva, Santon deve stare attento non ha più vicino Lucio Zanetti Cordoba…se non entra subito nella mentalità, per il Cesena su cazzi amari, Sammarco e dellafiore non li vorrei nel Catania!!! a Cesena con la mentalità giusta, io non credo che Simeone vada la per il pareggio, non ha la mentalità, ed io solo per questo invocavo un allenatore argentino sin dall’anno scorso, SUDDITANZA CON NESSUNO!! 😉 😉

  36. Ip Address: 78.13.52.77

    Chiarezza sono sinceramente ammirato per l’ottimismo che infondi. 🙂

  37. Ip Address: 90.12.213.112

    Ps io non ci credo ma se anche perdessimo, abbiamo ottenuto il risultato di sempre 😥 😥 😥 😥 ed è per questo che dobbiamo andare la mentalità vincente!!!

  38. Ip Address: 85.41.235.41

    vedo molto bene la formazione di Marcello è cosi precisa nei ruoli giusti senza errori….
    certa gente mi mette silvestre centrale sx e spolli centrale dx
    ha ragione Chiarezza su la mentalità vincente di Simeone = Mihajlovic

    a Cesena per vincere…..

  39. Ip Address: 85.41.235.41

    ma sulla mediana non hai messo neanche un interditore forte, che non abbiamo (infortunati) quindi la difesa a 3 è da scartare 😯 😯 😯

  40. Ip Address: 93.46.0.143

    Sera a tutti
    Domani sera vincere
    U restu su “chiacchiri e tabacchieri di lignu”
    chiarezza docet :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

  41. Ip Address: 90.12.213.112

    Joe è proprio perché in difesa siamo scarsi che ho messo i tre più forti e un centrocampo a 5 con Llama Ledesma e Lodi che possono fare avanti ed indietro e Gomez and Llama cross in sichintanzi pi Lopez e Bergessio!! 😉 😉

  42. Ip Address: 78.13.52.77

    Come si vede che vi piace la pastasciutta……un’ora e mezza di silenzio assoluto…….
    Se permettete adesso vado io a cena.
    Salutoni a tutti!!

  43. Ip Address: 151.60.253.138

    buonasera a tutti i cari fratelli rossoazzurri..in particolare ad alfio e giorgio..e anche joe.. 😆

    ragazzi..che dire..io penso che la dirigenza non aveva intenzione di comprare nessuno fino a quando c’era giampaolo..poi con l’avvento del cholo simeone qualcosa è cambiata…lo monaco si sta mangiando le mani per aver dato in prestito barrientos..se il catania di giampaolo giocava male con roma e inter..lo esonerava prima e simeone arrivava prima..e quindi barrientos non sarebbe stato ceduto..cmq dopo tutto cio simeone è stato chiaro…ci rissi a lomonaco..maccattari a quacchirunu!!lo monaco si è mosso gli ultimi due giorni..ed ha potuto comprare in fretta e in furia qualcuno che potesse servire alla causa..e va bè..ancora stiamo pagando gli errori di giampaolo(forma fisica/psicologica e mercato di gennaio)..ma vabene..vuol dire che faremo sempre il nostro campionato di sofferenza fino alle ultime giornate..(ma tanto ci salveremo senza preoccupazioni)…dai ragazzi noi facciamo sempre il nostro..SOSTENIAMO I NOSTRI AMATI COLORIIIIIIII!!!!!

    P.S.: per PEPPE MASCARA
    Grazie di cuore peppe per tutte le delizie che ci hai offerto in questi bellissimi anni…grazie per la serieta dimostrata sia come persona che come sportivo!!!le nostre strade si sono divise…ma sono sicuro che in futuro si riincontreranno!!in bocca al lupo,spero che a napoli potrai dimostrare che giocatore sei stato a catania(tranne contro di noi 😀 )

    DAI RAGAZZIIII SOSTENIAMOOOOOOOOO

    SEMPRE A SOSTEGNO DI SQUADRA MISTER E SOCIETA!!!!

  44. Ip Address: 87.18.143.156

    Buonasera raga’!!!
    Stasera il nipotino non mi mollava il PC e finalmente si e’ messo a letto.

    Sono d’accordissimo con te dennyct46 (un abbraccio rossazzurro)!!! 😉 😉 😉
    Come scrive denny siamo in sofferenza!!! 😕 😕 😕
    Comunque e ovunque forza Catania!!! 😈 😈 😈
    Notte e sogni rossazzurri a tutti !!! 😈 😈 😈

  45. Ip Address: 87.18.143.156

    Scusatemi raga’.

    X Chiarezza.
    Come scrive Marcello, che saluto, come fai ad essere cosi ottimista ?
    Io invece sto’ in apnea ed ho paura di uscire dall’acqua per non vedere il nostro Catania perche’, in questo periodo, sono in uno stato d’ansia spaventoso!!!

    Intanto siamo proprio sfigati perche’ domani sera contro il Cesena non abbiamo uno straccio di mediano.
    Fuori Biagianti , “devo andare a chi la visto”, Carboni e Sciacca. E il povero Simeone chi mettera’?
    Dalle vostre formazioni vedo il Catania molto avanti ma qualcuno che protegge la difesa ci deve essere.

    Raga’ speriamo bene!!! 😉 😉 😉

    Di nuovo notte a tutti!!!

  46. Ip Address: 87.1.71.194

    Ciao Denny e Giorgio, ho la sensazione che Barrientos non ritorna più a catania perchè il suo n. 10 è stato dato a Lodi….

    io sono fiducioso di un risultato positivo in romagna, adesso abbiamo una squadra più compatta di prima e un allenatore bravo, capace, vincente, serio e con moltissima esperienza…..

    ——————————————–FORZACATANIA—————————

Spiacenti, i commenti sono chiusi.

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